ENEL : La Grande Rivincita

Riparliamo di ENEL perchè alcuni nostri gentili lettori ci hanno chiesto un aggiornamento dell’analisi di questo titolo e li accontentiamo come sempre molto volentieri.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando ENEL quotava 2,28/2,48/2,60 euro costantemente bersagliata dalle Banche d’ Affari con giudizi e outlook negativi per il titolo   e SFI TRADING ADVISOR con un articolo/analisi tra i nostri migliori degli ultimi 10 anni descrisse per filo e per segno ogni movimento del titolo arrivando addirittura ad anticipare ben prima degli eventi  le “famose 5 settimane” di stallo area 2,60 euro  ( 5 settimane che “casualmente” coincisero con la “farsa” di Napolitano per decidere di affidare l’Italia ai  10 “Saggi” che avrebbero dovuto sistemare i conti del bel Paese dopo la caduta su spread a 600 del Governo Berlusconi).

Farsa istituzionale , da noi volutamente smascherata in chiaro sul sito con un’analisi molto precisa e dettagliata anche nei tempi di stallo area 2,60 euro, proprio per fare notare alla gente come tutto fosse pianificato.

Farsa Istituzionale che appunto  si dimostrò tale quando lo stesso Napolitano abbandonò la strada dei 10 Saggi (dopo 5 settimane…) per  nominare  Senatore a Vita “Mortimer”  Professor Mario Monti per affidargli l’incarico di  Presidente del Consiglio del Governo che poi a  quest’ultimo fu affidato senza alcuna chiamata al voto degli Italiani.

Governo Monti che ottenne  questi favolosi risultati :

LEGGE FORNERO (ESODATI) 

CHIUSURA di oltre 600.000 Partite Iva durante il suo mandato

DISOCCUPAZIONE dal 6,5% al 12%

DISINTEGRAZIONE della domanda Interna e conseguente forte calo dei consumi

Ma da un Professore Bocconiano ex GS…..che dava per grande successo l’entrata della Grecia in Europa cosa ci si poteva aspettare….? Evidentemente le imprese di “Mortadella” Prodi altro Professore che si è cimentato con l’entrata dell’Italia nell’euro  non erano state abbastanza.

Tornando a quell’analisi su ENEL individuò sia  i minimi del titolo 2,28 euro, sia  la pausa laterale di 5 settimane area 2,60 sia gli obiettivi 3,05/4,05 euro per ENEL che in seguito vennero raggiunti con precisione .

Fu la perfetta realizzazione della MISSION di SFI TRADING ADVISOR , forse la migliore in assoluto o tra le migliori ,che sicuramente chi ci legge da molto tempo ricorda ancora con molto piacere come noi tutti del resto e per chi allora non ci avesse letto abbiamo fatto un preambolo per darVi modo di comprendere per intero tutto quanto accaduto.

Poi riparlammo di ENEL il 21 Novembre 2018 con il titolo a 4,71 euro dando un possibile ritorno a 7,5 euro per ENEL (  una V Reversal  7,5—2,28—7,5) e di li a poco l’idea ci fu confermata dall’acquisto di ben 100000 azioni a 4,69 euro da parte del CEO ENEL Starace (48 ore dopo….il nostro articolo)

23/11/2018 14:50:29

Enel: l’Ad Starace acquista 100 mila azioni
Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel, ha acquistato oggi 100 mila azioni della società al prezzo medio di 4,69 euro per azione. E’ quanto emerge da un internal dealing.

A distanza di 7 mesi ENEL  oggi ha toccato 6,09 euro ( il detto compra se ne parlano male…come vedete ha funzionato ancora una volta molto bene….ma anche il detto guarda dove mettono i soldi i grandi e fallo anche tu….ha funzionato altrettanto bene , visto che da quando il CEO STARACE ha comprato 100000 azioni a 4,69 euro il titolo non ha mai smesso di salire , prima superando 4,8 euro ,poi superando 5,5 euro e rientrando nel box 5,5-6,5-7,5 poi ritestando 5,5 alla perfezione e poi proseguendo ancora con forza verso la mediana di 5,5-6,5-7,5 per concludere quasi del tutto un classico movimento HFT 2,4-6,5 che considerando il top di oggi a 6,09 euro è a -0,41 euro dall’essere concluso.

ENEL in questi ultimi 20 anni di sicuro non è stata prodiga di soddisfazioni (sopratutto per chi ENEL la comprò al collocamento a 7,5/6,5 euro visto che da allora è scesa costantemente  fino appunto a 2,28 euro del 2011/2012) ma negli ultimi 7/8 anni grazie a una buona gestione da parte degli amministratori  sta cominciando a rialzare la testa.

ENEL, grazie allo  SPIN OFF di TERNA e di ENEL GREEN POWER , alla riduzione dei Debiti grazie ad alcune Centrali vendute in Europa e a  Buoni Investimenti in Italia e all’Estero (non ultimo le colonnine per la ricarica delle vetture elettriche che sono destinate ad arrivare a 5 milioni in Italia nei prossimi lustri ) si sta prendendo la sua rivincita.

Ed era anche ora per gli azionisti ENEL .

Quindi tornando alla situazione attuale , MOVE 2,4-6,5 euro quasi concluso

Periodo temporale buy and hold 2011/2012—-Nov.2018—–2019

MOVE 2,28/2,48 -3,05/4,05–4,8-6,5-7,5

quasi raggiunta la mediana di 5,5-6,5-7,5.

A 6,5 euro ci saranno ulteriori e  importanti risposte per l’aggiornamento precedente dell’idea di lungo 7,5—2,28—7,5 del 21 Novembre 2018 che ad oggi continua a essere assolutamente valida.

Vorremmo però aggiungere qualcosa in più rispetto a quanto detto nel 2011/2012 dove i target erano 3,05/4,05 euro e a Novembre 2018 dove il target dato era 7,5 euro perchè   se un giorno grazie sopratutto allo sviluppo della  Mobilità Elettrica ENEL riuscisse a rompere al rialzo il canale/box che la contiene da quasi 20 anni (box 2,28/2,48-7,5)  vedremmo nel tempo raggiunti anche gli obiettivi della  terza parte dell’analisi  ENEL che abbiamo deciso di “svelare oggi” :

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

E’ quanto ovviamente auguriamo a tutti gli azionisti ENEL che sono tanti e che si meritano nei prossimi anni altre soddisfazioni , sopratutto per la  “pazienza” quasi ventennale che hanno avuto RESISTENDO su questo titolo costantemente sotto i prezzi di collocamento.

Che questa sia e continui a essere dunque  la VOSTRA RIVINCITA.

Sarà sempre il Mercato e il Tempo a dirci se questa idea sarà corretta.

Good Luck !

AGGIORNAMENTO 03-11-2021

ENEL 7,297 <–03-11-2021

ENEL 7,22 <–20-10-2021

ENEL 6,97 <–  7-10-2021

resta sopra 6,5 e nel box 6,5-9,5

ENEL 9,002<–TOP STORICO 7 GENNAIO 2021

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 eur

enel

Top fatturato: Enel ancora una volta regina ricavi nel 2020, al secondo posto Eni

La classifica dell’industria è dominata per fatturato dai grandi gruppi energetico-petroliferi pubblici. Al primo posto Enel (con un fatturato di €62,6mld), seconda Eni (€44mld) e terza GSE (€26,3mld). È quanto emerge dalla classifica annuale dell’Area Studi Mediobanca che ha presentato la 56esima edizione dello studio sulle Principali Società Italiane. Lo studio analizza i bilanci di 3.437 aziende, suddivise in base al settore in cui operano. Le posizioni successive si aprono ad altri settori, come il manifatturiero che si impone con FCA Italy in quarta posizione e i servizi guidati da Telecom. Tra i nuovi ingressi della Top20: Italpreziosi (€6,9 mld), Eurospin Italia (€6,3 mld), Fincantieri (€5,8 mld) e Lidl Italia (€5,5 mld). La società con il maggior numero di dipendenti rimane Poste Italiane, con oltre 124 mila unità, nonostante il calo del 3,5%. Poste precede Ferrovie dello Stato (81.409 unità); seguono, con più di 50mila addetti, Enel (66.717) e Edizione (57.606).

Enel: da grande malata di Piazza Affari a potenziale occasione d’autunno. Tra analisti coro di buy, upside fino a +70%

Tornano gli acquisti sul titolo Enel che oggi si segnala tra i migliori del Ftse Mib con +1,7% in area 6,765 euro. La maggiore utility di Piazza Affari trae beneficio sia dal ritracciamento dei tassi con il rendimento del Btp decennale sceso oggi in area 0,8% (il 7% sotto i livelli toccati alla vigilia) sia del giudizio positivo di Barclays che ha confermato overweight su Enel con prezzo obiettivo limato a 9,8 euro, che risulta il 45 per cento sopra i livelli a cui viaggia il titolo. In generale tra gli analisti dominano i giudizi positivi su Enel con ben l’82,8% di quelli monitorati da Bloomberg che hanno raccomandazione buy, il 6,9% dice hold (mantenere) e solo il 10,3% è sell (vendere) su quella che è l’azione di maggior peso di tutta Piazza Affari. Il target price medio tra gli analisti è di 8,97 euro, ossia il 32% sopra le quotazioni attuali. I più ottimisti sono gli analisti di Goldman Sachs con target price a 11,5 euro, con oltre +70% di potenziale upside. Ai livelli attuali Enel presenta un corposo dividend yield del 5,4%.Nel mese di settembre Enel è stato il peggior performer di tutto il Ftse Mib con un saldo di -13,8% e quotazioni scivolate ai minimi da maggio 2020. Da inizio anno Enel cede circa il 19%, sottoperformando decisamente rispetto al -7% dell’Euro Stoxx Utilities

AGGIORNAMENTO 07-10-2021

ENEL 6,97

resta sopra 6,5 e nel box 6,5-9,5

ENEL 9,002<–TOP STORICO 7 GENNAIO 2021

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 eur

enel

Enel: da grande malata di Piazza Affari a potenziale occasione d’autunno. Tra analisti coro di buy, upside fino a +70%

Tornano gli acquisti sul titolo Enel che oggi si segnala tra i migliori del Ftse Mib con +1,7% in area 6,765 euro. La maggiore utility di Piazza Affari trae beneficio sia dal ritracciamento dei tassi con il rendimento del Btp decennale sceso oggi in area 0,8% (il 7% sotto i livelli toccati alla vigilia) sia del giudizio positivo di Barclays che ha confermato overweight su Enel con prezzo obiettivo limato a 9,8 euro, che risulta il 45 per cento sopra i livelli a cui viaggia il titolo. In generale tra gli analisti dominano i giudizi positivi su Enel con ben l’82,8% di quelli monitorati da Bloomberg che hanno raccomandazione buy, il 6,9% dice hold (mantenere) e solo il 10,3% è sell (vendere) su quella che è l’azione di maggior peso di tutta Piazza Affari. Il target price medio tra gli analisti è di 8,97 euro, ossia il 32% sopra le quotazioni attuali. I più ottimisti sono gli analisti di Goldman Sachs con target price a 11,5 euro, con oltre +70% di potenziale upside. Ai livelli attuali Enel presenta un corposo dividend yield del 5,4%.Nel mese di settembre Enel è stato il peggior performer di tutto il Ftse Mib con un saldo di -13,8% e quotazioni scivolate ai minimi da maggio 2020. Da inizio anno Enel cede circa il 19%, sottoperformando decisamente rispetto al -7% dell’Euro Stoxx Utilities.

PRECEDENTI AGGIORNAMENTI 2019-2021

AGGIORNAMENTO 05/07/2019

ENEL 6,485 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito

Draghi mette il turbo alle utility: Enel ai top dal 2008

vedi idea guida

Quindi tornando alla situazione attuale , MOVE 2,4-6,5 euro quasi concluso

Periodo temporale buy and hold 2011/2012—-Nov.2018—–2019

MOVE 2,28/2,48 -3,05/4,05–4,86,5-7,5

raggiunta la mediana di 5,5-6,5-7,5. 24/06/2019 e 05/07/2019

A 6,5 euro ci saranno ulteriori e  importanti risposte per l’aggiornamento precedente dell’idea di lungo 7,5—2,28—7,5 del 21 Novembre 2018 che ad oggi continua a essere assolutamente valida.

Vorremmo però aggiungere qualcosa in più rispetto a quanto detto nel 2011/2012 dove i target erano 3,05/4,05 euro e a Novembre 2018 dove il target dato era 7,5 euro perchè   se un giorno grazie sopratutto allo sviluppo della  Mobilità Elettrica ENEL riuscisse a rompere al rialzo il canale/box che la contiene da quasi 20 anni (box 2,28/2,48-7,5)  vedremmo nel tempo raggiunti anche gli obiettivi della  terza parte dell’analisi  ENEL che abbiamo deciso di “svelare oggi” :

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

E’ quanto ovviamente auguriamo a tutti gli azionisti ENEL che sono tanti e che si meritano nei prossimi anni altre soddisfazioni , sopratutto per la  “pazienza” quasi ventennale che hanno avuto RESISTENDO su questo titolo costantemente sotto i prezzi di collocamento.

Che questa sia e continui a essere dunque  la VOSTRA RIVINCITA.

AGGIORNAMENTO 17/07/2019

ENEL 6,625

>6,5 11/07/2019 entra nel box 6,5-10,5 ottimo

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

AGGIORNAMENTO 30/08/2019

ENEL 6,70

>6,5 11/07/2019 e 28/08/2019 riprova a  entrare nel box 6,5-10,5 ottimo

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

enel

AGGIORNAMENTO 01/10/2019

ENEL 6,90

>6,5 11/07/2019 e 28/08/2019 riprova a  entrare nel box 6,5-10,5 ottimo

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

enel

ENEL

AGGIORNAMENTO 31/10/2019

ENEL 6,985

>6,5 11/07/2019 e 28/08/2019 riprova a  entrare nel box 6,5-10,5 ottimo

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

enel

AGGIORNAMENTO 10/01/2020

ENEL 7,478

>6,5 11/07/2019 e 28/08/2019 riprova a  entrare nel box 6,5-10,5 ottimo

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENELINCULOAIBIFOLCHIIGNORANTIEPSEUDOFURBIDICIVITELLA

AGGIORNAMENTO 19/02/2020

ENEL 8,610 <—attuale top storico ASSOLUTO 19/02/2020

>7,5 16/01/2020

>6,5 11/07/2019 e 28/08/2019 riprova a  entrare nel box 6,5-10,5 ottimo

>8,5 19/02/2020

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

Ne è passato di tempo da quando ENEL “annaspava” a 2,28-2,40…
o da quando a 4,69 Starace comprava 100.000 azioni e anche ieri…ENEL con 7,861 fa un nuovo top vicinissimo a 8,00 euro suo attuale top storico assoluto dal collocamento.
Quindi il doppio minimo arrotondato
8,00/7,5——–2,28/2,40——-7,5/8,0
è stato  portato a termine.
Ma le risposte più importanti ENEL ce le darà se ne esce da un box 2,28/2,40-7,5/8,0……è quella la prima importante risposta per chiudere 2,28/2,40 -10,5/12,5 e sopratutto per un 1000 % 2,28-2,40-22,80/24,0 che tutti stiamo attendendo 🙂
ENELINCULOATUTTI

ENELNUOVO

ENELINCULOAIBIFOLCHIIGNORANTIEPSEUDOFURBIDICIVITELLA

AGGIORNAMENTO 4 GIUGNO 2020

ENEL 7,65

>7,5   04-06-2020 05-06-2020

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,57,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL 8,61 euro  2,28/2,48—-6,5—7,5—8,50  eseguito 20/02/2020

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

IDEA GUIDA SEMPRE VALIDA

Ne è passato di tempo da quando ENEL “annaspava” a 2,28-2,40…
o da quando a 4,69 Starace comprava 100.000 azioni e anche ieri…ENEL con 7,861 fa un nuovo top vicinissimo a 8,00 euro suo attuale top storico assoluto dal collocamento.
Quindi il doppio minimo arrotondato
8,00/7,5——–2,28/2,40——-7,5/8,0
è stato  portato a termine.
Ma le risposte più importanti ENEL ce le darà se ne esce da un box 2,28/2,40-7,5/8,0……è quella la prima importante risposta per chiudere 2,28/2,40 -10,5/12,5 e sopratutto per un 1000 % 2,28-2,40-22,80/24,0 che tutti stiamo attendendo 🙂

ENEL

ENELINCULOATUTTI

AGGIORNAMENTO 24 GIUGNO 2020

ENEL 7,831

>7,5   04-06-2020 05-06-2020

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL 8,61 euro  2,28/2,48—-6,5—7,5—8,50  eseguito 20/02/2020

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

IDEA GUIDA SEMPRE VALIDA

Ne è passato di tempo da quando ENEL “annaspava” a 2,28-2,40…
o da quando a 4,69 Starace comprava 100.000 azioni e anche ieri…ENEL con 7,861 fa un nuovo top vicinissimo a 8,00 euro suo attuale top storico assoluto dal collocamento.
Quindi il doppio minimo arrotondato
8,00/7,5——–2,28/2,40——-7,5/8,0
è stato  portato a termine.
Ma le risposte più importanti ENEL ce le darà se ne esce da un box 2,28/2,40-7,5/8,0……è quella la prima importante risposta per chiudere 2,28/2,40 -10,5/12,5 e sopratutto per un 1000 % 2,28-2,40-22,80/24,0 che tutti stiamo attendendo 🙂

ENEL

ENELINCULOATUTTI

AGGIORNAMENTO 21 LUGLIO 2020

ENEL 8,539

con il top raggiunto oggi e considerando il dividendo staccato lunedi 20-07 da 0,16 Enel ha di fatto superato il suo vecchio top Pre-Covid a 8,609.

>7,5   04-06-2020 05-06-2020

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL 8,61 euro  2,28/2,48—-6,5—7,5—8,50  eseguito 20/02/2020

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

IDEA GUIDA SEMPRE VALIDA

Ne è passato di tempo da quando ENEL “annaspava” a 2,28-2,40…
o da quando a 4,69 Starace comprava 100.000 azioni e anche ieri…ENEL con 7,861 fa un nuovo top vicinissimo a 8,00 euro suo attuale top storico assoluto dal collocamento.
Quindi il doppio minimo arrotondato
8,00/7,5——–2,28/2,40——-7,5/8,0
è stato  portato a termine.
Ma le risposte più importanti ENEL ce le darà se ne esce da un box 2,28/2,40-7,5/8,0……è quella la prima importante risposta per chiudere 2,28/2,40 -10,5/12,5 e sopratutto per un 1000 % 2,28-2,40-22,80/24,0 che tutti stiamo attendendo 🙂

ENEL

 

ENELINCULOATUTTI

AGGIORNAMENTO 6 OTTOBRE 2020

ENEL 7,36

con il top raggiunto PRE-COVID e POST COVID a 8,61 ENEL ha mostrato molta difficoltà a passare un livello che darebbe via libera per 12,5 come dire +10 euro dai minimi

Ma ENEL si sta muovendo molto bene sia nelle forme di Energia Alternative , sia nelle Colonnine di Ricarica per auto elettriche e sia ultimo ma importante sull’Idrogeno.

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL 8,61 euro  2,28/2,48—-6,5—7,5—8,50  eseguito 20/02/2020

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

IDEA GUIDA SEMPRE VALIDA

Ne è passato di tempo da quando ENEL “annaspava” a 2,28-2,40…
o da quando a 4,69 Starace comprava 100.000 azioni e anche ieri…ENEL con 7,861 fa un nuovo top vicinissimo a 8,00 euro suo attuale top storico assoluto dal collocamento.
Quindi il doppio minimo arrotondato
8,00/7,5——–2,28/2,40——-7,5/8,0
è stato  portato a termine.
Ma le risposte più importanti ENEL ce le darà se ne esce da un box 2,28/2,40-7,5/8,0……è quella la prima importante risposta per chiudere 2,28/2,40 -10,5/12,5 e sopratutto per un 1000 % 2,28-2,40-22,80/24,0 che tutti stiamo attendendo 🙂

ENEL

ENELINCULOATUTTI

AGGIORNAMENTO 26 NOVEMBRE  2020

ENEL 8,556

massimo Pre-Covid 8,61 sempre piu’ vicino !

enel

vedi precedententi aggiornamenti

ENEL 7,80 <–superato top 8-10-2020

1 euro esatto da nostro alert 6,8

Enel: S&P, Ebitda 2020 atteso a 18 mld grazie a energie rinnovabili e solide prestazioni rete

ENEL

vedi precedenti aggiornamenti

ENEL 6,87 <-28-10    (5  Novembre 2020 trimestrale)

Rientro nel Box 5,5-6,5-7,5 per ENEL fondamentale la tenuta dei supporti 6,5/6,8

Siamo all’interno del BOX 0,8-1,8-2,8-4,8-6,8-8,8-10,80 dal top di 8,61 prossimo a 8,80

siamo quasi tornati al supporto 6,80

ENEL 7,66<–8-10-2020

ENEL 8,61<–Top attuale da 2,30/2,40

torna sopra 7,50 da 7,36 del 6 Ottobre quando abbiamo aggiornato ENEL

FONDAMENTALE restare fuori da BOX 5,5-6,5-7,5 per puntare a 8,5-9,5/10,5 e 12,5

in modo che il MOVE 2,5-12,5 sia concluso.Vedremo come andranno le cose e se i Giostrai la pensano allo stesso modo.

con il top raggiunto PRE-COVID e POST COVID a 8,61 ENEL ha mostrato molta difficoltà a passare un livello che darebbe via libera per 12,5 come dire +10 euro dai minimi

Ma ENEL si sta muovendo molto bene sia nelle forme di Energia Alternative , sia nelle Colonnine di Ricarica per auto elettriche e sia ultimo ma importante sull’Idrogeno.

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL 8,61 euro  2,28/2,48—-6,5—7,5—8,50  eseguito 20/02/2020

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

IDEA GUIDA SEMPRE VALIDA

Ne è passato di tempo da quando ENEL “annaspava” a 2,28-2,40…
o da quando a 4,69 Starace comprava 100.000 azioni e anche ieri…ENEL con 7,861 fa un nuovo top vicinissimo a 8,00 euro suo attuale top storico assoluto dal collocamento.
Quindi il doppio minimo arrotondato
8,00/7,5——–2,28/2,40——-7,5/8,0
è stato  portato a termine.
Ma le risposte più importanti ENEL ce le darà se ne esce da un box 2,28/2,40-7,5/8,0……è quella la prima importante risposta per chiudere 2,28/2,40 -10,5/12,5 e sopratutto per un 1000 % 2,28-2,40-22,80/24,0 che tutti stiamo attendendo 🙂

ENEL

ENELINCULOATUTTI

AGGIORNAMENTO 7 GENNAIO 2021

ENEL 9,002

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 8,685 <..superato top 26-11-2020 e MAX Pre-Covid a 8,61 6-02-2021

Quanto potrà usufruire di ENEL X (colonnine di ricarica per Auto Elettriche) nel futuro ?

ENEL 8,556 <–top del 26-11 da 6,87 toccato 28-10

ENEL 8,61 massimo Pre-Covid

ENEL

enel

vedi precedententi aggiornamenti

ENEL 7,80 <–superato top 8-10-2020

1 euro esatto da nostro alert 6,8

Enel: S&P, Ebitda 2020 atteso a 18 mld grazie a energie rinnovabili e solide prestazioni rete

ENEL

vedi precedenti aggiornamenti

ENEL 6,87 <-28-10    (5  Novembre 2020 trimestrale)

Rientro nel Box 5,5-6,5-7,5 per ENEL fondamentale la tenuta dei supporti 6,5/6,8

Siamo all’interno del BOX 0,8-1,8-2,8-4,8-6,8-8,8-10,80 dal top di 8,61 prossimo a 8,80

siamo quasi tornati al supporto 6,80

ENEL 7,66<–8-10-2020

ENEL 8,61<–Top attuale da 2,30/2,40

torna sopra 7,50 da 7,36 del 6 Ottobre quando abbiamo aggiornato ENEL

FONDAMENTALE restare fuori da BOX 5,5-6,5-7,5 per puntare a 8,5-9,5/10,5 e 12,5

in modo che il MOVE 2,5-12,5 sia concluso.Vedremo come andranno le cose e se i Giostrai la pensano allo stesso modo.

con il top raggiunto PRE-COVID e POST COVID a 8,61 ENEL ha mostrato molta difficoltà a passare un livello che darebbe via libera per 12,5 come dire +10 euro dai minimi

Ma ENEL si sta muovendo molto bene sia nelle forme di Energia Alternative , sia nelle Colonnine di Ricarica per auto elettriche e sia ultimo ma importante sull’Idrogeno.

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 6,5 euro  2,28/2,48—-6,5 in eseguito 05/07/2019

ENEL 8,61 euro  2,28/2,48—-6,5—7,5—8,50  eseguito 20/02/2020

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

IDEA GUIDA SEMPRE VALIDA

Ne è passato di tempo da quando ENEL “annaspava” a 2,28-2,40…
o da quando a 4,69 Starace comprava 100.000 azioni e anche ieri…ENEL con 7,861 fa un nuovo top vicinissimo a 8,00 euro suo attuale top storico assoluto dal collocamento.
Quindi il doppio minimo arrotondato
8,00/7,5——–2,28/2,40——-7,5/8,0
è stato  portato a termine.
Ma le risposte più importanti ENEL ce le darà se ne esce da un box 2,28/2,40-7,5/8,0……è quella la prima importante risposta per chiudere 2,28/2,40 -10,5/12,5 e sopratutto per un 1000 % 2,28-2,40-22,80/24,0 che tutti stiamo attendendo 🙂

ENEL

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AGGIORNAMENTO 4 FEBBRAIO 2021

ENEL 8,50

trimestrale ENEL 18 MARZO 2021

ENEL 9,002<–TOP STORICO 7 GENNAIO 2021

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 8,685 <..superato top 26-11-2020 e MAX Pre-Covid a 8,61 6-02-2021

Quanto potrà usufruire di ENEL X (colonnine di ricarica per Auto Elettriche) nel futuro ?

ENEL 8,61 massimo Pre-Covid

Tra gli analisti dominano i buy, c’è chi vede potenziale upside di quasi il 50%

In generale tra gli analisti dominano i buy sul titolo. Il consensus degli analisti su Bloomberg indica per il gruppo energetico italiano un coro di giudizi Buy (circa il 79,3%), il 13,8% è Hold, mentre solo 2 analisti dicono Sell (circa il 6,9%). In media per Enel gli analisti indicano un prezzo obiettivo a 9,37 euro, con potenziale upside di oltre l’11 per cento.
Tra i più ottimisti sulle prospettive di Enel c’è Goldman Sachs che per Enel indica un prezzo obiettivo ambizioso di 12,5 euro (il più alto target tra quelli monitorati da Bloomberg), ossia quasi il 50% sopra i livelli attuali. 

ENEL

ENELINCULOATUTTI

AGGIORNAMENTO 26 APRILE 2021

ENEL 8,758 superato top 8-04-2021

ENEL 9,002<–TOP STORICO 7 GENNAIO 2021

TRIMESTRALE 6 MAGGIO 2021  dopo la chiusura dei mercati

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 8,685 <..superato top 26-11-2020 e MAX Pre-Covid a 8,61 6-02-2021

Enel: ricavi e utile trimestrale in calo, investimenti saliti dell’8,8%. Obiettivi annuali confermati

Enel ha archiviato il primo trimestre dell’anno con ricavi pari a 17.107 milioni di euro, in calo del 14,4% rispetto al corrispondente periodo del 2020, a causa delle attività di Generazione Termoelettrica e Trading in Italia e Spagna, per le minori attività di trading, alle infrastrutture e Reti principalmente in America Latina per l’effetto cambi negativo e ai Mercati Finali, per le minori quantità di energia elettrica vendute in Spagna. L’utile netto si è attestato a 1.176 milioni, in ribasso del 5,7%. Segno positivo invece pe gli investimenti che nel trimestre sono saliti dell’8,8% a 2.035 milioni di euro. L’incremento è principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Infrastrutture e Reti e Mercati finali.

“Nel primo trimestre del 2021 abbiamo aumentato significativamente i nostri investimenti, principalmente nelle rinnovabili e nelle reti, al fine di accelerare ulteriormente il processo di decarbonizzazione di Gruppo e cogliere le opportunità che emergeranno dalla ripresa economica – ha commentato Francesco Starace, CEO del gruppo Enel – Questi investimenti ci permetteranno di accelerare la crescita, in un contesto di sempre maggiore decarbonizzazione, proiettandoci verso un nuovo record di costruzione di capacità rinnovabile a fine anno”.

Alla luce dei risultati finanziari e operativi raggiunti nel primo trimestre, Enel ha confermato gli obiettivi di crescita per il 2021 in termini di Ebitda ordinario e utile netto ordinario, come annunciato a novembre dello scorso anno in occasione della presentazione del piano strategico.

Enel: Akros alza asticella, target sale a 10,8 euro

Confermata la raccomandazione buy su Enel, con target price in salita a 10,8 euro dal precedente 10,2 euro da parte di Banca Akros “dopo l’inserimento della valutazione della pipeline delle rinnovabili del gruppo, dei risultati 2020, dei cambi aggiornati e del buy-out della minoranza in America Latina”.Banca Akros ha poi aggiornato le previsioni dopo i conti 2020, in particolare sono state riviste al rialzo in media dell’1,4% le stime sull’Ebitda 2021-2023. Gli esperti hanno sottolineato di continuare ad essere “più prudenti rispetto alla guidance del management”, poiché ritengono che “ci siano ancora rischi sui cambi sul dollaro Usa e in America Latina, anche rispetto alle ipotesi dell’azienda”

Dividendo Enel sorprende, yield tra i più alti del settore. Titolo sfreccia sul Ftse Mib

trimestrale ENEL 18 MARZO 2021

ENEL 9,002<–TOP STORICO 7 GENNAIO 2021

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 euro

ENEL 8,685 <..superato top 26-11-2020 e MAX Pre-Covid a 8,61 6-02-2021

Quanto potrà usufruire di ENEL X (colonnine di ricarica per Auto Elettriche) nel futuro ?

ENEL 8,61 massimo Pre-Covid

Tra gli analisti dominano i buy, c’è chi vede potenziale upside di quasi il 50%

In generale tra gli analisti dominano i buy sul titolo. Il consensus degli analisti su Bloomberg indica per il gruppo energetico italiano un coro di giudizi Buy (circa il 79,3%), il 13,8% è Hold, mentre solo 2 analisti dicono Sell (circa il 6,9%). In media per Enel gli analisti indicano un prezzo obiettivo a 9,37 euro, con potenziale upside di oltre l’11 per cento.
Tra i più ottimisti sulle prospettive di Enel c’è Goldman Sachs che per Enel indica un prezzo obiettivo ambizioso di 12,5 euro (il più alto target tra quelli monitorati da Bloomberg), ossia quasi il 50% sopra i livelli attuali. 

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ENELINCULOATUTTI

 AGGIORNAMENTO 16-09-2021

ENEL 7,01

ENEL 9,002<–TOP STORICO 7 GENNAIO 2021

ENEL long term MOVE 2,28/2,48-4,8-5,5-6,5-7,5–9,510,5/12,5 eur

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NEWS SUL TITOLO dopo nostro Articolo

Enel&Co ancora sotto lente per tema ‘bollette’: per Equita “basso il rischio di misure simili a quelle spagnole”

 

“Indicazioni incoraggianti da tutte le forze politiche sul tema della riduzione delle bollette elettriche a seguito del rialzo del prezzo del gas”. Questo il giudizio degli analisti di Equita che sottolineano come “le proposte dell’esecutivo, ma anche di parte dell’opposizione (M5S) ruotano intorno alla riduzione delle componenti di fiscalità (sterilizzazione/riduzione Iva e accise) e sulla parziale immediata riduzione degli oneri di sistema (incentivi alle rinnovabili ed altre componenti) per una successiva revisione strutturale che li muova sul bilancio dello stato”. La manovra ipotizzata nel breve è di circa 2-3 miliardi di euro. “Si tratta di indicazioni che, per il momento, non prevedono impatti per le società elettriche, che stanno beneficiando in realtà solo parzialmente del rialzo dei prezzi”, affermano ancora gli esperti della sim milanese.

Da Equita sottolineano inoltre che anche l’atteggiamento del M5S (che oltre alla fiscalità propone la
creazione di un fondo per la sostenibilità alimentato dalle imprese petrolifere, gas e dai retailer) sembra costruttivo in questa fase, non ipotizzando interventi diretti sulle società. “Nella fase attuale quindi il rischio di misure simili a quelle introdotte dal governo spagnolo, ci sembra basso. Si tratta di una indicazione positiva per A2a, Iren ed Enel”, segnalano da Equita.

Enel è la preferita di Barclays tra le utility del Sud Europa, la preview in vista conti 1° trimestre 2021

Enel alzerà il velo sui contri trimestrali il prossimo 6 maggio dopo la chiusura dei mercati e Barclays si attende un confronto sfavorevole con il primo trimestre del 2020, un trimestre che ha registrato un’attività più forte prima dell’inizio del lockdown. In particolare, gli esperti di Barclays si attendono un Ebitda di 4,192 milioni, in calo del 12% su base annua soprattutto a causa di una contrazione del 33% nella divisione di
generazione e gestione dell’energia e da una debolezza (-6%) nel settore delle energie rinnovabili, che hanno risentito anche della tormenta in Texas con un un impatto negativo stimato di 40 milioni di euro. Per quanto riguarda l’utile per azione, Barclays si aspetta un Eps (earning per share) pari a 0,53 euro, limato rispetto allo 0,54 euro previsto in precedenza. Gli esperti ribadiscono il rating Overweight su Enel e target price a 10,1 euro. “Enel rimane la nostra utility preferita nel Sud Europa – affermano dalla casa d’affari inglese – Circa il 76% della nuova capacità delle rinnovabili nei prossimi anni coinvolgerà i suoi mercati chiave (Italia, Spagna, Portogallo, Nord e Sud America), rafforzando così l’integrazione verticale del gruppo”.

Dividendo Enel sorprende, yield tra i più alti del settore. Titolo sfreccia sul Ftse Mib

 

Sprint di Enel che sale controcorrente oggi a Piazza Affari. A poco più di mezz’ora dalla chiusura delle contrattazioni il titolo del gruppo energetico italiano avanza del 2,47% scambiando a 8,26 euro.Il mercato ha accolto con favore i numeri 2020 che evidenziano un utile netto ordinario in crescita del 9%. Il dividendo complessivo proposto per l’intero esercizio 2020 è pari a 0,358 euro per azione (di cui 0,175 euro per azione già corrisposti quale acconto a gennaio 2021), in crescita del 9,1% rispetto al dividendo complessivo di 0,328 euro per azione riconosciuto per l’intero esercizio del 2019.“Indicazioni positive dai numeri Enel con utile e dividendo sopra le attese (Ebitda a debito erano già noti dai preliminari) e guidance 2021 confermata con elevato grado di visibilità”, affermano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione buy e il target price di 9,3 euro. La sim milanese sottolinea come il dividendo 2020 sdia superiore alla guidance e potrà esserlo anche nel 2021 (che avrà minore impatto Covid). “Yield del 5% circa, tra i più alti nel settore”, aggiunge Equita.

Enel lancia Opa volontaria parziale su Enel Americas per un importo massimo di 1,2 mld

Nell’ambito di riorganizzazione societaria, Enel ha lanciato una offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni e sulle American Depositary Shares di Enel Américas, fino a un massimo del 10% del capitale sociale. Il corrispettivo complessivo massimo, ipotizzando un’adesione integrale all’Opa, è di circa 1.065,2 miliardi di pesos cileni (pari a circa 1,2 miliardi di euro) e sarà finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente e dalla capacità di indebitamento esistente. L’operazione, spiega Enel, è volta ad integrare le attività rinnovabili non convenzionali del gruppo in Centro e Sud America (escluso il Cile) nella controllata quotata cilena Enel Américas. Il periodo d’offerta ha inizio oggi e si concluderà il prossimo 13 aprile.

Enel: Moodys’ migliora rating a “Baa1”, confermato outlook stabile

Enel finisce sotto la lente di Moody’s. Quest’ultima ha migliorato il rating sul debito a lungo termine del gruppo energetico italiano, portandolo a “Baa1” rispetto al precedente “Baa2”, mentre l’outlook è rimasto stabile. L’agenzia di rating Usa ha inoltre attribuito il rating Prime-2 (P-2) sul debito a breve termine delle controllate Enel Finance International N.V. ed Enel Finance America LLC. Nel dettaglio, Moody’s ha affermato che “l’upgrade di Enel riflette i progressi conseguiti nel miglioramento del profilo di rischio aziendale del gruppo grazie a continui investimenti nelle reti e rinnovabili, una maggiore diversificazione geografica e un focus sulla finanza centralizzata”.Tra i principali elementi che hanno portato all’upgrade, Moody’s ha indicato la bassa volatilità degli utili sostenuta dalle grandi dimensioni e dalla diversificazione geografica; la stabilità degli utili garantita dal business regolato delle reti e dalla generazione contrattualizzata, che rappresentano l’80% dell’Ebitda del gruppo; e infine la solidità finanziaria, con un indice funds from operations (FFO)/net debt superiore al 20%.

Enel sbatte contro muro a 9 euro, ma per analisti corsa continuerà. Coro di buy e Goldman indica +40% con rivoluzione green solo all’inizio

E’ stato un inizio d’anno sugli scudi quello di Enel, già protagonista in positivo nel 2020. Il saldo da inizio anno è di +5% circa con un corposo +20% negli ultimi 12 mesi per il titolo di maggior peso di tutta Piazza Affari con la capitalizzazione record di 90 miliardi di euro toccata in questi giorni.
Enel si è così arrampicata sui nuovi massimi assoluti e sia giovedì nell’intraday che stamattina in avvio ha tentato un allungo oltre il muro dei 9 euro. Dopo un picco a 9,047 euro, in rialzo di oltre l’1%, il titolo ha fatto dietrofront e segna -1,4% a 8,82 euro, a conferma dell’importanza di tale resistenza. Il superamento di questo livello potrebbe però calamitare nuovi acquirenti. “Con una rottura dei 9 euro ci sarebbe ulteriore conferma dell’impostazione rialzista. E’ un rialzo convinto ed Enel può arrampicarsi a 9,5-9,6 euro abbastanza rapidamente, anche se è un titolo che ha già corso abbastanza”, argomenta Eugenio Sartorelli, vice presidente SIAT.

 

Ieri a confermare la view positiva su Enel è stata JP Morgan con raccomandazione overweight e target price a 9,4 euro. “E’ il modo più a buon mercato per prender parte alla crescita delle rinnovabili nel sud Europa”, scrive la banca d’affari Usa.
Enel figura anche nella convinction list dei ‘Climate Champions’ di Goldman Sachs insieme a EDP/EDPR e RWE. Goldman Sachs per Enel indica un prezzo obiettivo ambizioso di 12,5 euro (il più alto target tra quelli monitorati da Bloomberg), ossia il 40% sopra i livelli attuali.
Goldman ha recentemente alzato anche la stima degli investimenti per il Green Deal UE del 50%, a 10.000 miliardi di euro. “Come recentemente dimostrato dai principali leader del settore (nel 2020 Enel e Iberdrola hanno aumentato la loro previsione sugli investimenti del 70 -85%), il settore dell’energia verde è ancora in forte accelerazione”, asserisce Goldman rimarcando che siamo solo all’anno 3 (su 30) della rivoluzione energetica.
Tra gli analisti dominano i buy. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Enel un prezzo obiettivo a 9,28 euro, con potenziale upside di oltre il 4 per cento. Sempre il consensus degli analisti su Bloomberg indica per il gruppo energetico italiano un coro di giudizi Buy (circa il 79,3%), il 13,8% è Hold, mentre solo 2 analisti dicono Sell (circa il 6,9%).

Le parole del cfo De Paoli

Enel, capogruppo italiana di Endesa, è la più grande azienda elettrica in Europa per capitalizzazione di mercato e una delle aziende candidate a guidare la transizione energetica nel Vecchio Continente. In un’intervista concessa a The Economist, il Cfo di Enel, Alberto De Paoli, sottolinea proprio la crescita attesa sulle rinnovabili nei prossimi anni e la stabilità e visibilità del suo dividendo. Le energie rinnovabili rappresentano circa l’80% dell’ebitda del business di generazione e il 26% dell’ebitda del gruppo, e questo aumenterà in futuro.
Il manager di Enel ritiene che l’azienda abbia la capacità tecnica per aumentare di 100 GW nei prossimi 10 anni, e questo significa che aumenteranno la loro quota di mercato dal 2,5% al 4% entro il 2030. L’Italia e la Spagna potrebbero facilmente raggiungere il 60-70% della produzione energetica da fonti rinnovabili nei prossimi 5-6 anni.

Per idrogeno verde i prossimi tre anni saranno fondamentali

Relativamente all’idrogeno, De Paoli indica un orizzonte temporale di 5 o 6 anni perchè si arrivi a produrre idrogeno verde competitivo in termini di costi rispetto ad altri tipi di idrogeno. “L’importante è il modello di business. Siamo convinti che il modo migliore per sviluppare l’idrogeno sia, prima di tutto, produrlo vicino al suo utilizzo finale e che tale produzione sia flessibile e combinata con un impianto rinnovabile non focalizzato sulla produzione di idrogeno”, argomenta l’esponente di Enel.
Sull’argomento si è espresso anche l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, rimarcando che i prossimi tre anni saranno fondamentali
per determinare la competitività dell’idrogeno verde nei cosiddetti settori di difficile abbattimento.

Gli obiettivi di Enel con investimenti record

Il nuovo piano del gruppo prevede investimenti da 190 miliardi di euro nel periodo 2021-2030. Oltre il 90% degli investimenti di Enel su base consolidata, inoltre, saranno in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. In vista del 2023, Enel prevede di raggiungere un utile netto compreso tra 6,5 e 7 miliardi, garantendo una crescita del dividendo del 7% annuo, fino a 0,43 euro.

Non solo dividendi, utility pronte a trasformarsi in titoli growth

Un passaggio importante di De Paoli è anche quello relativo alle utility, viste diventare titoli growth e che sarà importante guardare al rendimento totale degli azionisti piuttosto che concentrarsi solo sul dividendo. Facendo un confronto con gli Stati Uniti, le utilities europee risultano delle medie aziende; però Nextera, che vale più di 100 miliardi di euro di capitalizzazione ha solo cinque milioni di clienti; Enel ha ben 73 milioni di clienti, raddoppia la capacità rinnovabile e ha una market cap di 90 mld.

Enel X Sun Plug&Play: l’impianto fotovoltaico che si monta sul balcone

Una tecnologia che permette di produrre energia rinnovabile anche in città e rende più sostenibili i consumi delle abitazioni. Si tratta di Enel X Sun Plug&Play, l’impianto fotovoltaico da 0,34 kW interamente disegnato da Enel X. La società del gruppo Enel spiega che è possibile installarlo su balcone o terrazzo, “è adatto sia a ringhiera metallica che parapetto in muratura e, attraverso una spina elettrica con presa dedicata, consente di contribuire con l’energia prodotta dal sole a quella consumata per alimentare elettrodomestici e altri apparecchi della casa”. La soluzione, testata in galleria del vento, è resistente a venti di 130 km/h, ha una garanzia di 10 anni. Per quanto riguarda il prezzo di acquisto Enel X indica che questa soluzione può essere comprata a 249,50 euro invece di 599 euro, grazie alla promo lancio e agli incentivi fiscali con la cessione del credito al 50%.La soluzione rappresenta un ulteriore contributo rispetto ai risultati già raggiunti alla divisione e-Home di Enel X. Nel 2020 sono stati installati nelle case degli italiani circa 25mila prodotti, tra caldaie a condensazione, climatizzatori e impianti fotovoltaici con sistema di accumulo, evitando l’emissione in atmosfera di circa 10mila tonnellate di CO2 l’anno e assicurando circa 300mila ore di lavoro ai tecnici di aziende che collaborano con Enel X.

 

Enel traina il rally del Ftse Mib, verso mandato a Starace per cessione Open Fiber

Convinti acquisti oggi su Enel, tra i migliori del Ftse Mib, che fa così da traino al rally di Piazza Affari essendo il titolo di maggior peso di tutto il listino milanese. Il titolo Enel segna a metà seduta +2,26% a 8,227 euro.Le ultime indicazioni stampa si concentrano sul cda di domani che dovrebbe dare mandato all’amministratore delegato Francesco Starace per negoziare la cessione di Open Fiber a Macquarie. In particolare ci sarebbero stati progressi sul confronto tecnico. Secondo il Sole 24 Ore, il negoziato dovrà ancora concentrarsi su elementi importanti quali la governance post cessione e i possibili impatti delle recenti contestazioni di Infratel sul ritardo dei lavori di OF.Focus anche sulle novità in arrivo dalla Spagna. Il governo spagnolo intende spostare gli oneri a sostegno delle rinnovabili, dalla bolletta elettrica ad un fondo nazionale per la sostenibilità del sistema elettrico (FNSSE).Lo spostamento non ha effetti sulla remunerazione delle società (il fondo sarà sostenuto dalla fiscalità, dagli incentivi europei, dagli ETS). Equita SIM ritiene che lo spostamento sarebbe un elemento positivo per il settore poichè elimina un elemento politico e di lobby sulla pressione che lo sviluppo rinnovabili ha portato sulle bollette dei consumatori finali. La sim milanese aggiunge che una misura simile in passato è stata ipotizzata anche per l’Italia e sarebbe un passaggio positivo per favorire lo sviluppo delle rinnovabili.

 

Enel e NextChem (Maire T.): siglano intesa per produrre idrogeno verde negli Usa

Enel Green Power, attraverso la controllata nordamericana Enel Green Power North America, e NextChem (la controllata di Maire Tecnimont dedicata alle tecnologie per la transizione energetica) hanno firmato un protocollo d’intesa per favorire la produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi negli Stati Uniti. Enel, che ha una solida esperienza nella commercializzazione di progetti, un’ampia pipeline di sviluppo e un’importante presenza operativa nel campo delle rinnovabili negli Stati Uniti, utilizzerà – si legge nel comunicato – la tecnologia per l’idrogeno di NextChem e la sua competenza in campo ingegneristico per far crescere il proprio business nell’idrogeno verde negli Stati Uniti. Il progetto, che dovrebbe essere operativo nel 2023, utilizzerà l’energia rinnovabile generata da uno degli impianti solari di EGPNA negli Stati Uniti per produrre l’idrogeno verde che verrà fornito a una bioraffineria.

 

Enel incassa l’assist di Credit Suisse, target price diventa più ambizioso. Su dividendi maggiore chiarezza è arma a doppio taglio

Credit Suisse rivede al rialzo la propria valutazione su Enel alla luce delle maggiori evidenze circa la leadership del gruppo nella transizione energetica. Il nuovo piano 2021-2023 non ha deluso le attese con l’aggiunta di una migliore visibilità sulla crescita fino al 2030. Questo, insieme alla recente rivalutazione del settore, hanno spinto la casa d’affari elvetica a rivedere al rialzo il prezzo obiettivo a 9,2 euro rispetto a 8,2 euro indicati in precedenza. Reiterata la raccomandazione outperform.
Enel vanta una posizione di leadership globale nel rinnovabile in termini di capacità installata (45 GW a livello globale) e ha in programma di investire oltre 150 mld di euro nella transizione energetica nel prossimo decennio. Uno sforzo che si traduce in una crescita media annua potenziale del 6,6% a livello di EPS nel periodo 2020-2030 secondo le stime di Credit Suisse, sostanzialmente in linea con il range di +6/7% indicato dall’utility italiana.

 

Nuova politica dividendi aggiunge chiarezza, ma…

C’è poi la nuova politica dei dividendi che si basa su un CAGR del dividendo per azione del 7% fino al 2023. “Anche se questo aggiunge chiarezza sulla futura distribuzione dei dividendi (che implica un rendimento da dividendo del 4,6%-5% fino al 2023), non lascia alcun potenziale di rialzo se Enel supererà  i propri obiettivi di utile (cosa che l’azienda ha fatto, costantemente, pre-COVID)”, rimarca Credit Suisse.

Catalyst e rischi

Prossimo catalyst per il gruppo guidato da Francesco Starace saranno i conti 2020 in arrivo a marzo. Due i potenziali rischi all’orizzonte menzionati da Credit Suisse: il primo è un ulteriore deterioramento delle valute in America Latina, il secondo è invece l’eventualità di un incremento dei rendimenti dei Btp. 

Enel, giù la maschera al nuovo piano: investimenti ‘monstre’ da 190 mld al 2030, analisti apprezzano

“In un decennio di profonda trasformazione, il Gruppo mette al centro della propria strategia l’accelerazione della transizione energetica assieme a una crescita sostenibile e remunerativa per creare un significativo valore condiviso per tutti gli stakeholder, oltre che un interessante rendimento per gli azionisti nel tempo”. Il gruppo Enel si proietta così al 2030, presentando una visione strategica decennale nella quale promette un piano di investimenti da 190 miliardi di euro nel periodo 2021-2030. Il tutto promuovendo la decarbonizzazione, l’elettrificazione dei consumi e le piattaforme per creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder e redditività di medio e lungo periodo. Un nuovo piano accolto positivamente dai mercati, con il titolo Enel che avanza di quasi il 3% (portando a +17% circa il saldo da inizio anno), e anche dagli analisti.

 

Gli investimenti

Nel nuovo piano Enel prevede di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, di cui circa 38 miliardi di euro tramite il modello di business di Ownership, e circa 2 miliardi di euro tramite il modello di business di Stewardship, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro provenienti da terzi. Oltre il 90% degli investimenti di Enel su base consolidata, inoltre, saranno in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Al 2030 il big energetico italiano punta a investire oltre 150 miliardi di euro con il modello di business di Ownership e ulteriori 10 miliardi di euro circa con il modello di business di Stewardship, mobilitando al contempo ulteriori 30 miliardi di euro circa provenienti da terzi. Sempre nel periodo 2021-2023 il Gruppo prevede di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, di cui circa 38 miliardi di euro nel quadro del modello di business di Ownership e 2 miliardi di euro circa in quello di Stewardship, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro provenienti da terzi.

I target finanziari

Quanto ai target finanziari, il gruppo guidato da Francesco Starace presenta una visione strategica decennale, che copre il periodo tra il 2021 e il 2030. In particolare, si prevede che l’Ebitda ordinario del gruppo crescerà in termini di cagr del 5%-6% a fronte di una crescita dell’utile netto ordinario del 6%-7% in termini di cagr tra il 2020 e il 2030. “Attualmente, le fonti di finanziamento sostenibile, comprese le emissioni obbligazionarie Sustainability linked, i green bond e i sustainable loans, rappresentano circa un terzo dell’indebitamento lordo totale di gruppo”, spiega Enel in una nota nella quale si sottolinea che l’incidenza di tali fonti sul debito lordo totale aumenti a circa il 50% nel 2023 e a oltre il 70% nel 2030, in quanto il gruppo mira a rifinanziare progressivamente le emissioni in scadenza e raccogliere nuovi fondi tramite strumenti sostenibili.

Enel ha definito una politica dei dividendi semplice, prevedibile ed interessante con gli azionisti che riceveranno un dividendo fisso per azione (DPS) garantito nel prossimo triennio con un cagr del 7% circa. La solidità della strategia e la fiducia nella capacità di conseguire gli obiettivi consentono ad Enel di fissare un DPS garantito crescente da 0,35 euro/azione nel 2020 a 0,43 euro/azione nel 2023.

Parola agli analisti

“Complessivamente ci sembra un buon piano con obiettivi di breve sostanzialmente in linea nel 20-21 e superiori alle attese al 2023 – spiegano gli analisti di Equita -. Il dividendo garantito offre uno yield del 5,2% (con elevata visibilità) e debito superiore a fronte dei maggiori capex. Significativa la crescita di lungo (cagr al 2030 del 6.5% sull’utile) anche se a fronte di investimenti monster (150 miliardi di euro di capex)”. Gli esperti della sim milanese mantengono la raccomandazione di acquisto (rating buy), con target price di 8,5 euro. Anche Intesa Sanpaolo apprezza il nuovo piano di Enel. “Vediamo positivamente questo piano in quanto mantiene i pilastri strategici dell’investimento nella capacità e nelle infrastrutture di decarbonizzazione-rinnovabili, a livello globale”, spiegano gli esperti della banca aggiungendo che i target finanziari erano migliorati rispetto alle stime di Intesa e al consenso Factset del 3% -5% per l’Ebitda e dell’8% al di sopra dell’utile netto ordinario.

La view degli analisti, sempre positiva

In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Enel un prezzo obiettivo a 8,57 euro, con potenziale upside del 3,5 per cento. Sempre il consensus degli analisti su Bloomberg indica per il gruppo energetico italiano un coro di giudizi Buy (circa il 72,4%), il 20,7% Hold, mentre solo 2 analisti dicono Sell (circa il 6,9%)

Enel: S&P, Ebitda 2020 atteso a 18 mld grazie a energie rinnovabili e solide prestazioni rete

Prosegue il recupero di Enel a Piazza Affari. Dopo un avvio e una mattinata debole, il titolo del big energetico italiano avanza e ora scambia in area 7,786 euro (+2,30%) all’indomani dei conti che non deludono il mercato. In attesa del nuovo piano strategico in arrivo tra poche settimane (24 novembre), il colosso energetico ha riportato un utile leggermente più delle attese e ha confermato i target 2020 e la politica dividendi.All’indomani dei conti anche gli analisti di S&P Global Ratings hanno focalizzato l’attenzione su Enel, confermando i rating di credito degli emittenti di lungo e breve termine “BBB + / A-2”, con oulook stabile. “La performance operativa di Enel è stata solida durante tutta la pandemia Covid-19 – si legge nel report – e l’Ebitda 2020 dovrebbe aumentare a 18 miliardi di euro dai 17,7 miliardi registrati nel 2019, grazie all’aggiunta di energie rinnovabili e alle solide prestazioni della rete”.L’agenzia di rating Usa spiega inoltre che “l’outlook è stabile perché, nonostante i massicci investimenti in corso nelle reti e in energie rinnovabili nel periodo 2020-2022 per una media superiore a 10 miliardi di euro, prevediamo che i fondi consolidati rettificati da operazioni rispetto al debito rimarranno ben al di sopra della soglia del 21% per l’attuale valutazione”.

 

Enel: giù i ricavi ma utili in crescita nei 9 mesi, target 2020 e politica dividendi confermati

Ricavi in flessione del 19%, ma un utile netto ordinario che cresce del 9% nei primi nove mesi del 2020 guidato da una solida performance operativa e finanziaria. E ancora i target 2020 e la politica di acconto sui dividendi sono stati confermati. Sono alcuni spunti che arrivano dai risultati finanziari diffusi ieri a mercati chiusi da Enel. Nel dettaglio, il gruppo energetico guidato da Starace ha visto i ricavi scivolare del 19% a 48.050 milioni di euro “la variazione è principalmente attribuibile ai mercati finali – spiega la nota – per effetto delle minori quantità di gas ed energia elettrica vendute in Italia e Spagna sostanzialmente a causa dell’impatto dell’epidemia da Covid-19, alle minori attività di trading nonché all’effetto cambi negativo in America Latina”. Nel periodo in esame l’Ebitda ha mostrato una flessione del 3,8% a 12.705 milioni, mentre l’Ebit è balzato a 6.975 milioni per “maggiori adeguamenti di valore effettuati nei primi nove mesi del 2019 su taluni impianti a carbone in Italia, Spagna, Cile e Russia”. Il risultato netto del gruppo si è invece attestato a 2.921 milioni (+259,3%), con un utile netto ordinario del gruppo a 3.593 milioni (+9%) con un “incremento guidato dalla resilienza della gestione operativa ordinaria, dall’efficiente gestione finanziaria, che ha portato a un decremento degli oneri finanziari, e dalle minori interessenze di terzi”. L’indebitamento finanziario netto è salito a 48.953 milioni contro i 45.175 milioni a fine 2019 (+8,4%), in aumento per effetto degli investimenti del periodo e per l’acquisto di ulteriori interessenze nel capitale sociale di Enel Américas ed Enel Chile.Per il 2020, Enel ha fatto sapere che rimangono confermati i target indicati nel Piano Strategico 2020-2022, come parzialmente aggiornati e comunicato al mercato il 29 luglio 2020 in occasione dell’approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020. Il consiglio di amministrazione di Enel ha deliberato un acconto sul dividendo 2020 pari a 0,175 euro per azione, in pagamento dal 20 gennaio 2021, in crescita del 9,4% rispetto all’acconto distribuito a gennaio di quest’anno. Il cda ha inoltre confermato la politica di acconto sui dividendi per l’esercizio 2020, prevista dal Piano Strategico 2020-2022. In particolare, è previsto un dividendo complessivo sui risultati dell’esercizio 2020 pari all’importo più elevato tra 0,35 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel.

 

Enel: il 5 novembre i conti, ma per analisti “il trigger è il Capital Markets Day” di fine mese

Anche per Enel si avvicina il test dei conti trimestrali e dei primi 9 mesi del 2020, in calendario il prossimo 5 novembre a mercati chiusi. In attesa dei risultati gli analisti di Mediobanca Securities, che hanno una raccomandazione outperform e target price di 8,60 euro sul gruppo energetico italiano, hanno snocciolato le loro stime. Nel dettaglio, gli esperti di piazzetta Cuccia stimano per Enel un Ebitda ordinario a 13,1 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2020 (-1%), un utile netto ordinario di 3,447 miliardi (+5%), con un debito atteso in crescita del 6% a 49,2 miliardi.
“Enel dovrebbe riportare un Ebitda ordinario in calo dell’1% e l’utile netto ordinario in aumento del 5% – segnalano da Mediobanca – numeri che sembrano abbastanza decenti nell’attuale scenario. Vale la pena sottolineare che il prossimo trigger significativo per l’azienda è il prossimo Capital Markets Day di fine novembre”

 

Enel anticipa i tempi sull’idrogeno, sarà uno degli elementi del nuovo piano (analisti)

Accelerazione sul fronte idrogeno per Enel. La controllata Enel Green Power Chile (EGP Chile) prevede di partecipare con la società elettrica cilena AME e i futuri partner ENAP, Siemens Energy e Porsche, all’installazione di un impianto pilota per la produzione di idrogeno verde attraverso un elettrolizzatore alimentato da energia eolica a Cabo Negro, a nord di Punta Arenas, nella regione di Magallanes, soggetto all’approvazione da parte delle autorità locali e alla finalizzazione della struttura di finanziamento.L’entrata in esercizio dell’impianto è prevista per il 2022, rendendolo così il primo progetto di questo tipo che produrrà idrogeno in Cile, oltre ad uno dei più grandi in America Latina.Enel in tal modo anticipa i tempi e tale impianto pilota consentirà al gruppo guidato da Francesco Starace di testare le migliori tecnologie ed espandere il business a livello globale. Sviluppi che a detta degli analisti di Equita porteranno l’idrogeno a essere probabilmente uno degli elementi del nuovo piano strategico di gruppo, che vedrà la luce a novembre.

 

Enel sale al 65% della cilena Enel Amèricas, acquistato ulteriore 2,7% per 275 milioni

Enel ha aumentato la propria partecipazione nella controllata cilena Enel Américas raggiungendo il 65% del capitale sociale. L’incremento è avvenuto a seguito del regolamento di due operazioni di share swap stipulate ad aprile con un istituto finanziario per l’acquisizione fino al 2,7%. Il corrispettivo totale pagato ammonta a circa 324 milioni di dollari, pari a circa 275 milioni di euro, ed è stato finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente, ha precisato il gruppo energetico. L’operazione è “in linea con l’obiettivo annunciato da Enel di incrementare la propria partecipazione azionaria nelle società del gruppo che operano in Sud America, riducendo così la presenza delle minoranze azionarie”, si legge nella nota diffusa oggi.

MARKET TALK: Enel, dati in linea a stime

30/07/2020 09:25 MF-DJ
MILANO (MF-DJ)–Equita Sim ha alzato il target price di Enel del 5% a 8,5 euro, confermando a buy il rating. Gli esperti evidenziano che come atteso la trimestrale ha riportato il pieno effetto Covid, i cui elementi piu” negativi sono registrati in termini di peggioramento del working capital e di svalutazione delle valute in America Latina. I numeri della trimestrale, aggiungono gli analisti, sono sostanzialmente in linea con le attese: meglio su Ebitda e Utile e inferiori sul Debito. Enel +1,57% a 8,1 euro.

Dividendi: lunedì stacco cedola per l’ultima grande big del Ftse Mib

Stacco cedola fuori stagione per Enel. Il peso massimo di Piazza Affari è l’ultimo del Ftse Mib a procedere allo stacco del saldo cedola, pari a 0,168 euro per azione, relativo all’esercizio 2019. Venerdì Enel ha chiuso in spolvero a oltre +2% avvicinando ulteriormente i top assoluti risalenti allo scorso febbraio. Gli investitori hanno così colto l’ultima chance per avere in portafoglio il titolo Enel e avvantaggiarsi dello stacco cedola.Intanto gli ultimi rumor riportati da Infranews vedono Enel non vendere più i suoi asset in Romania. L’articolo riporta che ai primi di giugno un consorzio composto da Macquarie, GIC e British Columbia Investment Management Corporation era vicino a firmare un accordo per acquistare la quota maggioranza che Enel detiene in tre società di distribuzione di energia elettrica e in una società di fornitura di energia elettrica in Romania, nonché alcuni beni rinnovabili. Ma i negoziati si sarebbero stoppati a metà giugno. Frenata che potrebbe essere dovuta al fatto che Enel ha riesaminato il business in quanto il mese scorso il regolatore energetico rumeno ha aumentato il tasso di rendimento dell’attività di distribuzione.

Enel avvicina i massimi storici, corsa al ricco dividendo in arrivo lunedì e rumor su cambio strategia su asset Romania

Finale di giornata in crescendo per Enel che viaggia in rialzo dell’1,95% a quota 8,41 euro. Non lontani i massimi storici del 19 febbraio scorso in area 8,61 euro. Da inizio anno il titolo segna oltre +19%, tra i migliori di tutto il Ftse Mib. Gli investitori oggi si sono mossi sul titolo anche in vista dello stacco dividendo di lunedì 20 luglio quando Enel distribuirà il saldo cedola di 0,168 euro.
Intanto, Infranews ha riferito che Enel potrebbe aver deciso di non vendere i suoi asset in Romania. L’articolo riporta che ai primi di giugno un consorzio composto da Macquarie, GIC e British Columbia Investment Management Corporation era vicino a firmare un accordo per acquistare la quota maggioranza che Enel detiene in tre società di distribuzione di energia elettrica e in una società di fornitura di energia elettrica in Romania, nonché alcuni beni rinnovabili. Ma i negoziati si sarebbero stoppati a metà giugno. Cambio di rotta che potrebbe essere dovuto al fatto che Enel ha riesaminato il business in quanto il mese scorso il regolatore energetico rumeno ha aumentato il tasso di rendimento dell’attività di distribuzione.

Nuova spinta sul fronte ESG

Il colosso energetico italiano intanto ha promosso un programma di selezione e supporto solo per i fornitori che rispettano criteri di sostenibilità, dando così un’ulteriore spinta allo sviluppo ESG dell’azienda. In particolare i fornitori Enel dovranno certificare e mantenere criteri ESG per poter accedere alla lista di provider per il gruppo ed in cambio riceveranno da Enel supporto nel percorso di crescita con formazione manageriale e tecnica, un miglior accesso al credito (come partner certificati da Enel) oltre alla possibilità di allargare le forniture ad altri comparti di gruppo. Il programma è rivolto alle PMI con fatturato fino a 250 mln. “Interessante iniziativa che riteniamo possa ulteriormente rafforzare il ranking ESG di gruppo e quindi favorire il gruppo nelle riallocazioni di capitali e fondi specializzati ESG ormai costantemente in atto (Enel ricordava recentemente un tasso di crescita dell 1-2% annuo ed un peso complessivo intorno all`11% nel capitale)” dicono da Equita.

Enel accelera sullo sviluppo ESG: selezione solo da fornitori che rispettano criteri di sostenibilità

In salita il titolo Enel che al momento a Piazza Affari segna +1,98% a 8,42 euro. Il colosso energetico italiano ha promosso un programma di selezione e supporto solo per i fornitori che rispettano criteri di sostenibilità, dando così un’ulteriore spinta allo sviluppo ESG dell’azienda.
In particolare i fornitori Enel dovranno certificare e mantenere criteri ESG per poter accedere alla lista di provider per il gruppo ed in cambio riceveranno da Enel supporto nel percorso di crescita con formazione manageriale e tecnica, un miglior accesso al credito (come partner certificati da Enel) oltre alla possibilità di allargare le forniture ad altri comparti di gruppo. Il programma è rivolto alle PMI con fatturato fino a 250mn.
“Interessante iniziativa che riteniamo possa ulteriormente rafforzare il ranking ESG di gruppo e quindi favorire il gruppo nelle riallocazioni di capitali e fondi specializzati ESG ormai costantemente in atto (Enel ricordava recentemente un tasso di crescita dell 1-2% annuo ed un peso complessivo intorno all`11% nel capitale)” dicono da Equita.

Enel scatta a +1% oltre gli 8 euro, quota Open Fiber fa gola a molti

Accelerazione sopra quota 8 euro per Enel che segna un rialzo dell’1 per cento circa, facendo leggermente meglio del Ftse Mib che al momento segna +0,7%. Gli ultimi rumor vedono Enel aver esteso i colloqui con Macquarie per la cessione della quota detenuta in Open Fiber. Inoltre, sono emerse anche voci di un interesse del fondo infrastrutturale Wren House Infrastructure, che fa capo al Kuwait Investment Office, sempre per la quota di Enel in Open Fiber. Come sottolinea oggi il Corriere della Sera, non va dimenticato che Cdp ha il diritto di prelazione e secondo il quotidiano di via Solferino è improbabile che la Cassa rinunci a esercitarlo in caso di vendita.

Enel tra i ‘Climate Champions’ di Goldman: dominerà nel rinnovabile con super dividendi. Benefici anche da maxi-piano Ue su idrogeno pulito

La strategia green dell’Europea prevede uno spazio importante per l’idrogeno e tra i titoli interessati ci sono diversi testimonial di Piazza Affari, tra cui Enel.
Bruxelles ha presentato la sua strategia energetica con l’avvio ufficiale della “European Clean Hydrogen Alliance”, in cui l’idrogeno potrebbe raggiungere tra il 13 e il 14% del mix energetico entro il 2050 (oggi la sua quota è inferiore al 2%), puntando soprattutto sulla generazione da fonti rinnovabili. Si prevedono investimenti per 430 miliardi di euro fino al 2030. Nel dettaglio, 24-42 miliardi in elettrolizzatori, 220-340 miliardi per l’incremento e il collegamento di 80-120 GW di capacità di produzione di energia solare ed eolica agli elettrolizzatori, 11 miliardi per il retrofit del 50% degli impianti esistenti e 65 miliardi per il trasporto, distribuzione e stoccaggio dell’idrogeno e le stazioni di rifornimento. Gli investimenti in idrogeno verde, ossia prodotto in particolare da fonte eolica o solare, potrebbero arrivare a 180-470 miliardi entro il 2050, mentre quelli per il cosiddetto idrogeno blu, ottenuto dal gas con cattura e stoccaggio del carbonio, si aggirerebbero tra i 3 e i 18 miliardi.“Il programma europeo ha un budget molto elevato se comparato con il programma della European Battery Alliance da 3,2 miliardi e apre la porta anche ad altre forme di produzione (tipo l’idrogeno blu)”, sottolineano gli analisti di Equita, secondo cui l’allocazione del budget sarà in funzione della presentazione dei progetti nel settore. Quali società quotate dunque ne trarranno maggiore beneficio? “Il programma Ue ha implicazioni positive per i titoli esposti direttamente all’idrogeno, come Air Liquide e Linde, ovvero ai titoli che potranno beneficiare del nuovo orientamento energetico sull’idrogeno, come Snam, Terna, CNH Industrial e LandiRenzo – sostiene la sim milanese – Anche Eni, Maire Tecnimont e Saipem potranno giocare un ruolo in questo settore. Infine, sul fronte rinnovabili, Enel, Falck, Erg, Alerion e Prysmian potranno beneficiare dell’attesa espansione dell’eolico e solare per la produzione di idrogeno verde”.

Le prossime mosse di Enel e la view di Goldman: sarà il più grande sviluppatore rinnovabile al mondo

Enel si sta già muovendo in questa direzione, tanto che per gli analisti l’idrogeno sarà tra i temi portanti del nuovo piano strategico. Enel lancerà il prossimo anno un nuovo business dedicato all’idrogeno nei mercati di Stati Uniti, Cile e Spagna. Il gruppo installerà elettrolizzatori nei suoi parchi solari ed eolici per produrre idrogeno da utilizzare per lo stoccaggio di energia o da vendere a clienti industriali e sarebbe già in trattative con aziende interessate a firmare contratti di lungo termine per l’acquisto dell’idrogeno. “Riteniamo che lo sviluppo idrogeno sarà una parte del piano strategico di Enel che verrà presentato a fine anno – ha anticipato Equita in un recente report – e che dovrebbe avere per la prima volta un respiro decennale, anticipando quindi anche i temi di sviluppo idrogeno nel medio lungo termine”.
Enel, tra i migliori titoli di Piazza Affari quest’anno con un saldo di quasi +13%, figura tra i ‘Campioni climatici’ indicati da Goldman Sachs. La diversificazione tra attività e aree geografiche fornisce protezione contro i venti contrari dai prezzi dell’energia, dalla domanda più bassa e dal rischio regolatorio/creditizio. La casa d’affari statunitense ha valutazione buy su Enel, una valutazione sostenuta proprio dai ‘venti secolari’ della transazione energetica con investimenti principalmente attraverso fonti rinnovabili e reti che, insieme a un maggiore controllo dei costi, dovrebbero supportare una crescita del dell’EPS del 5% medio nei prossimi dieci anni; i progetti sulle rinnovabili dovrebbero stimolare una crescita di 4-5 GW all’anno secondo le stime di Goldman, rendendo Enel il il più grande sviluppatore rinnovabile al mondo; Goldman sottolinea anche il deleveraging in corso, che dovrebbe consentire Enel per aumentare ulteriormente queste prospettive di crescita nei prossimi anni. Infine il piano che vede dividendi generosi fino a 40 centesimi di euro entro il 2022, il che implica un rendimento del 5,5%.

Enel, accordo di partnership con Norfund per sviluppare progetti rinnovabili in India

Enel Green Power, attraverso la sua controllata indiana per le energie rinnovabili Enel Green Power India, ha stretto un accordo di lungo termine con Norfund, il fondo di investimento norvegese per i paesi in via di sviluppo, per finanziare, realizzare e gestire in collaborazione nuovi progetti di energie rinnovabili in India.“Questo accordo ci dà l’opportunità di ampliare e rafforzare la nostra presenza in India, dopo esserci aggiudicati di recente la nostra prima gara nel settore dell’energia solare in questo paese”, afferma Antonio Cammisecra, CEO di Enel Green Power. Il governo dell’India si è impegnato a raggiungere 100 GW di capacità da solare e 60 GW da eolico entro il 2022, rispetto agli attuali 35 GW circa di capacità solare e 38 GW circa di capacità eolica.Nell’ambito dell’accordo, Enel Green Power si occuperà dello sviluppo e della realizzazione di ogni progetto, che verrà finanziato e gestito congiuntamente dai due partner

Enel: dal 2021 spazio a business idrogeno, per analisti sarà tra i temi portanti del nuovo piano strategico

Secondo quanto riportato da QE, Enel lancerà il prossimo anno un nuovo business dedicato all’idrogeno nei mercati di Stati Uniti, Cile e Spagna.
Enel installerà elettrolizzatori nei suoi parchi solari ed eolici per produrre idrogeno da utilizzare per lo stoccaggio di energia o da vendere a clienti industriali. Gli impianti avranno dimensioni rilevanti, con una capacità che sarà generalmente 1/4 della size dei parchi a cui sono associati. Secondo il quotidiano, Enel sarebbe già in trattative con aziende interessate a firmare contratti di lungo termine per l’acquisto dell’idrogeno. “Riteniamo che lo sviluppo idrogeno sarà una parte del piano strategico di Enel che verrà presentato a fine anno – dice Equita – e che dovrebbe avere per la prima volta un respiro decennale, anticipando quindi anche i temi di sviluppo idrogeno nel medio lungo termine”.

Telecom e la partita rete unica: Conte in pressing su Enel e Cdp per accordo rapido

Ieri a Villa Pamphili è stato il turno dei top manager delle società partecipate. Tra questi figuravano anche Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, e Fabrizio Palermo di Cassa depositi e prestiti. Due società che sono coinvolte direttamente nel dossier rete unica in quanto Enel detiene il 50% di Open Fiber e CdP è titolare dell’altra metà di Open Fiber ed è azionista anche di TIM.Il premier Giuseppe Conte, stando a quanto riferisce il quotidiano La Stampa, ieri prima della pausa pranzo ha raccomandato ai due manager di “risolvere il problema della rete unica”. Il progetto caldeggiato dal governo è di una società unica a maggioranza statale tramite Cdp. Gli ultimi sviluppi hanno visto l’arrivo di un’offerta non vincolante del fondo Macquarie per la quota di Enel in OF e secondo alcuni rumor la valutazione data a Open Fiber sarebbe di ben 7 miliardi di euro, ben superiore ai settecento milioni da cui si partì con il progetto nel 2015.Sviluppi che hanno spinto il mercato a credere in un’accelerazione nel progetto rete unica con il titolo Telecom sugli scudi la scorsa ottava. Il ceo di Tim Luigi Gubitosi confida che Cdp scambi la sua quota in OF con titoli Tim divenendo primo azionista del gruppo tlc facendosi così carico per intero o quasi del debito di Tim. Da valutare quanto tale ipotesi possa essere gradita dal Tesoro e se l’Europa non farà rilievi (Bruxelles non è contraria a una rete pubblica purchè sia neutra rispetto ai privati).

Enel: via libera da cda a bond ibridi fino ad un massimo di 1,5 mld

Il consiglio di amministrazione di Enel ha autorizzato l’emissione da parte del gruppo, entro il 31 dicembre 2021, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, per un importo massimo pari al controvalore di 1,5 miliardi di euro, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, comunitari e non comunitari, anche attraverso private placement. Le nuove emissioni, spiega la nota, hanno la finalità di rifinanziare le obbligazioni ibride in circolazione per le quali, a partire da quest’anno, diventa esercitabile l’opzione di rimborso anticipato e, pertanto, consentono al gruppo di mantenere una struttura patrimoniale e finanziaria coerente con i criteri di valutazione delle agenzie di rating e di gestire attivamente le scadenze e il costo del debito.Il cda ha inoltre affidato all’a.d. il compito di decidere in merito all’emissione delle nuove obbligazioni e alle rispettive caratteristiche e, quindi, di fissare per ogni emissione, tenendo conto dell’evoluzione delle condizioni di mercato, i tempi, l’importo, la valuta, il tasso di interesse e gli ulteriori termini e condizioni, nonché le modalità di collocamento e l’eventuale quotazione presso mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.

Enel: Equita conferma buy, sotto la lente possibili limitazioni sviluppo rinnovabili in Messico

 

Seduta positiva a Piazza Afafri per Enel che sale dello 0,65% a 7,59 euro. Gli analisti di Equita hanno confermato la raccomandazione buy sul gruppo energetico e target price di 8,1 euro, ma si sono soffermati sulle possibili limitazioni allo sviluppo delle rinnovabili in Messico in scia all’emergenza Covid-19. “Come misure di emergenza relative al Covid il Governo messicano avrebbe introdotto misure restrittive alla produzione e allo sviluppo da fonti rinnovabili, allo scopo di favorire le aziende locali che basano la produzione su combustibili fossili – commentano da Equita -. Negativo per il titolo anche se l’esposizione è limitata (2% Ebitda). Da valutare la durata delle limitazioni e le prospettive di sviluppo per i prossimi anni”.

Starace: Enel e Tim arriveranno alla rete unica, volano di crescita del Paese

Il CEO di Enel Francesco Starace, al margine di un evento, ha ribadito la sua posizione sulla rete unica, ossia che è fattibile ma non verticalmente integrata. CDP ha sottolineato il forte impegno con ENEL e TIM per arrivare alla rete unica, che potrà essere un volano di crescita del Paese.
MilanoFinanza inoltre segnala che KKR starebbe stringendo i tempi per definire i dettagli dell’offerta per la rete secondaria di TIM. “Vediamo questo negoziato come parallelo, e subottimale, rispetto a quello per la rete unica, visto che non creerebbe occasione di sinergie e non eliminerebbe il rischio di overbuild e di competizione sull`infrastruttura” affermano gli analisti di Equita secondo cui sarebbe comunque una scelta migliore dello status quo.

Enel fa 13 e detta legge sul Ftse Mib con +30% da metà maggio. Nuovo step nella mobilità sostenibile

Non conosce soste la striscia record di rialzi per Enel. Da metà maggio in avanti la salita è stata ininterrotta e anche oggi la musica non cambia: oltre +3% a 7,43 euro per il titolo di maggior peso di tutta Piazza Affari che con il suo rally forsennato delle ultime settimane ha contribuito alla sovraperformance di Milano rispetto alle altre piazze finanziarie.
Il titolo viaggia sui massimi a quasi 3 mesi e con oggi sale a 13 la serie di sedute consecutive intonate al rialzo. Un filotto di rialzi che ha permasso a Enel a riportare in positivo il saldo da inizio anno con un balzo di quasi il 30% rispetto ai livelli a cui viaggiava a metà maggio.Enel ha mandato in archivio lo scorso mese con un balzo di oltre 10 punti percentuali grazie alla serie di rialzi consecutivi.Il mercato continua a premiare Enel vedendo la possibile sponda dall’Ue con il Recovery Fund che dovrebbe dare nuova spinta agli investimenti sulle rinnovabili dove Enel gioca un ruolo di leadership.

Enel X sigla accordo per triplicare punti di ricarica

Oggi è arrivata un’altra novità sul fronte della mobilità sostenibile. La controllata Enel X ha annunciato l’espansione della sua rete di ricarica di veicoli elettrici (EV) a oltre 30mila punti di ricarica pubblici, quasi triplicando i circa 10.500 punti già disponibili e lanciando la connettività eRoaming assieme all’operatore olandese della rete di ricarica di veicoli elettrici Allego, a Robert Bosch GmbH e alla società tedesca Innogy.
“Enel X offre ai conducenti di veicoli elettrici un’esperienza di ricarica uniforme in tutta Europa senza doversi preoccupare di dove ricaricare i veicoli elettrici all’estero o di stipulare contratti con altri fornitori. Abbiamo finalizzato questo progetto in piena sicurezza e, guardando al futuro, continueremo a lanciare iniziative di eRoaming simili per promuovere la ripresa economica attraverso il nostro modello di business sostenibile”, ha rimarcato Francesco Venturini, CEO di Enel X.

Grande attesa per misure green dell’UE

Il 27 maggio la Commissione europea ha presentato la sua proposta Recovery Fund e il Green Deal fa parte del piano, con i dettagli sulle misure specifiche per stimolare la transizione energetica che arriveranno nei prossimi giorni e settimane. Credit Suisse ritiene che Enel sia nella posizione migliore per guidare la transizione energetica in Europa, per tre motivi: la sua scala, essendo la principale utility europea sia in termini di capacità rinnovabile installata (43 GW a livello globale) sia per le aggiunte pianificate (14 GW nel 2020-22). Oggi l’Europa rappresenta solo il 30% di queste aggiunte e vediamo che questo rapporto può crescere nei piani futuri; in secondo luogo, la flessibilità della sua pipeline, con 20 GW di progetti disponibili da costruire nel 2020-22; terzo motivo è la solidità del bilancio e della liquidità (25 miliardi disponibili per 6 miliardi di scadenze nel periodo 2020-21).
Nell’aggiornamento del piano aziendale di novembre il management potrebbe decidere di aumentare ulteriormente gli obiettivi di crescita rinnovabile “e questo è il catalizzatore chiave di Enel nel contesto del Green Deal”, argomenta Credit Suisse.

Tra gli analisti dominano i Buy

In generale il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg indica una larga maggioranza di Buy, pari all’80%, con il 16,7% che è Hold e solo il 3,3% che dice Sell. In percentuale Enel è la big del Ftse Mib che presenta più giudizi d’acquisto.

Enel rullo compressore: è il titolo del Ftse Mib con più Buy e gli analisti puntano su forte spinta green da UE

Piazza Affari ha evidenziato a maggio una debolezza relativa rispetto a Wall Street e Dax, ma andando a spulciare l’andamento delle big di Piazza Affari ci sono alcune grandi eccezioni con titoli che hanno dato molte soddisfazioni agli investitori.
Il Ftse Mib ha chiuso maggio con un +2,87%, una buona performance che però fa un po’ storcere il naso considerando che altri mercati come Wall Street o  il Dax (+6,68%) ha fatto molto meglio. Il saldo da inizio anno del Ftse Mib è ancora di oltre -22%, ben peggiore rispetto al -5,77% dello S&P 500.

 

Enel con il turbo nelle ultime settimane

Andando a guardare le performance dei singoli titoli non mancano però le sorprese positive. In particolare le ultime due settimane del mese di maggio hanno visto una straordinaria ascesa di quello che ormai da tempo è il titolo di maggior peso di tutto il listino milanese. Parliamo di Enel che ha mandato in archivio maggio con un balzo di oltre 10 punti percentuali grazie all’incredibile serie di rialzi consecutivi: le ultime due settimane si sono chiuse con un filotto di rialzi, ossia ben 10 sedute positive consecutive.Un magic moment che avvicina Enel a riportare in pareggio il saldo da inizio anno che nei primi 5 mesi è di -2,4% rispetto al -22% dell’indice Ftse Mib. Stamattina Enel si è spinta sopra i 7 euro per la prima volta dal 9 marzo, con un balzo di oltre il 35% rispetto ai minimi del 12 marzo a 5,15 euro. 


La sovraperformance ha aumentato il vantaggio di Enel rispetto al resto delle big di Piazza Affari: con una capitalizzazione di oltre 70 miliardi di euro, vale quasi 2,5 volte Eni (29,5 mld). Enel vale oltre 4 volte Unicredit e più di 5 volte FCA.

Enel unica big storica di Piazza Affari a non tradire gli investitori, ora vale due volte ENI e 5 volte FCA. E 80% analisti dice Buy

Enel non tradisce le aspettative e a Piazza Affari è corsa agli acquisti sul titolo che è ormai da tempo quello di maggior peso di tutto il listino milanese con una capitalizzazione di quasi 64 miliardi di euro, più che doppia rispetto a Eni (31,3 mld) che in questi mesi sta pagando lo shock dei prezzi del petrolio e il concreto rischio che questo la costringa a tagliare il dividendo. Enel vale oltre 5 volte FCA, anch’essa vittima degli effetti del Covid, e più di 4 volte Unicredit che da inizio anno ha visto il proprio valore dimezzarsi.
Il mercato ha accolto con favore i conti trimestrali di Enel, con l’ebitda adj andato ben oltre le attese di consensus. Il titolo oggi è arrivato a salire del 4,2% a 6,322 euro in scia ai conti trimestrali, contribuendo alla luce del suo peso specifico importante al balzo di oggi di Piazza Affari.  Da inizio anno il saldo di Enel è di -13%, sovraperformando con decisione rispetto al -27% del Ftse Mib. Nello stesso arco di tempo altre storiche big di Piazza Affari hanno invece deluso gli investitori con nette sottoperformance per ENI (-38,5% Ytd) e FCA (-42%), così come le big bancarie (-49% Unicredit, -41% Intesa Sanpaolo).

I numeri trimestrali e le parole di Starace

L’effetto Covid-19 non ha fermato Enel nel primo trimestre con solidi conti che hanno convinto gli analisti. “Il calo della domanda di elettricità nei siti industriali è stato compensato da un aumento dei consumi delle famiglie”, afferma il ceo di Eenl, Francesco Starace, in un’intervista a Bloomberg TV. Starace non vede il settore delle utility ridimensionare gli investimenti in nuovi progetti nelle energie rinnovabili. “Non ci aspettiamo un restringimento, ma piuttosto un’accelerazione nel direzione del finanziamento dell’energia green”.L’utile netto di Enel è salito nei primi tre mesi dell’anno per Enel con un + 10,5% a  1.281 milioni di euro contro i 1.159 milioni di euro del primo trimestre 2019,  mentre i ricavi calano del 12,2% a 19.985 milioni di euro contro i 22.755 milioni di euro nel primo trimestre 2019.L’EBITDA tocca i 4.708 milioni di euro (4.548 milioni di euro nel primo trimestre 2019, +3,5%), mentre l’indebitamento finanziario netto segna 47.097 milioni di euro (45.175 milioni di euro a fine 2019, +4,3%). L’EBITDA ordinario arriva a 4.741 milioni di euro (4.454 milioni di euro nel primo trimestre 2019, +6,4%) al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto. Gli investimenti ammontano a 1.870 milioni di euro nel primo trimestre 2020, sostanzialmente in linea con l’analogo periodo del 2019.
Le vendite di energia elettrica nel primo trimestre 2020 ammontano a 77,7 TWh, con un decremento di 4,6 TWh (-5,6%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. L’energia netta prodotta dal Gruppo Enel nel primo trimestre 2020 è pari a 51,4 TWh1, con un decremento di 7,7 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2019 (-13,0%), da attribuire principalmente ad una minore produzione da fonte termoelettrica in Spagna, Italia e Russia.

Coro di buy tra gli analisti

Confermata la guidance 2020-22 ma nessun target specifico per il 2020 a causa delle numerose incertezze sugli effetti COVID, currency e one-offs. Le indicazioni ci paiono incoraggianti dice Equita Sim le cui stime recentemente riviste al ribasso (Ebitda a 18.3bn vs 18.6bn target, NI a €5.07bn vs €5.4bn target e NFP a €-47.6bn vs €-46.8 taget) includono già gli effetti negativi citati e sono quindi confermate. BUY confermato dagli esperti della Sim secondo cui Enel sia ben posizionata per poter assorbire gli effetti COVID con impatti limitati sulla profittabilità.
Inoltre, Enel ha indicato che non vede ragioni per cambiare la sua politica dei dividendi, cosa che è rassicurante. “Il bilancio della società sembra solido, qualcosa che offre ai dirigenti diverse opzioni. Enel quota a circa 12x il P/E e circa 7x EV/EBITDA, multipli che sono interessanti, a nostro avviso”, rimarca Mediobanca Securities che ha rating poutperform su Enel con tp a 8,60 euro.
In generale il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg indica una larga maggioranza di Buy, pari all’80%, con il 16,7% che è Hold e solo il 3,3% che dice Sell. Il prezzo obiettivo medio è di 7,55 euro, ossia il 21% sopra i livelli attuali.

Enel chiude il 2019 con ricavi saliti del 6% ed Ebitda +10,5%, meglio di attese

 

Enel ha archiviato il 2019 con risultati in crescita e migliori delle attese. I ricavi si sono attestati a 80,3 miliardi di euro, in aumento del 6,1% rispetto al 2018 e sopra le stime degli analisti ferme a 79,5 miliardi. La variazione è riconducibile all’andamento positivo di Infrastrutture
e Reti, in particolare in America Latina, oltre che per l’attività di generazione termoelettrica e trading in Italia. L’Ebitda è salito del 10,5% a 17,9 miliardi, contro attese pari a 17,8 miliardi. “L’eccellente performance registrata nel 2019 – ha commentato Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel – rappresenta un ulteriore progresso verso il perseguimento dei nostri obiettivi, ponendoci in posizione privilegiata per il conseguimento dei target del piano strategico 2020-2022 nonché degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite su cui siamo impegnati”.

Enel al test dei conti: consensus vede ebitda crescere a doppia cifra e dividendo di 0,33 euro, tra analisti dominano i buy

 

Enel comunicherà domani, a mercati chiusi, i risultati annuali e del quarto trimestre 2019. Il consensus raccolto da Bloomberg indica ricavi in aumento del 25% a 22,44 miliardi di euro nel quarto trimestre del 2019, con l’Ebitda in aumento a doppia cifra a 4,45 miliardi (+43% a/a). Atteso in lieve crescita l’Ebit (+5%) a 2,59 miliardi. L’utile netto, sempre secondo le stime Bloomberg, dovrebbe invece scivolare del 14% a 1,53 miliardi. Quanto al debito dovrebbe calare nel quarto trimestre a 44,67 miliardi.
Guardando ai dati per l’intero esercizio 2019, il gruppo guidato da Francesco Starace dovrebbe registrare un giro d’affari di 78,75 miliardi di euro (+8% a/a). L’Ebitda 2019 è invece atteso in salita del 17% a 17,81 miliardi circa e l’Ebit è visto a 10,28 miliardi (+4% a/a). L’utile netto 2019 è stimato a 4,81 milioni, sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente.

Nelle tabelle i dati storici e prospettici su Enel rilevati da Bloomberg

Atteso dividendo complessivo da 33 centesimi

Per quanto riguarda il dividendo, Enel ha da poco (20 gennaio 2020) staccato l’acconto da 0,16 euro per azione (pagato il 22 gennaio) e in crescita del 14,3% rispetto all’acconto distribuito a gennaio 2019. L’acconto è stato pari a un dividend yield del 3% circa. Il piano strategico 2019-2022 di Enel prevede l’erogazione di un dividendo complessivo sui risultati dell’esercizio 2019 pari all’importo più elevato tra 0,32 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel. Le stime raccolte da Bloomberg indicano invece un dividendo complessivo di 0,33 euro (considerando l’acconto di 0,16 euro già pagato).
Sempre nel nuovo piano strategico Enel ha alzato i target del dividendo per il 2020 e 2021 rispetto al piano dell’anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione. Nel dettaglio, il dividendo minimo è in aumento di 1 centesimo di euro per azione nel 2020 e 2021 rispetto al piano precedente, con un nuovo obiettivo di 0,40 euro per azione nel 2022.

I target finanziari al 2022

In occasione della presentazione del nuovo piano industriale 2020-2022, Enel ha fornito alcuni target finanziari. Il gruppo energetico italiano ha in programma investimenti organici totali nel prossimo triennio per 28,7 miliardi di euro, con un incremento dell’11% rispetto al piano precedente (25,9 miliardi). In particolare, Enel prevede di mettere sul piatto 14,4 miliardi di euro per dire addio al carbone, pari a oltre il 50% dei suoi investimenti totali. Oltre processo di decarbonizzazione, il gruppo si concentrerà anche su altri fronti, con circa 12 miliardi per rafforzare la resilienza e migliorare la digitalizzazione, l’efficienza e la qualità delle reti; e infine circa 1 miliardo sarà investito nei nuovi servizi per l’elettrificazione, quali demand response, sistemi di accumulo e mobilità elettrica.
In termini finanziari, gli obiettivi di Enel sono di raggiungere un Ebitda di 20,1 miliardi nel 2022 (+13% rispetto ai 17,8 miliardi di euro previsti nel 2019), con un utile netto ordinario previsto sempre al 2022 a quota 6,1 miliardi (+27% dai 4,8 miliardi previsti per il 2019), con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni rispetto al piano precedente, mentre per il 2020 l’utile dovrebbe raggiungere quota 5,4 miliardi. L‘indebitamento finanziario netto dovrebbe, invece, aumentare circa 1,4 miliardi nell’arco di piano, fino a circa 47,3 miliardi nel 2022, dai 45,9 miliardi stimati per il 2019, principalmente per effetto dell’accelerazione degli investimenti.

Enel mai così in alto: record in Borsa e market cap oltre gli 80 miliardi

Tra le blue chip milanesi si segnala oggi il nuovo massimo storico toccato da Enel a 7,961 euro. Per il titolo di maggior peso del Ftse Mib si tratta di un coronamento della rincorsa delle ultime settimane (oltre +12% da inizio anno) e in generare di un ultimo anno che ha visto il titolo balzare in avanti di oltre il 50%.Il record di capitalizzazione di oltre 80 miliardi di euro è frutto anche dell’effetto del calo dei tassi di mercato. Le utility risultano tradizionalmente inversamente correlate con il livello dei tassi.

 

Enel e la corsa all’acconto dividendo dietro la settimana d’oro per il titolo

Enel ha archiviato una settimana da incorniciare contribuendo al bilancio molto positivo del Ftse Mib considerando che il titolo della multiutility è di gran lunga di maggior peso nel listino milanese, Al balzo del 2,56% di giovedì ha fatto seguito il +1,5% di ieri che ha proiettato il titolo ai nuovi massimi pluriennali a 7,725 euro. Il saldo settimanale è di circa +5% e i massimi storici  euro sono sempre più vicini. A cosa è dovuta questa euforia sul titolo del gruppo guidato da Francesco Starace? Un fattore è sicuramente individuabile nella corsa a entrare sul titolo prima di lunedì prossimo, data dello stacco del corposo acconto cedola.Enel lo scorso novembre ha infatti confermato la politica di dividendi deliberando un acconto sul dividendo 2019 pari a 0,16 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio 2020, in crescita del 14,3% rispetto all’acconto distribuito a gennaio 2019. Il piano strategico 2019-2021 di Enel prevede l’erogazione di un dividendo complessivo sui risultati dell’esercizio 2019 pari all’importo più elevato tra 0,32 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel.Credit Suisse ieri ha confermato il giudizio positivo (‘outperform’) con prezzo obiettivo a 8 euro. Nelle ultime settimane del 2019 il titolo Enel aveva anche cavalcato le indiscrezioni secondo cui gli hedge fund avrebbero messo gli occhi sui titoli della controllata cilena Enel Americas.Lunedì sarà giornata di stacco cedola anche per Snam (0,095 euro per azione) e anche il titolo Snam si è mosso al rialzo nelle ultime sedute con gli investitori che hanno sfruttato gli ultimi giorni utili per entrare e beneficiare della cedola.

Enel: utile netto ord gruppo al 30/9 a 3,295 mld

12/11/2019 18:00 MF-DJ
ROMA (MF-DJ)–Enel ha chiuso i primi 9 mesi con un utile netto ordinario del Gruppo a 3,295 mld di euro (2,888 mld nei primi nove mesi del 2018, +14,1%) al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto. Il Cda ha deliberato un acconto sul dividendo 2019 pari a 0,16 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio 2020, in crescita del 14,3% rispetto all”acconto distribuito a gennaio di quest”anno. La variazione dell”utile, informa una nota, riflette il miglioramento dei risultati operativi ordinari, parzialmente compensato da maggiori oneri finanziari non direttamente riferibili all”indebitamento, e dai minori risultati conseguiti dalle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Il risultato netto del Gruppo si attesta a a 813 mln (3,016 mld nei primi nove mesi del 2018, -73,0%) per effetto essenzialmente dell”adeguamento di valore effettuato su taluni impianti a carbone. I Ricavi ammontano risultano in crescita a 57,124 mld (55,246 mld nei primi nove mesi del 2018, +3,4%); incremento principalmente attribuibile alle attivita di Infrastrutture e Reti, in particolare in America Latina, per il contributo di Enel Distribuicao Sao Paulo in Brasile e per la risoluzione di temi regolatori pregressi in Argentina, nonche” alle attivita di Generazione Termoelettrica e Trading, prevalentemente in Italia. L”Ebitda ordinario sale a 13,268 mld (12,006 mld nei primi nove mesi del 2018, +10,5%) al netto delle partite straordinarie dei periodi a confronto; l”incremento e” guidato dalle Infrastrutture e Reti in America Latina, che beneficiano del risultato di Enel Distribuicao Sao Paulo e dei cambiamenti regolatori in Brasile ed Argentina, nonche dall”incremento dei margini nella generazione nucleare e dalla crescita del mercato libero. L”indebitamento finanziario netto sale a 46,505 mld (41,089 mld a fine 2018, +13,2%); in aumento principalmente per effetto degli investimenti del periodo, del pagamento dei dividendi, dei tassi di cambio sfavorevoli e per la prima applicazione dell”Ifrs 16. Il valore atteso dell”Ebitda ordinario consolidato per l”esercizio 2019 e” pari a circa 17,8 mld, superiore al target di Piano, pari a circa 17,4 mld. Rimane confermato il target per l”utile netto ordinario consolidato a circa 4,8 mld.

 

Enel rullo compressore: è il titolo del Ftse Mib con più Buy e gli analisti puntano su forte spinta green da UE

Piazza Affari ha evidenziato a maggio una debolezza relativa rispetto a Wall Street e Dax, ma andando a spulciare l’andamento delle big di Piazza Affari ci sono alcune grandi eccezioni con titoli che hanno dato molte soddisfazioni agli investitori.
Il Ftse Mib ha chiuso maggio con un +2,87%, una buona performance che però fa un po’ storcere il naso considerando che altri mercati come Wall Street o  il Dax (+6,68%) ha fatto molto meglio. Il saldo da inizio anno del Ftse Mib è ancora di oltre -22%, ben peggiore rispetto al -5,77% dello S&P 500.

Enel con il turbo nelle ultime settimane

Andando a guardare le performance dei singoli titoli non mancano però le sorprese positive. In particolare le ultime due settimane del mese di maggio hanno visto una straordinaria ascesa di quello che ormai da tempo è il titolo di maggior peso di tutto il listino milanese. Parliamo di Enel che ha mandato in archivio maggio con un balzo di oltre 10 punti percentuali grazie all’incredibile serie di rialzi consecutivi: le ultime due settimane si sono chiuse con un filotto di rialzi, ossia ben 10 sedute positive consecutive.Un magic moment che avvicina Enel a riportare in pareggio il saldo da inizio anno che nei primi 5 mesi è di -2,4% rispetto al -22% dell’indice Ftse Mib. Stamattina Enel si è spinta sopra i 7 euro per la prima volta dal 9 marzo, con un balzo di oltre il 35% rispetto ai minimi del 12 marzo a 5,15 euro. 


La sovraperformance ha aumentato il vantaggio di Enel rispetto al resto delle big di Piazza Affari: con una capitalizzazione di oltre 70 miliardi di euro, vale quasi 2,5 volte Eni (29,5 mld). Enel vale oltre 4 volte Unicredit e più di 5 volte FCA.

Da Recovery Fund sponda a Green Deal

Il 27 maggio la Commissione europea ha presentato la sua proposta Recovery Fund e il Green Deal fa parte del piano, con i dettagli sulle misure specifiche per stimolare la transizione energetica che arriveranno nei prossimi giorni e settimane. “Riteniamo che Enel possa assumere un ruolo di leadership nel processo e aumentiamo il nostro prezzo target a 7,8 (rispetto a 7,4), poiché ora includiamo la pipeline rinnovabile nella nostra somma delle parti”, rimarca Credit Suisse nel report dedicato a Enel che viene indicata come top pick.
La casa d’affari elvetica ritiene che Enel sia nella posizione migliore per guidare la transizione energetica in Europa, per tre motivi: la sua scala, essendo la principale utility europea sia in termini di capacità rinnovabile installata (43 GW a livello globale) sia per le aggiunte pianificate (14 GW nel 2020-22). Oggi l’Europa rappresenta solo il 30% di queste aggiunte e vediamo che questo rapporto può crescere nei piani futuri; in secondo luogo, la flessibilità della sua pipeline, con 20 GW di progetti disponibili da costruire nel 2020-22; terzo motivo è la solidità del bilancio e della liquidità (25 miliardi disponibili per 6 miliardi di scadenze nel periodo 2020-21).
Credit Suisse ritiene che nell’aggiornamento del piano aziendale di novembre il management aumenterà ulteriormente gli obiettivi di crescita rinnovabile e questo è il catalizzatore chiave di Enel nel contesto del Green Deal.

La preferita dagli analisti: l’80% dice Buy

In generale il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg indica una larga maggioranza di Buy, pari all’80%, con il 16,7% che è Hold e solo il 3,3% che dice Sell. Il prezzo obiettivo medio è di 7,58 euro, ossia il 9% sopra i livelli di chiusura di fine maggio. Nell’ultima settimana nella platea dei buy su Enel si è aggiunta Bank of America che ha portato il target price da 7,7 a 8 euro.
Guardando alle big di Piazza Affari, nessun altro titolo raccoglie così tanti consigli d’acquisto:  Telecom Italia segna il 76% di Buy; poi c’è Ferrari con il 70,8%, Unicredit (60% di Buy), Fca (59,1%), Eni (50%), Intesa Sanpaolo (43,8%), Terna (38,1%), Generali (33,3%).
L’effetto Covid-19 non ha fermato Enel nel primo trimestre con solidi conti che hanno convinto gli analisti. L’utile netto di Enel è salito nei primi tre mesi dell’anno per Enel con un + 10,5% a 1.281 milioni di euro contro i 1.159 milioni di euro del primo trimestre 2019, mentre i ricavi calano del 12,2% a 19.985 milioni di euro contro i 22.755 milioni di euro nel primo trimestre 2019. Confermata la guidance 2020-22 ma nessun target specifico per il 2020 a causa delle numerose incertezze sugli effetti COVID, currency e one-offs.

Enel ai massimi da inizio 2008 dopo la corsa degli hedge fund sulla controllata cilena

In rialzo a Piazza Affari il titolo Enel che al momento segna +2,47%, toccando i massimi da inizio 2008. A trainare le azioni del colosso energetico italiano le indiscrezioni riportate da Milano Finanza secondo cui gli hedge fund avrebbero messo gli occhi sui titoli della controllata cilena Enel Americas che ha segnato oltre +50% da maggio alla borsa di Santiago.

Enel: Starace verso la riconferma. Per Equita è una buona notizia

Enel cala a Piazza Affari segnando al momento una flessione dell’1,76% a 6,66 euro. Oggi il Corriere della Sera ha sottolineato che Francesco Starace, attuale CEO di Enel, potrebbe ottenere la riconferma considerato il sostegno generalizzato sul fronte politico.
La conferma di Starace, secondo gli analisti di Equita, sarebbe una notizia positiva per il gruppo e promuovono così il titolo a Buy e target price a 7.5 euro. Anche Mediobanca Securities ha confermato un giudizio positivo (outperform con target price a 7,50 euro) a seguito della lunga intervista pubblicata da Cinco Dias al ceo il quale si è focalizzato principalmente sulla controllata spagnola del gruppo, Endesa.

Enel: coro di buy in attesa del nuovo piano, non sono escluse sorprese positive su guidance utili

Sale l’attesa per l’aggiornamento della strategia aziendale di Enel. Domani il gruppo guidato da Francesco Starace incontrerà la comunità finanziaria per la presentazione del nuovo piano industriale 2020-2022. Il mercato rimane scettico riguardo ai target sugli utili di Enel fino al 2021 per l’impatto dei tassi di cambio delle valute estere. Oggi il titolo della utility ha chiuso in rialzo dell’1,33% a 6,8 euro. Nelle scorse settimane il titolo Enel ha aggiornato i nuovi massimi pluriennali toccando nell’intraday del 12 novembre un picco a 7,009 euro, avvicinando i massimo storici che risalgono al lontano 2000 in area 7,4 euro. da inizio anno il titolo segna un rally di oltre +34%. Ascesa coronata dall’ingresso a settembre nell’Euro Stoxx 50.

Coro di Buy in attesa del nuovo piano

La maggioranza degli analisti che coprono il titolo Enel è positiva (fonte Bloomberg). Ben il 72,4%% degli esperti punta sul titolo (giudizio Buy), il 27,6% ne raccomanda il mantenimento in portafoglio (Hold) mentre nessun analista è posizionato sul Sell. Il prezzo obiettivo medio indicato è di 7,15 euro, con un potenziale upside del 4,4 per cento rispetto ai livelli attuali.
Gli analisti guardano con interesse anche al piano industriale in arrivo a fine anno e che potrebbe offrire ulteriori spunti per una revisione positiva degli utili del colosso energetico.Secondo quanto riporta Bloomberg Intelligenze, domani Enel potrebbe aggiornare la propria guidance, grazie agli investimenti in rinnovabili e reti, riduzioni dei costi, minori costi di finanziamento e M&A selettive che offrono sinergie di costo. Questa strategia aiuterà a ridurre l’esposizione di Enel ai prezzi delle materie prime volatili, a stimolare il flusso di cassa e la crescita dei dividendi. La costante espansione degli utili, riporta Bloomberg, sarà in grado di resistere alle principali sfide (oscillazioni valutarie, siccità e potenziali tagli alle commissioni di rete dovute a bassi rendimenti obbligazionari) nei mercati primari.

Target Ebitda 2019 rivisto al rialzo

In occasione dei risultati al 30 settembre 2019, Enel ha rivisto al rialzo il target di Ebitda ordinario 2019 a 17,8 miliardi. “In prospettiva, la crescita operativa, il continuo lavoro sulle efficienze e la semplificazione della struttura societaria ci pongono nelle condizioni migliori per superare il target annuale di Ebitda ordinario consolidato portandolo a circa 17,8 miliardi di euro e per raggiungere un utile netto ordinario consolidato di circa 4,8 miliardi di euro a fine 2019 – ha commentato Francesco Starace, ad di Enel -. Queste azioni si pongono all’interno di un approccio strategico che vede la sostenibilità come fattore determinante per la creazione di valore per il gruppo e i suoi stakeholder.”
La revisione al rialzo, spiega Bloomberg, è avvenuta principalmente per l’effetto dell’IFRS 16. L’attenzione degli investitori è tutta rivolta all’aggiornamento obiettivi triennali di Enel di domani. La crescita nelle reti e nelle energie rinnovabili (2,4 gigawatt da raggiungere nel quarto trimestre), i solidi margini nella fornitura di energia e nell’efficienza dei costi continueranno a incrementare gli utili di Enel oltre il quarto trimestre 2019. Lo riporta Bloomberg, secondo cui tali dinamiche più che compenseranno l’impatto negativo a breve termine della siccità e l’indebolimento delle valute latinoamericane rispetto all’euro. Le principali incertezze, avvisa Bloomberg, comprendono le potenziali revisioni tariffarie in Argentina e Cile e un possibile aumento delle imposte in Spagna.

I numeri dei 9 mesi e la politica dei dividendi

I risultati dei primi 9 mesi dell’anno vedono i ricavi salire del 3,4% a 57,12 miliardi di euro, un risultato “principalmente attribuibile alle attività di Infrastrutture e Reti, in particolare in America Latina”, mentre l’utile netto ordinario ha mostrato una crescita del 14,1% a 3,295 miliardi. Enel ha tuttavia indicato che il risultato netto di gruppo è scivolato a 813 milioni rispetto ai 3,016 miliardi dell’analogo periodo nel 2018 “per effetto essenzialmente dell’adeguamento di valore effettuato su taluni impianti a carbone”. Nei 9 mesi l’Ebitda ordinario si è invece attestato a 13,268 miliardi contro i 12 miliardi circa di un anno fa. L’indebitamento finanziario netto ha raggiunto quota 46,505 miliardi contro i 41,089 miliardi a fine 2018 (+13,2%), “in aumento – si legge nel comunicato di Enel – per effetto degli investimenti del periodo, del pagamento dei dividendi, dei tassi di cambio sfavorevoli e per la prima applicazione dell’IFRS 16”.
Enel ha confermato la politica di dividendi e ha deliberato un acconto sul dividendo 2019 pari a 0,16 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio 2020, in crescita del 14,3% rispetto all’acconto distribuito a gennaio di quest’anno. È quanto si legge in una nota di Enel. L’ammontare dell’acconto sul dividend è coerente con la politica dei dividendi contemplata dal piano strategico 2019-2021, che prevede l’erogazione di un dividendo complessivo sui risultati dell’esercizio 2019 pari all’importo più elevato tra 0,32 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel.

Enel X: accordo per acquisizione quota 55% in PayTipper

 
 

Enel X ha stretto un accordo per acquisire – subordinatamente al nulla osta della Banca d’Italia – una partecipazione pari al 55% del capitale di PayTipper, l’istituto di pagamento convenzionato con una diffusa rete di punti vendita che offre alla propria clientela servizi finanziari che facilitino la vita quotidiana delle persone. Per la società del gruppo Enel guidata da Francesco Venturini questa intesa “rappresenta un ulteriore passo in avanti nella strategia di crescita nel mercato dei servizi di pagamento e ci assicura una presenza capillare sul territorio con l’accesso al network di negozi di PayTipper”.Grazie a questa operazione Enel X potrà accedere a una rete di punti vendita costituita dai circa 5mila negozi distribuiti sul territorio nazionale (dei quali circa 3mila diretti e 2mila punti partner), offrendo un servizio di pagamento complementare a quello proposto da Enel X Financial Services attraverso la propria piattaforma digitale. L’obiettivo è quello di raggiungere anche i privati che continuano ad effettuare le transazioni presso gli esercizi abilitati e che rappresentano complessivamente oltre il 60% dei pagamenti in Italia.

Colonnine elettriche nei benzinai: arriva la svolta

L’auto elettrica non sarà una moda passeggera, il mondo si sta convertendo per accogliere la mobilità del futuro

 

Ci sono alcuni Paesi in cui le auto di Tesla sono addirittura diventate le più vendute, come la Model 3 in Olanda o in Norvegia. Ma non è tutto, dobbiamo ovviamente pensare anche a tutti i grandi produttori che in questi anni, con una grande sferzata negli ultimi tempi, stanno investendo sempre più nella produzione di auto elettriche. Potremmo citarne un’infinità, ne parliamo praticamente ogni giorno, dai suv alle city car, dalle auto accessibili alle elettriche di lusso.Oltre a quello che vediamo fare dai singoli produttori poi ci sono anche gli sforzi che stanno mettendo in atto i vari governi in tutto il mondo. Gli investimenti continuano e si concentrano principalmente sulla costruzione di infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche. Oltre a Tesla che in tutto il mondo ha praticamente creato più di 1.600 stazioni, dando la disponibilità di più di 14.000 punti di ricarica, ci sono anche altri top player come IONITY e Enel X che ci lavorano costantemente, per arrivare ad esempio a 400 stazioni di ricarica in Europa entro il 2020, ben più di 2.400 punti di ricarica veloce.Parliamo quindi di un cambiamento radicale, che interessa davvero moltissimi settori chiave, anche quello della produzione di energia elettrica che dovrà assolutamente aprirsi alle fonti rinnovabili nei prossimi anni, visto il grande utilizzo dell’elettricità. Non manca molto e le stazioni di servizio che siamo abituati a vedere oggi non ci saranno più, non vedremo più i distributori classici di benzina e gasolio ma di energia elettrica.Un altro esempio che dobbiamo citare è quello di Repsol, compagnia oil e gas attiva soprattutto in Spagna, che da tempo si interessa alla mobilità elettrica del futuro. Le stazioni Repsol infatti dispongono di colonnine di ricarica veloce, che ora sono diventate praticamente le più potenti presenti oggi in tutta Europa, si tratta delle ultime quattro installate sull’autostrada A8 spagnola da 400 kW. Secondo Repsol le auto elettriche di nuova generazione in grado di supportare alte potenze di ricarica, potranno ricaricarsi in soli 5-10 minuti. Quelle più vecchie invece anche 30 minuti.

Auto elettriche: al via maxi-incentivi in Lombardia, alcuni modelli costeranno meno di 7.000 euro

Le vendite di auto elettriche dovrebbero segnare in questo 2019 un valore praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno, anche se continuano a rappresentare una quota molto bassa del mercato complici anche la carenza di modelli. Nel solo mese di settembre le vendite sono aumentate del 156% rispetto a settembre 2018 con 1.253 vetture immatricolate. Una forte spinta alle vendite è data dagli incentivi statali che in alcuni casi portano a far scendere in maniera vertiginosa il costo di una vettura elettrica.Sarà così nel caso della Lombardia con il via dal 15 ottobre dei maxi-incentivi previsti dal bando “Rinnova Autovetture” con 8.000 euro per l’acquisto di auto elettriche. Per usufruirne bisognerà sostituire un veicolo benzina fino a Euro 2 (compreso) o diesel fino a Euro 5 (compreso). L’auto va radiata (quindi o rottamata o esportata all’estero) e per avere l’incentivo deve essere intestata allo stesso proprietario che acquista il veicolo ecologico. La procedura prevede una domanda online effettuabile a partire dalle 10.00 del 15 ottobre 2019 sul portale della Regione Lombardia, con scadenza il settembre 2020 o all’esaurimento dei fondi che sono pari a 5 milioni di euro per questi ultimi due mesi e mezzo del 2019 e 13 milioni per il 2020. Somme forse esigue considerando l’elevato ammontare degli incentivi che rende l’acquisto di auto elettriche molto conveniente in virtù del fatto che gli incentivi sono cumulabili con quelli statali, gli ecobonus fino a 6.000 euro in caso di rottamazione di una vecchia auto (4.000 senza rottamazione).

Exploit di Enel tra tassi mini e corsa verso emissioni zero: +25% da rinnovabili entro 2021

Nuovo ruggito in Borsa per Enel. Il titolo è stato tra i migliori oggi riavvicinando i massimi pluriennali toccati il 4 settembre a 6,76 euro in scia alla notizia dell’imminente ingresso nell’Euro Stoxx 50. L’entrata nell’indice potrebbe favorire ulteriori volumi in acquisto per le indicizzazioni dei fondi. Enel che beneficia anche del calo dei tassi dei titoli di Stato, con il rendimento del Btp decennale tornato sotto quota 0,9%.Obiettivo -70% emissioni gas a effetto serra entro 2030.Oggi Enel ha chiuso nei pressi dei massimi intraday a 6,65 euro (+2,04%). Il gruppo energetico guidato da Francesco Starace si è impegnato a ridurre del 70% le proprie emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh entro il 2030, rispetto ai valori del 2017, come certificato dall’SBTi. “Il nuovo impegno, che segue quello delle Nazioni Unite per limitare l’aumento massimo delle temperature di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, segna un significativo passo avanti verso il conseguimento dell’obiettivo di emissioni zero nel 2050”, si legge in una nota. Nel percorso verso le emissioni zero, entro il 2021 il Gruppo Enel accrescerà la propria capacità rinnovabile di oltre il 25%, riducendo allo stesso tempo la capacità termoelettrica di oltre il 15% dai livelli attuali.

Governo M5S-PD verso carbon tax, Enel riduce perdite. Starace: ‘pensiamo di replicare bond sostenibile anche in euro’

Enel riduce le perdite della prima metà della sessione, quando stava cedendo sul Ftse Mib più dell’1%. Nelle ultime ore sono rimbalzate indiscrezioni stampa secondo cui il nuovo governo giallorosso M5S-PD potrebbe presentare una proposta, a firma M5S, per l’introduzione di una carbon tax. La prospettiva è stata scontata da Enel, all’indomani del massimo in più di 10 anni testato alla vigilia, sulla scia, anche, dell’imminente ingresso del titolo nell’Euro Stoxx 50.Oggi, in occasione dell’apertura dei lavori del Forum Ambrosetti a Cernobbio, l’AD di Enel Francesco Starace ha poi commentato:“Bene che c’è un governo. Per quello che ci riguarda, quello che è stato dichiarato nelle ultime 24 ore dal nuovo Governo, ci trova assolutamente d’accordo. C’è una rinnovata enfasi sulla sostenibilità, sulla transizione energetica, sulle rinnovabili e sulla digitalizzazione, cose che erano già nell’agenda del precedente governo ma qui mi sembra più a fuoco e più in sintonia con quello che a livello europeo si sta cercando di fare, quindi bene”Così Equita SIM aveva commentato:“L’introduzione della carbon tax accelererebbe ulteriormente il processo di chiusura delle centrali a carbone entro il 2025 per altro già iniziato da Enel su alcuni assets. Notizia negativa per i due principali produttori di energia coal in Italia (Enel ed A2a) anche se riteniamo che, considerati gli attuali livelli di produzione, l’impatto non sarà rilevante e parzialmente compensato dal conseguente aumento dei prezzi dell’energia (anche su MSD). Incerta anche la quantificazione degli introiti per il Governo. La carbon tax, infatti, è una misura efficace sul polluting ma non sulla raccolta fiscale
considerando che induce alla riduzione/sostituzione delle tecnologie assoggettate con conseguente azzeramento del flusso di imposta nel tempo”.A parte il capitolo carbon tax, Enel si è messa sotto i riflettori anche per il lancio, sul mercato statunitense, di una emissione obbligazionaria sostenibile per 1,5 miliardi di dollari, pari a circa 1,4 miliardi di euro. L’emissione garantita, destinata a investitori istituzionali, ha ricevuto richieste in esubero per quasi tre volte, totalizzando ordini per un ammontare di 4 miliardi di dollari. Elevata la partecipazione dei cosiddetti investitori socialmente responsabili (SRI).A tal proposito, a margine del Forum Ambrosetti, Starace ha precisato che “pensiamo che abbia senso replicare anche in Europa in euro” il bond ‘sostenibile’ da 1,5 miliardi di dollari, primo del suo genere, collocato ieri sul mercato Usa.

Enel, pronti tre miliardi di dollari da investire. Sfida con i cinesi in Sudamerica (Il Sole 24 Ore)

Operazioni di M&A, ovvero di fusioni e acquisizioni, vedono protagonista in Italia Enel, che è pronta a investire tre miliardi per rilevare due distributori di elettricità: Luz del Sur in Perù e Chilquinta in Cile, entrambe messe in vendita dal gruppo nordamericano Sempra. E’ quanto riporta il Sole 24 Ore, aggiungendo che a essere interessate alle due società sono anche l’utility China Three Gorges, fondi americani ed Engie.

“Il parterre dei concorrenti è sicuramente competitivo, anche se bisognerà capire quanti alla fine andranno alle offerte vincolanti – scrive il Sole 24 Ore – I cinesi sembrano il competitor più pericoloso, ma è noto che non amano mettere mano al portafoglio se il rendimento atteso rispetto all’esborso non è più che consistente”.

Enel aumenterà quota controllo in Enel Americas

 

Enel si prepara a incrementare, fino a un massimo del 5%, la propria partecipazione nella controllata quotata cilena Enel Américas, dall’attuale 56,8%. Al fine di incrementare la sua quota in Enel Américas, Enel ha stipulato due nuovi contratti di Share Swap con un istituto finanziario per acquisire, in date che si prevede ricorrano entro il terzo trimestre del 2020, ulteriori azioni ordinarie e American Depositary Shares (“ADS”) di Enel Américas.

Il numero di azioni ordinarie e di ADS di Enel Américas effettivamente acquistate da Enel in base alle Operazioni di Share Swap, si legge in una nota, dipenderà dalla capacità dell’istituto finanziario che agisce quale controparte di effettuare le previste coperture nell’ambito delle Operazioni stesse, anche acquistando ed esercitando i diritti di opzione relativi all’aumento di capitale deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti di Enel Américas tenutasi il 30 aprile 2019.Il corrispettivo da versare per le azioni ordinarie di Enel Américas acquistate da Enel si baserà sui prezzi a cui l’istituto finanziario avrà effettuato le proprie coperture rispetto alla relativa Operazione di Share Swap. Il corrispettivo per gli ADS di Enel Américas acquistati da Enel sarà invece basato sui prezzi medi ponderati per i volumi degli stessi ADS durante il periodo in cui l’istituto finanziario avrà effettuato la propria copertura rispetto all’Operazione di Share Swap corrispondente. Prima del regolamento dell’operazione, Enel non potrà disporre né esercitare il diritto di voto in relazione alle azioni ordinarie o agli ADS di Enel Américas acquisiti o detenuti dall’istituto finanziario a titolo di copertura in relazione alle Operazioni di Share Swap. Il corrispettivo che Enel sarà tenuta a versare nell’ambito delle Operazioni di Share Swap sarà finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente.

Enel: esteso contratto con Sonatrach per fornitura di gas

 

Enel e Sonatrach, la compagnia petrolifera statale algerina, hanno siglato un accordo per estendere l’attuale contratto di fornitura di gas in scadenza a fine 2019. L’accordo prevede una fornitura di otto anni da parte dell’Algeria a partire dal primo gennaio 2020, con possibilità, su accordo delle parti, di estensione per ulteriori due anni. È quanto si legge in una nota del gruppo energetico italiano nella quale sottolinea che il “nuovo contratto conferma e consolida la storica partnership tra le due aziende e riflette l’evoluzione del mercato italiano del gas rispetto al primo contratto di fornitura siglato nel 1991”.

Enel X: con app X Recharge più di 6mila punti di ricarica

La mobilità elettrica di Enel X non ha frontiere e si estende in Europa. In una nota la società comunica che da oggi con l’app X Recharge è possibile usufruire di una rete complessiva di più di 6mila punti di ricarica, di cui più di 800 fuori dall’Italia, che diventeranno 1.600 entro la fine del 2020, grazie agli accordi firmati da Enel X con Smatrics e Ionity, due tra i principali operatori di reti di ricarica del Continente.

Sarà possibile utilizzare i punti di ricarica in Italia, Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, e Ungheria.

Rete unica, al tavolo arriva Enel. Negoziato a tre con Tim e Cdp (Il Sole 24 Ore)

“Il tavolo per la rete unica si allarga a Enel che con Tim e Cdp ha firmato un «accordo di confidenzialità» per discutere di possibili operazioni societarie che coinvolgano Open Fiber e Telecom ma limitatamente all’infrastruttura in fibra ottica”. Lo rende noto il Sole 24 Ore nella sua edizione odierna.

“La compagnia telefonica – ricorda Il Sole 24 Ore – aveva già firmato un memorandum of understanding con Open Fiber, aperto a 360° a tutte le formule possibili di integrazione. La novità ora è che i negoziati coinvolgono da subito l’Enel, il più scettico tra i due soci di Open Fiber, sgombrando di fatto il campo da discussioni su puri accordi commerciali (per i quali non sarebbe necessario l’intervento degli azionisti) e limitano alla parte più evoluta dell’infrastruttura il raggio d’azione delle possibili combinazioni societarie.

 

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