N.W.O 1950-2017-2020 vs Rivoluzione Russa

Articolo dedicato a due periodi storici che hanno cambiato il Mondo :

La Rivoluzione Russa 1917-1920 ( e il periodo 1850/1860-1895-1905-1920)
La Contro-Rivoluzione delle Banche  NWO 2017-2020 ( e il periodo 1950/1960-1995-2005-2020)

La Rivoluzione Russa 1917-1920 ( e il periodo 1895-1905-1920)

1895 Tutto comincia da quì (ma ha le radici dal 1850/1860)

Tra il 1850 e il 1860 scompaiono i “servi della Gleba” , i Contadini diventano liberi di lavorare la terra (che non è ovviamente di loro proprietà , nasce la mezzadria)

1895

-il Popolo lavorava 18 ore al giorno con stipendi da fame

-Partiti Politici vietati (fino al 1905) e i loro leader imprigionati o mandati all’esilio

-Lenin fonda la Lega Rivoluzionaria per la Liberazione della Classe Lavoratrice

(nel 1897 fù confinato in Siberia)

-Il Popolo non sa’ quello che è meglio per se ,un’elite deve scoprire cosa è meglio per il Popolo , la soggettività non deve avere alcuna rilevanza

controrivoluzione

 

Un bel video che raccoglie con precisione tutti i motivi e le ragioni che hanno portato alla Rivoluzione Russa di Aprile e Ottobre 1917.

 

Esiliato in Svizzera per le sue idee sovversive, Lenin era da sempre stato il punto di riferimento per coloro che lottavano per maggiori riforme sociali.

La Contro-Rivoluzione delle Banche  NWO 2017-2020

( e il periodo 1995-2005-2020)

1991/1995 Il parallelo comincia da quì (ma ha radici già nel 1950/1960)

”Ci stiamo avvicinando ad un cambiamento globale, l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è una crisi maggiore e allora i cittadini accetteranno UN UNICO GOVERNO MONDIALE”

– David Rockfeller –

– 1950 –

“Che vi piaccia o no, avremo un GOVERNO MONDIALE, o col consenso o con la forza“.

– James Warburg, banchiere, alla Commissione Esteri del Senato

– 1953 –

IL GOVERNO MONDIALE è inevitabile.Nascerà come IMPERO, con schiavitù di massa dopo una TERZA GUERRA MONDIALE o come repubblica federale mondiale, instaurata attraverso le NAZIONI UNITE”

– prof. Giovanni Antonio Borghese – Professore dell”università di Chicago e segretario federale del

“Comitato per l’elaborazione di una costituzione mondiale” –

“FOUNDATIONS OF THE WORLD REPUBLIC”

– 1953 –

1991/1995

David Rockefeller nel 1991 durante il Bilderberg meeting a Baden in Germania:

Siamo grati al Washington Post, al New York Times, al Times Magazine e altre grandi testate i cui direttori sono stati presenti ai nostri meetings e hanno tenuto fede alla loro parola di essere discreti per quasi 40 anni.
Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare il nostro piano per il mondo se fossimo stati sotto i riflettori dell’informazione per tutti questi anni.
Ma il mondo è oggi più sofisticato e preparato per marciare verso un unico governo mondiale. La sovranità sovranazionale di una elite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale che è stata praticata negli ultimi secoli.

Quindi non solo Il Popolo non sa’ quello che è meglio per se e un’elite deve scoprire cosa è meglio per il Popolo (1895) ,( la soggettività non deve avere alcuna rilevanza) ma ora anche le stesse Nazioni non sanno quello che è meglio per se (1991-1995) ma state tranquilli anche in questo caso un’elite scoprirà per tutti noi cosa è meglio per i Popoli e per le loro Nazioni .

il Popolo nel 1895  lavorava 18 ore al giorno con stipendi da fame, adesso va meglio secondo voi dal 1991/ 1995 a oggi ?

Oltre 128.500 italiani espatriati nel solo 2018
Nel solo 2018, hanno registrato la loro residenza fuori dei confini nazionali per espatrio 128.583 italiani (400 persone in più rispetto all’anno precedente). L’attuale mobilità italiana continua a interessare in prevalenza i giovani (18-34 anni, 40,6%) e i giovani adulti (35-49 anni, 24,3%). Il 71,2% degli iscritti all’Aire per solo espatrio da gennaio a dicembre 2018 è in Europa e il 21,5% in America (il 14,2% in America Latina). A uno sguardo più dettagliato sono ben 195 le destinazioni di tutti i continenti. È un’inesorabile “vuoto” sociale, iniziato nel lontano 1995, che si sta creando e che difficilmente potrà trovare soluzioni facilmente adottabili.

Nel solo 2018, hanno registrato la loro residenza fuori dei confini nazionali per espatrio 128.583 italiani (400 persone in più rispetto all’anno precedente)

Partiti Politici Sovranisti o Populisti non sono vietati (almeno fino ad oggi )ma di  sicuro chi parla di uscita dall’euro , dall’Europa e di una Sovranità Nazionale…..non se la passa di sicuro bene…..o non è così ?

2001 11 Settembre 2001 L’attentato alle due Torri di New York, da cui nasce il coinvolgimento emotivo per fare accettare la cosidetta Guerra Infinita di G.Bush Jr. agli stati canaglia Iran, Iraq,Siria,Afganistan,Libia ecc ecc

2007 Crisi Subprime negli USA (capace di fare piegare la testa ai popoli)

”Ci stiamo avvicinando ad un cambiamento globale, l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è una crisi maggiore e allora i cittadini accetteranno UN UNICO GOVERNO MONDIALE”– David Rockfeller –– 1950 –

 

M+M=M : Macron + Mitsotakis= Monti

NON ESNpoveri

2009-2019 La più grande Manipolazione dei Mercati Finanziari che la Storia abbia mai conosciuto .

“E’ una crisi complessiva e pericolosissima della comunità internazionale e

del tentativo di fondare

un NUOVO ORDINE MONDIALE

Giorgio Napolitano – Luglio 2014

“Questo è forse il momento, come non mai, dopo il 1989, in cui si impone,

come materia concreta di riflessione e poi d’impegno, la costruzione di un

NUOVO ORDINE MONDIALE”

Giorgio Napolitano – Aprile 2015

Credit Suisse: 1% di adulti milionari possiede il 44% della ricchezza globale

Nel mondo oggi vi è un 1% di adulti milionari che collettivamente possiede il 44% della ricchezza globale.

Questi i numeri forniti dal decimo “Global Wealth Report” del Credit Suisse Research Institute, secondo cui nei 12 mesi a metà 2019 la ricchezza mondiale ha raggiunto 360.000 miliardi di dollari, con un incremento di 9.100 miliardi, pari al 2,6%.

Inps: 8,7 milioni di pensioni con importo tra 500 e 1000 euro al mese

Le prestazioni previdenziali in Italia al 2018 sono pari a 22.785.711, per un ammontare complessivo annuo di 293.344 milioni di euro, che corrisponde a un importo medio per prestazione di 12.874 euro (Prospetto 1). Rispetto al 2017, il numero di prestazioni è diminuito dello 0,1% e il corrispondente importo complessivo annuo è aumentato del 2,2%.Così l’Inps nel suo ultimo Osservatorio del casellario dei pensionati in cui emerge che se Sebbene le donne rappresentino la quota maggioritaria sul totale dei pensionati (il 52,2%), gli uomini percepiscono il 55,9% dei redditi pensionistici. L’importo medio dei trattamenti percepiti dalle donne è infatti inferiore rispetto a quello degli uomini del 28% (15.474 contro 21.450 euro).
In merito alla distribuzione delle pensioni per classe di importo, si osserva che il 76,2% delle pensioni ha importi inferiori a 1500 euro lordi mensili; la maggior parte di esse (8,7 milioni) ha importi compresi tra 500 e 1.000 euro mensili e rappresentano il 38% del totale delle pensioni. Le pensioni fino a 500 euro sono 5.473.545 e costituiscono il 24% del totale, mentre quelle tra 1.000 e 1.500 euro sono 3.230.552 pari al 14,2% del totale. Le restanti 5.414.902 pensioni, pari al 23,8% del totale, superano i 1.500 euro lordi mensili. I pensionati che percepiscono più di 2.000 euro al mese rappresentano il 24,7%, mentre le pensioni il 13,6%, con importi che pesano per il 38% sulla spesa pensionistica complessiva.
“Una vergogna!” commenta gli ultimi dati dell’Inps Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Specie se si considera che costano solo 6 mld e 520 milioni, mentre i pensionati d’oro, con redditi superiori a 5.000 euro al mese, pur essendo appena l’1,8% del totale, poco più di 285 mila pensionati, costano la bellezza di 23 mld e 316 milioni, ossia più di 3 volte e mezza le pensioni da fame”. “Una situazione che non può essere stata risolta dalla pensione di cittadinanza, visto che, anche se in quest’ultimo caso si fa riferimento al reddito familiare e non a quello pensionistico, secondo gli ultimi dati Inps sono solo 118 mila i percettori, contro 1 mln e 951,8 mila pensionati che prendono meno di 500 euro al mese, ossia il 6 per cento. Uno squilibrio difficilmente spiegabile” conclude Dona.

L’addio ufficiale di Draghi. ‘Politica fiscale intervenga, si punti a sovranità europea condivisa’

Sovranità europea contro sovranismi, in un contesto, quello europeo, in cui l’euro, nella sua irreversibilità, è diventato ineluttabile, architrave su cui poggia tutto l’edificio dell’Europa. Reduce dall’ultima conferenza stampa nelle vesti di numero uno della Bce, Mario Draghi ha proferito oggi il suo discorso ufficiale di addio, in occasione dell’evento a Farewell event for Mario Draghi, organizzato dalla banca centrale.
Tra i presenti: il suo successore, l’ex direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde; il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella; la cancelliera tedesca Angela Merkel; il presidente francese Emmanuel Macron.Draghi – nel caso dell’Italia si può dire che è stato lui il vero scudo anti-spread – ha ribadito quanto detto più volte nelle ultime settimane: la politica monetaria non può più agire da sola, ha bisogno di essere coadiuvata dalla politica fiscale. L’Europa deve fare quel salto – necessario per la sua stessa sopravvivenza – verso una maggiore integrazione, creando istituzioni che siano capaci di garantire quella stabilità economica che gli strumenti di politica monetaria non possono più, da soli, garantire.“Nella nostra Unione monetaria, le politiche nazionali esercitano un ruolo principale nella stabilizzazione fiscale, molto più di quanto facciano gli stati in Usa. Ma le politiche nazionali – ha avvertito il numero uno della Bce –  non possono assicurare sempre la giusta direzione fiscale per l’area euro intesa nel suo complesso. Coordinare politiche decentralizzate è compito complesso. E le politiche non coordinate non sono sufficienti, visto che la capacità di politiche fiscali espansive di produrre effetti tra un paese e l’altro è relativamente bassa. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di una capacità fiscale di dimensione e portata adeguate: sufficientemente grande per stabilizzare l’Unione monetaria, ma concepita per non creare un eccessivo moral hazard”.Di qui, la presa di coscienza, il pragmatismo:Non esiste una soluzione perfetta. Quando i rischi vengono condivisi, il moral hazard non può mai essere ridotto a zero, sebbene possa essere contenuto in modo significativo, attraverso un modello appropriato. Allo stesso tempo, dovremmo anche riconoscere che la condivisione dei rischi aiuta a ridurre i rischi stessi”.Integrazione, condivisione, politica fiscale comune, Unione, che sia politica, monetaria, e anche fiscale. E una sovranità condivisa, nel senso non di minore sovranità per ciascun paese che fa parte dell’area euro e, in senso più allargato, dell’Unione europea, ma nel senso opposto di maggiore sovranità, contrapposta a quei sovranismi che invocano invece divisione, isolamento, barriere, confini.

Draghi auspica la sovranità europea su cui spinge Macron

Draghi ha ricordato il concetto di sovranità europea espresso dal presidente francese Macron, attingendo anche a una dichiarazione che era stata proferita dalla cancelliera tedesca Angela Merkel:
“Per noi europei, in un mondo globalizzato, una vera sovranità che soddisfi le necessità di sicurezza e di prosperità, può essere raggiunta solo lavorando insieme. Come la cancelliera Angela Merkel ha detto, ‘Noi europei dobbiamo prendere il nostro destino tra le nostre proprie mani, se vogliamo sopravvivere in quanto comunità”.
“Lavorare insieme ci consente di proteggere i nostri interessi nell’economia mondiale – ha detto Draghi – resistere alle pressioni dei poteri stranieri, influenzare le regole globali in modo che riflettano i nostri standard, rendere esecutivi i nostri valori a livello globale. Nessuno di questi obiettivi può essere raggiunto allo stesso modo, dai singoli paesi, se agiscono da soli. In un mondo globalizzato, la condivisione della sovranità è il modo per riguadagnare la sovranità”.
“Riconoscere che dobbiamo esercitare quello che il presidente (francese) Macron ha definito “la sovranità europea” per essere efficaci – ha avvertito però il banchiere – non significa che disponiamo già, oggi, delle infrastrutture politiche per farlo. La consapevolezza della necessità di averle sta, comunque, crescendo velocemente”. Ora, “abbiamo visto emergere (questa necessità) in occasione delle più recenti elezioni del Parlamento europeo, che forse sono state le prime elezioni in cui si è dibattuto principalmente sulle questioni europee”.
Ma “anche coloro che hanno tentato di rallentare l’integrazione europea lo hanno fatto contestando piuttosto le istituzioni europee che rigettando la loro legittimità. Questo è solo l’inizio, ma fa capire che la nostra Unione si sta muovendo nella giusta direzione”. Di conseguenza, “sono fiducioso nel fatto che così continuerà a fare, perchè alla fine è nell’interesse di ogni paese gettare le basi del percorso futuro verso una sovranità europea. Le azioni di molti europei impegnati (a perseguire tale obiettivo), sia a livello nazionale che nell’Ue, hanno aiutato ad arrivare a questo punto”.
Draghi ha riconosciuto i meriti a tre gruppi: 1) alla Bce e alle banche centrali nazionali; 2) al boad esecutivo e Consiglio direttivo della Bce 3) ai leader europei.
A proposito dell’ultima categoria, non è mancato un ringraziamento a coloro che, a suo avviso, sono stati i paladini dell’euro (e che erano presenti all’evento):
“Presidente Macron, presidente Sergio Mattarella (che lo ha a sua volta ringraziato), cancelliera Merkel: voi siete stati al fianco del Consiglio europeo e dei forum globali, in un momento in cui altre banche centrali principali hanno fatto fronte a pressioni politiche esplicite (vedi Donald Trump contro la Federal Reserve) in crescendo. Voi avete rigettato in modo forte le voci illiberali che volevano spingerci a voltare le spalle all’integrazione europea. E, nei momenti critici, avete mosso i passi necessari per salvaguardare l’euro e per proteggere l’eredità che ci è stata lasciata: una Europa unita, pacifica e prospera”.
“E’ arrivato per me il momento di passare il testimone a Christine Lagarde – ha concluso Mario Draghi – Ho piena fiducia nel fatto che lei sarà (rivolgendosi a Lagarde) una leader della Bce eccellente. Il mio obiettivo è stato sempre quello di attenermi al mandato inciso nel Trattato, nella totale indipendenza, portando avanti una istituzione che è cresciuta diventando una banca centrale moderna, capace di gestire diverse sfide. E’ stato un privilegio e un onore avere l’opportunità di farlo. Grazie”.
Se questa è stata la fine del discorso, durante il suo addio Mario Draghi ha lanciato implicitamente un monito agli anti-europeisti, a chi ha tentato diverse volte, con diversi strumenti, di far barcollare le fondamenta dell’Unione europea e dell’Unione Monetaria:
“Con noi, la Bce ha dimostrato che non accetterà minacce alla stabilità monetaria provocate da timori infondati sul futuro dell’euro. La Bce – ha continuato – ha dimostrato che combatterà i rischi al ribasso sulla stabilità dei prezzi così come quelli al rialzo. E ha stabilito che utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione entro il mandato che le è stato conferito per rispettare il mandato stesso, senza eccedere mai i limiti della legge”.
Mario Draghi ha ripetuto che “la fiducia nei confronti dell’euro da parte del pubblico è ai massimi di sempre; che l’euro è irreversibile; che la politica monetaria può ancora raggiungere i suoi obiettivi ma può farlo in modo più veloce e con minori effetti collaterali se coadiuvata dalla politica fiscale; che una politica fiscale più attiva in Eurozona velocizzerebbe l’aggiustamento delle nostre politiche”.
Riferendosi ancora all’impegno nei confronti dell’euro dimostrato da alcuni leader europei, Draghi ha ricordato anche alcune misure da lui lanciate nel corso del suo mandato – memorabili i suoi bazooka monetari, che hanno preso la forma del Quantitative easing, delle operazioni di TLTRO, dei tassi negativi, dell’OMT – .
Il banchiere centrale (ancora per pochi giorni, visto che la scadenza ufficiale del mandato è stata fissata al 31 ottobre) ha spiegato:
“Abbiamo dovuto varare misure che a volte sono apparse, all’inizio, controverse e i cui benefici sono stati rivelati solo lentamente. La nostra determinazione non ha mai tentennato, trovando il suo fondamento nei lavoro solido del nostro staff, nutrito dall’empatia verso chi stava soffrendo, rafforzato dalla convinzione che le politiche (adottate) avrebbero migliorato la situazione. In questi momenti – soprattutto in una Unione monetaria formata da diversi paesi – i leader politici che sono stati capaci di trascendere le prospettive nazionali nel valutare la nostra politica monetaria, e che hanno riconosciuto la prospettiva dell’Eurozona spiegandola alle loro audience nazionali, hanno fornito un baluardo essenziale alla nostra indipendenza. Sono grato che abbiamo avuto leader del genere in Europa, e vi sono grato per il vostro solido sostegno e per l’incoraggiamento forniti durante la crisi”.

Draghi, dopo la Bce è il momento di dedicarsi al Belpaese

Soltanto Draghi è stato capace, in tutti questi anni, di tener testa ai tedeschi sul fronte europeo. Con il suo “background”, può fare ancora molto per l’Italia

Soltanto Draghi, in effetti, è stato capace, in tutti questi anni, di tener testa ai tedeschi, da sempre “sturm und drang” sul fronte europeo. E anche con il nuovo “quantitative easing”, varato in settembre dalla Bce per sostenere l’economia in panne, le critiche di Berlino nei confronti della gestione del presidente uscente sono state molto accese, con tanto di dimissioni per protesta della consigliera Sabine Lautenschlaeger. Fino all’ultimo, dunque, “the unitalian” è stato una sicurezza per tutti noi. Si muove sempre con intelligenza e non è forse un caso che, al momento del congedo, abbia parlato di donne. Se il suo futuro sembrerebbe, infatti, nelle mani della moglie, l’avvenire della Bce sarà deciso da un presidente ugualmente con la gonna: la francese Christine Lagarde. Cosa succederà?Difficile pensare che, con il cambio della guardia al femminile, non cambi pure la rotta della Banca centrale europea: se è vero che, con la staffetta tra gialloverdi e giallorossi a Roma, è migliorato adesso il clima tra l’Italia e la Ue, è anche probabile che, sull’altro piatto della bilancia, stia finendo la lunga stagione del “volemose bene” con la Bce della gestione Draghi: Francoforte volterà pagina.

Il FMI ha trovato la soluzione alla crisi economica: “Dovete morire prima”

Se la longevità delle popolazioni occidentali mette a rischio i bilanci degli stati più sviluppati

La notizia, quando non volutamente nascosta, è passata alquanto inosservata; eppure certifica una volta di più la confusione che regna sotto il cielo dell’economia e soprattutto il paradigma che sta dietro alla crisi degli ultimi anni: lo smantellamento progressivo dello stato sociale. A rilanciarla è stato il blog L’Antidiplomatico.Nelle pieghe del Global Financial Stability Report, presentato dal Fondo Monetario Internazionale, c’è un’avvertenza: la longevità delle popolazioni occidentali – ossia il famoso “allungamento delle aspettative di vita” – mette a rischio i bilanci degli stati più sviluppati.Il Fmi arriva a questa affermazione quando prova a spiegare che “nessun asset può essere considerato veramente sicuro”. Che rapporto c’è tra investimenti finanziari e vecchiaia delle popolazioni? Quello tra affidabilità dei titoli di stato e, appunto, spesa pubblica dedicata agli istituti del welfare (pensioni, sanità, assistenza, istruzione). Silenzio assoluto, per esempio, sulla spesa militare.Di recente le principali agenzie di rating (tutte statunitensi) hanno deciso un downgrade di titoli fin qui considerati sicuri, “virtualmente privi di rischio”, come i Bund tedeschi o i Treasury americani. Beni rifugio per eccellenzaSi comprende facilmente che questi downgrade hanno seriamente preoccupato gli “investitori professionali” (fondi speculativi, fondi pensione, risparmio gestito, hedge fund, ecc), che stanno dirottando altrove i propri investimenti o sono in procinto di farlo. Con ovvie e serissime conseguenze sulla stabilità degli stessi mercati finanzairi e conseguentemente anche per i bilanci stessi degli stati (quando cala l’affidabilità di un titolo, il prezzo scende; e di conseguenza sale il rendimento, ossia gli interessi che uno Stato deve pagare).Il Fmi sottolinea inoltre che “l’offerta di asset sicuri è diminuita di pari passo alla capacità del settore pubblico e privato di produrre asset di questo tipo”. E la causa principale è individuata nella longevità “eccessiva” delle relative popolazioni. “Se l’aspettativa di vita media crescesse di tre anni più di quanto atteso ora entro il 2050, i costi potrebbero aumentare di un ulteriore 50%.Il rischio è considerato “notevole” sia per quanto riguarda la sostenibilità fiscale (potrebbe fare aumentare il rapporto debito/pil), sia sul fronte della solvibilità di istituti finanziari e fondi pensione. Queste dinamiche “potrebbero avere un ampio effetto negativo su settori pubblici e privati già indeboliti, rendendoli più vulnerabili ad altri shock e potenzialmente minando la stabilità finanziaria”. Il che, evidentemente, potrebbe “complicare gli sforzi fatti in risposta alle attuali difficoltà fiscali”. Quindi, ciò che serve secondo il FMI, è “una combinazione di aumento dell’età pensionabile di pari passo con l’aumento dell’aspettativa di vita, più alti contributi pensionistici e una riduzione dei benefit da pagare“.Quello che non è detto esplicitamente dal Fmi è che questa longevità va ridotta (è “desiderabile, ma costosa”) per aiutare gli “investitori professionali” a trovare degli asset più affidabili.Sul fatto che la maggiore longevità comporti costi maggiori non ci può essere dubbio. Oltre una certa età un essere umano non ouò e non deve essere obbligato a lavorare, quindi la collettività si deve assumere l’onere del suo mantenimento in vita in condizioni dignitose (nulla di straordinario, è previsto anche dalla Costituzione). La questione non riguarda insomma se la longevità sia un costo o no, ma esclusivamente quale parte della società devono pagare questo costo. Per il Fmi lo devono pagare soltanto i lavoratori dipendenti (“più alti contributi pensionistici“) e i pensionati stessi (“più alti contributi pensionistici“, ossia pensioni ancora più basse). E se neanche questo basta – e non può bastare, se dal pagamento del prezzo vengono esentati gli “investitori professionali” e tutte le classi dirigenti di ogni ordine e grado – allora non resta che tagliare drasticamente tutti gli istituti di welfare che hanno fin qui sostenuto l’allungamento delle aspettative di vita.

Dr.sa Albers su pandemia Coronavirus in Cina: un pretesto per epurare la società da indesiderabili

Scritto da Cristina Bassi

Nel seguito un altro contributo, “fuori dal mainstream”, sul tema che in queste ultime ore  ha scosso e sta scuotendo il mondo, ovvero la  “pandemia” di coronavirus in Cina.
(QUI già un contributo che ho tradotto da Jon Rappoport )
Si tratta di una mia sintesi di traduzione del video del 24 gennaio 2020 della dr.sa Claudia Albers , un fisico nonchè autrice e ricercatrice sul Pianeta X (Nibiru); non la conoscevo prima d’ora. La Albers  vede in questa “pandemia” (falsa) una mossa del Governo Ombra Mondiale  Anche questo nell’ottica di un contributo per una comprensione più ampia e più disincantata (o realistica) di quanto sta accadendo, oltre la favola che il coronavirus sia stato diffuso da animali selvatici venduti vivi al mercato per essere mangiati, come appare in talune versioni della stampa.d onor del vero, occorre ricordare che il giornalista mainstream, Liguori, ha osato dare un’altra versione da subito, ossia che  il virus sia nato in laboratorio…

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Salve a tutti, sono la dottoressa  Claudia Albers, di professione fisico e ricercatrice del Pianeta X (Nibiru). Dalle notizie che potete vedere postate nel video si evince che la Cina ha cominciato a limitare la connessione internet, per la città di Wuhan, che è già stata “sigillata”  per alcune ore (in entrata ed uscita).

La Cina ha cominciato a limitare internet a Wuhan e quindi anche le informazioni che riguardano  la pandemia coronavirus. Non è l’unica città ad essere “sigillata” (non c’è nemmeno il trasporto pubblico), sembra ce ne siano altre 15.

Ora, chiudere la città in entrata ed uscita, non è per bloccare le informazioni sulla diffusione del virus, poichè è già chiaro che sia nel loro interesse che queste notizie si diffondano. Piuttosto, questa azione può solo significare che stanno prendendo le persone meno desiderabili della popolazione della città, per portarle nei campi di concentramento ed ucciderle.

E’ evidente che c’è una mossa, come ho scritto in un precedente articolo: quella del Governo Ombra Mondiale di usare il virus per diffondere paura nel mondo. E stanno cominciando tutto questo dalla Cina.

Il CORONAVIRUS non è altro che un tipico virus influenzale. I suoi effetti mortali sono stati gonfiati oltre ogni proporzione. Vogliono che le persone siano molto spaventate (l’ho già detto nel mio articolo 1475).

Hanno diffuso l’informazione che il virus aveva ucciso 17 persone e che volevano chiudere la città ma nel frattempo hanno permesso a chi lo voleva, di lasciare la città. Quindi chi eventualmente fosse stato infetto, è stato in grado di andare ovunque. Ammesso sia questo il modo in cui il virus si è diffuso (per contagio).

Pare evidente che non abbiano cercato di limitare l’infezione del virus, piuttosto gli stanno consentendo di diffondersi, cosi possono usarlo come scusa per fare ciò che hanno cominciato a fare.

Sembra perciò una mossa per epurare coloro che non accettano il Nuovo Ordine Mondiale. Se il Governo Ombra Mondiale ha raggiunto il livello per cui è stato in grado di programmare tutto questo nel mondo, significa che sta iniziando l’ultima parte della tribolazione, quella che si riferisce alla Grande Tribolazione nella Bibbia. Significa quindi che l’estasi sarà imminente.

A seguito di questo evento, la polizia di Londra sta usando anche la tecnologia del riconoscimento facciale,  cosa che ha allarmato per la privacy, ma questo è ciò che è già successo in Cina, dove già da 4 mesi c’è il riconoscimento facciale ovunque.

Questa modalità è probabilmente il modo in cui identificano gli indesiderabili e cosi sembra che la stessa preparazione la stiano attuando per Londra.

Dal New York Times: ultime notizie sul coronavirus in Francia, il primo paese in Europa a riportare infezioni ( si veda anche https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/virus-dalla-cina-il-governo-francese-conferma-due-casi_13914491-202002a.shtml?fbclid=IwAR3UER3UqyuFaVx-AgEwyXdnnuMpUUQWZ-I1P5HCkT5muk4L0zWG_uy3oBM).
Le autorità confermano un caso a Bordeaux ed un altro a Parigi.

Penso perciò che anche queste città seguiranno la stessa routine: chiuderanno la città, taglieranno i collegamenti  internet ed epureranno…

Sembra che ci sia una mossa mondiale in corso, che è partita dalla Cina, che indica che è iniziata la Grande Tribolazione.

fonte: https://www.youtube.com/watch?v=mfyszCsxSRY&feature=youtu.be
traduzione e sintesi: M.Cristina Bassi per http://www.thelivingspirits.net

La dr.sa Albers ha un suo sito: https://www.drclaudiaalbers.com/

 

Aprite le vostre menti ,per il futuro di tutti.Per il bene di tutti.

Ad Maiora !

 

 

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