La Grande Guerra

Dal 30 Ottobre 2020 al 20 Novembre 2020 abbiamo voluto ,a nostro modo, ricordare la Grande Guerra ,che proprio tra fine Ottobre 1918 e il 3-4 Novembre 1918 volgeva all’epilogo.

Era infatti il 31 ottobre 1918 quando i generali Austro-Ungarici e quelli Italiani si incontrarono a Villa Giusti, alle porte di Padova.

Quel giorno iniziarono a discutere le condizioni di pace, ratificate poi il 4 Novembre 1918 con la firma dell’armistizio.

Il 4 Novembre , a seguito del  Regio decreto numero 1354 del 23 ottobre 1922, divenne  poi Festa nazionale e  la giornata delle Forze Armate.

Su Twitter da quando il nostro FTSEMIB era a 17500 il 30 Ottobre 2020 , durante il recupero arrivato fino ad oggi a 21780 toccato il 20 Novembre 2020  , abbiamo associato alle analisi che riguardavano il nostro FTSEMIB,  filmati e Inni Eroici , in ricordo della Grande Guerra come questi :

 

Di quella Grande Guerra mio padre mi ha parlato per tutta la vita.

Ma il giorno che ricorderò per sempre , è quello che mio padre e io passammo in visita al Sacrario di Re di Puglia in Friuli , dove furono e sono seppelliti 100.000 Soldati Italiani , di cui solo 40.000 hanno un nome e cognome mentre gli altri 60.000 sono ignoti.

Dal Sacrario di Re di Puglia presero poi la Salma del Milite Ignoto , portata poi a Roma e tumulata nell’Altare della Patria .

Che emozione si prova al Sacrario di Re Di Puglia , a soli 10 anni d’età guardandolo con gli occhi di un bambino ,come quando sono andato io ?

Indescrivibile.

Ad Maiora !

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Grande Guerra, il 4 novembre 1918 l’armistizio di Villa Giusti. La celebrazione dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate

 

L’armistizio di Villa Giusti

In accordo con gli Alleati, l’Italia sottopose all’Impero asburgico un armistizio che si basava sulle richieste del Patto di Londra ((Patto_Londra ) del 1914.All’Esercito venne dato il diritto di occupare tutte le terre austro-ungariche sul litorale Adriatico, la Forza Armata di Vienna venne ridotta a 20 Divisioni. Doveva essere consegnato il 50% dell’artiglieria in dotazione. Si chiese la liberazione immediata dei prigionieri ed il ritorno in Germania delle truppe tedesche entro due settimane.L’imperatore Carlo I, informato dai propri emissari, non poté far altro che accettare queste condizioni. L’armistizio venne firmato alle 15.20 del 3 novembre 1918. Il “cessate il fuoco” entrò in vigore alle 15 del 4 novembre, mettendo così ufficialmente fine alla Grande Guerra dopo quasi 3 anni e mezzo di un sanguinoso conflitto.Nel frattempo in Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli gli Eserciti dei due schieramenti non si erano fermati e la guerra proseguiva sul terreno. l’Esercito austro-ungarico cercò di ripiegare mentre quello italiano si lanciò al suo inseguimento in modo da occupare quanto più territorio possibile.Il 1° novembre arrivò un proclama del Generale Armando Diaz  lanciato sulle terre occupate l’anno precedente: si annunciava che ben presto l’Esercito italiano sarebbe arrivato in nome dell’Italia.Ad ogni Armata fu affidato un settore. La Prima ricevette l’ordine di avanzare verso Trento, la Sesta di puntare su Egna (Sud Tirolo), la Quarta su Bolzano e  l’Ottava doveva risalire il Cadore, l’Agordino e occupare infine Brunico e San Candido.La Settima Armata dovette impossessarsi della zona di Mezzolombardo (a Nord di Trento), la Dodicesima di controllare la conca di Feltre mentre la Decima e la Terza (che venne definitiva “Armata Invitta” per non essere mai stata sconfitta sul campo) ebbero come obiettivo il fiume Tagliamento ed il Friuli.Quel giorno fu particolarmente favorevole all’Ottava Armata che risalì il fronte dolomitico e riconquistò Belluno, Ponte delle Alpi e si diresse verso Est, a Longarone e Pieve di Cadore.Sull’Altopiano di Asiago i reparti d’assalto ruppero in più punti la linea di resistenza austro-ungarica nella zona del Monte Sisemol, della Val Ronchi, del Monte Longana e del Monte Nos. Una Divisione britannica, invece, riuscì con moltissime difficoltà le posizioni ancora esistenti a Camporovere, sul Monte Rasta e sul Monte Interrotto. Solo nel corso della notte, grazie ad un’azione di aggiramento, caddero le fortificazioni del Monte Interrotto e i soldati britannici si unirono alla colonna italiana proveniente da Roana.La Prima Armata iniziò le operazioni sul Massiccio del Pasubio per poter liberare la strada verso Trento. Dall’altra parte del fronte, la Decima e la Terza Armata assicurarono i passaggi sul fiume Livenza ed entrarono a Sacile. Le avanguardie, formate dalle truppe della Cavalleria, superarono anche queste linee e giunsero nei pressi di Roveredo e Pordenone.Con l’armistizio di Villa Giusti, quel 4 novembre 1918 terminò la Grande Guerra, un evento che ha segnato in modo profondo l’inizio del ‘900. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma.

 

Il trasferimento a spalla della salma del Milite Ignoto

L’anno successivo il Regio decreto numero 1354 del 23 ottobre 1922, dichiarò il 4 novembre Festa nazionale.

AGGIORNAMENTO 5 FEBBRAIO 2021

FTSE MIB  23.048,31

siamo arrivati a a 23048 (Trento e Trieste)

Anche questa analisi entra di diritto nelle GOLD IDEA

di SFI TRADING ADVISOR

ALPINI

FTSEMIB

AGGIORNAMENTO 30 NOVEMBRE 2020

FTSE MIB  22.499,31

siamo arrivati a 549 punti da 23048 (Trento e Trieste)

17500 Caporetto

21000/21100 Linea del Piave

Se riuscirà nell’impresa di tornare a 23048 come detto dal 30 Ottobre 2020

a oggi festeggeremo

con il Bollettino della Vittoria del Generale Diaz del 4 Novembre 1918


Questo articolo è dedicato alla memoria di mio padre 

Alberto  Cortesi

Deceduto il 13 – 11 – 1996


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