Greetings to Federal Reserve from Italy 2

In rispetto , dovuto , alle molte richieste pervenute , abbiamo fatto il 17mo aggiornamento dell’analisi comparativa 1962 – 2022 , con il punto al 28 Ottobre 2022 in attesa della FED.

Per chi non se ne fosse accorto, il Dow Jones , è salito del 14%.

No comment.

La cosa più divertente è che questo rialzo è partito da uno spike ribassista (13 Ottobre 2022 su dato inflazione USA) , come nel 1962 ma anticipato di una settimana , che il Nuovo Governo in Italia si è formato il 22 Ottobre , come da noi immaginato il 14 Settembre, che ,come nel 1962, dopo il 20/22 Ottobre c’è stato un forte recupero di tutti gli Indici Mondiali, esclusi solo Cina e Hong Kong e che anche questa volta Dimon della JP MORGAN , con la sua previsione di un crollo del -20% degli Indici fatta 11 Ottobre 2022 ha dato un timing fenomenale (come fece per le previsioni su eur-usd e petrolio).

Ma si sa i Mercati (dicono) sono imprevedibili. Sarà…

In 22 anni di Mercati , di cui 16 da allievo di WD GANN , continuo a pensarla molto diversamente e dopo questo ennesimo studio comparativo tra il 1962 e il 2022 che ha anticipato 10 mesi di Mercati ancora di più.

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Ad Maiora !

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Mercati in attesa delle decisioni oggi della Fed sui tassi di interesse, ecco le previsioni

Avvio in rialzo per i listini del Vecchio Continente, nel giorno della Fed che questa sera aumenterà i tassi di 75 punti base. Attesa per le parole di Powell sulla prossima stretta di dicembre. A Piazza Affari da seguire Tim e Ferrari

 di Fabrizio Arnhold  2 Novembre 2022 09:16
financialounge -  borse FED inflazione mercati tassi

Le Borse europee iniziano la giornata in rialzo, aspettando l’annuncio della Fed che stasera annuncerà un ulteriore aumento dei tassi di interesse di 75 punti base. A Milano il Ftse Mib apre a +0,33%, il Dax di Francoforte a +0,31%, il Cac 40 di Parigi a +0,61%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,16% e il Ftse 100 di Londra a +0,33%. In frazionale calo la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che chiude la giornata a -0,06%.

LA STRETTA DELLA FED

Questa sera, l’annuncio è atteso per le ore 19, la Federal Reserve rialzerà i tassi, con ogni probabilità di 75 punti base. L’attenzione degli investitori adesso è già rivolta al prossimo ritocco di dicembre e alle parole di Jerome Powell: il mercato è diviso tra le possibilità di 75 o 50 punti base di aumento dei tassi, con l’ultima ipotesi che resta la più gradita e potrebbe, in caso, far proseguire il recupero ai listini, iniziato a ottobre.

INFLAZIONE AL PICCO?

Gli investitori si domandano se l’inflazione abbia raggiunto il picco. Negli Usa la maggior parte crede di sì, con timide flessioni che si sono già iniziate a registrare. Questo significa che le banche centrali, Fed in primis, potrebbero allentare la stretta monetaria, con un atteggiamento meno aggressivo. In Europa la corsa dei prezzi ha toccato il 10,7% a ottobre, ma potrebbe iniziare a calare nei prossimi mesi, con la flessione del prezzo del gas. Negli Usa preoccupano i numeri pubblicati sul numero delle offerte di lavoro salite a te a 10,72 milioni, sopra i 9,85 milioni delle attese. Un dato che mostra un mercato del lavoro ancora caldo e che potrebbe indurre la Fed a continuare ad avere un approccio aggressivo sui tassi.

A PIAZZA AFFARI FOCUS SU FERRARI

Tra i titoli del giorno da seguire, a Piazza Affari c’è Ferrari (-0,63%), che pubblicherà i conti del terzo trimestre. Domani toccherà a Stellantis (+1,22%) e Pirelli (-0,13%). Da seguire anche Tim (+3%), che continua la corsa, dopo i tanti rumors che si inseguono sul futuro della compagnia. Sul versante valutario, poco mosso il cambio euro/dollari a 0,9873. Non si ferma la corsa del petrolio, con il Wti dicembre che tratta a 89 dollari al barile (+0,79%). In risalita anche il gas, dopo la frenata di ieri (+2,4%), a 119 euro per megawattora. Lo spread apre poco mosso a 213 punti, rendimento al 4,25%.

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