RISANAMENTO = SIRI ?

Come da richiesta di un nostro gentile lettore abbiamo analizzato il grafico di questo titolo del listino Italiano : RISANAMENTO.

Minimo da cui è ripartito il titolo 0,017 ( close del 18/07/2019 0,0398 euro)

Doppio minimo arrotondato con obiettivo primo 0,050 quasi completato

In caso di >0,048/0,050 estensione molto probabile a 0,075/0,085-0,100

Ma se 1000% vogliono gli HFT il vero primo target a cui puntare sarebbe 0,170 euro

Detto questo , che ci pare già motivo più che valido  per seguire il titolo RISANAMENTO  con molta attenzione (e ricordando , a chi ci conosce da poco i molti 1000% che scovammo tra il 2006 e il 2010 su molti titoli USA dati per falliti o quasi restati nella storia dei forum che frequentavamo all’epoca) , notiamo una netta somiglianza grafica tra il titolo RINASCIMENTO e il titolo SIRI (una delle migliori intuizioni di SFI TRADING ADVISOR che allertò il titolo a 0,05$ da cui il titolo oggi quota oltre 6$ (veniva da una discesa incredibile  57$ — 0,05$ ) ad oggi il titolo come vedete quota 6,04$ oltre 10000% dai minimi.

SIRI.

Ecco RISANAMENTO

rinascimento

Prima cosa interessante come vedete, grafici identici e questo ci piace molto……..e per questo ringraziamo sicuramente l’amico che ci ha segnalato il titolo che stiamo analizzando e Vi invitiamo a segnalarci ancora titoli che volete siano analizzati da SFI TRADING ADVISOR anche in futuro noi provvederemo a darVi sempre una nostra idea.

Seconda cosa interessante il movimento in corso sul lungo termine potrebbe essere molto molto molto interessante un doppio minimo arrotondato da 10000% :

minimo assoluto>>>>>0,01701,80 euro<<<<< 10000% come SIRI

Se avete questo titolo………dai minimi buttate la chiave del cassetto, perchè potrebbe ripetere l’andamento di SIRI ( 0,050 – 6,00 oltre 10000%) allo stesso modo RINASCIMENTO (0,0170-1,80 oltre 10000%)….se non lo avete….valutate un ingresso con molta attenzione.

I motivi ?

Stesso grafico HFT ……

Stessa programmazione al ribasso….

Stesso obiettivo 1000% e  10000% nel lungo termine…(5-10 anni)?

Good Luck !

stevejobs

AGGIORNAMENTO 14/06/2021 

RISANAMENTO 0,198 superato top 10-06-2021

0,017-0,170 1000%  dai minimi realizzato 11-06-2021

>0,105 primo tentativo di uscita dal Box 0,055-0,105 28 Aprile 2021

perfetto.

BOX 0,0550,0650,0750,0850,095/0,105 uscita al rialzo avvenuta 

ABBIAMO RAGGIUNTO IL PRIMO OBIETTIVO 1000%

DAI MINIMI DEL TITOLO A 0,017

E PER TANTO ANCHE QUESTA IDEA ENTRA DI DIRITTO

TRA LE GOLD IDEA DI SFI TRADING ADVISOR 

E NON SCORDATEVI LA SECONDA PARTE DI QUESTA ANALISI

CI POTREBBE ANCHE ESSERE UNA CONTINUAZIONE DEL  RIALZO NEI PROSSIMI 3-5 ANNI A RAGGIUNGERE IL TARGET DI  1,8 EURO PARI AL 10000% COME FECE UN TITOLO QUOTATO SUL LISTINO AMERICANO SIRI SATELLITARI NOSTRA GRANDE INTUIZIONE DI PARECCHI ANNI FA ALLA QUALE QUESTA ANALISI SI E’ ISPIRATA.

risanamento

risanamento

risanamento

risanamento

risanamento

CRONACA DI UN +1000%

DAL 19-07-2019 AL 11-06-2021

AGGIORNAMENTO 24/07/2019

RISANAMENTO 0,0434

vedi idea guida del 18/07/2019

Come da richiesta di un nostro gentile lettore abbiamo analizzato il grafico di questo titolo del listino Italiano : RISANAMENTO.

Minimo da cui è ripartito il titolo 0,017 ( close del 18/07/2019 0,0398 euro)

Doppio minimo arrotondato con obiettivo primo 0,050 quasi completato

In caso di >0,048/0,050 estensione molto probabile a 0,075/0,085-0,100

Ma se 1000% vogliono gli HFT il vero primo target a cui puntare sarebbe 0,170 euro

Prima cosa interessante come vedete, grafici identici e questo ci piace molto……..e per questo ringraziamo sicuramente l’amico che ci ha segnalato il titolo che stiamo analizzando e Vi invitiamo a segnalarci ancora titoli che volete siano analizzati da SFI TRADING ADVISOR anche in futuro noi provvederemo a darVi sempre una nostra idea.

Seconda cosa interessante il movimento in corso sul lungo termine potrebbe essere molto molto molto interessante un doppio minimo arrotondato da 10000% :

minimo assoluto>>>>>0,01701,80 euro<<<<< 10000% come SIRI

Se avete questo titolo………dai minimi buttate la chiave del cassetto, perchè potrebbe ripetere l’andamento di SIRI ( 0,050 – 6,00 oltre 10000%) allo stesso modo RINASCIMENTO (0,0170-1,18 oltre 10000%)….se non lo avete….valutate un ingresso con molta attenzione.

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AGGIORNAMENTO 28/08/2019

RISANAMENTO 0,0398

BOX HFT 0,0080-0,0180-0,0280-0,0380-0,0480

risanamento

AGGIORNAMENTO 22/01/2020

RISANAMENTO 0,0436

il laterale area 0,0380/0,0440 non può durare in eterno e il giorno che

esce da questo Box si avvicina……….

BOX HFT 0,0080-0,0180-0,0280-0,0380-0,0480

vedi idea guida del 18/07/2019

Come da richiesta di un nostro gentile lettore abbiamo analizzato il grafico di questo titolo del listino Italiano : RISANAMENTO.

Minimo da cui è ripartito il titolo 0,017 ( close del 18/07/2019 0,0398 euro)

Doppio minimo arrotondato con obiettivo primo 0,050 quasi completato

In caso di >0,048/0,050 estensione molto probabile a 0,075/0,085-0,100

Ma se 1000% vogliono gli HFT il vero primo target a cui puntare sarebbe 0,170 euro

Prima cosa interessante come vedete, grafici identici e questo ci piace molto……..e per questo ringraziamo sicuramente l’amico che ci ha segnalato il titolo che stiamo analizzando e Vi invitiamo a segnalarci ancora titoli che volete siano analizzati da SFI TRADING ADVISOR anche in futuro noi provvederemo a darVi sempre una nostra idea.

Seconda cosa interessante il movimento in corso sul lungo termine potrebbe essere molto molto molto interessante un doppio minimo arrotondato da 10000% :

minimo assoluto>>>>>0,01701,80 euro<<<<< 10000% come SIRI

Se avete questo titolo………dai minimi buttate la chiave del cassetto, perchè potrebbe ripetere l’andamento di SIRI ( 0,050 – 6,00 oltre 10000%) allo stesso modo RINASCIMENTO (0,0170-1,8 oltre 10000%)….se non lo avete….valutate un ingresso con molta attenzione.

AGGIORNAMENTO 23/01/2020

RISANAMENTO 0,050

OX HFT 0,0080-0,0180-0,0280-0,03800,0480

BENE………..sospeso +14,68% e siamo sopra la resistenza 0,0480

vedi idea guida del 18/07/2019

Come da richiesta di un nostro gentile lettore abbiamo analizzato il grafico di questo titolo del listino Italiano : RISANAMENTO.

Minimo da cui è ripartito il titolo 0,017 ( close del 18/07/2019 0,0398 euro)

Doppio minimo arrotondato con obiettivo primo 0,050 quasi completato

In caso di >0,048/0,050 estensione molto probabile a 0,075/0,085-0,100

Ma se 1000% vogliono gli HFT il vero primo target a cui puntare sarebbe 0,170 euro

Prima cosa interessante come vedete, grafici identici e questo ci piace molto……..e per questo ringraziamo sicuramente l’amico che ci ha segnalato il titolo che stiamo analizzando e Vi invitiamo a segnalarci ancora titoli che volete siano analizzati da SFI TRADING ADVISOR anche in futuro noi provvederemo a darVi sempre una nostra idea.

Seconda cosa interessante il movimento in corso sul lungo termine potrebbe essere molto molto molto interessante un doppio minimo arrotondato da 10000% :

minimo assoluto>>>>>0,01701,80 euro<<<<< 10000% come SIRI

Se avete questo titolo………dai minimi buttate la chiave del cassetto, perchè potrebbe ripetere l’andamento di SIRI ( 0,050 – 6,00 oltre 10000%) allo stesso modo RINASCIMENTO (0,0170-1,8 oltre 10000%)….se non lo avete….valutate un ingresso con molta attenzione.

BENE………………………….+ 4,78% con raggiungimento di 0,0746 26/02

BENE……………..sospeso + 8,91% con raggiungimento di 0,0734 25/02

BENE………………………….retest di 0,068 da 0,0880 superato 24/02

BENE……………..sospeso + 7,41% con raggiungimento di 0,0870 20/02

BENE………………………….retest di 0,080 da 0,0958 superato 20/02

BENE………………………….+ 1,00% con raggiungimento di 0,0958 18/02

BENE……………..sospeso +11,76% con raggiungimento di 0,0950 17/02

BENE…………….sospeso +10,97% con raggiungimento di 0,0850 14/02

BENE…………….sospeso +8,36% con 2ndo raggiungimento di 0,0830 14/02

BENE………………………….+6,96% con 1mo raggiungimento di 0,0830 13/02

BENE…………….sospeso +14,61% con raggiungimento di 0,0800 12/02

BENE…………….sospeso +15,72% con raggiungimento di 0,0720 11/02

BENE…………….sospeso +15,04% con raggiungimento di 0,0640 10/02

BENE…………….sospeso +14,68% e siamo sopra la resistenza 0,0480 23-01

BENE………………………….+11,00% con raggiungimento di 0,0480 22/01

RISANAMENTO

RISANAMENTO

RISANAMENTOSUPERSTARDELLISTINOITALIANO

AGGIORNAMENTO 18/02/2020

FASE 1 ESEGUITA

RISANAMENTO 0,0958 <-attuale top del 18/02/2020

BOX HFT 0,00800,0180-0,0280-0,03800,0480–>0,0550-0,0650-0,0750

BOX HFT 0,06500,0950/0,105

RISANAMENTOSUPERSTARDELLISTINOITALIANO

BENE………………………….+ 1,00% con raggiungimento di 0,0958 18/02

BENE……………..sospeso +11,76% con raggiungimento di 0,0950 17/02

BENE…………….sospeso +10,97% con raggiungimento di 0,0850 14/02

BENE…………….sospeso +8,36% con 2ndo raggiungimento di 0,0830 14/02

BENE………………………….+6,96% con 1mo raggiungimento di 0,0830 13/02

BENE…………….sospeso +14,61% con raggiungimento di 0,0800 12/02

BENE…………….sospeso +15,72% con raggiungimento di 0,0720 11/02

BENE…………….sospeso +15,04% con raggiungimento di 0,0640 10/02

BENE…………….sospeso +14,68% e siamo sopra la resistenza 0,0480 23-01

BENE………………………….+11,00% con raggiungimento di 0,0480 22/01

risanamentosemprinculoaquellichesisentonopiufurbi

RISANAMENTO

risanamentonuova

RISANAMENTOSEMPREINCULOAQUELLICHESICREDONONATIFURBI

AGGIORNAMENTO 14/04/2020

RISANAMENTO 0,0744

vedi precedenti aggiornamenti

Importante rientrare nel BOX 0,065-0,095
BOX HFT 0,0170-0,0800 e BOX HFT 0,050-0,075

per restare all’interno del BOX successivo

0,0800,180-0,280-0,380-0,480

attuale top 0,0958 18/02

risanamento

RISANAMENTO 2

RISANAMENTO

AGGIORNAMENTO 15/08/2020

RISANAMENTO 0,0677

vedi precedenti aggiornamenti

Importante rientrare nel BOX 0,065-0,095 ok 14-08-2020
BOX HFT 0,050-0,075

per tornare all’interno del BOX successivo

0,0800,180-0,280-0,380-0,480

attuale top 0,0958 18/02

RISANAMENTO

AGGIORNAMENTO 14/10/2020

RISANAMENTO 0,0597

ennesima respinta dalla resistenza 0,065 in questi giorni , forte resistenza ora dopo il top a 0,095 che se superata dopo rientro nel BOX 0,055-0,065-0,075-0,085-0,095/0,105 darebbe al titolo nuova spinta al rialzo.

Ma al momento 0,065 non si passa.

vedi precedenti aggiornamenti

Importante rientrare nel BOX 0,065-0,095
BOX HFT 0,050-0,075

per tornare all’interno del BOX successivo

0,0800,180-0,280-0,380-0,480

attuale top 0,0958 18/02

RISANAMENTO

AGGIORNAMENTO 23/10/2020

RISANAMENTO 0,0628

Buoni dati vendite immobiliari USA del 22-10-2020

BOX 0,055-0,065-0,075-0,085-0,095/0,105

vedi precedenti aggiornamenti

RISANAMENTO 0,0597<-14-10-2020

ennesima respinta dalla resistenza 0,065 in questi giorni , forte resistenza ora dopo il top a 0,095 che se superata dopo rientro nel BOX 0,055-0,065-0,075-0,085-0,095/0,105 darebbe al titolo nuova spinta al rialzo.

Ma al momento 0,065 non si passa.

vedi precedenti aggiornamenti

Importante rientrare nel BOX 0,065-0,095
BOX HFT 0,050-0,075

per tornare all’interno del BOX successivo

0,0800,180-0,280-0,380-0,480

attuale top 0,0958 18/02

AGGIORNAMENTO 17/02/2021 

RISANAMENTO 0,0660

BOX 0,055-0,065-0,075-0,085-0,095/0,105

risanamento

STALLO

vedi precedenti aggiornamenti

RISANAMENTO 0,0628<-23-10-2020

RISANAMENTO 0,0597<-14-10-2020

ennesima respinta dalla resistenza 0,065 in questi giorni , forte resistenza ora dopo il top a 0,095 che se superata dopo rientro nel BOX 0,055-0,065-0,075-0,085-0,095/0,105 darebbe al titolo nuova spinta al rialzo.

Ma al momento 0,065 non si passa.

vedi precedenti aggiornamenti

Importante rientrare nel BOX 0,065-0,095
BOX HFT 0,050-0,075

per tornare all’interno del BOX successivo

0,0800,180-0,280-0,380-0,480

attuale top 0,0958 18/02

RISANAMENTO

AGGIORNAMENTO 11/03/2021 

RISANAMENTO 0,0699

BOX 0,0550,065-0,075-0,085-0,095/0,105

risanamento

AGGIORNAMENTO 29/04/2021 

RISANAMENTO 0,109 superato top 28-04-2021

>0,105 primo tentativo di uscita dal Box 0,055-0,105 28 Aprile 2021

perfetto.

BOX 0,0550,0650,0750,0850,095/0,105

risanamento

risanamento

risanamento

AGGIORNAMENTO 11/06/2021 

RISANAMENTO 0,1692 superato top 10-06-2021

0,017-0,170 1000%  dai minimi realizzato.

>0,105 primo tentativo di uscita dal Box 0,055-0,105 28 Aprile 2021

perfetto.

BOX 0,0550,0650,0750,0850,095/0,105 uscita al rialzo avvenuta 

risanamento

risanamento

risanamento

risanamento

risanamento

risanamento

NEWS SUL TITOLO DOPO NOSTRO ARTICOLO

Risanamento spicca il volo in Borsa (+11%) con Olimpiadi: siglata intesa per progetto Milano Santa Giulia

Pioggia di acquisti a Piazza Affari per il titolo Risanamento che viaggia in rialzo di oltre l’11% a 0,0639 euro (massimo intraday a 0,066 euro). Milano Santa Giulia, Regione Lombardia, comune di Milano, Città Metropolitana di Milano hanno comunicato che ieri è stato firmato il protocollo di intesa tra le parti per l’approvazione del progetto di Milano Santa Giulia all’interno del quale è prevista la realizzazione dell’Arena, che ospiterà le competizioni maschili di hockey sul ghiaccio e la cerimonia di apertura delle competizioni paralimpiche durante i Giochi di Milano Cortina 2026.L’accordo, si legge nel comunicato, impegna la Regione, il Comune e la Città Metropolitana di Milano ad assicurare l’adozione dei provvedimenti di propria competenza necessari a consentire l’approvazione del progetto e quindi la realizzazione dell’Arena e delle infrastrutture connesse che ospiteranno gli eventi olimpici. Milano Santa Giulia si impegna a finalizzare un accordo con l’operatore per la gestione dell’Arena, comprensivo dell’impegno della messa a disposizione dell’impianto in piena funzionalità per tutti gli usi previsti dalla garanzia, nel rispetto del cronoprogramma e in conformità agli standard tecnici previsti dal Comitato Olimpico Internazionale e dalle competenti federazioni sportive, per opere di tale natura. “Siamo estremamente contenti della sottoscrizione del Protocollo di Intesa che rende concreto il percorso di approvazione della variante e quindi anche dell’Arena che diventerà un luogo chiave di una delle più grandi manifestazioni sportive che l’Italia ospiterà nei prossimi anni”, ha commentato Davide Albertini Petroni, Direttore Generale di Risanamento.

Aste immobiliari: ultimo trimestre crollo del 65%. Ottobre fa ben sperare

Da luglio a settembre 2020 le aste sono state 19.162, un dato che risulta più che dimezzato se lo si confronta con quello dello stesso trimestre del 2019 che indicava 54.212 aste battute.
Così rivela Reviva, la prima azienda specializzata nella vivacizzazione delle aste, secondo cui il calo delle aste in questo trimestre dell’anno è stato del 65% e solo nel mese di settembre del 2020 le aste sono state 13.032 contro le 25.111 dello scorso anno, uno scarto del 48%. Per quanto riguarda il valore complessivo degli immobili posti in asta, è stato di 2,7 miliardi nel 2020 contro i 7,2 miliardi segnati nello stesso arco temporale del 2019. Un calo che si attesta quindi al 62%, meno della metà rispetto lo scorso anno.Ottobre però fa ben sperare in una ripresa. Nel mese di ottobre 2020 le aste fissate sono 19.696 mentre nel 2019 sono state 27.037. Una differenza quindi del 27% che, rispetto a quella dei mesi precedenti, rappresenta un segnale positivo di ripresa. Sono dati che fanno comunque sperare e credere che già a novembre si tornerà a numeri più vicini al 2019, salvo chiaramente un aggravamento dell’attuale situazione sanitaria che sarebbe difficile da affrontare per il settore e per tutti.

Prezzi case a Milano: balzo a doppia cifra in due periferie. Tutte le variazioni per zona e per quartiere

Niente sboom dei prezzi immobiliari per effetto Covid, anzi. Ieri i dati Eurostat hanno dipinto uno scenario di convinta crescita del mercato immobiliare con prezzi delle case in aumento del 5% nell’Eurozona e del 5,2% nell’Ue-27 nel secondo trimestre 2020 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. In Italia si  registra un aumento del 3,4% su base annua, ed una crescita dell’indice del 3,1% rispetto al trimestre precedente.
Oggi invece sono arrivati i riscontri di Idealista circa la dinamica del terzo trimestre 2020 relativamente alla città di Milano. Risulta un aumento del 2,3% dei prezzi delle case usate con un valore medio di 3.994 euro/m .

Effetto post-lockdown e possibili sviluppi nei prossimi mesi

Come spiegare tale crescita dei prezzi? Un dato anomalo se si guarda alla gravissima recessione economica in atto. “Il lockdown ha dato la spinta decisiva a chi aveva già l’idea di cambiar casa – asserisce Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi idealista – così la domanda di abitazioni è ripartita rapidamente durante i mesi estivi alimentata da tassi d’interesse storicamente bassi, un’offerta limitata e il desiderio delle famiglie di traslocare in case con spazi più ampi da personalizzare o aggiornare alle esigenze abitative attuali. Tutto ciò ha dato la sensazione ai proprietari di non dovere abbassare le loro pretese per chiudere le operazioni, anche se questo potrebbe non invogliare le offerte da parte dei potenziali acquirenti e così rallentare il mercato nei prossimi mesi in attesa che i prezzi calino”.

La tendenza dei prezzi zona per zona 

A crescere di più sono soprattutto le periferie, come attestano i rimbalzi a doppia cifra di Cermenate-Missaglia (26,9%) e Certosa (11,6%). Sopra la media anche i risultati di Famagosta-Barona (8,5%), Vigentino-Ripamonti (4,7%), Forlanini (3,4%) e Porta Vittoria (3%). Incrementi sotto la media cittadina invece per Lorenteggio-Bande Nere (2,2%), Comasina-Bicocca (1,2%), Greco-Turro (0,7%), Corvetto-Rogoredo (0,4%) e Navigli-Bocconi (0,1%).
Risultati in negativo per le altre zone del capoluogo lombardo tra cui Baggio (-0,2%) e il Centro Storico, che insieme con Città Studi-Lambrate perdono l’1,3%. Valori giù anche nelle zone più residenziali di Fiera-De Angeli (-2%) e Garibaldi-Porta Venezia (-3,1%) e San Siro-Trenno-Figino (-4,1%). La peggiore performance del periodo spettano alla periferica Vialba Gallaratese (-4,5%).

E quartiere per quartiere

Il trend rialzista prevale in 38 quartieri sui 74 analizzati. Incrementi a doppia cifra per Chiesa Rossa (18,7%), Bisceglie (17,1%) e Axum-San Carlo (17%).  In area Comasina-Bicocca è Affori a trainare la crescita (16,7%) mentre un’impennata dei prezzi si registra anche nel quartiere Varesina-Testori (15,9%), in zona Certosa, e a Udine (12,8%) in area Città Studi-Lambrate.
Osservando i quartieri del Centro Storico, Sant’Ambrogio-Università Cattolica (2,3%) è l’unico quartiere a crescere. In discesa invece i valori di Vetra-Missori (-0,3%), Vittorio Emanuele-Augusto (-1,8%) e Duomo-Castello (-2,8%).
I quartieri soggetti ai maggiori ribassi del trimestre sono Sempione (-7,7%), in zona Fiera-De Angeli, Quarto Oggiaro-Euromilano (-8,2%) e Dergano (-8,7%), che registra la peggiore performance cittadina.

Le zone più care e quelle più economiche

L’indice di Idealista individua anche le zone dove le richieste dei proprietari risultano più elevate. Il Centro Storico (9.408 euro/m2), Garibaldi-Porta Venezia (6.317 euro/m2), e Fiera-De Angeli (6.092 euro/m2) si confermano sul podio. Prezzi sopra la media anche per Navigli-Bocconi (5.947 euro/m2) e Porta Vittoria (5.253  euro/m2).
Prezzi sopra la media cittadina in 31 quartieri, dagli 8.322 euro di Ariosto-Magenta, ai 4.043 di Soderini in zona Lorenteggio-Bande Nere. I restanti 40 quartieri segnano prezzi inferiori alla media che vanno dai 3.904 euro al metro quadro di Naviglio Grande-Barona, fino ai 1.198 euro di Bovisasca-Comasina, in zona Comasina-Bicocca, il quartiere milanese più economico.
I prezzi delle abitazioni usate in Lombardia hanno segnato un aumento pari a 2,1% nel terzo trimestre del 2020, attestandosi a una media di 1.756 euro al metro quadro. Prezzi in crescita in 5 delle 12 province lombarde, con Milano (5,4%) che ottiene la migliore performance del trimestre, davanti a Mantova (2,6%), Como (0,9%), Sondrio (0,8%) e Cremona (0,3%). Le provincie di Lodi (-0,1%), Brescia e Bergamo – entrambe con un calo dello -0,6% -, e Pavia (-1,1%) segnano un lieve calo dopo i mesi estivi. Le maggiori percentuali di ribassi riguardano Lecco (-1,5%), Varese (-1,7%) e Monza-Brianza (-2,2%).
Nei capoluoghi di provincia Lecco (5,9%), Mantova (5%) e Cremona (2,9%) guidano la tendenza rialzista davanti a Milano (2,3%), Lodi (1,1%), Brescia (0,9%) e Como (0,3%). All’opposto, il trimestre si chiude in terreno negativo per Pavia (-0,4%), Bergamo (-2,3%), Varese (-2,7%) e Monza (-3,8%).
Milano si conferma il capoluogo dove acquistare casa costa di più con 3.994 euro al metro quadro, seguono più distanziate Pavia (2.201 euro/m2), Monza (2.160 euro/m2) e Lecco (2.090 euro/m2). Le piazze lombarde più economiche sono invece quelle di Varese (1.481 euro/m2), Mantova (1.187 euro/m2) e Cremona (1.119 euro/m2).

Case: prezzi in rialzo nel I trimestre nonostante Covid

Il Covid non scalfisce il mattone. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel primo trimestre 2020 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e dell’1,7% nei confronti dello stesso periodo del 2019 (era +0,2% nel quarto trimestre 2019).L’aumento, il più ampio dal secondo trimestre 2011, è da attribuire sia ai prezzi delle abitazioni nuove, che crescono dello 0,9% sia soprattutto ai prezzi delle abitazioni esistenti che aumentano su base tendenziale dell’1,9% mostrando una netta accelerazione rispetto al quarto trimestre del 2019 (quando la variazione era stata nulla).Questi andamenti si manifestano in un contesto di brusco calo dei volumi di compravendita (-15,5% la variazione tendenziale registrata per il primo trimestre del 2020 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale) imputabile alle misure adottate per il contenimento della Covid-19 che hanno drasticamente limitato la possibilità di stipulare i rogiti notarili, determinando una forte flessione delle transazioni a partire dal mese di marzo.La divaricazione tra gli andamenti dei prezzi (in aumento) e quelli dei volumi (in forte calo), spiega l’Istat, testimonia come le misure restrittive introdotte, sebbene già in vigore a marzo, non abbiano avuto alcun impatto apprezzabile sulle quotazioni degli immobili residenziali registrate nel primo trimestre, che si riferiscono, anche per il mese finale, al perfezionamento di contratti di compravendita a condizioni stabilite prima dell’emergenza sanitaria.

Immobiliare: prezzi delle case ripartono dopo il lockdown e segnano +0,3% a maggio

In salita a maggio, i prezzi delle abitazioni usate in Italia che registrano un incremento dello 0,3% rispetto a aprile 2020, -2,1% rispetto a 12 mesi fa. Così l’Ufficio Studi di idealista secondo cui il prezzo del mattone in Italia sale a 1.702
euro al metro quadro, più basso del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2019.
A livello regionale sono 11 le aree in crescita a maggio, con il Veneto (1,4%) a guidare la ripartenza, seguito dal Trentino-Alto Adige (1,1%) e dall’Umbria (1%). Incrementi sotto l’1% per altre 8 regioni, dalla Basilicata (0,8%) alla Sicilia (0,1%). All’opposto è la Lombardia (-0,9%) a scontare il calo maggiore seguita da Abruzzo, Marche, Molise e Valle d’Aosta con un calo dello 0,5%.
In termini di prezzo la regione che vanta i valori più alti è la Liguria (2.515 euro/m 2 ), seguita da Valle d’Aosta (2.425 euro/m 2 ) e Trentino-Alto Adige (2.409 euro/m 2 ). Le richieste più economiche da parte dei proprietari si riscontrano nelle regioni meridionali in Sicilia, con 1.061 euro al metro quadro, seguita da Molise (923 euro/m²) e Calabria (910 euro/m 2 ) fanalino di coda.
Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista ha sottolineato che “il COVID-19 ha comprensibilmente cambiato le condizioni del mercato, ma i prezzi sono stabili al momento. Dopo l’inattività forzata per il virus i proprietari sono in attesa di vedere come si comporteranno gli utenti che visiteranno le loro case e quali saranno le offerte per chiudere l’operazione. La domanda non manca, ma per far ritrovare ritmo alle compravendite forse sarà necessario adattare i prezzi alle circostanze del mercato”.

Casa di proprietà o in affitto? Ecco cosa scelgono i Millennials a Milano e le zone preferite

Compro casa o vado in locazione? Il dubbio che assale in molti, soprattutto i più giovani che sono spesso alle prese con la necessità di far quadrare i conti. Milano è sicuramente la città italiana dove il mercato immobiliare è più dinamico. L’analisi delle compravendite e delle locazioni realizzate nel secondo semestre del 2019 dagli under 44 a Milano, attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete, evidenzia che il 72% di chi rientra in questa fascia di età ha acquistato casa. Il 28% ha optato per la locazione. La percentuale di chi acquista è importante, ma è comprensibile alla luce del ribasso dei prezzi degli immobili; i mutui più accessibili, hanno permesso che tra le fasce più giovani di età si optasse per l’acquisto e non più per la locazione.Soffermandosi solo sugli acquirenti under 44 vediamo che hanno comprato nell’84,4% dei casi come abitazione principale e nel 15,6% dei casi per investimento, confermando quindi l’investimento immobiliare come una scelta da realizzare in età più avanzata. Il 44,5% ha comprato il bilocale, contrariamente a quanto accade a livello nazionale che vede primeggiare il trilocale. Questo si spiega con i prezzi della città, che sono mediamente i più elevati d’Italia e con un’importante presenza di famiglie monocomponenti. A seguire il trilocale con il 36,8% degli acquisti. Per quanto riguarda lo stato civile il 57,3% degli acquirenti sono famiglie, il 42,7% sono single.Analizzando le locazioni emerge che il 38,7% ha optato per questa soluzione per motivi legati al lavoro, il 35,5% per motivi di studio. Anche questo dato è abbastanza prevedibile nel capoluogo lombardo che negli ultimi tempi attira sempre più giovani. Il 57,3% ha preferito il bilocale.Le compravendite e le locazioni si concentrano nella macroarea Bovisa-Sempione. Al secondo posto tra gli acquirenti c’è la macroarea Vercelli-Lorenteggio (con una maggiore concentrazione nei quartieri più periferici dove i prezzi sono più contenuti), tra gli inquilini prevale Navigli-Famagosta. Non a caso si tratta proprio di quelle aree che inglobano i quartieri con le università più importanti della città ed i quartieri a ridosso delle grandi riqualificazioni (Porta Nuova e City Life) dove le case sono ancora accessibili.

Mutui: 162.307 richieste di accesso alla moratoria per la sospensione del pagamento

Nelle prime settimane dopo l’entrata in vigore del decreto ‘Cura Italia’ (nel corso del mese di marzo) le famiglie italiane hanno presentato 162.307 richieste di accesso alla moratoria per la sospensione del pagamento dei propri finanziamenti rateali.
Lo rende noto uno studio di Crif secondo cui circa 65.000 richieste riguardano mutui immobiliari ma sono state più di 55.000 quelle relative ai prestiti personali. A seguire, quasi 19.000 le richieste di moratoria sui prestiti finalizzati, 13.000 quelle sui mutui di liquidità mentre le restanti 10.000 si riferiscono a contratti di leasing e altri prodotti rateali.
I contratti relativi ai consumatori che sono stati sospesi grazie alla moratoria sono mediamente risultati essere più onerosi in termini di rata mensile e debito residuo, confermando la necessità da parte delle famiglie di sospendere il pagamento di rate che rappresentano un impegno significativo rispetto al budget disponibile. Il 13,6% dei contratti che hanno beneficiato della sospensione delle rate nel mese di marzo riguarda consumatori del Veneto, che precedono quelli della Sicilia, che mostrano una incidenza del 12,7% sul totale, e quelli del Trentino Alto Adige, con il 12,2% malgrado la modesta incidenza dei contratti attivi sul totale. Seguono la Lombardia, con un peso del 10,1% sul totale, l’Emilia Romagna, con l’8,8%, il Piemonte, con l’8,6%, e il Lazio, con il 7,7%.

Immobiliare: rendimenti ancora su nel primo trimestre, abitazioni crescono fino al 6,7%

Rendimenti in crescita in tutti i segmenti del property per gli immobili tranne il commerciale rimasto invariato rispetto allo scorso anno, proprio mentre il tasso del Btp a 10 anni segna un rendimento dell1,8%. Così rende noto l’Ufficio studi di Idealista secondo cui comprare un immobile per investimento garantisce un capital gain che varia dal 9,9% dei negozi al 6,3% dei box passando per l’8,2% degli uffici e il 6,7% delle abitazioni.

InTown (Risanamento-Landlease), accordo locazione con Saipem per uffici Santa Giulia

06/02/2020 08:30 RSF
MILANO, 6 febbraio (Reuters) – InTown, joint-venture paritetica tra Risanamento (RN.MI) e Landlease, ha sottoscritto un contratto preliminare di locazione con Saipem (SPM.MI) per il distretto uffici di Milano Santa Giulia-Area Sud.
Si tratta dell’area in corrispondenza della stazione di Rogoredo, primo quartiere certificato Leed Neighborhood in Italia, spiega una nota.
L’accordo prevede la locazione da parte di Saipem di circa 43.500 metri quadri di uffici e parcheggi.

Risanamento – I conti 2019 beneficiano degli immobili locati a SKY

04/02/2020 09:58 MKI
Risanamento ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato di 12,8 milioni (1,3 milioni nel 2018) e un valore della produzione pari a 2,5 milioni (+20,2% a/a).
A livello di gestione operativa, si segnala un Ebitda in deficit di 13,1 milioni (-7,6% a/a) e un Ebit in rosso per 15 milioni (-6,5% a/a).
In miglioramento invece la gestione finanziaria (oneri finanziari netti per 9,1 milioni, -28,3% a/a), grazie all’applicazione dei nuovi tassi di interesse sull’indebitamento esistente a partire dal 1° gennaio 2019, come previsto dall’accordo di moratoria sottoscritto con gli istituti bancari lo scorso 11 luglio.
Il conto economico si e’ chiuso infine con un utile netto di 4 milioni, in netta controtendenza rispetto alla perdita di 25,1 milioni del precedente esercizio. Un risultato ottenuto prevalentemente grazie alla cessione del complesso immobiliare locato a Sky, avvenuta lo scorso 2 ottobre che ha generato una plusvalenza netta di oltre 20 milioni. I conti hanno inoltre beneficiato del rilascio di un fondo rischi per l’importo di circa 5 milioni.Dal lato patrimoniale, il gruppo presenta una posizione finanziaria netta negativa consolidata di 455,4 milioni, in significativo miglioramento grazie alla cessione del complesso Sky, rispetto a 664,4 milioni del 31 dicembre 2018.Si segnala inoltre l’ approvazione delle Linee Guida Strategiche per il biennio 2020-2022, che confermano il proseguimento della gia’ avviata valorizzazione degli asset in portafoglio, in via prioritaria con lo sviluppo del Progetto Milano Santa Giulia

Risanamento – Indebitamenfo finanziario netto a 455,4 milioni a fine dicembre 2019

03/02/2020
A fine dicembre 2019 il gruppo Risanamento riporta un indebitamento finanziario netto pari a 455,4 milioni, in lieve aumento rispetto ai 450,9 milioni del mese precedente.
L’ indebitamento finanziario netto della capogruppo si e’ attestato invece a 343,8 milioni (341,8 milioni al 30 novembre 2019).
Si ricorda che Risanamento e’ tenuta a pubblicare, con cadenza mensile, gli aggiornamenti relativi alla propria posizione finanziaria netta, in ottemperanza alla richiesta avanzata da Consob ai sensi dell’ art. 114, comma 5, del D.Lgs. n. 58/98.

Surroga mutuo: richieste record nel 2019 grazie a tassi fissi ai minimi storici

Nuovi minimi storici per i tassi fissi che hanno chiuso il 2019 con le migliori offerte sotto la barriera dell’1% anche per le durate più lunghe. I mutui a tasso fisso erogati nel quarto trimestre del 2019 rappresentano, infatti, il 91,7% del totale (nel terzo trimestre 87,6%) seguiti da quelli a tasso variabile (7,4%). Dall’Osservatorio Mutui di MutuiOnline.it per il 2019 emerge poi che complessivamente nel 2019 l’89,4% degli investitori ha puntato sui mutui a tasso fisso, mentre il 9,3% sui mutui a tasso variabile.Il mutuo con durata ventennale risulta al primo posto sia sul fronte delle richieste che delle erogazioni. In totale i mutui ventennali erogati nel 2019 rappresentano il 37,7%; in seconda posizione si piazzano i mutui della durata di 30 anni (19,3%). Infine a livello geografico, è il Nord Italia che guida la classifica per il maggior numero di mutui erogati nell’ultimo trimestre dell’anno con il 51,2% contro il 35,3% del Centro e il 10,2% del Sud.L’anno appena trascorso è stato caratterizzato da un elevato numero di richieste di sostituzione e surroghe del mutuo (55,6%). Un livello così alto, dice l’Osservatorio, era stato raggiunto solo nel 2015 con il 60,2% di richieste di surroghe. Se nel 2018 le domande di surroga rappresentavano il 46,8%, nell’ultimo trimestre dell’anno le domande per sostituzione o surroga hanno raggiunto il 68,1%. A influire soprattutto l’onda del calo dei tassi su nuovi minimi storici dopo le misure monetarie avviate dalla BCE in settembre.

A Milano è corsa al mattone: boom acquisti per investimento e prezzi galoppano anche in periferia

Se a livello nazionale lil mattone italiano conferma la fase di stagnazione, con i dati Eurostat di oggi che vedono un calo dello 0,3% t/t nel 3° trimestre e +0,4% a/a rispetto al +4,1% medio sia nell’area dell’euro sia nell’UE, c’è una realtà che in questi anni continua a mostrare i muscoli con compravendite sempre più vivaci e prezzi in forte aumento. Parliamo di Milano che attira forte interesse soprattutto in ottica d’investimento. Oggi il colosso immobiliare Hines ha annunciato l’accordo per l’acquisto della Torre Velasca di Milano, uno tra i più celebri simboli architettonici della città.

Più di un quarto degli acquisti è per investimento

Stando all’Osservatorio Immobiliare del Gruppo Tecnocasa il capoluogo meneghino segna nel primo semestre 2019 un +5,7% dei prezzi. Una crescita che va avanti ormai da tre anni, ossia dal primo semestre 2017.
I tempi di vendita in città sono sempre più brevi: 87 giorni con una media delle grandi città di 122 giorni.La domanda di abitazioni a Milano è concentrata sul bilocale che raccoglie il 45,1% delle richieste a conferma dell’attrattività che la città ha per gli investitori che si orientano soprattutto su monolocali e bilocali.  Il 27,4% degli acquisti su Milano sono per investimento.Le periferie di Milano, rimarca l’Osservatorio di Tecnocasa, nel semestre hanno performato meglio delle zone semicentrali. Anche sul mercato delle locazioni la città è dinamica e segnala un aumento del 6,1% per i monolocali, del 4,2% per i bilocali e del 5,3% per i trilocali.
TREND PREZZI MILANO

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Isem
-6,9% -5,5% -1,7% -0,1% +3,5% +8,4% +5,7%

Verso scenario con carenza di immobili disponibili 

Nelle scorse settimane il report sul mercato immobiliare realizzato da FIMAA Milano Lodi Monza Brianza ha evidenziato un crollo dell’offerta di immobili  disponibile in città, -30,5% rispetto allo scorso anno, calo che conferma il rischio dell’esaurimento dello stock disponibile nel giro di pochi anni anni.

L’analisi delle macroaeree della città 

La macroarea centrale di Milano ha segnalato una crescita del 10,9%.  Mercato decisamente dinamico nella zona di Porta Genova, viale Coni Zugna, Solari, Savona e Tortona. Non lontano in corso San Gottardo il mercato è animato soprattutto dagli studenti della Bocconi che scelgono questa zona per la vicinanza all’ateneo. Bene anche la zona di Porta Romana dove aumentano gli investitori alla ricerca di tagli da frazionare. Il centro di Milano poi attira anche acquirenti alla ricerca di immobili di prestigio.
La macoraea di Stazione Centrale – Gioia – Fulvio testi registra un incremento del 6,8%.  Gli incrementi di prezzo hanno interessato soprattutto i quartieri periferici dove hanno acquistato giovani. Tra i quartieri interessati quello di Turro – Gorla, zona periferica di Milano dove, negli ultimi mesi, si registra un target giovane, spesso arriva da altre regioni. Acquistano anche investitori che mettono a reddito l’immobile. In via Bertelli e via Tofane si arriva anche a 3500 € al mq per soluzioni in buono stato. In crescita le quotazioni alla Bicocca. Ad acquistare sono sia investitori che affittano agli studenti e ai lavoratori fuori sede  sia giovani coppie spesso aiutati dai genitori. Valori in aumento anche nella zona di  Cagliero – Stazione Centrale. Numerosi i  piccoli tagli acquistati da investitori che si concentrano soprattutto in via Sammartini e via Gioia e via Ponte Seveso. Investono cifre inferiori a 100 mila € e destinano l’immobile ad affitti turistici.  Interessante movimento in via Pirelli, in particolare nel tratto compreso tra via  Gioia e via Fara,  dove vanno avanti diversi interventi di recupero.  La presenza di numerose aziende soprattutto nell’area di Fabio Filzi determina una buona domanda di immobili in affitto.  Per un bilocale si spendono intorno a 800 € al mese.
In aumento del 6,6% i valori della macroarea di Vercelli – Lorenteggio grazie all’ andamento dei prezzi nei quartieri di Lorenteggio – Frattini e Tolstoj dove il mercato è mosso prevalentemente da acquisti di prima casa. L’arrivo della metropolitana sta influendo solo parzialmente sul rialzo dei prezzi. Positivo anche il mercato delle locazioni: c’è domanda da parte di lavoratori fuori sede (non lontano ci sono l’Oreal, Vodafone) e la domanda è sempre più per immobili arredati e per periodi non superiori a 18 mesi. Mercato positivo anche a Baggio con un mercato decisamente dinamico, alimentato da persone che hanno lasciato immobili in affitto per acquistare ricorrendo al credito. Quasi sempre si tratta di acquirenti che hanno sempre vissuto in zona.
L’incremento dei valori nella macroarea di Bovisa – Sempione è del 6,1%. Nella prima parte del 2019 nella zona di via Carlo Farini si registra un aumento dei valori immobiliari: le motivazioni sono la bassa offerta di case in vendita nel quartiere Isola e le aspettative legate alla riqualificazione dello Scalo Farini. Bene anche Bovisa (dove si segnala anche il recupero della Goccia), Maciachini e Dergano: acquistano anche investitori visto che potrebbero avere possibilità di rivalutazione futura essendo non lontani dallo Scalo Farini e con prezzi contenuti. A Bovisa incide anche la presenza dell’università con acquisti da parte dei genitori. Prezzi in crescita anche a Niguarda in seguito ad una domanda vivace alimentata soprattutto da potenziali acquirenti già residenti nel quartiere. Tanti i giovani under 30 che realizzano il primo acquisto orientandosi su bilocali da 150 mila €. Presenti anche investitori grazie alla presenza dell’Ospedale Niguarda che determina anche richieste di acquisto da parte di personale medico. Positivo poi il trend nella zona di piazza Firenze ed Espinasse – Varesina – Certosa – Accursio- Monteceneri, nella prima parte del 2019, si registra un aumento dei prezzi dovuto ad una domanda vivace sia di prima casa sia di casa acquistata per investimento. In queste zone ha inciso il completamento della linea lilla anni fa e ora anche l’arrivo del consolato americano e la riqualificazione dello Scalo Farini.
+5,4% l’incremento degli immobili nella zona di Lodi – Corsica. Qui incidono le aspettative legate alla riqualifcazione dello Scalo di Porta Romana oltre che le aspettative legate alle olimpiadi Invernali che prevedono qui la nascita del Villaggio Olimpico che ospiterà gli atleti e che post evento dovrebbe essere riconvertito in studentato. Bene la zona di corso Lodi dove non lontano si è insediata la Fondazione Prada anni fa e da poco  Fastweb nella sede di Symbiosis. Si registra anche una buona domanda di spazi direzionali e terziari.
+4,9% le quotazioni degli immobili nella zona di Città Studi  – Indipendenza dove si segnala un recupero in particolare nelle zone periferiche. Si segnala un mercato dinamico a Lambrate,  nel quartiere piazza Udine – quartiere Feltre. L’aumento è da attribuire alla maggiore domanda e alla minore offerta che hanno velocizzato anche i tempi di vendita. Si compravendono prevalentemente prima casa, quasi sempre acquisti migliorativi di tagli medio grandi. Bene anche quartiere Adriano soprattutto in seguito al completamento della nuove sede della Siemens.
Navigli  – Famagosta mette a segno un aumento di valore del 2,6%. Fermento in zona Barona – Santa Rita Tra i motivi dell’aumento, la domanda di acquirenti di prima casa e investitori che non riescono ad accedere al mercato immobiliare dei Navigli, decisamente più costoso. Soffermandoci in particolare su via Watt, il mercato immobiliare è vivace e costituito sia da investitori che decidono di mettere a reddito l’immobile e sia da genitori di studenti delle  vicine università e scuole Iulm, Bocconi e Naba.  Buon andamento anche per la zona di Tibaldi  – San Gottardo – Cermenate dove si registra una buona  tenuta dei tagli piccoli (bilocali e monolocali), particolarmente richiesti dagli investitori.

Eurozona: prezzi delle case in aumento del 4,1% a/a nel 3Q, in Italia torna segno più

I prezzi delle case sono aumentati del 4,1% sia nell’area dell’euro sia nell’UE nel terzo trimestre del 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Queste cifre provengono da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea. Rispetto al secondo trimestre del 2019, i prezzi delle case sono aumentati dell’1,4% nell’area dell’euro e dell’1,5% nell’UE nel terzo trimestre del 2019.
Si segnala che i prezzi delle case in Italia sono tornanti positivi (+0,4%) nel terzo trimestre del 2019 rispetto al pari periodo dell’anno precedente.

Investimenti immobiliari corporate: nel 2019 volumi per 11,7 mld di euro. Record a Milano

Il mercato degli investimenti corporate in Italia ha registrato 11,7 miliardi di investimenti nel 2019 (+40,6% rispetto al 2018), superando il massimo storico di 11,1 miliardi del 2017. Così emerge dall’ultimo Prelios Group Market Research relativo agli investimenti immobiliari corporate (non residenziali) per investitori istituzionali registrati nel 2019 in Italia.
Il mercato direzionale si conferma l’asset class più richiesta dagli investitori con 5 miliardi di investimenti. Bene anche il comparto alberghiero che ha registrato investimenti per 2,9 miliardi di Euro, 4 volte superiore al volume registrato nel 2018
Record di investimenti a Milano per un valore di 4,3 miliardi di Euro (+51,7% rispetto al 2018) trainato soprattutto dal comparto direzionale che registra investimenti per 3,5 miliardi di Euro, il valore più alto negli ultimi 8 anni. In espansione anche il mercato di Roma che registra un volume complessivo del compravenduto di 1,8 miliardi di Euro trainato dai comparti direzionale, retail e hotel.

Italia: prezzi delle case in calo nel III trimestre, ma non per il nuovo

I prezzi delle case in Italia continua a scendere, ma soltanto per le abitazioni esistenti, mentre il nuovo si conferma essere un mercato in crescita. Secondo le stime preliminari dell’Istat, diffuse oggi, nel terzo trimestre del 2019 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, è sceso dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. La diminuzione, spiega l’Istat, è dovuta unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti, in calo pari a -0,5%, dopo la crescita rilevata nel secondo trimestre, mentre i prezzi delle abitazioni nuove continuano a crescere (+0,8% dal +0,3% del trimestre precedente).Su base annua, l’indice è salito dello 0,4% nei confronti dello stesso periodo del 2018 (era -0,1% nel secondo trimestre 2019). L’aumento, il primo dal quarto trimestre 2016, è da attribuirsi soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove che hanno accelerato, su base tendenziale, passando da +0,5% del secondo trimestre a +1,3% del terzo trimestre. Anche i prezzi delle abitazioni esistenti, dopo dieci trimestri di cali consecutivi, hanno registrato una lieve variazione positiva pari a +0,1% (era -0,4% nel trimestre precedente).Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita persistente dei volumi di compravendita: +5% l’incremento tendenziale registrato per il terzo trimestre del 2019 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale.

Mutui: tornano a crescere le richieste dopo 9 mesi di cali

Dopo nove mesi caratterizzati da una costante contrazione, sorprendentemente il mese di settembre fa segnare una inversione di tendenza per le richieste di nuovi mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane, con un aumento dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2018. E’ ciò che emerge dall’ultimo Barometro Crif, diffuso oggi. Indubbiamente, rappresenta un elemento positivo per il mercato dopo una fase di perdurante debolezza.

Si conferma in crescita anche l’importo medio richiesto, che con 133.315 euro fa segnare il valore più elevato degli ultimi otto anni. Per quanto riguarda la distribuzione per classe di durata dei mutui, invece, il mese di settembre ha visto un maggiore orientamento dei piani di rimborso compresi tra i 16 e i 20 anni, che arrivano a spiegare il 25% del totale delle richieste.

Prezzi case potrebbero salire nei prossimi mesi fino al 3% nelle grandi città

Il mercato immobiliare italiano potrebbe dare un colpo di reni sul finire d’anno. Secondo gli esperti di Tecnocasa, nei prossimi mesi, in chiusura del 2019, i prezzi delle case potrebbero salire nelle grandi città, con una crescita dei valori dall’1 al 3 per cento. Nelle realtà più piccole e intermedie, come i comuni dell’hinterland e i capoluoghi di provincia, i prezzi rimarranno stabili.

Tassi negativi alimentano rischio bolla prezzi case delle grandi città UE, Milano si salva

Tra le possibili controindicazioni di un prolungato periodo di tassi di interesse negativi c’è anche quello di una possibile bolla immobiliare. L’UBS Global Real Estate Bubble Index 2019, che prende in considerazione i prezzi delle 24 maggiori città mondiali, evidenzia dove è più concreto il rischio bolla e a primeggiare è a sorpresa la tedesca Monaco di Baviera, seguita da Toronto, Hong Kong e Amsterdam. Anche Francoforte, Vancouver e Parigi si trovano in territorio a rischio bolla, mentre squilibri importanti caratterizzano Zurigo, Londra, San Francisco, Tokyo e Stoccolma.Le valutazioni sono elevate a Los Angeles, Sydney, Ginevra e New York. Al contrario, i mercati immobiliari di Singapore, Boston e Milano sono equamente valutati, mentre invece Chicago è sottovalutata. Inclusi per la prima volta nell’edizione di quest’anno dell’indice, Madrid, Mosca e Tel Aviv sono in territorio sopravvalutato, mentre il mercato immobiliare di Dubai presenta prezzi equi.Negli ultimi quattro trimestri, gli squilibri sono aumentati soprattutto nell’Eurozona, con Francoforte e Parigi che, rispetto all’anno scorso, sono entrate in zona a rischio bolla. Al contrario, le valutazioni a Vancouver, San Francisco, Stoccolma e Sydney sono nettamente diminuite. Anche il mercato immobiliare di Londra si è notevolmente raffreddato, spostando per la prima volta in quattro anni il polo finanziario fuori dal territorio a rischio bolla. Per contro, i punteggi dell’indice a New York e Los Angeles sono solo leggermente inferiori rispetto all’anno scorso, mentre Tokyo e Singapore rimangono quasi invariati.“A livello globale, per quanto riguarda la domanda di alloggi urbani, l’incertezza economica ha superato l’effetto del calo dei tassi di interesse.. Tuttavia, in alcune parti dell’Eurozona, i bassi tassi stanno ancora contribuendo a spingere le valutazioni immobiliari in territorio a rischio bolla”, Mark Haefele, Chief Investment Officer presso UBS Global Wealth Management.In media, nelle città analizzate, gli aumenti dei prezzi rettificati per l’inflazione si sono praticamente fermati negli ultimi quattro trimestri. Le proprietà residenziali si sono apprezzate nettamente solo a Mosca, Boston e nelle città dell’Eurozona. Francoforte è stata l’unica città a registrare una crescita dei prezzi a doppia cifra, cosa comune a livello globale negli anni precedenti. Per contro, ci sono state correzioni di oltre il 5% rispetto all’anno precedente a Sydney, Vancouver e Dubai.

Affitti: canoni locazione in aumento soprattutto per monolocali, nuovi rincari in arrivo

Prezzi case e canoni di locazione destinati a lievitare negli ultimi mesi dell’anno. Secondo gli esperti di Tecnocasa, nei prossimi mesi, i prezzi delle case potrebbero salire nelle grandi città, con una crescita dei valori dall’1 al 3 per cento. Nelle realtà più piccole e intermedie, come i comuni dell’hinterland e i capoluoghi di provincia, i prezzi rimarranno stabili. Continueranno a salire anche i canoni di locazione. Ad oggi, nelle grandi città, sono in aumento del +2,3% per i monolocali, +1,8% per i bilocali e per i trilocali. Milano e Bologna, rimarca Tecnocasa, mettono a segno l’aumento dei canoni più importante. Tra le motivazioni c’è la riduzione dell’offerta sul mercato dovuta, prevalentemente, alla crescita del fenomeno degli affitti turistici. Continua a funzionare il contratto a canone concordato scelto dal 29,5% di chi ha affittato con la nostra rete, trovando sempre più consensi tra proprietari ed inquilini. La tipologia più affittata è il bilocale (40,9%), a seguire il trilocale (35%). I tempi di locazione sono di 46 giorni nelle grandi città, 53 giorni nel loro hinterland e 50 giorni nei capoluoghi di provincia.In chiusura del 2019 gli esperti di Tecnocasa si aspettano un ulteriore aumento dei canoni nelle grandi città, anche se a livello nazionale il 69% delle nostre agenzie si aspetta una stabilità. A Milano il 35,8% degli affiliati ritiene che i canoni possano ancora aumentare tra 0 e 5%.

Abi: continua la crescita dei mutui, ad agosto tassi di interesse ai minimi storici

Al 31 agosto 2019 i prestiti a famiglie e imprese registrano una crescita su base annua pari al +0,9%. Così emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese come sottolinea l’Abi nel Rapporto mensile di settembre 2019.

Sempre a luglio cresce il mercato dei mutui, con l’ammontare totale dei finanziamenti in essere delle famiglie che registra una variazione positiva di +2,4% su base annua. I tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento si attestano sui minimi storici, con il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni pari a 1,68% (1,69% a luglio 2019, 5,72% a fine 2007) e quello per le imprese pari a 1,25% (1,37% il mese precedente; 5,48% a fine 2007). Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,52% (2,54% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007).

Immobiliare: crescono gli investimenti nel mercato italiano. Delude l’offerta con case in cattive condizioni

Dopo il calo nel 2018, dovuto ad una contrazione fisiologica rispetto ad un anno boom come il 2017 e al drastico calo del prodotto di qualità sul mercato, il mercato degli investimenti immobiliari in Italia si stima in ripresa per il 2019, registrando un +8% arrivando a 8,4 miliardi di euro. Così si legge nell’European Outlook 2020 presentato al 27esimo Forum di Scenari Immobiliari secondo cui la crescita continuerà anche nel 2020, portando gli investimenti a nove miliardi.A trainare questa crescita è la regione Lombardia, indicata come la locomotiva d’Europa, e questo grazie ad una capacità di attrazione di capitali tra le prime nel vecchio continente. Dal 2010 al 2020 si stima un totale di circa 64 miliardi di euro investiti nel settore immobiliare in Italia, di questi il 42 per cento in Lombardia. Per l’anno in corso si stima un ammontare di 5,1 miliardi di euro di investimenti esteri nel mercato immobiliare, concentrati soprattutto nel settore uffici, 42,5 per cento, segue il settore commerciale con il 23,8 per cento degli investimenti esteri totali.Cresce del 3,8% sul 2018 il fatturato complessivo del mercato italiano quest’anno e così anche gli acquisti nel settore residenziale. In tal caso si contano 670mila compravendite nel 2019, +9,8% rispetto al 2018 e 700mila nel 2020 (+4,5% rispetto al 2019). Stabili le quotazioni nell’anno in corso e solo il prossimo si prevede una lieve ripresa attorno all’1%. L’offerta, dice il report di Scenari Immobiliari, è composta da case in cattive condizioni che la domanda non compra. La domanda immobiliare, anche se in progressivo aumento, è per il sessanta per cento caratterizzata dal “miglioramento abitativo”, per un venti per cento da necessità o passaggio dalla locazione. Mentre per quasi il venti per cento è determinata da investimento, per sé o per i figli.Il mercato immobiliare italiano – ha commentato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, presentando il Rapporto – non riesce a stare al passo con il ritmo di crescita degli altri Paesi europei. Solo nell’area milanese il mercato immobiliare ha un andamento positivo e allineato alle migliori piazze del continente. Nel resto del Paese esiste un deep market dove il movimento del mercato è sui livelli degli anni di crisi, con piccoli spunti di crescita, e le quotazioni sono in calo costante. Emergono in modo evidente gli effetti del crollo delle nuove edificazioni e delle ristrutturazioni integrali, mentre vanno bene i micro interventi, a scala di appartamento. Se a Milano le case nuove offerte in vendita sono circa il quindici per cento del totale, a Roma meno del cinque. A Bologna, Napoli, Bari e tanti altri capoluoghi il prodotto nuovo è inesistente. Mancano non solo le case, ma anche i prodotti innovativi che oggi la domanda richiede, quali microliving, appartamenti adatti alla locazione. L’offerta è composta da prodotto usato in cattive condizioni e la domanda preferisce non comprare”

Affitto casa rende sei volte più dei BTP, la classifica città per città

Affittare casa rende di più rispetto a qualche anno fa, mentre scende la resa da un investimento in Btp. Una forbice che si allarga in scia alle nuove mosse espansive della Bce e al contestuale placarsi del rischio Italia dopo la crisi di governo che ha portato alla nascita del Conte-bis, con l’appoggio del Pd al posto della Lega. Ieri il Btp decennale è stato allocato al tasso minimo storico di 0,88%, livello più che dimezzato rispetto a qualli medi di un anno fa.

Il confronto con i Btp diventa sempre più impari

Sponda da calo prezzi case e aumento canoni affitto

“Dal 2014 allo scorso anno – spiega Isabella Tulipano dell’ufficio studi Solo Affitti – i rendimenti medi delle abitazioni in affitto nelle principali città italiane sono aumentati di un punto, dal 5,1% al 6,1%. Nel quadriennio esaminato questo incremento è stato favorito sia dall’aumento dei canoni medi (+15,3%), da 608 a 701 euro, sia dalla discesa dei prezzi medi di vendita degli immobili, passati da 2.681 a 2.529 euro/ mq. La crescente richiesta di abitazioni in affitto nel nostro paese e, al contempo, la perdurante stagnazione dei prezzi delle case riconducibile all’incertezza economica sono i principali fattori che incidono sulla crescita dei rendimenti da locazione”.

Le rendite da affitto nelle maggiori città

Tra i capoluoghi che secondo Solo Affitti consentono ai proprietari di immobili di ottenere buoni guadagni ci sono anche Napoli e Torino (6,4%), di poco superiori a quelli rilevati a Milano (6,3%). Chi affitta casa in centro a Bologna (6,1%) ottiene un rendimento lordo in linea con la media nazionale. Gli introiti, seppur più alti dei titoli di Stato, sono inferiori alla media italiana a Genova, Ancona e Bari (5,7%).

“I rendimenti lordi che abbiamo rilevato – aggiunge Tulipano – non sono poi così distanti da quelli netti. La tassazione sugli affitti, infatti, gode di numerose agevolazioni: la ‘cedolare secca’, ad esempio, prevede un’aliquota ordinaria del 21% per i contratti liberi “4+4” e una ridotta del 10% per i contratti a ‘canone concordato’. Per valutare la convenienza dell’investimento immobiliare, basti pensare che le obbligazioni diverse dai titoli di Stato sono tassate al 26% e comportano rischi a volte anche molto elevati. Al contrario i rischi legati all’insolvenza dell’inquilino possono essere annullati utilizzando garanzie dedicate, come Affittosicuro, che proponiamo gratuitamente ai proprietari di casa che si rivolgono a noi per rendere l’investimento immobiliare sicuro”.

Nella Capitale i rendimenti dei bilocali affittati in centro città si sono attestati attorno al 5,6%, poco più che a Firenze (5,5%) e Perugia (5,1%). Fanalino di coda in questa speciale graduatoria è Venezia, dove Solo Affitti ha rilevato una redditività media dei canoni pari al 4,8% per le case affittate nel centro abitato sulla terraferma.

Investimenti immobiliari non residenziali: +54% nel primo semestre, boom di uffici a Milano

 
Gli investimenti immobiliari corporate (non residenziali) hanno fatto registrare nel primo semestre dell’anno transazioni per 4,9 miliardi di euro, in crescita del 54,5% rispetto all’anno scorso. Come riportato dal report Prelios Group Market Research, il mercato di Milano ha confermato la fase di espansione registrando un volume di investimenti pari a 1,6 miliardi di euro, in aumento del 39%, grazie soprattutto al settore direzionale (uffici) che ha totalizzato transazioni per 1,2 miliardi di euro, +75% rispetto a un anno fa. A Roma si sono registrati oltre 700 milioni di investimenti, in crescita del 18%. Ancora qui il mercato direzionale è stato il settore più performante con investimenti pari a 420 milioni di euro, seguito dal mercato retail (aree commerciali).Il peso degli investitori esteri è elevato con 3,8 miliardi di euro, pari al 78% del valore transato complessivo (in crescita rispetto al 75,8% del 1° semestre 2018), ed è ulteriormente aumentato nel secondo trimestre raggiungendo la percentuale dell’80%. Gli investitori statunitensi hanno confermato ancora una volta il proprio peso nell’economia immobiliare italiana, seguiti da investitori asiatici e del Medio Oriente.

Risanamento – Nel 1H19 Valore della produzione in aumento a 1,9 mln (+49,2% a/a)

31/07/2019 09:38 MKI
Nei primi sei mesi dell’esercizio in corso Risanamento ha riportato un valore della produzione di 1,9 milioni, in aumento del 49,2% su base annua.
A livello di gestione operativa, l’ Ebitda risulta negativo per 6,2 milioni, sebbene in miglioramento del 14,1% rispetto al deficit di 7,2 milioni del primo semestre 2018.
In rosso anche l’Ebit, pari a 7,2 milioni (-12% a/a).
Nel periodo in esame Risanamento ha registrato una consistente riduzione degli oneri finanziari grazie all’ applicazione dei nuovi tassi di interesse sull’ indebitamento esistente a partire dal 1 gennaio 2019, in linea con quanto previsto dall’ accordo di moratoria sottoscritto con gli istituti bancari lo scorso 11 luglio 2018.
Si segnalano inoltre alcuni proventi positivi straordinari e non ricorrenti, riferiti principalmente al rilascio di un fondo rischi per l’ importo di circa 5 milioni.
Il conto economico si e’ chiuso infine con una perdita netta di 4,7 milioni (-62,5% a/a), contro il rosso di 12,5 milioni registrato nel pari periodo di confronto, beneficiando del risultato netto delle attivita’ destinate alla vendita (6,4 mln 1H19 vs 2 mln 1H18).Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2019 l’ indebitamento finanziario netto ammontava a 678,5 milioni (664,4 milioni al 31 dicembre 2018)

GOLD IDEA

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3 pensieri su “RISANAMENTO = SIRI ?”

    1. Ciao si l’obiettivo primo dell’analisi è 0,017-0,170 solito 1000% canonico il take profit lo lascio sempre a scelta di chi ci legge ,per due motivi , primo ognuno sa per quanto è esposto e quanto puo’ tenere l’investimento e secondo la parola vendere mi è sconosciuta 🙂 conosco la parola buy , se possibile sui minimi e ricerca trend il piu’ lungo sia possibile anticipare. Per ora da quando abbiamo fatto questa analisi da 0,034 siamo arrivati a 0,126 e non è male considerando cosa si diceva sul settore 2-3 anni fa. Ora se Rinascimento raggiunge il primo obiettivo 0,170 a nessuno di noi dispiacerà e poi vedremo come si comporta lì.Considerando il tempo che ci ha impiegato da 0,034 a 0,126 non sarà così dietro l’angolo penso il raggiungimento anche di 0,170 ,ma l’importante è essere stati capaci ancora una volta di trovare una “pepita” 🙂 quindi MISSION perfettamente compiuta al momento.Ciao buon tutto !

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