FACE BOOK : Mai toccare certi argomenti

Eccoci a un nuovo appuntamento :FACE BOOK : Mai toccare certi argomenti nel quale torniamo a parlare della CENSURA che stanno subendo oramai da parecchio tempo le nostre analisi su FACE BOOK.

Come già detto in più di una occasione………..l’ultima volta in questo articolo :

CENSURA ? IL LATO POSITIVO C’E’.

stranamente ogni volta che una nostra analisi viene pesantemente ostacolata nella sua diffusione questa si rileva poi di lì a poco….vincente.

In questo articolo avevamo elencavamo tutte le analisi CENSURATE  o segnalate come SPAM….delle quali in particolare segnalavamo l’ultima ………..che era “guarda caso” proprio quella del 19 Marzo 2020 MARKETS : LET’S TWIST AGAIN ? (la cui diffusione , differita , su Face Book ci è costata 20 giorni di mancata possibilità di diffusione in GRUPPI DI FACE BOOK  ) che si sta poi “casualmente” rilevando perfetta…..a quasi un mese di distanza…

Bene ,dopo tutto quanto elencato…..sapete cosa è successo…..oggi ?

Oggi sull’ennesima conferma che quanto ipotizzato il 19 Marzo 2020 di cui si stava dando dettaglio si stava concretizzando…………..abbiamo fatto un post….in contrasto alla definizione di MAFIOSI per gli Italiani da parte di un giornale Tedesco….

Non appena abbiamo scritto che la vera Mafia è quella FINANZIARIA …..

visto che OMSBANCA MONDIALEFEDERAL RESERVEFMI sono tutte creature delle stesse Famiglie di Banchieri che dominano il Mondo da secoli…..(cose note)

FACE BOOK…………ha reagito così.

FACEBOOKCENSURA

LA VERITA’ FA MALE.

LE ANALISI TROPPO ANTICIPATORIE FANNO MALE.

Bene , non Ve la prendete, ma visto che evidentemente è letteralmente impossibile per SFI TRADING ADVISOR pubblicare su FACE BOOK ,senza subire CENSURA abbiamo deciso che da oggi in poi , analisi , opinioni e aggiornamenti non li pubblicheremo ne li condivideremo ne li aggiorneremo più su un sito SIONISTA e ILLIBERALE che oltretutto ha più volte violato la privacy degli utenti  ,come FACE BOOK preferendo altri modi & canali & social come già del resto sta accadendo da tempo .

QUELL’ANALISI DA FASTIDIO COME TUTTE LE ALTRE CENSURATE

APRIRE GLI OCCHI TROPPO ALLA GENTE DA FASTIDIO E SI CENSURANO I POST

Voi sul nostro sito che è Italiano, Libero e Indipendente (e siamo molto orgogliosi  di queste tre parole)  potrete in futuro anche accedere da soli…se ovviamente Vi farà piacere farlo , anche perchè il 1 GIUGNO 2020 come qualcuno dei nostri lettori già sà da mesi questo sito si fermerà per un periodo indefinito che potrà essere solo di qualche mese (fino al 1 Settembre 2020 come lo scorso anno ) o per sempre sarà nostra premura farvelo sapere.

SE NON ESISTE LIBERTA’ DI OPINIONE E DI ESPRESSIONE VALE A DIRE

          QUANTO LA NOSTRA COSTITUZIONE SANCISCE IN UNO DEI SUOI PIU’

                      IMPORTANTI  ARTICOLI  NON HA SENSO ESSERE ON LINE

NE TANTO MENO VALE LA PENA SCRIVERE O AVERE UN PROFILO SU UN SOCIAL COME FACE BOOK DAL QUALE HO RIMOSSO IN MANIERA PERMANENTE IL MIO ACCOUNT OGGI, COME DA SCREEN SHOT ALLEGATO SOTTO, VISTO CHE EVIDENTEMENTE GLI STANDARD DELLA COMUNITA’ POSSONO ANCHE PERMETTERSI DI PREVARICARE E IGNORARE LA COSTITUZIONE ITALIANA IMPUNEMENTE E PERSONALMENTE NON HO ALCUNA INTENZIONE DI ACCETTARE QUALSIASI TIPO DI CENSURA E PREVARICAZIONE NE HO ALCUN INTERESSE A ESSERE SU UN SOCIAL TOTALMENTE ANTI-DEMOCRATICO.

ADDIOFACEBOOK

L’ACCOUNT SU FACE BOOK E’ STATO FINALMENTE ELIMINATO SU MIA RICHIESTA IN MANIERA DEFINITIVA IL 9 MAGGIO 2020 , CHISSA’ QUALE E’ IL MOTIVO PER IL QUALE IMPIEGANO UN MESE A ELIMINARE (SU TUA RICHIESTA) IL TUO ACCOUNT SU UN SITO ILLIBERALE CHE PIU’ VOLTE HA VIOLATO L’ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E LA PRIVACY DEI SUOI UTENTI.

Saluti a coloro che si definiscono DEMOCRATICI e portatori della LIBERTA’.

Ad Maiora !

L’ENNESIMA ANALISI CENSURATA DEL 19 MARZO 2020

19 Marzo 2020 MARKETS : LET’S TWIST AGAIN ?

CHE ,COME PENSAVAMO RIMUOVENDO ACCOUNT SU FACE BOOK , ERA STATA CENSURATA PERCHE TROPPO ANTICIPATRICE DI QUANTO POI E’ ACCADUTO NEI SEGUENTI 62 GIORNI DI CALENDARIO.

QUESTI SONO I RISULTATI DI CHI SPERA CHE LA CENSURA FERMI SFI TRADING ADVISOR , MARZO , APRILE , MAGGIO  2020 sono stati i 3 MIGLIORI MESI per contatti e pagine lette sui 20 mesi totali da quando siamo tornati on line.

CHIARO IL MESSAGGIO ?

STATISTICHEINCULOALLACENSURADEGLISTRONZI1

statistiche5

                                 19 Marzo 2020 MARKETS : LET’S TWIST AGAIN ?

ANALISICENSURATA

ARTICOLO CHIUSO 24 MAGGIO 2020

NEWS ARRIVATE DOPO NOSTRO ARTICOLO

NEWS ARRIVATE DOPO IL NOSTRO ARTICOLO

SOSPESI TUTTI GLI ACCOUNT DI DONALD TRUMP , AVEVAMO RAGIONE AD EVIDENZIARE UNA CENSURA IN ATTO VERSO LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E PENSIERO.

BENE ABBIAMO FATTO A CHIUDERE L’ACCOUNT FACE BOOK E REDDIT A MAGGIO 2020 E A RIDURRE ULTERIORMENTE LA NOSTRA PRESENZA SUI SOCIAL (DAL 31 DICEMBRE 2020 , NON DIVULGANDO PIU’ LE NOSTRE ANALISI SU CAMTV , SU LINKEDIN E SU TUMBLER, )RESTANDO SOLO SU TWITTER (PER LA NECESSITA’ DI AVERE INFORMAZIONI REAL TIME OVVIAMENTE) E UTILIZZANDO IL NOSTRO SITO LIBERO E INDIPENDENTE.

Privacy e Social Network: il caso SIGNAL, app NO PROFIT

19 gennaio 2021

Permettetemi un “off topics” sulla questione privacy e social network  .

Credo che tutti avrete letto sull’aggiornamento privacy legato a Facebook e WhatsApp inerente la condivisione di dati.

(…) L’autorità per la protezione dei dati personali è pronta ad intervenire d’urgenza. Non è piaciuto il messaggio con cui Whatsapp, di proprietà di Mark Zuckerberg, avvertirà i propri utenti degli aggiornamenti che scatteranno dall’8 febbraio. “In particolare riguardo alla condivisione dei dati con Facebook”, fanno sapere dall’autorità. L’informativa sul trattamento che verrà fatto dei dati personali “è poco chiara e intelligibile e deve essere valutata attentamente alla luce della disciplina in materia di privacy”. (…) [Source]

Non mi aspetto nulla di particolare dal Garante della Privacy, ormai queste multinazionali sono super potenti, sufficientemente navigate per poter aggirare e rendere più potabile ogni loro decisione che poi, tanto, verrà portata a termine.
Lo ripeto fino alla morte e nel caso dei SOCIAL NETWORK è una regola che non può essere dimenticata. CLICK HERE.

RICORDATI che quando un qualcosa sul web è gratis, significa che sei TU che vieni venduto.

E allora ecco perché Facebook in borsa vale così tanto quando offre un servizio apparentemente gratis. E di questo ormai ne sono al corrente un po’ tutti, anche Elon Musk che ultimamente si è lasciato andare in affermazioni abbastanza telluriche.

(…) Le nuove condizioni d’uso di WhatsApp fanno decollare Signal: non bastasse il malcontento degli utenti, obbligati ad accettare la condivisione delle informazioni del proprio account con Facebook per continuare a utilizzare l’app, a contribuire all’impennata dei download della piattaforma del momento ci ha pensato nientemeno che Elon Musk. Proprio nel giorno in cui il servizio di Menlo Park chiedeva ai suoi iscritti di accettare i termini in vigore da lunedì 8 febbraio, infatti, il nuovo uomo più ricco del mondo twittava perentorio: «Usate Signal». Un endorsement pesantissimo. Non solo perché a seguire l’imprenditore di Pretoria sul noto social network sono quasi 42 milioni di persone, ma anche perché è impossibile non considerare il suo messaggio come una tempestiva critica proprio al nuovo regime di protezione dati di WhatsApp. (…) [Source]

Perché usare Signal? Non vengo a spiegarvene le caratteristiche, le motivazioni e anche le buone ragioni che hanno spinto Musk a questi ragionamenti. Vi pubblico però una slide che DA SOLA vi ricorda quanto vi ho detto prima. Quando qualcosa sul web è gratis…

Possiamo aggiungere qualcosa? Credo che la slide dica tutto. Ultima nota: guaradtevi il sito di Signal . Lo sapevate che è No profit? Ops…no profit, forse l’unico caso dove il web gratis non significa ridursi a merce.

(…) Signal è indipendente e no profit. Non siamo legati o vincolati a nessuna grande compagnia tecnologica, e non saremo mai acquistati da una di esse. Lo sviluppo è supportato da contributi e donazioni da persone come te. (…) [Signal]

Volete ancora qualcosa in più? Eccovi un altro elemento che potrebbe tornarvi utile: un documento del Garante della Privacy che ci spiega come dobbiamo tutelarci. Cliccate sull’immagine oppure  CLICK HERE. 

Non voglio andare oltre. Spero che il messaggio sia arrivato chiaro.

Facebook non ferma il virus del boicottaggio, anche Wall Street castiga Zuckerberg

Colossi quali Coca Cola, Starbucks e Levi’s si aggiungono alla lunga lista di società che sospenderanno la pubblicità sulle grandi piattaforme social. La campagna ‘Stop Hate For Profits’ sta riscuotendo sempre più adesioni con sotto accusa Facebook e ad altri social in quanto non fanno abbastanza per contrastare il razzismo e la presenza di contenuti discriminatori sulle proprie piattaforme.
Gli sforzi di Facebook per arginare il boicottaggio introducendo nuove politiche sono falliti nel fine settimana, con i grandi marchi tra cui anche Diageo che cancellano la pubblicità dai social e il colosso dei social rischia di avere a luglio un buco pubblicitario di dimensioni enormi. L’effetto boicottaggio potrebbe durare ben più a lungo perchè alcuni colossi quali Unilever hanno decretato uno stop delle AdV ben più prolungato, fino a fine 2020.

Coca Cola e Starbucks si aggiungo al coro di stop alle AdV sui social

Lo stop alla pubblicità su Facebook, Instagram, YouTube e Twitter da parte di Coca Cola partirà il 1° luglio e il presidente e CEO del colosso della bevanda con le bollicine, James Quincey, ha detto perentoriamente che “non c’è spazio per il razzismo nel mondo e non c’è spazio per il razzismo sui social media e pertanto Coca Cola Company sospenderà la pubblicità a pagamento su tutte le piattaforme social a livello globale per almeno 30 giorni”.Starbucks dal canto suo fermerà la pubblicità su tutte le piattaforme di social media e si impegnerà attivamentre per contrastare le campagne di odio con discussioni interne e con i partner dei media e le organizzazioni per i diritti civili per fermare la diffusione dei discorsi d’odio”. A differenza di Coca Cola e di altri colossi mondiali, Starbucks non si unisce alla campagna Stop Hate For Profits.Il gruppo di bevande britannico Diageo ha anche affermato che dal 1° luglio smetterà di pagare la pubblicità a livello globale sulle principali piattaforme di social media.

#StopHateForProfits mette al muro i social, contromosse Fb non bastano

Crescono così i timori di entrate pubblicitarie più deboli nei prossimi mesi per i colossi dei social media a seguito degli effetti dirompenti che sta comportando la campagna #StopHateForProfits. Si aspetta che Facebook e gli altri adottino le contromisure volte a rassicurare gli inserzionisti e convincerli a riattivare le loro campagne pubblicitarie. Per il momento la risposta dal quartier generale di Facebook non è stata ritenuta sufficiente.
Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook, ha annunciato venerdì piani per vietare i discorsi di odio nelle pubblicità e proteggere meglio gruppi come gli immigrati dagli attacchi. Il gruppo etichetterà i post che violano le sue politiche ma questi rimarranno pubblicati perché la piattaforma lo ha ritenuto “nell’interesse pubblico”, citando alcuni discorsi dei politici come esempio.
Facebook rivendica investimenti per miliardi di dollari ogni anno su questo fronte, l’utilizzo di esperti esterni per rivedere e aggiornare le policy della società e il fatto di aver bandito 250 organizzazioni della supremazia bianca da Facebook e Instagram. “Gli investimenti che abbiamo fatto in Intelligenza Artificiale ci permettono di individuare quasi il 90% dei discorsi d’odio su cui interveniamo prima che gli utenti ce li segnalino”, argomenta Facebook che intende collaborare con i gruppi per i diritti civili, il Garm e altri esperti “per sviluppare ancora più strumenti, tecnologie e policy per continuare questa lotta”.

Titolo Facebook arranca

Nel premarket Facebook oggi segna un possibile calo del 2,5 per cento in area 210 $. Facebook già venerdì ha accusato il colpo affondando di oltre l’8% a Wall Street; vendite copiose anche su Twitter che ha ceduto il 7,4%. A unirsi al boicottaggio dei colossi social per combattere la diffusione di razzismo, odio e disinformazione sul web. Il crollo in Borsa è coinciso con lo stop alle AdV sui social di un peso massimo quale Unilever che stopperà la pubblicità su Facebook, Instagram e Twitter negli Stati Uniti almeno fino alla fine dell’anno.
Un tonfo in Borsa, il peggiore degli ultimi tre mesi, che ha ridotto di oltre 7 mld di dollari la ricchezza di Mark Zuckerberg che è così uscito dal podio della classifica dei Paperoni secondo il Bloomberg Billionaires Index. 
Unileve, che detiene 400 marchi alimentari e di prodotti per la casa, ha specificato che “a causa della polarizzazione dei contenuti e l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali Usa, serve più impegno contro i discorsi d’odio”. Unilever si aggiunge in questa scelta ad altri grandi gruppi quali Verizon Communications, Patagonia e North Face. “The North Face sta interrompendo tutte le attività e la pubblicità pagata dagli Stati Uniti a Facebook fino a quando non verranno messe in atto politiche più severe per impedire a contenuti razzisti, violenti o carichi d’odio e disinformazione di circolare sulla piattaforma”, ha comunicato nei giorni scorsi il famoso marchio di abbligliamento.
Organizzazioni a difesa dei diritti civili come NAACP, Anti-Defamation League, Color of Change e Free Press hanno lanciato la campagna “Stop Hate for Profit”, sollecitando gli inserzionisti a sospendere le loro inserzioni su Facebook come protesta contro la brutalità della polizia e il razzismo si diffonde in tutto il paese. Sotto accusa soprattutto il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg. Il ceo di NAACP Derrick Johnson ha sottolineato che Facebook e il suo ceo, Mark Zuckerberg “non sono più solo negligenti, ma proprio compiacenti alla diffusione della disinformazione, nonostante il notevole danno alla nostra democrazia”.
Facebook dipende dalle inserzioni pubblicitarie che portano ricavi per circa 70 miliardi di dollari. Il colosso dei social ha annunciato una revisione delle proprie politiche per promuovere “equità e giustizia razziale”. Un primo segno è arrivato con l’oscuramento di un post di Trump potenzialmente in grado di istigare all’odio.

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