DAZI USA per UE che timing….

Eccoci a un nuovo articolo , resosi necessario dopo la News di ieri riguardante l’introduzione di Nuovi Dazi all’Europa da parte degli USA a partire dal 18 Ottobre 2019.

Partiamo subito evidenziando il “timing” di questa News che tutto pare (come avviene praticamente sempre e continuerà ad avvenire )  tranne che casuale .

Questa notizia esce il 2 Ottobre 2019 dopo…..

Che lo S&P arriva a 3024 (doppiando il massimo a 3029 non superando 3048)

Che il FTSEMIB per l’ennesima volta raggiunge 22200/22300 e ne viene respinto

Che il DAX arriva a superare ancora una volta 12464 sfiorando i massimi precedenti

Ma sopratutto questa notizia esce  dopo…..

Che la Morgan STANLEY consigliava di sovrappesare l’Europa e in particolare l’Italia.

Ovviamente il DAX (vedi esportazioni auto e non solo della Germania , già in affanno) ha reagito molto male alla News scendendo sotto 11900 e stessa cosa per l’indice  FTSEMIB dell’Italia (vedi esportazioni agro-alimentari ,dell’enogastronomia ,moda, i materiali da costruzione, i metalli, le moto e la cosmetica) sceso a 21200 perdendo 1000 punti in poche sedute , Italia che già cresce poco senza Dazi figuriamoci con l’applicazione di quest’ultimi in un Mercato molto importante come gli USA.

Ma in generale la NEWS ha proprio “affondato” l’Europa (tanto perchè una settimana fa dicevano quelli della  Morgan Stanley era da sovrappesare…..)

E il motto fai il contrario di quanto “scrivono”……funziona ancora una volta.

Dazi Usa contro l’Ue dal 18 ottobre: in arrivo una stangata per l’Italia. Ma non è finita qui

È un provvedimento che riguarda da vicino anche l’Italia, dopo la Francia il paese più colpito. Il conto per il nostro paese potrebbe raggiungere 1 mld di euro. Nei prossimi mesi è, tuttavia, atteso un pronunciamento analogo, questa volta chiesto da Bruxelles contro gli aiuti concessi da Washington a Boeing

Scatteranno dal prossimo 18 ottobre i dazi Usa da 7,5 miliardi di dollari contro l’Ue. Lo ha reso noto il dipartimento del Commercio statunitense, dopo la decisione dell’Organizzazione mondiale del commercio, che attribuisce agli Usa il diritto di applicare dazi sui prodotti importati dall’Ue come compensazione per gli aiuti concessi al consorzio Airbus. In questo modo, gli Stati Uniti sono autorizzati a colpire una serie di prodotti europei, dalla manifattura all’alimentare.È un provvedimento che riguarda da vicino anche l’Italia. Nell’elenco figurano formaggi, come parmigiano e pecorino, e il prosciutto. Sarebbero invece salvi vino e olio. Il conto potrebbe essere comunque salato, con dazi che potrebbero raggiungere il miliardo di euro.Secondo Coldiretti, metà dell’importo sarebbe a carico dell’enogastronomia ma ne sarebbero colpiti anche la moda, i materiali da costruzione, i metalli, le moto e la cosmetica. L’Italia – spiega la Coldiretti – potrebbe essere dopo la Francia il Paese più colpito.La sentenza segna un momento chiave nella disputa ultradecennale tra i due blocchi economici sulla guerra dei giganti del cielo. Si tratta della contromisura più pesante mai imposta dall’Organizzazione in una disputa commerciale.Ma non è finita qui. Nei prossimi mesi è atteso un pronunciamento analogo, questa volta chiesto da Bruxelles contro gli aiuti concessi da Washington a Boeing. “Anche se gli Stati Uniti hanno avuto l’autorizzazione dal Wto, scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe miope e controproducente”. Lo scrive la commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem in una dichiarazione. “Restiamo pronti a trovare una soluzione equa, ma se gli Usa decidono di imporre le contromisure, l’Ue non potrà che fare la medesima cosa”, ha aggiunto la commissaria.

 

DAZI USA per UE che timing…. vero ?

E non dimentichiamoci che si tornerè a trattare in Ottobre anche dei ….

DAZI USA per CINA (e viceversa)

e del possibile

DELISTING delle società Cinesi quotate a Wall Street

e non dimentichiamoci del”non disinnescato”

Rischio conflitto ARABIA SAUBITA – IRAN IRAQ

Insomma…nel prossimo trimestre……non ci annoieremo di sicuro.

Lo scorso anno il finale dell’anno da Ottobre 2018 a Dicembre 2018 ce lo ricordiamo tutti.

Ci auguriamo ……..non vogliano fare un bis anche a Ottobre 2019-Dicembre 2019 !

Ma certo le premesse delle prime sedute di Ottobre 2019 non sono proprio ESALTANTI  !

Ma una rondine non fa Primavera e nemmeno 2 sedute di Ottobre storte fanno il trimestre che è fatto i 90 giorni non di 2 giorni.Quindi non fasciamoci la testa prima di rompercela.

Oramai ci siamo abituati con gli HFT , dal 2006 a oggi a qualsiasi tipo di “manipolazione” dei Mercati con  News con “timing Svizzero” con negazioni di figure tecniche di ogni tipo e con ovvie e spesso inaspettate conseguenze sui Mercati.

Nulla avviene mai per caso e come di sicuro ve ne sarete accorti in questi 12 mesi  con molte nostre analisi ve ne diamo ogni giorno concreta dimostrazione, non sempre ci riusciamo, la sfida è sempre molto difficile , ma Vi garantiamo che in questi 12 mesi dal ritorno on line di SFI TRADING ADVISOR ci abbiamo messo tutta la nostra passione, competenza, lealtà e correttezza per farlo .

Good Luck !

TIMING

NEWS USCITE DOPO NOSTRO ARTICOLO

Wall Street: futures Usa in calo, si guarda a virus in Cina e a Trump

Si prevede un avvio di seduta debole per Wall Street, con i futures sugli indici statunitensi che si muovono sotto la parità. A circa un’ora dalla partenza il contratto sul Dow Jones scivola dello 0,25%, quello sull’S&P500 cede lo 0,14% e il future sul Nasdaq è piatto con un -0,02%. Sui mercati torna la paura per la diffusione del coronavirus. La decisione delle autorità cinesi di vietare gli spostamenti dalla città di Wuhan, considerata l’epicentro della diffusione, (mettendo di fatto in quarantena una popolazione di circa 11 milioni di abitanti), ha portato gli operatori a ritenere che la situazione sia peggiore di quanto annunciato ufficialmente. Unica buona notizia, il fatto che si stia già lavorando ad un vaccino che potrebbe essere pronto per i test in tre mesi, essendo il virus simile come tipologia alla Sars. Intanto sul fronte commerciale, Donald Trump è tornato a minacciare dazi del 25% sulle auto europee come mezzo di ritorsione in caso di digital tax, avvertendo che occorre un accordo in tempi rapidi oppure seguiranno misure dolorose. Inoltre, sul fronte misure fiscali interne ha ribadito che entro 90 giorni sarà svelato un nuovo taglio delle tasse per la classe media.

Borse asiatiche generalmente positive, dopo la buona performance di Wall Street nelle contrattazioni overnight. Ottimismo sulle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina dopo che il consulente economico alla Casa Bianca, Larry Kudlow ha affermato che, se le trattative andranno bene, gli Usa potrebbero decidere di non applicare sui prodotti cinesi i dazi previsti per il mese di dicembre.

Usa-Cina, raggiunto un (mini) accordo sui dazi. Volano le Borse

L’intesa prevede che Pechino acquisti tra i 40 e i 50 miliardi di dollari di prodotti agricoli statunitensi

Washington e Pechino hanno raggiunto un’intesa parziale. A sancire la tregua il segretario al Tesoro americano Steve Mnuchin, che assicura come il 15 ottobre non scatteranno più le nuove sanzioni che avrebbero colpito prodotti made in China per un valore di 250 miliardi di dollari.

Le Borse mondiali brindano. “Siamo vicini a metter fine alla guerra commerciale”, esulta Trump. Il presidente Usa incassa un compromesso che, oltre all’impegno di Pechino ad acquistare prodotti agricoli ed alimentari americani per 40-50 miliardi di dollari, prevede la soluzione di alcuni aspetti legati a due aspetti delicati: la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e una revisione dei servizi finanziari.

Dalla mini-intesa restano fuori alcuni nodi rilevanti. Tra questi, quello che riguarda il trasferimento delle tecnologie. Tuttavia il compromesso appena raggiunto permette di affrontare con slancio la fase due, senza l’incubo di nuovi dazi.

Resta aperto infine il fronte europeo, con i dazi di Trump pronti a scattare il 18 ottobre anche su una parte del made in Italy.

Guerra commerciale Usa-Cina: carrellata di rumor confonde mercati, futures Dow Jones crollano di oltre 300 punti

La diffusione di report contrastanti sugli sviluppi nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina hanno affossato, nel corso delle contrattazioni overnight, i futures sugli indici azionari americani.

In particolare, i futures sul Dow Jones Industrial Average sono crollati a un certo punto di oltre 300 punti, per poi ridurre le perdite a -50 punti circa.I futures sul Nasdaq 100 hanno perso lo 0,2% circa, così come anche quelli sullo S&P 500. Titoli considerati chiave nel commercio globale hanno perso terreno nelle contrattazioni afterhours, come Apple, Micron, Intel e Caterpillar.Il nervosismo ha preso piede sui mercati dopo che il South China Morning Post ha riportato che non c’è stato alcun progresso nei negoziati che hanno preso il via questa settimana tra i vice ministri, e che la delegazione cinese guidata dal vicepremier Liu He si tratterrà a Washington soltanto per la giornata di oggi.Le indiscrezioni non sono state confermate però dalla Casa Bianca, che ha comunicato che il vicepremier lascerà invece Washington nella giornata di venerdì, come appreso in precedenza.Bloomberg News ha riportato inoltre rumor secondo cui l’amministrazione Trump starebbe considerando di sospendere l’aumento dei dazi previsto contro la Cina a partire dalla prossima settimana, in cambio di un “patto valutario” con Pechino, e il New York Times ha parlato della possibilità che Trump permetta ad alcune società americane di vendere componenti non sensibili a Huawei, derogando al divieto generale di fare affari con il colosso cinese di infrastrutture per tlc.

Guerra commerciale, Trump: ‘Vedremo se riusciremo a raggiungere un accordo con la Cina’

“Gli Stati Uniti vedranno se un accordo (commerciale) con la Cina potrà essere raggiunto”. Così il presidente americano Donald Trump, riguardo alle imminenti trattative tra Pechino e Washington, che riprenderanno questa settimana, nei giorni di giovedì e venerdì.A suo avviso, c’è la probabilità di arrivare a qualcosa di molto significativo nel corso dei negoziati, anche se sarebbe preferibile che un eventuale accordo con la Cina non fosse parziale.

Trump inserisce altre 28 società cinesi in lista nera commercio, Ambarella crolla -12% su Hikvision

L’amministrazione Trump ha deciso di inserire nella lista nera delle società a cui è vietato fare affari con le aziende Usa altri 28 gruppi cinesi. Le 28 società, secondo le accuse Usa, sarebbero implicate nella violazione dei diritti umani a danno dei uiguri, minoranze musulmane presenti nella regione Xinjiang.La decisione segue la diffusione di un video della Cnn, che ha mostrato centinaia di uiguri con occhi bendati e mani legate dietro la schiena.Tra le società cinesi colpite dalla misura, anche Hikvision, società attiva nel settore di video sorveglianza. Immediato l’effetto domino sul produttore di chip americano Ambarella, che ha Hikvision tra i suoi clienti, e che ha reagito alla notizia cedendo a Wall Street il 12% del suo valore.

Ambarella ha sede in California e conta tra i suoi clienti anche Alphabet e GoPro.

 

La palla passa alla Federal Reserve. Questa sera, ore 20 italiane, il presidente, Jerome Powell, interverrà sulle scelte dell’istituto centrale focalizzando l’attenzione degli investitori, ansiosi di ascoltare qualche indizio sulla prossima mossa della Fed in occasione della sua riunione del 30 ottobre.

Dazi Usa, Trump: “Una bella vittoria. Per anni l’Ue ci ha trattato molto male sul commercio”

“L’Unione europea per molti anni ha trattato molto male gli Stati Uniti sul commercio, con dazi, barriere commerciali e altro”. Così il presidente Donald Trump su Twitter commenta la decisione di ieri dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) di consentire agli Usa di imporre dazi per 7,5 miliardi di dollari sui prodotti dell’Unione europea in merito allo scontro sugli aiuti di Stato a Airbus, riconosciuti come illegittimi. “Una bella vittoria” afferma il presidente americano.

AGGIORNAMENTO 21/01/2020

NON SI PARLAVA DEI DAZI USA-EU INDOVINATE DA QUANDO ?

DAL 2 OTTOBRE 2019…………LE ULTIME DUE SEDUTE NEGATIVE PRIMA DI UN RIALZO CONTINUO E SENZA SOSTA DAL 3 OTTOBRE 2019 AL 21 GENNAIO 2020

Commercio: verso un accordo Usa-UE? Trump incontra von der Leyen

“Speriamo di riuscire a fare qualcosa”. Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato l’incontro in programma con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a margine della riunione annuale del Forum economico mondiale di Davos.Il presidente americano, confermando che avrebbe discusso un accordo commerciale con von der Leyen, parlando ai delegati ha sottolineato come gli accordi commerciali conclusi questo mese con la Cina e il Messico hanno rappresentato un modello per il XXI secolo.

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