BITCOIN…un crollo pre-annunciato

Eccoci a un nuovo appuntamento con un articolo / analisi  questa volta dedicato a una CRIPTOVALUTA : BITCOIN

Partiamo dall’idea guida, pubblicata su FACE BOOK sul mio profilo personale il 27 Giugno 2019 ad allertare  proprio sui massimi che toccò BITCOIN area 13800/13300 una possibile forte discesa.

Fulvio Cortesi
27 giugno ·

Guardando il grafico di BITCOIN mi è venuto un sospetto….
Dopo 20000-3300
Non farà mica un Move 13800-2350 ?
Le Cripto non le trado…e non me ne voglia chi lo fa
E’ un’idea……. non proprio ottimistica…
Anche perchè la concorrenza di FACEBOOK…..quanto peserà nel futuro su BITCOIN ?

BITCOIN

Come potete vedere chiaramente dal grafico dal 27 Giugno 2019 al 30 Settembre 2019 BITCOIN ha rotto al ribasso una FLAG/TRIANGOLO  con base a 9500 il che ha nel tempo portato al minimo di oggi 7683 (-6117 dai massimi a 13800) molto prossimo a 7500-6500 ma ancora ben lontano dal target 5200/4800 che vedete sul grafico.

Fulvio Cortesi BITCOIN 7683………… -6117 dai massimi a 13800 siamo ampiamente sotto ritracciamento del 50% dei 10500 di up che è a -5250$:) , rientra al ribasso nel box 6500-9500 mah….no comment….ma a me…13800-2350……continua a piacere…come move dopo 20000-3300 suona bene………e per ora….va giù. eccome se va giù…manca solo cedere quota 6800/6500.
TORNIAMO ALL’ARTICOLO DI OGGI
Detto questo l’idea guida 13800/13300—2350 con il minimo a 7683 ha fatto già parecchia della strada ipotizzata il 27 Giugno 2019 e sia la concorrenza di LYBRA (by FACEBOOK) sia “curiose” notizie ad orologeria arrivate in questi ultimi mesi hanno “casualmente” dato i motivi….per percorrerla ….evidenziando un trend ancora impostato al ribasso dopo un movimento di tutto rispetto da 3300 a 13800/13300 da +10500.
E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

vedi idea guida
27 giugno
Guardando il grafico di BITCOIN mi è venuto un sospetto….
Dopo 20000-3300
Non farà mica un Move 13800-2350 ?
Le Cripto non le trado…e non me ne voglia chi lo fa
E’ un’idea…….🙂 non proprio ottimistica…
Anche perchè la concorrenza di FACEBOOK…..quanto peserà nel futuro su BITCOIN ?
BITCOIN

Data la perfetta intuizione dei massimi di BITCOIN area 13800-13300 del 27 Giugno 2019 a cui è seguito da allora a oggi 30/09/2019 quasi un -45% anche questa idea entra di diritto nelle GOLD IDEA di SFI TRADING ADVISOR.

Come potete vedere chiaramente dal grafico dal 27 Giugno 2019 al 30 Settembre 2019 BITCOIN ha rotto al ribasso una FLAG/TRIANGOLO  con base a 9500 il che ha nel tempo portato al minimo di oggi 7683 (-6117 dai massimi a 13800)


AGGIORNAMENTO 14 OTTOBRE 2019

Vedi idea guida

Come potete vedere chiaramente dal grafico dal 27 Giugno 2019 al 30 Settembre 2019 BITCOIN ha rotto al ribasso una FLAG/TRIANGOLO  con base a 9500 il che ha nel tempo portato al minimo di oggi 7683 (-6117 dai massimi a 13800) molto prossimo a 7500-6500 ma ancora ben lontano dal target 5200/4800 che vedete sul grafico.

Fulvio Cortesi BITCOIN 7683………… -6117 dai massimi a 13800 siamo ampiamente sotto ritracciamento del 50% dei 10500 di up che è a -5250$:) , rientra al ribasso nel box 6500-9500 mah….no comment….ma a me…13800-2350……continua a piacere…come move dopo 20000-3300 suona bene………e per ora….va giù. eccome se va giù…manca solo cedere quota 6800/6500.

bitcoin

AGGIORNAMENTO 23 OTTOBRE 2019

BITCOIN 7276

(Nuovo minimo ceduto 7500)

-6524 da nostro alert short 13800/13300

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

Vedi idea guida e precedente aggiornamento.

Come potete vedere chiaramente dal grafico dal 27 Giugno 2019 al 30 Settembre 2019 BITCOIN ha rotto al ribasso una FLAG/TRIANGOLO  con base a 9500 il che ha nel tempo portato al minimo di oggi 7683 (-6117 dai massimi a 13800) molto prossimo a 7500-6500 ma ancora ben lontano dal target 5200/4800 che vedete sul grafico.

Fulvio Cortesi BITCOIN 7683………… -6117 dai massimi a 13800 siamo ampiamente sotto ritracciamento del 50% dei 10500 di up che è a -5250$:) , rientra al ribasso nel box 6500-9500 mah….no comment….ma a me…13800-2350……continua a piacere…come move dopo 20000-3300 suona bene………e per ora….va giù. eccome se va giù…manca solo cedere quota 6800/6500.

BITCONCRASH

BITCOIN

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITCOINPULLBACK103009500

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITCOIN

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITCOINNUOVO

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITOINCROLLO

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITCOINDISCESA

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITCOIN 7776

BITCOIN

BITCOIN

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITCOIN 7377 21 Novembre 2019

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

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BITCOIN 6771 22 Novembre 2019

per ora….tutto come ipotizzato il 27 Giugno 2019 a 13800/13300 nuovo minimo….a 6771 , ceduto anche 7500 e 6800 è raggiunto.

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 75006800-6500-5100-4800—-2350

bitcoin

bitcoin-1

BITCOIN 6503 25 Novembre 2019

per ora….tutto come ipotizzato il 27 Giugno 2019 a 13800/13300 nuovo minimo….a 6503 , ceduto anche 7500 e 6800 ,raggiunto 6500.

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

bitcoin

bitcoin-1

Data la perfetta intuizione dei massimi di BITCOIN area 13800-13300 del 27 Giugno 2019 a cui è seguito da allora a oggi 22/11/2019 un crollo superirore al -55% anche questa idea entra di diritto nelle GOLD IDEA di SFI TRADING ADVISOR.

Come potete vedere chiaramente dal grafico dal 27 Giugno 2019 al 22 Novembre 2019 BITCOIN ha rotto al ribasso una FLAG/TRIANGOLO  con base a 9500 il che ha nel tempo portato al minimo di oggi 6503

(25/11/2019  -7297 dai massimi a 13800)

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITCOIN

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

bitcoin

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

bitoincigno

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITCOIN

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITcoin

Data la perfetta intuizione dei massimi di BITCOIN area 13800-13300 del 27 Giugno 2019 a cui è seguito da allora a oggi 18/12/2019 un crollo superirore al -57% anche questa idea entra di diritto nelle GOLD IDEA di SFI TRADING ADVISOR.

Come potete vedere chiaramente dal grafico dal 27 Giugno 2019 al 18 Dicembre  2019 BITCOIN ha rotto al ribasso una FLAG/TRIANGOLO  con base a 9500 il che ha nel tempo portato al minimo di oggi 6416

bitcoin-1-1

(18/12/2019  -7384 dai massimi a 13800)

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

bitcoinincloacivitella

E’ chiaro che il cedimento di 9500 e 8800 non possono che portare a 7500/6800/6500 e su loro cedimento a 5100/4800 e che solo un recupero di 9500 potrà evitare i target 7500-6800-6500-5100-4800—-2350

BITCOISEMPREINCULOACIVITELLA

Quando leggevo articoli di questo tipo sull’ORO era a 1900$ oncia e lo davano diretto a 5000$….infatti scese a 1050/1100
Ora rileggo articoli in cui BITCOIN che quota oggi 7300$ (con un minimo a 6400 da 13800/13300 ) la danno diretta a 50000 per il 2020….
Quanto scommettiamo che quel 50000$ diventerà un 5000$ ?

https://www.cryptorivista.com/ch-it/news/ceo-nexo-il-prezzo-di-bitcoin-raggiungera-facilmente-50-000-nel-2020?fbclid=IwAR3mclGEohqI495qcS98AbZc3GsKpPIcTpntTjwLdgigH5TLygXVh3sddSQ

CEO Nexo: il prezzo di Bitcoin raggiungerà facilmente i $ 50.000 nel 2020

BTC

Antoni Trenchev, il fondatore della piattaforma Nexo, in un’intervista con Bloomberg ha dichiarato che il prezzo di bitcoin può “molto facilmente” raggiungere i $ 50.000 quest’anno.

Antoni Trenchev, il fondatore della piattaforma Nexo, in un’intervista con Bloomberg ha dichiarato che il prezzo di bitcoin può “molto facilmente” raggiungere i $ 50.000 quest’anno.Secondo l’uomo, da quando BTC è nato il suo prezzo ha sempre mostrato i modelli comportamentali del prezzo unici nella loro dinamica, che non possono essere trovati in nessun altro strumento finanziario.

“Bitcoin è un asset straordinario che non è correlato ad un ampio mercato. L’unica cosa simile che abbiamo visto negli ultimi cent’anni è stata la crescita del dollaro USA rispetto al marco tedesco negli anni 1920”, ha aggiunto Trenchev.

Una previsione molto più conservativa è stata recentemente fatta dal CEO di Galaxy Digital Mike Novogratz. Secondo quest’ultimo, nel 2020, la prima criptovaluta si consoliderà sopra i $ 12.000.

Inoltre ricordiamo che, di recente, gli analisti di BitMEX hanno fatto le previsioni per il 2020. Secondo il documento pubblicato, il prezzo di bitcoin non supererà $ 15.000 quest’anno.

ARTICOLO 50000$ ARCHIVIATO…..IL TEMPO E’ SEMPRE IL MIGLIOR GIUDICE ….E NON MENTE MAI…..(LUI)

BITCOISEMPREINCULOACIVITELLA

BITCOININCULOSEMPREAIBIFOLCHICHEICAZZILORONONSELIFANNOMAI

bitcoincrollachemettiamounaltropalonelculoaquellichesicredonofurbiacivitella

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BITOIN65009500PULLBACK

BITCOIN

USA aprono alla regolamentazione del Bitcoin: prezzo alle stelle
“Sembra che le autorità statunitensi stiano finalmente prendendo sul serio il bitcoin e i suoi pari, con il valore del Bitcoin che ha toccato un nuovo massimo” commenta Simon Peters, esperto di criptovalute e analista della piattaforma di investimento multi-asset eToro,.A far da traino alle quotazioni della regina delle monete digitali i commenti delle autorità degli Stati Uniti di ieri. Mentre il presidente Trump si è impegnato a utilizzare il Secret Service per sradicare i crimini legati ai criptoasset, come parte della sua proposta di bilancio da 4,8 miliardi di dollari, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ammesso che la Fed stava investendo seriamente nella crescita dei criptoasset, e stava studiando, in particolare, la possibilità di un “Fedcoin”, una stablecoin ufficiale.“Parlando di fronte al comitato dei servizi finanziari della Camera degli Stati Uniti, Powell ha riconosciuto i recenti progressi della Cina nello sviluppo della tecnologia blockchain, che include piani per un cripto assett di Stato. Tuttavia, Powell ha respinto l’idea di avere un “open ledger” – una sorta di libro mastro aperto – come proposto in Cina, in cui i dettagli dell’utente sarebbero visibili. Questo non è qualcosa che sarebbe particolarmente attraente nella realtà Americana”, ha detto Powell in audizione

BITCOINNUOVO

bitcoin

In questo video si dice che da 3300/6400-10000 con il terzo l’HALVING di Maggio/Giugno 2020 potrebbe arrivare  a 350.000 (moltiplicando ancora una volta per 100 il minimo di 3300/3500 cosi come accaduto da 10 a 1000 da 200 a 20000 )per una riduzione della produzione e aumento della domanda (oggi 20-02-2020 quota 9400$) ovviamente verificheremo…..come andranno le cose…

Halving: perché?

Per gli esperti di bitcoin, è un appuntamento fisso: quello con l’halving, il “dimezzamento” della produzione della criptovaluta, che si ripete circa ogni quattro anni (più precisamente, ogni 210 mila blocchi minati).

La mossa, già programmata fin dalla creazione del bitcoin, segue le precedenti del 2012 e del 2016. Si tratta del dimezzamento del premio corrisposto ai miners. Vi sono circa 10 mila “nodi” sparsi in tutto il mondo in grado di far girare il codice con cui vengono effettuate le transazioni in bitcoin, sebben non tutti i computer siano anche miners, ovvero quelli che possono elaborare e confermare tali transazioni.

Ma il processo del mining è lungo e dispendioso, sia per le energie che richiede sia per gli hardware necessari. Chi lo porta avanti percepisce dunque un corrispettivo, naturalmente in bitcoin. Ad oggi, si tratta di 12,5 per ogni blocco (ogni transazione confermata dai miners si aggiunge alle precedenti fino a formare un blocco, ovvero un anello della blockchain): dall’11 maggio, verrà dimezzato a 6,25 bitcoin.

Come si comporteranno i bitcoin dopo l‘halving?

Il dimezzamento implica la riduzione del tasso a cui vengono “stampati” nuovi bitcoin e, dunque, ne riduce la circolazione. Nel 2012, quando il corrispettivo per i miners passò da 50 a 25 bitcoin, il valore della criptovaluta passò da 12,35 a 234,25 dollari in quattro mesi, per poi (dopo un lento ritracciamento) schizzare a 1.137 dollari dopo un anno.

Nel 2016 la dinamica cambiò di poco: il prezzo dei miners passò da 25 a 12,5 bitcoin e, nel corso dei successivi 12 mesi, la criptovaluta passò da 650 dollari a quasi 20 mila.

Ad oggi, gli analisti si aspettano un forte arretramento nell’immediato post-dimezzamento (come accaduto anche nel 2012 e 2016), per poi salire a una velocità sempre più sostenuta con l’approcciarsi della fine dell’anno. Le perdite iniziali potrebbero aggirarsi introno al 25%-35%, ma si stima che, nei prossimi due anni, i bitcoin possano prendere il volo fino a raggiungere 100/200mila dollari.

In ogni caso stavolta gli esperti sono più cauti, in considerazione della grave crisi in cui il Covid-19 ha gettato le principali economie globali e che, ora, si sovrappone proprio alla fase che prevedono ribassista per i bitcoin.

Come ha reagito il bitcoin al coronavirus?

La crisi economica scaturita dal deflagrare del Covid-19 non ha risparmiato neanche il mercato delle criptovalute. A marzo i bitcoin hanno subito un crollo di oltre il 35%, con un picco nella settimana dal 10 al 13 marzo.Eppure, la volatilità della criptovaluta ha premiato gli investitori: chi ha comprato bitcoin all’inizio dell’anno ha visto il loro valore salire nei primi quattro mesi dell’anno del 40%.

MA QUALCUNO LA PENSA COME NOI

BITCOINAGGIORNAMENTO

BITCOINAFFONDAALTROCHE50000

BITCOINSIFOTTA

BITCOIN8800CIAOCIAO

BITCOINCROLLO

BITCOINANCHEQUESTAPIANOPIANO

BITCOIN

cignonerobitcoin

Crash delle criptovalute: Bitcoin (-29%) ed Ethereum (-38%) falliscono mission da ‘safe haven’

All’interno di una giornata da Incubo sui mercati finanziari, con Wall Street affossata fino a -8% dai timori legati alla pandemia Covid-19 e Piazza Affari che ha segnato la peggior seduta di sempre a quasi -17%, si segnalano anche i crolli vistosi delle criptovalute. Il Bitcoin segna un calo di oltre il 29% in area 6.000 dollari, mnetre fa peggio l’Ethereum con -38% circa.Nei giorni scorsi John Bollinger, creatore del popolare indicatore di trading “Bande di Bollinger”, si è detto sorpreso del fatto che il Bitcoin non si stia comportato come ‘bene rifugio’. “Anche il Bitcoin è caduto vittima del panico legato al COVID-19. Non me lo sarei mai aspettato, credevo che avrebbe agito da safe haven”, ha scritto su Twitter. In un’altro tweet ha detto: “Il rifugio è una questione di percezione, non di fatto. Se si ritiene che un bene sia un rifugio sicuro, lo è. La questione è interamente psicologica”.

Nella tempesta odierna sui mercati non ne esce immune neanche l’oro – il più classico dei beni rifugio – che cede quasi il 4% a 1.581 dollari l’oncia.

BITCOIN

cignonerobitcoin

BITCOINRIDEBENECHIRIDEPERULTIMO

GOLD IDEA

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Il denaro istituzionale potrebbe spingere Bitcoin fino a 250.000$ nel giro di un anno

Criptovalute10 minuti fa (28.11.2020 20:05)
Il denaro istituzionale potrebbe spingere Bitcoin fino a 250.000$ nel giro di un anno Il denaro istituzionale potrebbe spingere Bitcoin fino a 250.000$ nel giro di un anno

Bitcoin potrebbe raggiungere i 150.000$ entro novembre 2021: questa è la previsione più prudente di Raoul Pal, fondatore e CEO di Global Macro Investor e Real Vision. Pal crede che Bitcoin potrebbe persino arrivare a 250.000$ a causa dell’enorme quantità di capitale istituzionale attualmente diretto nel mercato di Bitcoin.

Secondo Pal, questo è ciò che rende il più recente rialzo di Bitcoin fondamentalmente diverso dalla bolla crypto del 2017, a detta di molti spinta da investitori retail.

Pal afferma che la maggior parte della nuova offerta di Bitcoin attualmente viene assorbita da PayPal (NASDAQ:PYPL), Square (NYSE:SQ) (che di recente hanno introdotto servizi crypto) e Grayscale. A suo avviso, la risultante contrazione dell’offerta è il catalizzatore per il recente aumento di Bitcoin.

Bitcoin potrebbe raggiungere i 150.000$ entro novembre 2021: questa è la previsione più prudente di Raoul Pal, fondatore e CEO di Global Macro Investor e Real Vision. Pal crede che Bitcoin potrebbe persino arrivare a 250.000$ a causa dell’enorme quantità di capitale istituzionale attualmente diretto nel mercato di Bitcoin.

Secondo Pal, questo è ciò che rende il più recente rialzo di Bitcoin fondamentalmente diverso dalla bolla crypto del 2017, a detta di molti spinta da investitori retail.

Pal afferma che la maggior parte della nuova offerta di Bitcoin attualmente viene assorbita da PayPal, Square (che di recente hanno introdotto servizi crypto) e Grayscale. A suo avviso, la risultante contrazione dell’offerta è il catalizzatore per il recente aumento di Bitcoin.

Non ho mai visto un mercato con un tale squilibrio tra domanda e offerta,” ha spiegato Pal, evidenziando i fattori macroeconomici che giocano a favore di Bitcoin.

Nonostante le notizie sul vaccino contro il coronavirus accendano le speranze di una rapida ripresa economica, i governi dovranno probabilmente distribuire stimoli monetari aggiuntivi per sostenere le proprie economie. Questo, secondo Pal, porterà a una svalutazione delle valute fiat. È convinto che questo fattore unito ai tassi d’interesse bassi spingeranno il prezzo di Bitcoin verso nuovi massimi.

Ti cambia la vita. Nessun altro asset ha un potenziale rendimento di 5x, 10x, 20x in un breve arco di tempo,” ha affermato.

BITCOIN: cronaca di un rally annunciato

Oggi vi propongo un articolo che è stato pubblicato nel sito web del Nasdaq. L’autore è l’amministratore delegato di Celsius Network, una società che si occupa di criptovalute con base a Londra ma operativa anche negli Stati Uniti. Ritengo sia utile per capire come si sta evolvendo il mondo Bitcoin visto da un operatore del settore.

Di Alex Mashinsky, CEO di Celsius Network

Che siano effettuate tramite analisi finanziarie o gomme da masticare, tutte le bolle devono aumentare continuamente di dimensioni a causa di un comportamento travolgente: arrivo di nuovo capitale da investitori al dettaglio o istituzioni oppure aria. La principale differenza tra questi tipi di bolle è che una bolla finanziaria sovradimensionata è molto più spaventosa quando scoppia rispetto ad una fatta con gomma o sapone.

Per coloro che non hanno osservato da vicino Bitcoin, una bolla esplosiva nel 2017 ha scosso il mercato ed ha causato il ritiro della maggior parte degli investitori al dettaglio di BTC. Tuttavia, ora Bitcoin sta aumentando perché ci sono più acquirenti che venditori, che entrano nel mercato. Parte di ciò ha a che fare con il dimezzamento dei nuovi bitcoin emessi (ogni 24 ore, NDT), un evento che si è verificato a maggio riducendo l’offerta totale di nuovi bitcoin del 50%, e che ha fissato l’inflazione BTC al 3%, ma ancora più importante, deve avere a che fare con il 2020.

Quest’anno ha visto alcuni dei più grandi nomi della finanza entrare nel settore delle criptovalute ma anche  livelli record di confusione sul futuro del dollaro da parte della Federal Reserve, tanto da indurre gli investitori a cercare nuovi asset non correlati.

Solo quest’anno, la Fed ha pompato $ 9 trilioni di nuovi dollari nell’economia statunitense o, detta in altri termini, oltre il 20% di tutti i dollari mai creati, e questa liquidità ha gonfiato i mercati azionari a nuovi massimi (la bolla reale).

Guardate in questo grafico il crollo della velocità del dollaro USA.

FRED_Velocity of M2 Money Stock

La pandemia di coronavirus ha creato l’ambiente più favorevole per l’accelerazione dell’economia digitale globale, quindi non c’è da stupirsi che Bitcoin e altre valute digitali abbiano potuto mostrare gli aspetti migliori dei loro casi d’uso. Quando il governo stampa più moneta fiat, il valore si sgonfia; tuttavia, poiché la nuova offerta di Bitcoin diminuisce e più utenti lo desiderano, il valore continua a salire. Un bitcoin sarà sempre uguale a un bitcoin, ma quando il numero di utenti cresce da 100m a 500m il valore di ogni Bitcoin in dollari cresce di oltre 5 volte a causa dell’effetto di rete di qualsiasi sistema monetario.

Guardate in questo grafico l’aumento della velocità delle stablecoin (criptovalute ancorate a valute fiat – NDT):

Grafico 2 – https://coinmetrics.io/cm-network-data-pro/

La crescita e la consapevolezza, in base all’ultima corsa al rialzo, sono aumentate. Le persone che sono entrate nel mondo delle criptovalute nel 2017 hanno maggiori probabilità di raddoppiare nel 2020, e le persone in disparte che hanno “perso” la corsa al toro del 2017 hanno maggiori probabilità di entrare in questo periodo. Nel 2017, abbiamo avuto un impeto inaspettato di entrate da parte degli investitori al dettaglio a causa dell’hype e della FOMO (“fear of missing out” cioè paura di restare tagliati fuori).

Attualmente, i numeri indicano che il FOMO non è presente (LINK Google) e che il buy-in è molto più distribuito ora tra investitori professionali che guardano a prodotti istituzionali come Grayscale, utenti al dettaglio tramite PayPal e Cash App (articolo sulla CNBC) e la comunità Crypto esistente.

La mia azienda, Celsius Network, che rappresenta principalmente investitori al dettaglio, ha raddoppiato il proprio patrimonio gestito ad oltre $ 2,2 miliardi in meno di 6 mesi. Dal 2017, promuoviamo la necessità di “attraversare il burrone” verso l’adozione di massa e affermiamo che le Stablecoin sono la nostra migliore opportunità per arrivarci. Mentre altri scommettevano su Security Tokens, Libra, NFT, noi ci siamo concentrati sul rendimento come seconda killer-app per le criptovalute.

Stiamo ora assistendo al passaggio del testimone dagli speculatori che hanno dominato il boom del 2017 all’adozione di massa portata da istituzioni, family office e vendita al dettaglio. Le infrastrutture sono finalmente arrivate, su larga scala, per accogliere consumatori e imprese. Non è mai stato così facile acquistare, vendere ed investire in criptovalute. Molte delle nuove ondate di dirigenti nel mondo delle criptovalute che sono aumentate dopo il 2017 credono nell’educare gli utenti piuttosto che nell’intimidirli. Questa mentalità ha portato a concentrarsi maggiormente sull’usabilità e sull’inserimento di nuovi utenti quando assistiamo a questi grandi picchi di nuovi investitori al dettaglio.

La vera domanda ora non è perché la crescita sta avvenendo ora, ma se durerà. Da febbraio di quest’anno, ho previsto nuovi massimi storici per il 2020, ed ora che abbiamo raggiunto nuovi massimi il 30 novembre, anche se non ci sono garanzie, sono fiducioso che entro la fine del 2021 vedremo bitcoin rompere $ 30.000. Anche se i prezzi possono scendere fino al 50% nei prossimi 12 mesi perché troppe persone cercano di vendere le loro monete contemporaneamente, non credo che la vendita impulsiva per questioni politiche, pandemiche o economiche fermerà questa salita e noi vedremo BTC sopra $ 200.000 entro il 2025.

Il rialzo dei prezzi di Bitcoin era inevitabile e tra cinque anni Bitcoin varrà fino a 10 volte di più di quanto vale oggi. Il 2020 ci ha dato un assaggio di tutto ciò che dimostra la riserva di valore di Bitcoin, dalla stampa di denaro della FED alla chiusura dell’economia, il tutto combinato con l’effetto di scarsità di bitcoin. Se credi che questa sia solo un’altra bolla, va bene. Tuttavia, non scoppierà, ma fluttuerà trionfante sulla luna mentre tutte le altre attività denominate in dollari continuano a perdere valore.

The views and opinions expressed herein are the views and opinions of the author and do not necessarily reflect those of Nasdaq, Inc.

Link articolo originale su Nasdaq.com

https://www.nasdaq.com/articles/why-you-shouldnt-be-surprised-by-bitcoins-rally-2020-12-01

Bitcoin a rischio violenta correzione nel breve, ma a Natale 2021 varrà fino a 90mila $ (analisti)

Il bitcoin continua il suo rally forsennato di fine 2020 con le quotazioni balzate a livelli record (ieri toccato picco oltre i 25.500 dollari). Tra gli analisti è elevato l’ottimismo guardando anche al prossimo anno con previsioni che vedono la criptovaluta volare con performance a tre cifre.Nel breve termine, il prossimo importante traguardo per il Bitcoin saranno i 25.000 dollari a detta di Simon Peters, analista e esperto di criptovalute di eToro. “Ma potrebbe essere un percorso accidentato dal momento che le correzioni sono sempre dietro l’angolo. Sebbene reputo che sia un’eventualità improbabile, potremmo addirittura vedere i prezzi scendere fino a 13.000-14.000 dollari, argomenta Peters.Guardando nel medio-lungo termine le stime sono tutte improntate al rialzo e Peters vede indica area 70.000-90.000 Dollari come obiettivo possibile da raggiungere entro Natale 2021. “La domanda del Bitcoin continua infatti a superare l’offerta e gli investitori istituzionali continuano ad acquistare la criptovaluta per proteggersi dall’inflazione: fattori che, insieme, stanno contribuendo a mantenere il prezzo al di sopra dei 20.000 dollari. Se questa tendenza dovesse aumentare nel corso dei prossimi mesi, i prezzi potrebbero essere spinti ancora più in alto”, asserisce l’esperto.Diversi investitori di eToro questa settimana hanno visto questa situazione come un’opportunità di guadagno, dal momento che le posizioni chiuse sono state (al 16 dicembre) il 27% in più rispetto a quelle aperte. Tuttavia, il 16 dicembre si è anche piazzato all’ottavo posto per il numero di posizioni mantenute aperte nel corso del 2021.“Gli investitori si stanno rendendo conto che, nonostante il rapido aumento dei prezzi che ha fatto clamore nel corso di questa settimana, considerare il Bitcoin come un investimento a lungo termine da tenere per mesi se non per anni nel proprio portafoglio, potrebbe esaltarne il vero potenziale, soprattutto nel corso del 2021”, conclude Peters.

Bitcoin verso i 50.000 dollari? Il vero segnale “bullish” sarebbe legato all’oro

Criptovaluta-mania sui mercati. Dopo il boom delle quotazioni di quest’anno e i nuovi massimi storici toccati, c’è chi pensa che il meglio debba arrivare.

Bitcoin verso un nuovo boom?

Non c’è ormai giorno che non si parli di Bitcoin. La “criptovaluta” più famosa al mondo ha guadagnato quest’anno quasi il 230%, salendo a una quotazione di 23.600 dollari ieri. Il massimo storico è stato toccato domenica a oltre 24.200 dollari. Molti big della finanza stanno fiutando l’affare e, complici i prezzi ormai proibitivi dei bond e di gran parte degli indici azionari, stanno cercando di diversificare i loro investimenti puntando sulle monete digitali. PayPal la accetta da qualche mese come mezzo di pagamento per i suoi quasi 300 milioni di clienti in tutto il mondo. Società come MicroStrategy vi hanno investito centinaia di milioni di dollari e paperoni come Elon Musk si mostrano intenzionati a sfruttare il trend positivo per migliorare la redditività degli azionisti.

In questi giorni, un altro uomo d’affari ha detto la sua su Bitcoin e ancora una volta favorevolmente. Si tratta di Michael Novogratz, ex Goldman Sachs e attuale investitore in “criptovalute”, che profetizza quotazioni a 50.000 dollari nel 2021. Non è questo l’aspetto più interessante della sua intervista rilasciata a Raoul Pal di Real Vision. Novogratz lega il vero boom di Bitcoin al raggiungimento di un rapporto minimo del 10% rispetto all’oro. In pratica, quando il mercato di questa moneta digitale capitalizzerà almeno un decimo di quello dell’oro, sarà la svolta. A quel punto, tutti vorranno averne una fetta. E quando dovesse arrivare al 25%, sarebbe persino capace di eclissare i lingotti.

Elon Musk apre ai Bitcoin: “favore da 1.000 miliardi agli azionisti”

Il boom di Bitcoin rispetto all’oro

Sono previsioni molto forti, quanto evocative di uno scenario a dir poco rivoluzionario. Partiamo dai dati: alle attuali quotazioni, i 18,58 milioni di Bitcoin estratti e tradabili valgono quasi 440 miliardi di dollari. Tutto l’oro estratto, invece, varrebbe circa 11.900 miliardi, che al netto della componente gioielleria, non considerabile come reale fonte di investimento, scenderebbe pur sempre a qualcosa come 6.300 miliardi. Questo significa che ancora il mercato dei Bitcoin vale poco più del 3,5% di quello aureo. Siamo lontani dal 10% critico ipotizzato dall’investitore, ma dobbiamo anche considerare che all’inizio di quest’anno una unità di moneta digitale valeva meno di 7.200 dollari, a fronte dei 1.520 dell’oro. Da allora, il rapporto tra i due prezzi è esploso da 4,7 a 12,6, cioè è quasi triplicato a favore dei Bitcoin.

Supponendo per semplicità di calcolo che la capitalizzazione aurea resti uguale, il prezzo della “criptovaluta” dovrebbe salire sopra i 60 mila dollari per raggiungere il 10%. Si consideri, poi, che l’offerta di moneta digitale è molto rigida, limitata a un massimo di 21 milioni di unità entro i prossimi decenni, per via dell’algoritmo che sta alla base del “mining”. Sembrano al momento cifre difficilmente raggiungibili entro breve, ma chi avrebbe detto pochi mesi fa che le quotazioni avrebbero oltrepassato i 20 mila dollari? E, soprattutto, a cambiare il gioco ci sta pensando Wall Street, che fino a poco tempo fa era rimasta ai margini di questo business, anzi nessuno dell’alta finanza voleva che la propria immagine fosse associata a una moneta sospettata di essere il viatico più palese e al contempo più segreto per riciclare denaro. Oggi, l’aria è cambiata. E se anche solo l’1% della capitalizzazione delle società quotate nell’indice S&P 500 fosse investito in Bitcoin, il valore di questo mercato raddoppierebbe.

Bitcoin è la risposta della finanza alla sfiducia verso governi e banche centrali

Roubini vede bolla iperbolica sul bitcoin. “E’ l’asset più manipolato di sempre, non ha valore”. Intanto prezzo vola fino a $ 28.000

Il Bitcoin catalizza sempre più le attenzioni in quest’ultimo scorcio di 2020. La criptovaluta maggiore al mondo ha raggiunto un massimo storico oltre i 28.000 dollari (top a 28.352 stando ai dati Coindesk) con market cap per la prima volta oltre il muro dei 500 mld di dollari. Un balzo giornaliero di oltre il 10% che porta il saldo da inizio anno a oltre +280% sotto la spinta dell’aumento della domanda da parte dei grandi investitori. Con l’offerta di bitcoin limitata, gli investitori stanno puntando su questo asset come copertura contro il rischio di inflazione considerando la prospettiva di un 2021 di stimoli record sia fiscali che monetari.

Dubbi sulle criptovalute e possibili mosse di Biden

C’è chi nutre ancora forti dubbi sulle prospettive del bitcoin e delle criptovalute in generale, guardando anche alle possibili mosse a livello di regolamentazione da parte dei vari Stati. Tra questi spicca Nouriel Roubini. Il il famoso economista che predisse la grande crisi del 2008 afferma che il Bitcoin e altre criptovalute, che ha soprannominato “shitcoins“, non hanno posto nei portafogli di investitori istituzionali o retail. Roubini ritiene che il neo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, sarà molto più rigido nel controllo della criptovaluta rispetto al suo predecessore Donald Trump.
In un acceso dibattito su Twitter alla vigilia di Natale, Roubini, noto sia per la sua antipatia per le criptovalute, ha definito il settore un “pozzo nero” che le autorità di regolamentazione presto andranno a reprimere. Rubini cita il crollo del 55% in una settimana del prezzo del Ripple (XRP) e si aspetta bagni di sangue simili per altre cripto.

XRP down 55% in less than a week. Wait for the bloodbath of other Shitcoins, starting with Bitcoin, as law enforcement & regulators finally start cracking down on this infinite cesspool of crappy shitcoins!

XRP Plummets After SEC Lawsuit https://t.co/USUgzRs0AQ via @coindesk

— Nouriel Roubini (@Nouriel) December 24, 2020

Roubini non ha dubbi: prezzi manipolati

Intervistato da Yahoo Finance, Nouriel Roubini ha affermato alla vigilia di Natale che il prezzo del bitcoin è totalmente manipolato.  

The price of bitcoin is ‘driven by manipulation’: Nouriel Roubini
My Video interview and transcript on Yahoo Financehttps://t.co/Y8i0xcA8eN

— Nouriel Roubini (@Nouriel) December 24, 2020

“Prima di tutto non è una valuta. Non è un’unità di conto, non è un mezzo di pagamento … non è una riserva stabile di valore. In secondo luogo, non è nemmeno un vantaggio “, ha detto Roubini. Secondo l’economista, il Bitcoin non ha alcun valore intrinseco. Attività quali obbligazioni, azioni, immobili o metalli preziosi forniscono reddito, plusvalenze o qualche forma di utilità.
Di contro, nel caso di Bitcoin, non ci sono entrate. “Non serve. Non c’è utilità. L’unica cosa è un tipo di ascesa speculativa, che si autoavvera, e quell’ascesa è guidata totalmente dalla manipolazione”. “Il prezzo del Bitcoin è totalmente manipolato da un gruppo di persone, da un gruppo di balene. Non ha alcun valore fondamentale – ha aggiunto Roubini – . Siamo vicini al punto in cui la bolla iperbolica scoppierà”. Tag: Bitcoin, Nouriel Roubini

Bitcoin cede il 17% ma per JP Morgan prezzo arriverà a 146mila$

Dopo aver superato i 34mila dollari per la prima volta nel fine settimana, ieri lunedì 4 gennaio 2021 il Bitcoin è arrivato a cedere il 17%. Oscillazioni che ricordano la volatilità che caratterizza la criptovaluta più famosa al mondo il cui prezzo si è più che quadruplicato nell’ultimo anno.Istituzioni e noti investitori, da Paul Tudor Jones a Scott Minerd e Stan Druckenmiller, hanno iniziato a stanziare fondi in Bitcoin o si sono dichiarati disponibili a farlo, mentre altri analisti sostengono che la criptovaluta offre una copertura contro la debolezza del dollaro e il rischio di inflazione in un mondo inondato di stimoli fiscali e monetari. Tra tutti si segnala JPMorgan che vede venti contrari spirare per la più grande criptovaluta. “Anche se non possiamo escludere la possibilità che l’attuale mania speculativa si propaghi ulteriormente spingendo il prezzo del Bitcoin verso l’area di consensus tra i 50.000 e i 100.000 dollari, crediamo che tali livelli di prezzo si rivelerebbero insostenibili” hanno scritto in una nota gli esperti della banca d’affari. La capitalizzazione di mercato del Bitcoin di circa 575 miliardi di dollari dovrebbe aumentare di 4,6 volte – per un prezzo teorico del Bitcoin a 146.000 dollari – eguagliando così l’investimento in oro come ha scritto in una nota Nikolaos Panigirtzoglou di JP Morgan. Ma questa prospettiva dipende dalla volatilità del Bitcoin che converge con quella dell’oro per incoraggiare maggiori investimenti istituzionali, un processo che richiederà un certo tempo.

Bitcoin da sogno, sfonda anche $40.000 con fattore Trump e sfiducia monete fiat. E Miccoli (Conio) lo vede fino a $400.000 con halving e offerta banche

08/01/2021 12:20 di Laura Naka Antonelli2 FACEBOOK TWITTER LINKEDIN

Il Bitcoin sfonda tutte le resistenze e supera anche la soglia di $40.000, volando al nuovo record di sempre, a $40.367, poche ore dopo aver superato la soglia di $39.000. I dati, diffusi da Coin Metrics, confermano la corsa inarrestabile della criptovaluta numero uno al mondo: corsa che ha contribuito a far balzare la capitalizzazione dell’intero cripto universo a un valore superiore a $1 trilione.
Dall’inizio del 2021 la moneta digitale ha incassato un guadagno superiore a +30%, facendo +400% negli ultimi 12 mesi, forte di diversi endorsement che hanno continuato a vedere protagonisti gli investitori istituzionali, e grazie alle stime diffuse dalla comunità degli analisti.

Bitcoin sotto il materasso invece dei soldi tradizionali?

Bitcoin da sogno, supera anche quota $40.000, in rally di +30% da inizio 2021, con boom +400% in due mesi. Christian Miccoli (Conio) spiega il suo successo

Tra gli ultimi outlook bullish si mette in evidenza quello di Chamath Palihapitiya, analista di Social Capital che, in un intervento al programma “Halftime Report” della Cnbc, ha detto che il margine di rialzo, per il Bitcoin, è ancora consistente.
“Probabilmente salirà fino a $100.000, poi $150.000, poi $200.000″. In quale arco temporale? “Non lo so. Forse in cinque/dieci anni, ma ci arriverà”.
Il motivo?
“La ragione per cui avverrà è perchè, ogni volta rally del genere ricordano che i nostri leader (di governo) non sono degni di fiducia e affidabili come in passato. Dunque, c’è davvero bisogno di una qualche forma di assicurazione, che possiamo nascondere sotto il materasso, e che ci dia accesso a una qualche forma di protezione, di hedge”.
Protezione dunque non solo contro l’inflazione – funzione che finora è stata assolta, o che comunque è stata attribuita, soprattutto all’oro – ma anche contro una eventuale fine di credibilità di altri asset finanziari?
Invece dei soldi sotto il materasso, viene da chiedersi, Bitcoin sotto il materasso? Per gli eretici del Bitcoin uno scenario del genere è impensabile.
Ma molti ritengono che, con le valute tradizionali fiat destinate a perdere valore a causa delle politiche eccessivamente accomodanti (e qualcuno direbbe, poco efficaci ormai) delle principali banche centrali a livello mondiale, la nuova moneta sarà il Bitcoin. Insomma, con il suo rally il criptouniverso starebbe suonando le campane a morto per le valute fiat, le cosiddette monete legali.

Christian Miccoli (Conio): ecco perchè può salire fino a $400.000

Christian Miccoli, co-fondatore della fintech Conio (conosciuto anche per aver lanciato CHeBanca! di Mediobanca) ha partecipato al WSI Smart Talk speciale Usa, spiegando il successo del Bitcoin, sia nel breve che nel medio-lungo periodo.
Nel breve, il fattore Trump è stato determinante a scatenare quest’ultimo rally:
“Ci sono fattori sottostanti di medio lungo periodo che spingono le cripto a salire – ha anticipato Miccoli – Nel breve c’è da dire che, quando ci sono delle immagini come quelle abbiamo visto tutti, quando un presidente americano incita al golpe la popolazione, la spinge a prendere d’assalto le istituzioni, e si vedono persone che riescono a entrare nei palazzi delle istituzioni senza un’opposizione significativa dell’esercito, di polizia e così via, cosa succede?Succede che la fiducia nelle istituzioni scende, in un momento tra l’altro in cui siamo tutti sotto shock per quello che è successo con il Covid-19. Succede che c’è scarsa fiducia nelle istituzioni, scarsa fiducia nella politica”, a fronte di “una grande fiducia, invece, nella tecnologia e negli algoritmi“. https://www.youtube.com/embed/ydueAuvVjV0?wmode=transparent
D’altronde, continua il manager, “le criptovalute sono sostanzialmente l’applicazione della tecnologia, degli algoritmi alla moneta, quindi la dinamica dell’offerta è assolutamente predefinita e prevedibile, in quanto le criptovalute sono gestite da questo algoritmo basato sulla blockchain“.
Insomma, il Bitcoin assicura certezza, a dispetto della sua volatilità.
Miccoli continua:
“Di fronte all’incertezza, alla debolezza delle istituzioni, delle valute, della politica, c’è questa alternativa che le persone stanno scoprendo, e  quanto più drammatica è la situazione delle istituzioni, tanto più le persone si riversano a cercare alternative, tra cui il Bitcoin, che sta diventando sempre di più oro digitale“.
“Nel lungo termine, ci sono fenomeni sottostanti, che fanno pensare che le criptovalute siano destinate a crescere. Due i trend fondamentali: il primo è rappresentato dal fatto che, dopo l’ultimo halving, che è avvenuto nel maggio del 2020, si è ridotta strutturalmente l’offerta; i nuovi Bitcoin che vengono emessi in circolazione sono la metà di quelli che erano emessi prima”. Ora, “la riduzione dell’offerta storicamente ha innescato forti crescite di prezzo”, come è capitato nel 2013, quando da $10 il Bitcoin è arrivato a $100,  dopo l’halving del 2012; nel 2016 – spiega ancora Miccoli – c’è stato il secondo halving e il Bitcoin, che partiva da $200 è salito fino a $20.000 nel 2017; dopo essere sceso a $4000, nel $2020 c’è stato un altro halving”. Considerando quanto avvenuto in passato, “ci si può aspettare un boom di dimensioni molto significative che, rispettando queste proporzioni, ovvero una crescita di 100 volte rispetto ai minimi registrati” potrebbe portare la criptovaluta a balzare dal bottom di $4000 fino ai $200.000/$300.000/$400.000.
In quanto tempo? ‘Anche in periodo molto breve, uno, due anni“, ha detto ancora il numero uno di Conio. Oltre all’halving c’è infatti un altro fenomeno molto rilevante, che è rappresentato dal fatto che “le istituzioni finanziarie e le banche stanno scoprendo sostanzialmente le criptovalute come asset class e stanno cominciando a darle ai propri clienti come possibilità di acquisto”. E’ quanto è successo in Italia con Conio, la mia azienda:
“Quest’anno abbiamo fatto due accordi, con due banche; il primo con Hype, che è la banca conto del gruppo Banca Sella: si tratta di una carta conto che ha circa 1,3 milioni di clienti in Italia. Oggi su quella carta lei trova la sezione Bitcoin che è gestita da noi: è evidente che quando lei sulla carta, sull’App bancaria che usa tutti i giorni, trova la possibilità di comperare Bitcoin, le barriere all’ingresso scendono molto, quindi la probabilità che lei, quando decide di comperare, lo faccia veramente, sale moltissimo. Abbiamo fatto un altro accordo con Nexi, e siamo entrati nel loro open banking; nella loro carta di open banking”. E “adesso, a dicembre, abbiamo sottoscritto un accordo, con cui Banca Generali ha partecipato a un aumento di capitale di Conio e contemporaneamente ha lanciato una partnerhip commerciale: quindi anche i clienti di Banca Generali nel corso del 2021 avranno la possiilità di comprare Bitcoin all’interno dell’ambiente informatico della propria banca. Questo è un trend che è appena iniziato, ma è un trend che è destinato a continuare, perché dal punto di vista della banca non c’è nessun motivo per non offrire un asset class che piace ai clienti finali. Quindi abbiamo una situazione in cui immaginate cosa succederebbe se di colpo gli italiani potessero trovare Bitcoin agli sportelli di UniCredit, Banca Intesa, Monte dei Paschi e così via. E’ evidente che la domanda salirebbe”.
Per Christian Miccoli la strada è tracciata, visto che, “nel momento in cui le banche inizieranno a inglobare queste nuove asset class nella loro offerta ai clienti, è inevitabile che la domanda salirà. E se salirà la domanda, visto che l’offerta è fissa, anzi tende a scendere nel tempo, è evidente che l’effetto sarà una forte, forte crescita dei prezzi”.
Molti sono gli analisti e gli investitori bullish, che vedono nella criptovaluta una sorta di “oro digitale”, un potenziale asset rifugio – safe haven asset – e uno strumento di hedging per proteggersi dall’inflazione. Occhio anche alla recente nota di JP Morgan, che non ha fatto altro che confermare la voglia di Bitcoin, nel prevedere un valore di 146.000 dollari nel lungo periodo, in quanto rivale dell’oro e moneta “alternativa”.
E Simons Chen, direttore esecutivo degli investimenti e di trading presso la società di servizi finanziari di criptovalute Babel Finance, ha spiegato alla Cnbc che, “sicuramente, quest’ultima ondata rialzista di gennaio attirerà l’attenzione dei gestori dei fondi, che saranno ancora più propensi a diversificare i loro asset a vantaggio del cripto-universo, vista la disponibilità a cercare investimenti alternativi, come criptovalute o oro, per fare hedge contro l’inflazione e contro i rischi geopolitici”.

Bitcoin KO, -21% da record oltre $41.000. Madre di tutte le bolle? C’è chi dice: ‘Fiat money in bolla ancora più grande’

Capitombolo del Bitcoin che, dopo la marcia rialzista intrapresa dall’inizio dell’anno, interrompe il rally tornando nelle fauci delle vendite.

Bitcoin -21% in due giorni, perdita record da marzo, dalle giornate di shock pandemia
A woman walks past Bitcoin digital currency ATM shop in Marseille, southern France, on January 8, 2021. (Photo by NICOLAS TUCAT / AFP) (Photo by NICOLAS TUCAT/AFP via Getty Images)

Dopo essere volato al massimo di sempre a quota 41.973 dollari, stando ai dati di Coin Metrics, la criptovaluta numero uno al mondo è scivolata fino a -21% nelle giornate di domenica e lunedì, precipitando fino a $32.389.
Si tratta della caduta in due giorni più forte da quando i mercati globali sono stati colpiti dal sell off, nel marzo del 2020, avvenuto nel momento in cui il mondo intero ha preso coscienza della gravità della pandemia del coronavirus COVID-19.
Schiaffo improvviso ai bullish sulle valute digitali, e sul Bitcoin in particolare che, lo scorso anno, ha più che quadruplicato il suo valore e che, in data 8 gennaio, veniva scambiato a prezzi  superiori del 400% su base annua, e di oltre +1.000% dai minimi di marzo (a $3.850).
Dall’inizio del 2021 fino allo scorso venerdì i guadagni erano stati inoltre superiori a +30%.
“Bisogna vedere a questo punto se questo sia l’inizio di una fase di correzione più importante: visto che questa parabola si è rotta, potrebbe benissimo essere così”, ha commentato in un’intervista rilasciata a Bloomberg Vijay Ayyar, responsabile della divisione di sviluppo della piattaforma cripto Luno di Singapore.
Molto male anche l’Ether, la seconda criptovaluta al mondo, capitolata fino a -21% a $1.126,72.
In fumo dall’intero mercato delle criptovalute una capitalizzazione di circa $170 miliardi, che ha portato il valore di mercato complessivo a scendere a $959,53 miliardi dagli $1,1 trilioni del giorno precedente, secondo Coinmarketcap.

Bitcoin, Bank of America: ‘madre di tutte le bolle’

E’ il momento di alleggerire la propria esposizione verso il Bitcoin et similia?
Sì, secondo Scott Minerd, chief investment officer di Guggenheim Investments che. alla fine di dicembre, aveva previsto che il Bitcoin avrebbe potuto raggiungere anche quota $400.000.
“E’ il momento di togliere un po’ di soldi dal tavolo”, ha detto Minerd in un post pubblicato su Twitter – Il rialzo parabolico del Bitcoin, nel breve termine, non è sostenibile”. A suo avviso la criptovaluta è “vulnerabile a un dietrofront, visto che il target tecnico di $35.000 è stato superato”.
I sostenitori del Bitcoin – e vale la pena precisare che Meinerd parla di insostenibilità del rally nel breve periodo, non in un’ottica di medio lungo periodo – ripetono però che, questa volta, il boom rialzista è diverso da quello del 2017 – dopo essere volato avvicinandosi fino a poco al di sotto della soglia del $20.000 il Bitcoin capitolò a fine 2017 scendendo fino a $3.000 nelle prime settimane del 2018 -, in quanto è sostenuto e alimentato dagli investitori istituzionali, e non da quelli retail.
Nelle ultime ore il Bitcoin ha trovato un po’ di pace riducendo le perdite a $35.192.
Non tutti sono però così ottimisti sulla criptovaluta numero uno al mondo.
In una nota pubblicata ieri Howard Wang, co-fondatore di Convoy Investments, ha scritto che “il Bitcoin si trova quasi sicuramente in un’altra bolla”, aggiungendo che “il suo attuale tasso di crescita non è sostenibile”.
Wang ha continuato affermando che, “sebbene possa maturare in futuro, il Bitcoin così come esiste al momento è principalmente un asset speculativo“.
Michael Hartnett, chief investment strategist di Bank of America Securities, ha definito inoltre il boom che ha portato la moneta digitale a volare fino a quasi $42.000  “la madre di tutte le bolle”, ricordando che il rally che il Bitcoin ha segnato dall’inizio del 2019 (pari a quasi +1000%) è superiore al rally che ha interessato qualsiasi altro assetnegli ultimi decenni: il riferimento è al balzo di oltre +400% messo a segno dall’oro alla fine degli anni ’70; a quello della borsa di Tokyo alla fine degli anni ’80; a quello della borsa di Bangkok alla metà degli anni ’90, al boom delle dot-com a fine anni ’90 e a quello dei prezzi immobiliari alla metà degli anni 2000.
L’esperto non ha dato una previsione esatta su quanto accadrà al cripto universo nelle prossime sedute, puntualizzando piuttosto che il Bitcoin è un altro esempio di comportamento “speculativo in modo crescente” da parte degli investitori.
Dal canto suo Howard Wang, co-fondatore di Convoy Investments edex Bridgewater Associates, ovvero dell’hedge fund numero uno al mondo fondato da Ray Dalio (tra l’altro protagonista di una sorta di crisi più o meno mistica sul Bitcoin), ha parlato di contro, ma anche di elementi pro riguardo alla moneta digitale.
“Non prendiamoci in giro – ha detto Wang – il Bitcoin, così come è nella sua forma attuale, non è un candidato valido a sostituire il sistema valutario corrente (le monete fiat). Se, invece di misurarlo in dollari, venisse misurato in base al tasso annuo di inflazione Usa, indicherebbe che nel 2018 il tasso di inflazione Usa è stato del 275%, per poi mutarsi in deflazione nel 2019 con un -50% e confermarsi in deflazione con un -75% nel 2020. E una società in salute non può funzionare con quel genere di volatilità dei prezzi. Il mercato valutario deve essere stabile in modo sufficiente, in modo tale che, con ciò che si guadagna venerdì, si può sapere che tipo di cena si potrà fare di domenica”.
Detto questo, secondo l’analista, “l’intero sistema globale di monete fiat versa in una condizione di bolla ancora più grande”, con “gli investitori che sono costretti a detenere bond a tassi negativi per un valore di $18 trilioni mentre trilioni di dollari continuano a essere stampati in tutto il mondo (dalle banche centrali). Motivo per cui gli investitori stanno affogando e si stanno aggrappando alle criptovalute come se fossero un salvagente“. Dunque, prima di dare addosso al Bitcoin, il consiglio di Wang e di rapportare la sua condizione di bolla anche all’altra grande bolla presente sui mercati.

BITCOIN: preparatevi a perdere tutti i vostri soldi

Scritto il 12 gennaio 2021 

“Prepare to lose all your money”. Una frase che già detta così, un po’ intimorisce. Se poi a dirla è la FCA (che nulla a che vedere con Fiat Chrysler per la cronaca), vale a dire l’autorità di regolamentazione britannica, un po’ attenzione, magari la merita.
E quale sarebbe l’asset class in oggetto? Proprio le criptovalute, in primis il Bitcoin. La frase completa dettava così:

“If consumers invest in these types of product, they should be prepared to lose all their money.”( U.K. Financial Conduct Authority)

In realtà il monito deve essere non solo in chiave “criptovalute” ma soprattutto in quelle società “che offrono investimenti in criptoasset, o prestiti o investimenti collegati a criptovalute, che promettono rendimenti elevati”.

Occhio quindi, non intendetelo come la denuncia della “fine della storia”. Infatti volevo ricordarvi che le banche centrali, praticamente le più importanti, stanno accelerando sui loro programmi di creazione di valuta digitale (Central Bank Digital Currency, CBDC). Ci sono certamente considerazioni di sicurezza e di efficienza nel sistema dei pagamenti, ma il grande obiettivo delle CBDC è di politica monetaria e di politica tout court. Le valute digitali ufficiali saranno, potenzialmente, l’arma nucleare definitiva contro la deflazione e saranno senza dubbio una realtà per i prossimi anni (secondo voi come mai ne parliamo così spesso qui su I&M?).
Resta il grande problema che è tremendamente difficile poter stabilire un fair value al Bitcoin. Però è certo che ora è sopravvalutato, ha avuto un rally estremamente ed eccessivamente positivo e che bisognava aspettare un qualcosa che accendesse la bordata correttiva.
Vediamo fin dove arriverà, questa correzione. E la volatilità sulle criptovalute non potrà certo sorprenderci. Lo sappiamo, e quindi abbiamo la consapevolezza di cosa rischiamo comprando ora Bitcoin. Nel bene e nel male.

Bitcoin weekly chart (ma è così disastrato questo grafico?)

Chart Bitcoin BTC by TradingView

Bitcoin e volatilità, boom di opzioni: attenti al 29 gennaio. E intanto l’ex Goldman Sachs vede la criptovaluta a $1 milione

19/01/2021 (37000 dopo top area 40000)

Per gli amanti – ma anche no – del Bitcoin, il 29 gennaio è una data da segnare sul calendario: sarà infatti quello il giorno in cui un ammontare di opzioni sul Bitcoin del valore record di $3,7 miliardi arriverà a scadenza.

Bitcoin da urlo, per l'ex goldman sachs potrebbe volare fino a $1 milione
An illustrative image of medical syringes in front of a Bitcoin displayed on a screen.
On Monday, January 18, 2021, in Dublin, Ireland. (Photo by Artur Widak/NurPhoto via Getty Images)

Così come nel caso di altri contratti sulle opzioni, quelli sul Bitcoin attribuiscono ai loro detentori il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere la criptovaluta a un determinato prezzo entro un determinato periodo di tempo.
Deribit, che ha iniziato a offrire i prodotti nel 2018 – è al momento la piattaforma che più di ogni altra facilita la maggior parte del trading delle opzioni sul Bitcoin: ultimamente, l’interesse degli investitori nei confronti del mercato è cresciuto in modo notevole, complice il rally del Bitcoin, che all’inizio dell’anno, ha testato un massimo storico avvicinandosi alla soglia di $42.000.
Alle 14.35 circa ora italiana, il Bitcoin è praticamente piatto, oscillando attorno a $36.988.
La soglia psicologica dei 42.000 dollari non è stata mai testata né superata, visto l’improvviso dietrofront che ha portato i prezzi dell’asset più discusso al mondo a capitolare di oltre il 20%, entrando ufficialmente in mercato orso. Il sito CoinDesk ricorda che, nella settimana terminata lo scorso 17 gennaio, i prezzi sono scesi del 6%, riportando la flessione più sostenuta dalla prima settimana di settembre, sulla scia anche della notizia relativa a una possibile imminente decisione della Sec su un ETF sul Bitcoin.
Ma cosa emerge dal mercato delle opzioni?
Un articolo di Business Insider riporta che le opzioni dimostrano che gli investitori sono ancora bullish sul Bitcoin; almeno fino alla giornata di ieri, lunedì 18 gennaio, gli open interest sui contratti ‘call’ erano di fatto molto più numerosi degli open interest sui contratti put.
Il boom del mercato delle opzioni è stato commentato da Craig Erlam, market analyst presso la società attiva nel forex Oanda, che ha affermato che il trend “riflette semplicemente quanto il Bitcoin sia diventato volatile, anche in base ai suoi stessi standard, nell’arco degli ultimi due mesi”.
Praticamente, “i movimenti a cui stiamo assistendo su base quotidiana sono incredibili ed è naturale che le opzioni siano più utilizzate”.
Intervistato da Business Insider Nicholas Pelecanos, responsabile della divisione di trading presso la società di blockchain NEM, ha sottolineato che, “a causa della complessità delle contrattazioni, i volumi delle opzioni ci danno una buona indicazione sul numero degli investitori sofisticati che fanno trading sul Bitcoin”.
Nel frattempo arriva la previsione shock dell’ex responsabile dell’hedge fund di Goldman Sachs, secondo cui nel lungo termine i prezzi potrebbero volare fino a $1 milione: si tratta di Raoul Pal, che ha tra l’altro allocato più del 50% del suo capitale nel Bitcoin, convinto che i prezzi raggiungeranno la soglia nell’arco di cinque anni.
Paul ha aggiunto che diversi saranno i fondi istituzionali che adotteranno la valuta, in un contesto in cui l’economia che impiegherà molto tempo per riprendersi dalla pandemia del coronavirus Covid-19.
In una nota della scorsa settimana, gli analisti di JP Morgan hanno tuttavia avvertito che, nel breve termine, i prezzi della criptovaluta dovrebbero superare la soglia di $40.000 per testare nuove vette: in caso contrario, i fondi “momentum” che seguono i trend dei mercati potrebbero mettere sotto pressione i prezzi.

Bitcoin travolto dai sell-off: buca quota $30.000 con tonfo -17%, in fumo $100 miliardi di capitalizzazione

22/01/2021

Ancora sell off sul Bitcoin che, nella sessione di giovedì, è precipitato del 17% fino a bucare la soglia psicologica di $30.000, capitolando fino a $29.246,77. Le vendite hanno fatto andare in fumo una capitalizzazione di $100 miliardi dal mercato della criptovaluta numero uno al mondo, stando ai dati di CoinDesk. I prezzi della moneta digitale viaggiano al momento a un valore inferiore di oltre -30% rispetto al record di sempre testato all’inizio dell’anno a $41.940, successivo a un balzo del 300% nel 2020.

Bagno di sangue sul Bitcoin per il double-spend che non c’è mai stato: $100 miliardi in fumo e investitori nel panico per un abbaglio

22/01/2021

Blockchain del Bitcoin colpita dal fenomeno “double spend”: il solo dubbio, alimentato da un report diffuso da BitMEX Research ha atterrito i bullish sulla criptovaluta numero uno al mondo, scatenando un’ondata di sell off che ha portato i prezzi a crollare del 17% bucando la soglia dei $30.000, e affondando così a un valore inferiore di oltre il 30% dal record assoluto testato all’inizio del mese.

Tonfo Bitcoin -17% sotto $30.000 per falso alert double spend. Valore inferiore di oltre -30% rispetto al record recente
YICHANG, CHINA – JANUARY 6, 2021 – Bitcoin rises above $35,000 per coin, Yichang City, central China’s Hubei province, on January 6, 2021.- PHOTOGRAPH BY Costfoto / Barcroft Studios / Future Publishing (Photo credit should read Costfoto/Barcroft Media via Getty Images)

Da segnalare che il “double spend” è quel fenomeno che si manifesta quando qualcuno può spendere due volte lo stesso Bitcoin: scenario temuto e disastroso per le valute digitali, ma scenario anche considerato ormai improbabile, visto che gli addetti al settore erano sicuri che la blockchain avesse risolto il problema quando Satoshi Nakamoto pubblicò il libro bianco sul Bitcoin, nel 2009. E invece il rapporto targato BitMEX ha fatto riapparire lo spettro: l’evento “double spend” si sarebbe verificato l’altroieri, mercoledì 20 gennaio.
Tutto è iniziato, stando a quanto si legge nel sito di CoinDesk, con un tweet di BtMEX Research, che ha fatto serpeggiare il sospetto, sui mercati, che nella blockchain si fosse manifestata un “piccolo double-spend” di circa
0,00062063 BTC, del valore di 21 dollari.
Un’ora più tardi, BTMEX Research precisava che, probabilmente, si era trattato piuttosto di una transazione RBF, ovvero di quella specifica situazione che si manifesta quando una transazione non confermata viene sostituita da un nuovo trasferimento che paga una commissione più elevata. La stessa società aggiungeva però contestualmente che ForkMonitor aveva affermato che nessuna transazione RBF era stata individuata”. A quel punto BTMEX ha scritto in un altro tweet: “Una transazione di una catena perdente ha inviato 0,00062063 BTC all’indirizzo 1D6aebVY5DbS1v7rNTnX2xeYcfWM3os1va, e una transazione in una catena vincente che ha speso lo stesso input ha inviato 0,00014499 BTC a questo indirizzo”.
Il CTO -responsabile tecnico – di Bitfinex ha infine annunciato che il “double spend” non si era verificato, spiegando in una email inviata al sito Business Insider che, “quello che davvero è successo, è che due blocchi sono stati minati simultaneamente. La conseguenza è stata la riorganizzazione della catena, che non ha provocato il double-spending”.
La parola “double-spend” è bastata a seminare il panico sul mercato del Bitcoin. Lo stesso sito CoinDesk ha poi pubblicato un articolo intitolato Il double-spend del Bitcoin che non c’è mai stato: il double-spend – si legge nell’articolo – non si è verificato, almeno non nel senso tradizionale. Jason Lau, COO di OKCoin exchange, ha riferito in particolare a CoinDesk che “la notizia riportata dai media sul ‘double-spend’ del Bitcoin certamente terrorizzato gli investitori, ma c’è stato un fraintendimento su come la rete del Bitcoin funziona. In questo caso, c’è stata la riorganizzazione di un blocco, fenomeno abbastanza comune”. In parole povere, nessun Bitcoin è stato speso due volte, visto che nessuna nuova moneta è stata aggiunta all’offerta di Bitcoin. Piuttosto, le stesse monete provenienti dallo stesso portafoglio sono state registrate in due blocchi differenti, durante un normale split nella blockchain del Bitcoin”.

Non sarà stato alla fine un double spend, ma il danno che ha fatto è stato grande: i prezzi del Bitcoin sono capitolati fino a $29.246,77, a un valore per l’appunto inferiore di oltre -30% rispetto al record assoluto testato nei primi giorni di febbraio a $41.940, successivo a un balzo del 300% nel 2020.
Le vendite hanno fatto andare in fumo una capitalizzazione di $100 miliardi dal mercato della criptovaluta numero uno al mondo, stando ai dati di CoinDesk. L’effetto domino sulle altre criptovalute non ha tardato a manifestarsi: l’Ether, moneta digitale per valore di mercato, è affondata anche di più, cedendo il 22% a $1053,80, valore inferiore del 27% rispetto al massimo assoluto testato all’inizio della settimana, dopo il boom +471% dello scorso anno.

La volatilità di Bitcoin resta alta, da febbraio potrebbe diminuire. E grossi movimenti a giorni

Il prezzo di Bitcoin oscilla parecchio quotidianamente, scendendo dai massimi toccati a inizio mese. Il trading forse sta per compiere un salto di qualità.

26 Gennaio 2021 

Bitcoin, quotazioni verso nuovi rialzi?

Qual è la principale paura di chi investe sui mercati? La volatilità. Quando i prezzi variano troppo in troppo poco tempo, si rischia di rimetterci gran parte del capitale. E Bitcoin è maestro di volatilità, anche in questa fase di trend rialzista apparentemente quasi inarrestabile. Ad esempio, la “criptovaluta” toccava i suoi massimi storici nel corso della seduta dell’8 gennaio di quest’anno, quando arrivò a circa 41.500 dollari. Da allora, le quotazioni hanno ripiegato del 20%, scendendo ieri in area 33.150 dollari. In realtà, già l’11 gennaio scendevano fin sotto la soglia dei 30.000 dollari.

Questo dato tiene ancora oggi alla larga molti investitori retail. Ma bisogna chiedersi cosa vi sia a fondamento di tale volatilità. La risposta risiede nei bassi volumi di contrattazioni. Si stima che il 40% di tutti i Bitcoin sinora “estratti”, qualcosa come circa 250 miliardi di dollari di valore, sia in mano a un migliaio di account. E il 13% o 80 miliardi è posseduto da appena 100 account. In altre parole, il mercato della “criptovaluta” più popolare al mondo risulta ancora oggi eccessivamente concentrato.

L’attacco dell’amministrazione Biden a Bitcoin è un avvertimento disperato ai mercati finanziari

L’evento di febbraio

E cosa succede quando un asset è in mano a pochissime persone? Basta che pochissimi possessori decidano di vendere per impattare pesantemente sui prezzi in brevissimo tempo. Allo stesso modo, sono sufficienti pochi ordini di acquisto per farli esplodere, date le scarne dimensioni del flottante libero. Negli ultimi mesi, però, qualcosa sta cambiando. Sono diversi gli investitori istituzionali che stanno entrando su questo mercato, ampliandone la platea dei detentori, specie quelli stabili.

MicroStrategy ha rastrellato in poche settimane ben 70.000 Bitcoin, pari a 2,3 miliardi di dollari alle quotazioni di ieri.Proprio la società terrà un summit virtuale sul “Bitcoin corporate strategy” nei prossimi 3 e 4 febbraio, al quale parteciperanno giganti del settore come Binance, Gemini e Coinbase. Sarà forse l’occasione per rilanciare gli acquisti tra gli istituzionali, rendendo la “criptovaluta” sempre più diffusa come forma sia di investimento che di pagamento?

Bitcoin non ha un valore intrinseco, così come accade per le monete fiat. Ma queste ultime lo derivano dal corso forzoso, vale a dire dall’obbligo imposto dalle autorità ai cittadini di accettare una data moneta (l’euro nell’Eurozona, il dollaro americano negli USA, la sterlina inglese nel Regno Unito, lo yen in Giappone, etc.) come pagamento e con il valore ivi indicato. Tuttavia, mentre di banconote e monete di metallo se ne possono rispettivamente stampare e coniare in quantità anche infinite, l’algoritmo che sta alla nascita della “criptovaluta” ne limita le emissioni a un massimo di 21 milioni di unità. Ad oggi, siamo arrivati a 18,61 milioni. In un certo senso, parliamo di una moneta digitale deflazionistica, cioè destinata a tutelare il potere di acquisto, a patto che vi siano flussi di acquisti costanti nel tempo.

Cosa spingerebbe il prezzo dei Bitcoin alle stelle? Le banche centrali ed ecco come

La scadenza di questo venerdì

Il principale rischio per Bitcoin è di natura legale, vale a dire che una più autorità statali decidano di vietarne l’utilizzo come metodo di pagamento o di bannarlo come asset d’investimento, adducendo problemi di trasparenza e l’assenza di un valore fondante alla base. Ad ogni modo, con l’ingresso crescente degli istituzionali su questo mercato, diventa sempre più remota l’ipotesi che le banche centrali e le autorità finanziarie vogliano andare allo scontro diretto con una massa di investimenti dal valore complessivo di 1.000 miliardi di dollari, incluse tutte le altre monete digitali.

Questo venerdì, 29 gennaio, arrivano a scadenza contratti di opzione su 107.000 Bitcoin, pari a un controvalore di circa 3,5 miliardi di dollari, mai così tanti nella storia della “criptovaluta” e circa il doppio rispetto alla scadenza di dicembre.Le opzioni sono contratti che assegnano al titolare la facoltà, non l’obbligo, di esercitare il diritto di acquisto (call) o di vendita (put) relativo all’asset sottostante. La prevalenza di call option sulle put denota aspettative rialziste sui prezzi. In questa fase, le call sarebbero nettamente superiori alle put, segno che il mercato continuerebbe a credere nei Bitcoin, malgrado la discesa dai massimi toccati a inizio mese. Forse, il summit di inizio febbraio sarà l’occasione per verificare se, come nell’autunno scorso, potrà compiersi un nuovo salto di qualità in un mercato così ancora relativamente vergine per il grosso degli investitori professionali stessi.

Il Bitcoin è un fallimento, per ora’. L’autore del Cigno Nero si sbarazza della criptovaluta e spiega perchè

13/02/2021

Nassim Nicholas Taleb, autore di “The Black Swan” (Il Cigno Nero), si è sbarazzato del suo Bitcoin. Lo afferma lui stesso tramite un tweet in cui afferma che una valuta non dovrebbe mai essere più volatile di ciò che compri e vendi con essa, ha detto l’ex trader di opzioni, aggiungendo che non puoi valutare i beni in bitcoin. “Sotto questo aspetto, è un fallimento (almeno per ora)”, sentenzia Taleb.
Taleb ha anche affermato in altri tweet separato che il Bitcoin ha fallito come copertura contro le politiche della banca centrale e che l’appeal di una criptovaluta dipende da una certa opacità, dalla sua capacità di facilitare la frode fiscale e il riciclaggio di denaro.https://platform.twitter.com/embed/Tweet.html?dnt=true&embedId=twitter-widget-0&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1360276917992230919&lang=it&origin=https%3A%2F%2Fwww.finanzaonline.com%2Fnotizie%2Fil-bitcoin-e-un-fallimento-lautore-del-cigno-nero-si-sbarazza-della-cripto-e-spiega-perche&theme=light&widgetsVersion=889aa01%3A1612811843556&width=500px

Prezzi su, ma la volatilità non scende

L’autore di Teh Black Swan ha inoltre postato un grafico che palesa il confermarsi dell’elevata volatilità del bitcoin. “La volatilità di BTC non diminuisce con il tempo a un prezzo più alto, esattamente ciò di cui non hai bisogno”, scrive Taleb.https://platform.twitter.com/embed/Tweet.html?dnt=true&embedId=twitter-widget-1&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1360480666509533185&lang=it&origin=https%3A%2F%2Fwww.finanzaonline.com%2Fnotizie%2Fil-bitcoin-e-un-fallimento-lautore-del-cigno-nero-si-sbarazza-della-cripto-e-spiega-perche&theme=light&widgetsVersion=889aa01%3A1612811843556&width=500px

Tra i detrattori del bitcoin c’è anche l’economista Roubini che a fine 2020 (quando la criptovaluta viaggiava a un valore pari a circa la metà di quello attuale, ndr) che ha definito il settore delle criptovalute un “pozzo nero” che le autorità di regolamentazione presto andranno a reprimere.

La corsa inarrestabile della criptovaluta

La maggiore criptovaluta al mondo ha già segnato +64% finora quest’anno toccando nuovi massimi storici a quasi 49.000 $ dopo che Mastercard e Bank of New York Mellon si sono mosse per rendere più facile per i loro clienti l’utilizzo delle criptovalute. Nel dettaglio Mastercard ha annunciato che nel corso di quest’anno inizierà a supportare determinate criptovalute direttamente sulla sua rete di pagamenti. “Saremo molto attenti nella scelta di quali asset supportare, in base ai nostri principi che si concentrano sulla protezione dei consumatori”, rimarca il colosso delle carte di credito. Mastercard rimarca che non intende consigliare l’utilizzo delle criptovalute, bensì per consentire a clienti, commercianti e aziende di spostare valore, sia esso digitale, tradizionale o crypto, nel modo che desiderano. Dal canto suo Bank of New York Mellon ha annunciato il lancio di una nuova unità denominata “Digital asset” che sarà operativa entro l’anno. Si occuperà, della custodia, del trasferimento e dell’emissione di Bitcoin e altre criptovalute per i clienti istituzionali.
Lunedì invece Tesla aveva annunciato l’investimento di 1,5 miliardi di dollari del suo bilancio nella criptovaluta.

Nuova fiammata Bitcoin, prezzi volano a record oltre $51.000. JP Morgan lancia l’attenti

17/02/2021

Nuova fiammata del Bitcoin, con i prezzi che hanno superato anche la soglia di $51.000 per la prima volta nella loro storia. Il valore della criptovaluta numero uno al mondo ha testato il record storico di $51.715, stando ai dati di Coin Metrics. Cautela da parte degli strategist di JP Morgan che, in una nota delle ultime ore, hanno scritto che, a meno che la volatilità dell’asset non inizi a diminuire, i suoi valori “appaiono insostenibili”.

Record Bitcoin oltre $52.000, l’assist arriva dal colosso risparmio gestito BlackRock

18/02/2021

Nuovo balzo del Bitcoin, che ha superato la soglia di $52.000 per la prima volta nella sua storia, volando fino al massimo storico di $52.340, in base alle rilevazioni di Coin Metrics. Dopo aver quadruplicato il suo valore nel 2020, il Bitcoin ha incassato già il 70% dall’inizio del 2021.Nelle ultime ore un importante e storico assist è arrivato dal colosso del risparmio gestito numero uno al mondo, BlackRock.In particolare, il responsabile della divisione del reddito fisso Rick Rieder, in un’intervista rilasciata alla Cnbc, ha detto che il gigante ha deciso di dare un’occhiata alla criptovaluta numero uno al mondo, di ‘dilettarsi’, per usare l’espressione “dabble” proferita dal manager.“Oggi la sua volatilità è straordinaria, ma sentite, la gente sta cercando depositi di valore, asset che potrebbero apprezzarsi presupponendo che l”inflazione cresca e che i debiti aumentino, dunque abbiamo iniziato a dilettarci un po’” con il Bitcoin, ha affermato il manager, intervenendo alla trasmissione “Squawk Box” della Cnbc.In particolare, nel mese di gennaio, BlackRock ha scelto i futures sul Bitcoin come potenziali investimenti di due dei suoi fondi, stando a quanto emerso dalla documentazione depositata presso la Sec. Si tratta di BlackRock Strategic Income Opportunities e di BlackRock Global Allocation Fund.

Bitcoin, la stima più bullish lo vede a $1 milione: ‘diventerà valuta riserva globale e batterà l’oro in termini di capitalizzazione’

18/02/2021

Con i prezzi che hanno superato anche la soglia dei $50.000 per la prima volta nella storia, gli analisti tornano a snocciolare stime a dir poco bullish sul Bitcoin. In particolare, un articolo della Cnbc riporta l’opinione di Anthony Pompliano, co-fondatore e socio presso Morgan Creek Digital Assets, secondo cui la criptovaluta numero uno al mondo potrebbe balzare fino a $500.000 entro la fine del decennio, per poi volare fino a 1 milione di dollari.Nel podcast Beyond The Valley della Cnbc, Pompliano ha detto di credere che il “Bitcoin finirà per diventare una valuta di riserva globale che, alla fine, avrà una capitalizzazione di mercato molto più alta di quella dell’oro”.

Nelle ultime ore cautela sul Bitcoin è stata mostrata invece da JP Morgan, che ha ricordato comunque di avere un target di lungo termine sulla moneta digitale di $146.000.In particolare, lo strategist della divisione di mercati globali di JP Morgan Nikolaos Panigirtzoglou ha detto che, a uo avviso, “il Bitcoin sta competendo con l’oro tradizionale”, e che “il Bitcoin è una forma di oro digitale”.

Lo strategist ha ricordato che il valore dell’oro detenuto dal settore privato, solo a scopo di investimento, è di circa $2,7 trilioni. Affinché il valore di mercato del Bitcoin possa salire a quella cifra, è dunque necessario che i prezzi balzino a $146.000.Nelle ultime ore il Bitcoin ha superato anche la soglia di $52.000 per la prima volta nella sua storia, volando fino al massimo storico di $52.340, in base alle rilevazioni di Coin Metrics.Dopo aver quadruplicato il suo valore nel 2020, il Bitcoin ha incassato già il 78% dall’inizio del 2021.Nelle ultime ore un importante e storico assist è stato confermato dal colosso del risparmio gestito numero uno al mondo, BlackRock.Reiterando quanto emerso già alla fine di gennaio, il responsabile della divisione del reddito fisso Rick Rieder, in un’intervista rilasciata alla Cnbc, ha detto che il gigante ha deciso di dare un’occhiata alla criptovaluta numero uno al mondo, di ‘dilettarsi’, per usare l’espressione “dabble” proferita dal manager.Nel mese di gennaio, BlackRock ha scelto i futures sul Bitcoin come potenziali investimenti di due dei suoi fondi, stando a quanto emerso dalla documentazione depositata presso la Sec. Si tratta di BlackRock Strategic Income Opportunities e di BlackRock Global Allocation Fund.

Bitcoin: JP Morgan indica la percentuale giusta da tenere in portafoglio come copertura contro fluttuazioni altri asset

26/02/2021 1

Continua l’elevata volatilità dei prezzi del bitcoin in una settimana che ha visto la criptovaluta scendere repentinamente dai massimi storici toccati oltre quota 58.000 dollari. Al momento il prezzo oscilla in area 47.900 dollari, con un calo giornaliero del 6%. Joyce Chang e Amy Ho, due strategist di JP Morgan, hanno suggerito un’allocazione del portafoglio dell’1 % su Bitcoin e altre criptovalute. Come riferisce Bloomberg, i due esponenti di JPM ritengono la criptovaluta un possibile hedge contro le fluttuazioni di asset tradizionali come obbligazioni, azioni e materie prime. Tuttavia, hanno consigliato ai clienti di allocare una piccola percentuale a causa del rischio di forti ribassi nel valore di Bitcoin.

Bitcoin a un punto di svolta, per Citi prossimi step saranno decisivi : ‘o diventa valuta mainstream o sarà implosione’

01/03/2021

A customer uses a bitcoin automated teller machine (ATM) in a kiosk Barcelona, Spain, on Tuesday, Feb. 23, 2021. Bitcoin climbed, aided by supportive comments from Ark Investment Managements Cathie Wood and news that Square Inc. boosted its stake in the cryptocurrency. Photographer: Angel Garcia/Bloomberg via Getty Images

Bitcoin di nuovo sotto i riflettori così come le altre principali criptovalute. In questa prima seduta di marzo l’appetito per il rischio è tornato a fare capolino sui mercati e se ne avvantaggiano anche le cripto. Il bitcoin viaggia sui massimi intraday in area 48.500 $ con un rialzo dell’8,9%. Meglio fa l’Ethereum, seconda maggiore criptovaluta al mondo, con un +11,8% a 1.515 $. Il bitcoin era sceso al valore più basso in tre settimane a $43.000 circa e nei sette giorni terminati nella giornata di domenica, il calo è stato pari a -24%, al ritmo peggiore, su base settimanale, dal marzo del 2020.
Gli analisti di Citi rimarcano come la criptovaluta sia a un “punto critico” della sua storia. Potrebbe diventare la valuta preferita per il commercio internazionale con le aperture importanti arrivate da aziende quali Tesla e Mastercard che potrebbero rappresentare l’inizio di una “massiccia trasformazione” nel mainstream. Oppure, aggiunge Citi, affrontare una “implosione speculativa”. Infatti, la casa d’affari statunitense non manca di segnalare una serie di rischi e ostacoli che potrebbero intralciare la marcia del Bitcoin. “Il futuro di Bitcoin è ancora incerto ed è probabile che gli sviluppi a breve termine si rivelino decisivi poiché i saldi valutari si trovano al punto di svolta dell’accettazione mainstream o di un’implosione speculativa”, conclude Citi.
Sta progressivamente aumentando la platea delle banche che mostrano maggiore apertura verso la criptovaluta che negli ultimi 12 mesi ha visto il proprio valore passare da un minimo in area 4.700 $ a marzo 2020 agli attuali 48.000 $ circa. BNY Mellon, la banca più antica degli Stati Uniti, il mese scorso ha dichiarato che offrirà servizi di custodia per bitcoin e altre valute digitali. JP Morgan invece ha detto che sta guardando seriamente al bitcoin suggerendo un’allocazione del portafoglio dell’1 % su Bitcoin e altre criptovalute come hedge contro le fluttuazioni di asset tradizionali come obbligazioni, azioni e materie prime. JPM consiglia di allocare una piccola percentuale a causa del rischio di forti ribassi nel valore di Bitcoin.
Il Bitcoin, così come le altre cripto, è soggetto a violenti periodi di volatilità. Una settimana ha toccato un picco storico oltre quota 58.000 $ per poi perdere velocemente quota fino ai minimi a 43.000 $. È ancora in aumento di oltre il 60% nell’anno e del 460% negli ultimi 12 mesi.

Bailey (Bank of England): bitcoin e altre cripto non hanno valore intrinseco, c’è rischio di perdere tutto

07/05/2021 1

Il governatore della Bank of England (BOE), Andrew Bailey, non usa giri di parole sulle criptovalute.“Non hanno valore intrinseco. Ciò non significa che le persone non diano valore a loro, perché possono avere un valore estrinseco”, ha detto ieri il numero uno della banca centrale britannica rispondendo a una domanda sull’impennata dei prezzi delle criptovalute.

“Investire in criptovalute, o investimenti e prestiti ad essi collegati, comporta generalmente l’assunzione di rischi molto elevati con il denaro degli investitori. Se i consumatori investono in questi tipi di prodotti, dovrebbero essere pronti a perdere tutti i loro soldi”, ha tagliato corto Bailey che già nel 2017, quando era a capo della Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito, si era espresso con tali toni prima che il valore del bitcoin si sgonfiasse da 20.000 a 3.112 $ nel giro di un anno.

Bitcoin: violenti sell-off aiutano a ricordare che investimenti devono essere adeguati al rischio

17/05/2021

E’ stato un fine settimana movimentato per il bitcoin, sceso fino a un minimo in area 42.000 dollari, così come per le altre principali criptovalute. A condizionare l’umore dei cripto asset è ancora una volta Elon Musk. Il ceo di Tesla sta facendo marcia indietro e Tesla smetterà di accettare la valuta digitale per i pagamenti e ha dato adito anche a speculazioni sul fatto che Tesla abbia venduto o abbia intenzione di vendere le sue posizioni, salvo poi twittare questa mattina che Tesla non ha venduto nessuna delle sue posizioni in bitcoin.

Ufficialmente, la ragione alla base della decisione di Tesla di smettere di accettare pagamenti in bitcoin è la preoccupazione per l’impatto ambientale delle criptovalute. “Ma poiché tale tipo di obiezione esisteva già quando la società ha annunciato la sua posizione positiva su bitcoin pochi mesi fa, gli investitori si stanno chiedendo quale sia il vero motivo dietro questo cambio di passo”, rimarca Florian Ginez, Associate Director, Quantitative Research di WisdomTree. “Essendo una nuova asset class, qualsiasi sviluppo che possa influenzare le prospettive di investimento può avere un forte impatto sul prezzo – prosegue l’esperto – . Questi eventi rappresentano potenziali punti di ingresso per i nuovi investitori e servono a ricordarci che qualsiasi investimento deve essere fatto in modo adeguato al rischio. Le criptovalute sembrano avere un brillante futuro davanti, ma decifrarne l’esatto percorso è quasi impossibile. Per questo motivo, gli asset digitali rappresentano attualmente una parte di nicchia, ma in crescita, di un portafoglio con allocazioni distribuite su asset di criptovalute high conviction”.

Sentiment criptovalute: italiani meno positivi, l’Ethereum domina le discussioni e il bitcoin viene superato anche dal Monero

22/05/2021 10:41 di Alessandra CaparelloNEW FACEBOOK TWITTER LINKEDIN

Movimenti da montagne russe per il Bitcoin e le altre criptovalute nell’ultima settimana. Dopo aver segnato i nuovi top storici il 14 aprile (oltre quota 64.000 $) in coincidenza dell’IPO di Coinbase, la critpovaluta più blasonata crolla dopo che la Banca centrale cinese (Pboc) ha ribadito che i token digitali non possono essere utilizzati come forma di pagamento, scivolando fino a quota 30  mila dollari, per poi risalire nuovamente. 
Ma non solo Bitcoin. L’universo cripto è variegato come dimostra il fatto che primeggia tra le discussioni sul web degli italiani relative alle criptovalute non più il bitcoin, ma l’Ethereum, che in questo 2021 sta evidenziando performance decisamente migliori. E’ quanto emerge dall’ultima indagine che FinanzaOnline ha realizzato, in collaborazione con T-Voice, società che si occupa di opinion mining, sentiment analysis e topic discovery sfruttando algoritmi di artificial intelligence supervisionati con l’obiettivo di offrire una panoramica precisa di opinioni e sentimenti condivisi tramite web e social network.

Le analisi sono state condotte su più di 21.000 testi in lingua italiana riguardanti il tema “cripto valute” presenti nel web e sui principali social network per il periodo che va dal 19 Aprile al 17 Maggio 2021.
Tutti i risultati sono presentati al netto degli “off-topic”, ovvero senza considerare quei testi che non contengono il tema di interesse.

Italiani meno positivi sulle criptovalute

Dall’analisi di T-Voice emerge che sulle criptovalute in generale, il 16,26% degli italiani esprime pareri positivi, in lieve calo rispetto alla precedente rilevazione quando questa percentuale era al 18%.  Il 69,90% assume una posizione neutrale, mentre il restante 13,84% esprime opinioni negative, leggermente in calo rispetto alla precedente indagine di T-Voice.

Le cripto più seguite

Nel dettaglio l’Opinion analysis, che misura i livelli di discussione delle principali criptovalute mondiali, segnala come la cripto più discussa risulta essere ancora l’Ethereum (41,61%), in lieve aumento rispetto alla precedente rilevazione quando era al 40,93%, seguita da Monero (19,05%) e Bitcoin (12,18%). Guadagna posizioni ancora il Dogecoin al 14,59%.

L’Ethereum risulta invece la criptovaluta con maggiori opinioni positive. Il Cross-topic analysis, che permette di incrociare i risultati di due analisi distinte per valutarle congiuntamente, incrocia le criptovalute con il livello di sentiment al fine di capire come ciascuna criptovaluta si relaziona al sentiment complessivo. Dal grafico emerge che adesso è Ethereum (prima era il Bitcoin) la criptovaluta con la più alta frequenza di opinioni positive, seguita da Dogecoin e Bitcoin a pari merito. Profondamente negativi le opinioni su Monero e Cardano.

Trending topic è un’analisi che permette di individuare il livello di discussione associato ai temi più rilevanti del momento e il tema più discusso risulta essere il tema del rischio finanziario, seguito dagli investimenti.

Una misura del livello di preferenza tra le principali criptovalute mondiali è offerta dal Web Opinion Index, che varia da -100 a +100 (Valori maggiori di zero indicano una opinione positiva, valori minori di zero indicano una opinione negativa). Qui a primeggiare è ancora Ethereum con le opinioni positive che sovrastano quelle negative di 30, 49 punti. Segue Ripple a 20,73, Cardano a 7,07. In territorio neativo il Bitcpoin a -2m52, Dogecoin a -2,67 e Monero a -7,82.

Mondo Criptovalute: come i polli si fanno spennare

Scritto il 25 Maggio 2021 alle 11:15 da Marco Dal Prà

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C’è qualcuno in questi giorni che voleva rastrellare Bitcoin ed altre cose colorate di verde che si vedono tra le criptovalute. Ma come fare, visti i prezzi alle stelle? Come fare, vista la salita “vertiginosa” che continua dallo scorso 15 Dicembre? Come fare, visto che dopo i 64.800$ fatti segnare da Bitcoin lo scorso 14 Aprile, il testimone era passato ad Ethereum, che il 12 Maggio ha toccato la stratosferica cifra di 4.362 dollari ? Semplice, bastano degli annunci adatti presentati tramite social e/o mass-media e… si distrugge rapidamente entusiasmo, FOMO e quant’altro sta sostenendo i prezzi a livelli eccessivi.

Ma qui entrano in scena nuove figure, i “polli” che non ne sanno nulla e da ingenui alzano le mani e si offrono volontari per farsi spennare. Eccoli quindi che vendendo in tutta fretta (o meglio in tutta perdita), ai grandi che hanno fatto, direttamente o indirettamente, gli annunci giusti al momento giusto.

Loro entrano al prezzo prestabilito, mentre i polli, entrati con la speranza di diventare ricchi senza nemmeno leggere un grafico, in quattro e quattr’otto si trovano in braghe di tela, senza contare quelli che, usando con disinvoltura leve & C., si ritrovano direttamente in mutande.

Generalmente non mi occupo di prezzi, anzi non è proprio la mia materia, ma vorrei almeno usare queste righe per ricordare che il prezzo di Bitcoin sta seguendo in linea generale il modello denominato Stock-To-Flow , modello che ho raccontato qui su I&M qualche tempo fa (link).

https://stats.buybitcoinworldwide.com/stock-to-flow/

Naturalmente è un modello a lungo termine, direi con uno “spettro” decennale ed ovviamente non si sposa con chi vuole fare trading giornaliero (o forse sarebbe più corretto dire “alla giornata”).

Un modello del genere si sposa perfettamente con chi fa piani sul lungo e soprattutto chi ha i mezzi per pubblicare certe notizie, utili per fare lo shopping ai prezzi… prefissati.

Per chi voglia studiare il modello ecco il link al suo ideatorehttps://platform.twitter.com/embed/Tweet.html?dnt=true&embedId=twitter-widget-0&features=eyJ0ZndfZXhwZXJpbWVudHNfY29va2llX2V4cGlyYXRpb24iOnsiYnVja2V0IjoxMjA5NjAwLCJ2ZXJzaW9uIjpudWxsfSwidGZ3X2hvcml6b25fdHdlZXRfZW1iZWRfOTU1NSI6eyJidWNrZXQiOiJodGUiLCJ2ZXJzaW9uIjpudWxsfSwidGZ3X3R3ZWV0X2VtYmVkX2NsaWNrYWJpbGl0eV8xMjEwMiI6eyJidWNrZXQiOiJjb250cm9sIiwidmVyc2lvbiI6bnVsbH19&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1396894229113233409&lang=it&origin=https%3A%2F%2Fintermarketandmore.finanza.com%2F%3Fp%3D92049&sessionId=7d9b991aab5865926d60ee053c8290764679ca45&theme=light&widgetsVersion=82e1070%3A1619632193066&width=550px

Lo ripeto ancora una volta: Bitcoin non è un investimento né un sistema per diventare ricchi: è un nuovo sistema monetario. Ah, Si, forse mi sono dimenticato che c’è anche chi lo usa come moneta… per fare beneficenza.

Beh, se proprio dovete fare una donazione, almeno fatela a chi ha bisogno. Così invece

Michael Burry de “la grande scommessa” avverte della “madre di tutti i crash”, riguarda i Bitcoin

Michael Burry: il problema dei Bitcoin è la leva finanziaria. Se non sai quanta leva c’è nelle criptovalute, non sai nulla delle criptovalute.

di Pietro Pisello , pubblicato il 21 Giugno 2021 alle ore 08:39

Michael Burry

Il gestore di hedge fund Michael Burry, famoso per aver previsto la crisi finanziaria del 2008, ha messo in guardia contro “la madre di tutti i crash”, e riguarda i Bitcoin e le altre criptovalute.

Il problema delle cripto, ha spiegato Burry, è la leva finanziaria. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Michalel Burry non odia i Bitcoin, ma mette in guardia gli investitori

Michael Burry, il famoso investitore e fondatore della società di investimento privata Scion Asset Management, la scorsa settimana ha rilasciato una dichiarazione che riguarda il bitcoin e, in generale, l’intera asset class delle criptovalute.

Burry, meglio conosciuto per essere stato il primo investitore a prevedere e trarre profitto dalla crisi dei mutui subprime statunitensi verificatasi tra il 2007 e il 2010 (descritto in “The Big Short”, un libro di Michael Lewis sulla crisi dei mutui), ha affermando quanto segue:

“Il problema con le criptovalute, come nella maggior parte delle cose, è la leva finanziaria. Se non sai quanta leva c’è nelle criptovalute, non sai nulla delle criptovalute, non importa quanto altro pensi di sapere”.

Burry in precedenza ha affermato di non odiare il bitcoin, ma è preoccupato che i governi possano intervenire pesantemente sulla criptovaluta. A febbraio ha avvertito che “in una crisi inflazionistica, i governi cercheranno di schiacciare i concorrenti nell’arena valutaria”.

Per il famoso investitore, dunque, il futuro a lungo termine delle criptovalute è tenue. Ad ogni modo, lo stesso ha anche affermato che “Nel breve periodo tutto è possibile”.

Burry non è l’unico a prevedere un incidente. La scorsa settimana, l’autore di Rich Dad Poor Dad, Robert Kiyosaki, parlando di Bitcoin, ha avvertito che la “più grande bolla nella storia del mondo sta diventando sempre più grande”.

Bitcoin: lo sboom non è finito, il cio di Guggenheim lo vede sprofondare di un altro -50%

27/06/2021

Mentre le quotazioni del bitcoin si mantengono volatili nel weekend (toccato minimo a 30.555$ nelle ultime 24 ore per poi risalire in area 33.000$ stamattina), si susseguono le previsioni bearish sulla criptovaluta numero uno al mondo per valore di mercato.
Scott Minerd, chief investment officer della società di investimento Guggenheim Partners, ritiene che il bitcoin potrebbe toccare il fondo tra $ 10.000 e $ 15.000 nel suo trend discendente. Nell’intervista alla CNBC, Minerd ha affermato che gli investitori non dovrebbero essere “ansiosi di mettere soldi in bitcoin in questo momento” e ha predetto che bitcoin potrebbe trascorrere i prossimi anni a fare trading laterale prima che il mercato diventi di nuovo rialzista. Lo scorso mese Minerd aveva twittato: “Crypto has proven to be Tulipmania”, con riferimento alla bolla del mercato olandese dei bulbi di tulipani nel 1600, quando il mercato è crollato dopo un periodo di speculazioni.https://platform.twitter.com/embed/Tweet.html?dnt=true&embedId=twitter-widget-0&features=eyJ0ZndfZXhwZXJpbWVudHNfY29va2llX2V4cGlyYXRpb24iOnsiYnVja2V0IjoxMjA5NjAwLCJ2ZXJzaW9uIjpudWxsfSwidGZ3X2hvcml6b25fdHdlZXRfZW1iZWRfOTU1NSI6eyJidWNrZXQiOiJodGUiLCJ2ZXJzaW9uIjpudWxsfSwidGZ3X3R3ZWV0X2VtYmVkX2NsaWNrYWJpbGl0eV8xMjEwMiI6eyJidWNrZXQiOiJjb250cm9sIiwidmVyc2lvbiI6bnVsbH19&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1395130420489031683&lang=it&origin=https%3A%2F%2Fwww.finanzaonline.com%2Fnotizie%2Fbitcoin-lo-sboom-non-e-finito-il-cio-di-guggenheim-lo-vede-sprofondare-di-un-altro-50%2F&sessionId=a1a49279d4cd360156fc41c6545f6f09a715fafe&theme=light&widgetsVersion=82e1070%3A1619632193066&width=500px

Nella prima parte della settimana il bitcoin era scivolato sotto la soglia dei 30.000 $, sui minimi da gennaio arrivando ad azzerare i guadagni YTD con gli investitori in fuga dopo la mossa della Cina. La People’s Bank of China (PBOC) ha esortato le più grandi banche e società di pagamento cinesi a reprimere più duramente il trading di criptovalute.
Venerdì il presidente di El Salvador, Nayib Bukele, che ha reso noto che la moneta digitale diventerà valuta legale nel paese, a partire dal prossimo 7 settembre.
Tra gli scettici sulla criptovaluta c’è anche JP Morgan che ha individuato un fair value a medio termine della criptovaluta compreso tra $23.000 e $35.000, in base a quanto emerge dal paragone della sua volatilità nei confronti dell’oro. “Nonostante qualche miglioramento, i nostri segnali rimangono complessivamente bearish – hanno commentato gli strategist – . I motivi sono tanti, ma la vendita delle azioni di Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) acquistate a gennaio dopo il periodo di lockup durato sei mesi, potrebbe emergere come un ostacolo aggiuntivo per il Bitcoin, nei mesi di giugno e luglio”.

bitcoin

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