Dow Jones Industrial Average

Eccoci a un nuovo appuntamento dedicato a un Indice Americano molto importante quale è indubbiamente il Dow Jones :

Dow Jones Industrial Average

Questa la situazione grafica ore 7.30 di oggi che nel frattempo si è evoluta con Dow Jones che in questo momento è a 26350 punti.

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Dal 19 Marzo 2020 al 10 Giugno 2020 , questo Indice è arrivato a sfiorare 28048 per poi ritracciare a 24800 dopo Meeting Federal Reserve, da cui su parole dello stesso  Powell e dati migliori delle aspettative è tornato a 26800 il 16 Giugno 2020.

Chiarissimo il canale HFT 2480028048  che contiene questo Indice che definiremmo “sacro” come il 2850-3048   e il 2951,1  – 3046 – 3245/3417 dello S&P.

Quindi fino a quando questo Indice è sopra a 20400 (recuperato da 18000 su fantomatico Virus con Timing) e 24800 e all’interno di 24800-28048 non si può escludere che anche il 4rto Indice USA arrivi a Radice HFT 048 = 28048  livello che gli altri Indici hanno poi ……anche decisamente superato….

NASDAQ 8048 recuperato , NASDAQ COMPOSITE 8048 recuperato , STANDARD AND POOR 3048 recuperato…..manca solo il DOW JONES 28048.

Ci riesce difficile pensare che non intervengano le Mani Forti anche per il 4rto Indice USA.  Ma ovviamente questa è una nostra opinione , chi guida la Giostra non siamo certo noi.

Questo è il grafico Storico del Dow Jones Industrial Average  , il minimo del 2009 fu 6500 molto visibile sul Grafico, da allora hanno fatto il classico movimento HFT  6500-24500-30500 ( per la precisione top a 29625 mancato per meno di 900 punti 30500  per Corona Virus).

Top a cui è seguita la pesantissima correzione fino alla terza ottava di Marzo 2020 con la quale è stato ritestato 18000  , con successiva esecuzione dell’altrettanto classico 18000-28000 e nuova correzione (al momento pullback) a 24800 da cui i 26800 di ieri, fino allo stallo mostrato nel primo grafico dell’articolo.

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Powell ieri parlando al Congresso ha buttato un po’ di acqua sul Fuoco che arde sui Mercati , parlando di possibili situazioni rischiose e negative sul lungo termine , ma intanto il Bilancio della FEDERAL RESERVE continua a non avere  limiti e dopo l’acquisto impressionante di ETF che hanno poi creato il grafico che avevamo immaginato il 19 Marzo 2020  MARKETS : LET’S TWIST AGAIN ? ora arrivano a comprare anche i BOND JUNK.

  Whatever It Takes

Powell ci sembra un Pompiere che da una parte spegne il fuoco e dall’altra continua a mantenerlo acceso .

Perchè deve mantenerlo acceso per avere il suo posto di lavoro.

Ad Maiora !

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AGGIORNAMENTO 11 AGOSTO 2020

DOW JONES 28048

l’obiettivo dell’analisi 28048 è stato raggiunto 11-08-2020

CHIUDIAMO QUESTA ANALISI OGGI  11-08-2020

           CON IL PERFETTO RAGGIUNGIMENTO DEL TARGET DI 28048

ANCHE QUESTA IDEA ENTRA DI DIRITTO TRA LE GOLD IDEA DI

SFI TRADING ADVISOR.

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Trump si prende il merito dello sprint di Wall Street

Il presidente egli Usa, Donald Trump, nella conferenza stampa tenuta ieri ha legato gli ultimi guadagni del mercato azionario alle sue mosse di sostegno contro gli effetti del Covid-19. “Emettiamo quegli ordini esecutivi e oggi il mercato azionario è salito di 358 punti. È una vera reazione”, ha detto Trump ai giornalisti riferendosi ai 4 ordini esecutivi deciso sabato scorso. La conferenza stampa del presidente è stata interrotta per alcuni minuti per una sparatoria fuori dalla Casa Bianca.Ieri Wall Street ha chiuso in buon rialzo (tranne il Nasdaq) con Dow Jone ssalito di 358 punti con un +1,3% in chiusura

Stati Uniti: Mnuchin, amministrazione Trump pronta a riprendere colloqui su piano aiuti

Il segretario al Tesoro statunitense, Steven Mnuchin, ha dichiarato che l’amministrazione Trump è aperta a riprendere i colloqui con i leader democratici sul fronte del piano di aiuti post coronavirus e “offrirebbe più denaro” per cercare di raggiungere un compromesso. E’ quanto si legge in una intervista rilasciata a Cnbc. “Il presidente è determinato a spendere quanto necessario”, ha aggiunto Mnuchin che non ha tuttavia fornito alcuna indicazione o tempistica su quando le parti potrebbero riprendere le discussioni.

Wall Street si prepara ad avvio in rialzo dopo mossa Trump

Per Wall Street si preannuncia un avvio di contrattazioni in territorio positivo. In attesa dell’opening bell il future sul Dow Jones mostrano un rialzo dello 0,32%, mentre quello sull’S&P 500 e quello sul Nasdaq avanzano rispettivamente dello 0,09% e dello 0,07 per cento. Diversi i temi su cui gli investitori si stanno soffermando. A livello nazionale, si guarda alle ultime mosse di Trump. La mancanza di un accordo al Congresso sul nuovo piano di aiuti ha portato la Casa Bianca a emettere quattro ordini esecutivi. Prevista l’estensione dei sussidi di disoccupazione federali per 400 dollari a settimana (dai 600 dollari precedenti) anche se c’è il nodo da sciogliere del intesa con i governatori dei singoli Stati in quanto il 25% delle somme è a carico degli Stati.Tra i singoli titoli da monitorare Twitter che, secondo quanto riportato da “The Wall Street Journal” i due social network Twitter e TikTok avrebbero avuto colloqui preliminari per un potenziale deal. Sotto la lente anche Berkshire Hathaway che nel pre-market avanza di circa il 2%. La holding di Warren Buffett ha comunicato sabato scorso i conti del secondo trimestre che vedono i profitti balzare di quasi il 90% in all’aumento del valore del suo portafoglio di investimenti.

Stati Uniti: nuove richieste disoccupazione settimanali a +1,186 mln

Nella settimana conclusa lo scorso primo agosto si sono registrate 1,186 milioni di nuove richieste di sussidi alla disoccupazione. Gli analisti avevano stimato un dato pari a 1,4 milioni rispetto alle richieste della settimana precedente che erano state pari a 1,435 milioni (dato rivisto da 1,434 milioni).

 

Trump Touts “Big Jobs Numbers” Expected Friday, May Suspend Payroll Tax
President Trump told Fox News, in an interview on Wednesday morning, there will be “another big jobs number on Friday,” and reiterated his view the US economy is marching towards a V-shaped recovery.
A little more than 30 minutes after the president’s interview on Fox, ADP Private Payrolls report showed a huge employment miss but revised June massively higher.
President Trump said he might suspend the payroll tax to supercharge the economy ahead of the election, as Republicans faced strong opposition in Congress in discussions on the next stimulus bill.

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Stati Uniti: migliora Ism manifatturiero a luglio, sale a 54,2

Migliora a luglio l’indice statunitense Ism manifatturiero. Il dato è salito a 54,2 da 52,6 della passata rilevazione. Il mercato si attendeva un dato pari a 53,6.

Wall Street cauta ma in ripresa dopo balzo ordini alle fabbriche, si attendono novità dal Congresso

Sessione praticamente piatta per Wall Street, con i principali indici azionari Usa che sembrano incapaci di prendere una direzione.Sotto i riflettori le eterne tensioni tra Stati Uniti e Cina, che questa volta vedono protagonista il social più popolare tra i giovani, Tiktok.La Borsa Usa scatta comunque in avanti appena dopo la pubblicazione del dato relativo agli ordini alle fabbriche, che è salito del 6,2% nel mese di giugno, confermandosi migliore delle attese.Certo il trend conferma la cautela degli operatori: il Dow Jones continua a oscillare attorno alla parità, salendo a 26.675 punti; il Nasdaq avanza di 20 punti circa, a 10.921 punti; lo S&P è piatto a 3.294 punti.Ieri Donald Trump ha dato la sua benedizione all’accordo Microsoft-TikTok, proponendo tuttavia di cambiarne i termini. E chiedendo anche che parte della somma vada a finire nelle tasche della sua amministrazione. Il tutto, nell’ambito di un’intesa che al colosso software americano finirebbe per costare più di quanto previsto. Il titolo Microsoft sconta la notizia e cede più dell’1%.Sullo sfondo, sale l’attesa per l’accordo su un nuovo piano di stimoli fiscali del valore di $1 trilione che i democratici e i repubblicani del Congresso Usa, tuttavia, non riescono ancora a trovare.

AGGIORNAMENTO 31 LUGLIO 2020

DOW JONES 26488 close weekly 31/07/2020

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DOW JONES 27179 <–top 15-07-2020

vedi precedenti aggiornamenti

Resta nel canale 24800-28048 e rientra nella base del triangolo

superando 25395 30-06

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AGGIORNAMENTO 13 LUGLIO 2020

DOW JONES 26649

vedi precedenti aggiornamenti

Resta nel canale 24800-28048 e rientra nella base del triangolo

superando 25395 30-06

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DOW JONES 25070 close weekly 26 GIUGNO 2020

(con minimo vicinissimo a 24800 persa base del triangolo che era area 25390 come indicato)

AGGIORNAMENTO 30 GIUGNO 2020

DOW JONES 25880

Resta nel canale 24800-28048 e rientra nella base del triangolo superando 25395

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DOW JONES 25070 close weekly 26 GIUGNO 2020

(con minimo vicinissimo a 24800 persa base del triangolo che era area 25390 come indicato)

inastratoneltriangolo

AGGIORNAMENTO 25 GIUGNO 2020

DOW JONES 25770

inastratoneltriangolo

AGGIORNAMENTO 24 GIUGNO 2020

DOW JONES 25300

Previsioni FMI o 1000% ETF QQQ del 23-06 ?

DOW JONES 26424<–TOP 23-06

attenzione al canale…

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AGGIORNAMENTO 22 GIUGNO 2020

DOW JONES 26102

attenzione al canale…

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ora importante il close di stasera per capire se l’uscita dal canale sarà confermata

AGGIORNAMENTO 19 GIUGNO 2020

DOW JONES 26445

buon trade .

ora importante il close di stasera per capire se l’uscita dal canale sarà confermata

o no e sopratutto la prossima ottova visto che oggi è giornata di scadenze tecniche

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NEWS ARRIVATE DOPO NOSTRO ARTICOLO

Goldman Sachs ottimista per il 2021: riviste al rialzo le stime su ripresa e utili Usa

Ritoccate in positivo le stime di crescita economica per l’anno prossimo, mentre aumenta la fiducia su un recupero degli utili sopra le attese per l’indice S&P 500

Goldman Sachs ha deciso di ritoccare al rialzo le stime di crescita dell’economia USA per il 2021 mentre rafforza la convinzione che gli utili per azione dello S&P 500 possano crescere sopra il consenso, a un ritmo di + 30% rispetto al 2020. In due report separati, firmati rispettivamente da Joseph Briggs di Goldman Economic Research e da David J. Kostin, Portfolio Strategy Research sempre di Goldman, la grande casa conferma e rafforza la sua view ottimista su economia e azionario americani, anche se vede qualche rischio sul passaggio entro agosto del nuovo pacchetto di stimoli valutato 1.500 miliardi di dollari.

IL VACCINO POTREBBE SBLOCCARE I CONSUMI

Per quanto riguarda le prospettive macro, Briggs scrive che Goldman si aspetta che almeno un vaccino anti-Covid venga approvato in USA per fine anno e possa essere distribuito a ampie fasce di popolazione entro il 2021, con il ritorno dei consumatori a tutte quelle attività che li avrebbero messi a rischio contagio. Per questo le stime di crescita del 2021 vengono ritoccate al rialzo, rispettivamente al 10% nel primo, all’8% nel secondo, al 4% nel terzo e al 3% nel quarto, contro le precedenti stime di 8%, 6,5%, 5% e 4%. Resta invariata invece la previsione di un rimbalzo del PIL del 25,2% nel terzo trimestre e dell’8% nel quarto.

TRIMESTRALI MIGLIORI DELLE ATTESE

Sul versante delle previsioni sul mercato azionario, dove le trimestrali si stanno esaurendo con esiti migliori delle previsioni mettendo a segno un declino anno su anno del 34% contro attese di -44%, Goldman ritocca anche qui al rialzo le stime di EPS sullo S&P 500 da $115 a $130, con un calo contenuto a -21% rispetto al 2019, mentre rafforza la fiducia che la stima di una crescita degli utili del 30% a $170 a livello di EPS, pur superiore al consenso del mercato, venga confermata dai numeri. Kostin osserva che i titoli a larga capitalizzazione sono riusciti meglio a contenere la contrazione dei margini e sottolinea che il driver principale delle attese positive per il 2021 risiedono nell’outlook di crescita economica.

RISCHI LEGATI A PRESIDENZIALI E TASSE

Nel dettaglio, Goldman prevede per i titoli dello S&P 500 un aumento del fatturato del 10% e dei margini netti del 10,9% nel 2021, prendendo atto che anche il consensus ha cominciato a muoversi al rialzo, con revisioni particolarmente positive per i settori Energy, Consumer Discretionary, Materials, e Info Tech, un trend che normalmente coincide con le fasi di uscita dalle recessioni. Secondo l’esperto di Goldman in rischi sono legati alle presidenziali, con la possibilità di un ribaltamento dei tagli fiscali introdotti da Trump nel 2017.

STIME DI CRESCITA ANCHE NEL 2022

Ma in ogni caso Goldman mantiene per il 2022 una stima di EPS sullo S&P 500 in crescita dell’11% a $188, mentre l’analisi settoriale top-down offre un quadro abbastanza differenziato, con i segmenti Info Tech e Healthcare proiettati a sorpassare il livello di utili del 2019 già dalla fine del 2021, mentre per i segmenti ciclici è attesa una crescita degli utili più graduale. Tra questi Goldman cita I finanziari, che continuano ad essere penalizzati dai bassi tassi di interesse, e Energy, che continua a essere condizionata dal basso livello di prezzi del petrolio.

Stati Uniti: disoccupazione scende al 10,2% a luglio, più del previsto

Negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione scende più del previsto. Il dato di luglio si è attestato al 10,2% dal precedente 11,1 per cento. Il mercato si attendeva un tasso pari al 10,6 per cento.

Stati Uniti: salari tornano a salire dopo due mesi di cali, a sorpresa +0,2% a luglio

Negli Stati Uniti il salario medio orario è tornato a salire dopo due mesi di cali, evidenziando a luglio un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente (quando era sceso dell’1,3%). Su base annua il rialzo è del 4,8%. Il mercato si attendeva un ribasso mensile dello 0,5% e una crescita del 4,1% su base annua.

Stati Uniti: creati 1,8 milioni di posti di lavoro a luglio, non-farm payrolls oltre attese

Negli Stati Uniti sono stati creati 1,8 milioni di posti di lavoro a luglio. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro Usa, le buste paga nei settori non agricoli, le cosiddette non-farm payrolls, sono aumentate di 1,8 milioni di unità rispetto ai +4,8 milioni di posti di giugno. Il consensus indicava un dato pari a +1,48 milioni.

Il vaccino contro il coronavirus si avvicina e darà una spinta sostenuta al PIL globale

Le simulazioni della ricerca di Goldman Sachs puntano a possibili vaccinazioni di massa negli USA e in Europa già dalla seconda metà del 2021, dando una forte spinta al PIL

Le prospettive di una solida ripresa economica globale sono strettamente legate all’arrivo di un vaccino anti-Covid accessibile a livello di massa in USA, Europa e Cina. Goldman Sachs ha dedicato al tema uno studio specifico che analizza sia i tempi possibili dell’approvazione e della diffusione del vaccino, sia gli impatti sulla crescita, in particolare in USA, Europa e Cina. Pur mantenendo un elevato livello di incertezza, Goldman si aspetta che la Food and Drug Administration Americana approvi almeno un vaccino entro quest’anno, aprendo la strada alla sua distribuzione in vasti strati di popolazione sia in USA che in Europa, rispettivamente tra la fine del secondo trimestre e il terzo trimestre del 2021.

POSSIBILE UNA RAPIDA APPROVAZIONE

Secondo Goldman Sachs, l’attesa di una rapida approvazione e distribuzione del vaccino è motivata dalla quantità di ricerche e sperimentazioni in corso e da risultati preliminari in maggior parte positivi, che hanno indotto ad aumentare i finanziamenti, con i principali sviluppatori che puntano ad ottenere approvazioni già dal quarto trimestre di quest’anno, e con i regolatori che dal canto loro aumentano sia la trasparenza che la flessibilità delle procedure. In questa prospettiva, USA e UK sembrano destinati a disporre anche di surplus, mentre Europa e Giappone dovrebbero avere un’offerta abbondante a fronte di una domanda che dovrebbe essere sostanzialmente in linea con le stime standard di ‘immunità di gregge’ in America e in Europa.

IL LEGAME TRA VACCINO A CRESCITA

Non mancano ovviamente i rischi, sulla base delle esperienze storiche e del fatto che le principali ricerche sono focalizzate sulla stessa proteina, il che rende possibile che una volta approvati i vaccini possano andare incontro sia a successi diffusi ma anche ad altrettanto diffusi fallimenti. Goldman Sachs segnala anche problemi relativi alla durata della protezione garantita dal vaccino, soprattutto per la popolazione anziana, e rischi significativi sulla catena di fornitura che porterà alla distribuzione. La ricerca di Goldman utilizza un modello che collega l’arrivo del vaccino alla crescita del PIL giungendo a tre conclusioni.

SPINTA PIÙ FORTE AGLI USA

La prima è che il vaccino darebbe una spinta alla ripresa soprattutto perché consentirebbe una serie di attività oggi condizionate dal distanziamento, con l’effetto psicologico aggiuntivo di eliminare l’effetto-paura che investe non solo la sfera sanitaria ma anche le prospettive di fallimenti e licenziamenti. Inoltre, il vaccino darebbe alla ripresa una spinta più forte in USA che in Europa e soprattutto in Cina, grazie anche alla leadership che avrebbero acquisito gli USA proprio nel suo sviluppo e al fatto che proprio in USA il virus sembra meno sotto controllo. Infine, più tardi il vaccino sarà disponibile, minore sarà il suo impatto positive sulla crescita economica, a causa sia del prevedibile crescente effetto-paura, sia dell’altrettanto prevedibile miglioramento del controllo del virus grazie ai test e ai trattamenti sanitari.

CRESCITA OLTRE LE ATTESE

In ogni caso, Goldman Sachs cita proprio le rapide prospettive di sviluppo del vaccino come motivazione della propria stima di una crescita economica globale oltre le attese nel 2021. Le ultime previsioni puntano in questa direzione, con un 37% di probabilità che 25 milioni di dosi di un vaccino approvato dalla FDA disponibili già a marzo del 2021, e un 78% entro settembre del prossimo anno. Solo due mesi fa le stesse stime parlavano rispettivamente di un 9% e un 35%.

SIMULAZIONI SULLE TRE MACRO-AREE

Gli effetti sul PIL di un rapido arrivo del vaccino sarebbero diversi nelle macro aree economiche, USA, Eurozona e Cina. Goldman Sachs ha realizzato simulazioni che tengono conto di molti fattori, come i settori più a rischio COVID-19, come viaggi e ristorazione, che si riprenderebbero comunque solo parzialmente senza vaccino, mentre in caso contrario si arresterebbe il danno permanente. Alla fine Goldman stima che gli USA beneficerebbero del vaccino più di Europa e Cina, come mostra il grafico riportato qui sotto, con una spinta già da fine 2020.

DECISIVI I PROSSIMI 2-3 TRIMESTRI

Un altro importante beneficio di un rapido arrivo del vaccino sarebbe quello di allontanare molto la possibilità di scenari più negativi di quelli assunti come base dallo studio di Goldman Sachs. Nelle sue conclusioni, la ricerca avverte che l’incertezza resta elevate, ma l’analisi sviluppata indica che una distribuzione significativa del vaccino nei prossimi 2-3 trimestri aprirebbe uno scenario di crescita sostenuta nel 2021, confortando la previsioni della stessa Goldman di una crescita del PIL globale sopra, nonostante le attuali difficoltà a tenere il virus sotto controllo e il rallentamento di diversi indicatori macro in USA.

Borsa Usa, JP Morgan intravede correzione, ma ‘niente panico. Outlook bearish non giustificati’

Una correzione, a Wall Street, potrebbe essere imminente, più vicina di quanto molti temano. A dirlo sono gli analisti di JP Morgan, che hanno stilato un outlook sulla borsa americana, reduce da un ottimo luglio, e appena entrata in un mese, quello di agosto, che di norma non fa parlare molto di sé. E se lo fa, è per la presenza di eventi insoliti che finiscono per sconvolgere gli operatori.
Detto questo, gli sviluppi della pandemia da coronavirus COVID-19 – e di eventuali relativi vaccini – , ancora poco chiari,  potrebbero far sì che il mese di agosto non passi del tutto inosservato.A tal proposito, vale la pena ricordare che lo scorso anno, agosto è stato senza dubbio un mese memorabile, almeno per l’Italia, Piazza Affari e lo spread BTP-Bund, vista la caduta del governo M5S-Lega, e gli scossoni che non sono certo mancati sui mercati).Sarà così anche quest’anno? Intervistata da MarketWatch Lindsey Bell, responsabile strategist presso Ally Invest, ammette che, “storicamente, agosto è stato caratterizzato da una performance piuttosto pacata…ma stavolta, vista la situazione fluida del coronavirus, l’incertezza sul timing degli stimoli fiscali e i dati economici che versano in una situazione di stallo, agosto potrebbe rivelarsi più turbolento che in passato”.
Un agosto memorabile è stato soprattutto quello del 2015, quando la svalutazione dello yuan cinese si tradusse nell’agosto peggiore in 17 anni: un mese monstre, amplificato anche dalla debolezza dei mercati energetici e da un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, deciso al fine di normalizzare la politica monetaria Usa. Un altro agosto pieno di tumulti fu quello del 1998, che vide protagonista il default della Russia.
Detto questo, tornando alla borsa Usa, si può senz’altro dire che luglio è andato più che bene a Wall Street, con il Dow Jones che ha guadagnato il 2,4%, lo S&P 500 +5,5% e il Nasdaq +6,8%.
Attenzione però a un importante campanello di allarme per Wall Street, rappresentato dall’indice della paura, o anche VIX.
L’indice, che ha chiuso a 24,46 punti l’ultima sessione di luglio di venerdì scorso, continua infatti a viaggiare al di sopra della sua media da 117 giorni,  il periodo più lungo dall’11 gennaio del 2012. (dati di Dow Jones Market Data).
Tornando alla view di JP Morgan, gli strategist del colosso bancario Usa guidati da John Normand credono che alcune date importanti, come quella di giovedì 6 agosto (quando sarà reso noto il report occupazionale Usa) e del prossimo venerdì, 14 agosto, quando sarà il turno del dato relativo alle vendite al dettaglio, potrebbero “deludere le attese del mercato” e scatenare dunque una correzione. Si parla tuttavia di una correzione modesta. “Alcuni timori sono giustificati, visto il contesto macroeconomico che sta diventando confuso, ma non talmente confuso da giustificare target bearish o una strategia di investimento difensiva”.
Insomma, il rischio di una correzione c’è: ma senza andare nel panico, specifica JP Morgan. Anche perchè, spiegano dalla banca, “una grande correzione (di circa il 10%) sarebbe difficile da realizzarsi, visto che, nel caso della maggioranza degli hedge fund, i posizionamenti sull’azionario sono inferiori alla media”.
Tra l’altro, all’inizio di questo agosto sono ravvisabili “elementi di preoccupazione tanto quanto quelli di calma”. Inoltre, è vero che i democratici e i repubblicani Usa non sono riusciti a trovare ancora un compromesso sul piano di stimoli, ma è altrettanto vero, ricordano gli analisti, che il valore del pacchetto totale sarà di almeno $1 trilione, il che significa che l’economia “continuerà a performare molto al di sopra del suo trend” e che una correzione importante è improbabile.
Pomo della discordia tra le controparti è l’ammontare del sussidio da erogare ai disoccupati, che è scaduto lo scorso venerdì, e che ha avuto finora un valore di 600 dollari la settimana. La Casa Bianca chiede che il sussidio settimanale sia ridotto a $200, i democratici chiedono invece che venga mantenuto a $600 la settimana. Entrambi i partiti sembrerebbero essere d’accordo, invece, su un assegno di stimoli da $1.200 per i lavoratori. JP Morgan è anche molto fiducia nell’entità della ripresa economica globale, parlando di ciclo delle aziende che sta “sorprendendo al rialzo”.

Wall Street, futures Usa in rialzo nonostante mancato accordo stimoli Usa. Bene Microsoft verso deal TikTok

Futures Usa in rialzo, con quelli sul Dow Jones Industrial Average in crescita di 100 punti o +0,4%, a 26.416; bene anche i contratti sullo S&P (+ 16,50 punti o +0,5%), a 3.280, mentre quelli sul Nasdaq-100 sono in crescita di oltre +1%, a 10.990.50.Da segnalare che luglio è stato positivo per gli indici azionari americani, che hanno riportato il quarto mese consecutivo di rialzi.In particolare, il Dow Jones ha guadagnato il 2,4%, lo S&P 500 ha fatto +5,5% e il Nasdaq ha segnato un rally del 6,8%.A frenare gli acquisti potrebbe essere il mancato raggiungimento, ancora, di un accordo al Congresso americano tra democratici e repubblicani per varare un pacchetto di stimoli che sostituisca il sussidio di 600 dollari la settimana come benefit da erogare ai disoccupati, che è scaduto lo scorso venerdì.La Casa Bianca chiede che il sussidio settimanale sia ridotto a $200, i democratici chiedono invece che venga mantenuto a $600 la settimana.Entrambi i partiti sembrerebbero essere d’accordo, invece, su un assegno di stimoli da $1.200 per i lavoratori. Tutto questo, a fronte della pandemia da coronavirus che continua ad assegnare gli Stati Uniti.Il numero di infezioni COVID-19 in Usa ha testato il record a luglio, con più di 1,9 nuovi milioni di casi, che portano il totale degli infettati dal virus a quasi 4,7 milioni e quello dei decessi a 155.000 circa.Nel mondo intero, i casi sono balzati invece, stando ai dati compilati dalla Johns Hopkins University, a più di 18 milioni e a quasi 690.000 morti.Tra i titoli sotto i riflettori, sicuramente Microsoft, che ha confermato l’intenzione di andare avanti con le trattative per acquistare le attività di TikTok negli Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, dopo aver rassicurato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che si è accanito contro il social tra i più popolari tra i giovani.

BlackRock: “La Fed ha riempito i serbatoi per un lungo volo”

Rick Rieder di BlackRock paragona la banca centrale Usa a un aereo che ha fatto scorta supplementare di carburante per sostenere un decollo dell’economia che potrebbe richiedere tempo

La Fed che ieri ha mantenuto invariata la politica, ma si è detta pronta ad azioni aggressive se necessario, è sembrata come l’equipaggio di un jet che ha fatto scorta supplementare di carburante per essere sicura di arrivare senza problemi a una destinazione ancora non individuata sulle mappe di volo. È la metafora scelta da Rick Rieder, CIO Global Fixed Income e Head Global Allocation Investment Team di BlackRock, per fotografare una banca centrale americana determinata a raggiungere i suoi obiettivi di occupazione e inflazione, anche se non si vedono ancora all’orizzonte.

GRANDE INCERTEZZA SULLA PANDEMIA

L’esperto di BlackRock, che è anche portfolio manager del Gold Rated BlackRock Strategic Income Opportunities (BSIIX), del BlackRock Total Return (MAHQX), e del BlackRock Strategic Global Bond Fund (MAWIX), parte dalla considerazione che c’è ancora una grande incertezza sull’evoluzione della pandemia e quindi sui tempi di ritorno alla normalità economica. Quindi la Fed si sta diligentemente preparando per un lungo cammino, attrezzata di tutti gli strumenti necessari per raggiungere gli obiettivi previsti dal suo doppio mandato: favorire in primo luogo la creazione di occupazione utilizzando anche la leva dell’inflazione.

VOLONTÀ MOLTO DETERMINATA

L’esperto di BlackRock, la grande casa d’investimento che gestisce 2.400 miliardi di dollari in asset fixed income per conto dei clienti, osserva che sia nel comunicato finale del FOMC che nei commenti in conferenza stampa del Chairman Jay Powell, è emersa tangibile la volontà di mantenere la politica monetaria estremamente accomodante e la predisposizione a fare ancora di più se necessario, andando anche oltre le misure estremamente aggressive già adottate.

PAZIENZA SE SI SPENDE PIÙ DEL NECESSARIO

Secondo Rieder, il FOMC guidato da Powell sembra chiaramente determinato a recuperare i livelli di crescita economica e occupazione compromessi dall’esplosione della crisi da virus, e se alla fine dovesse risultare che ha esagerato nel rifornimento di carburante spendendo di più di quello che serviva, vorrà dire che saranno stati dollari ben spesi, perché alla fine la cosa importante era raggiungere la destinazione.

ALLO STUDIO NUOVE MISURE

L’esperto di BlackRock sospetta che nel board della Fed si stiano già valutando quali misure aggiuntive implementare nel caso che la situazione dell’economia lo richieda, ma per saperne di più bisognerà aspettare la pubblicazione dei verbali della riunione di ieri 29 luglio, che avverrà tra tre settimane, e poi i meeting successivi in calendario, a partire da quello di settembre dopo la pausa agostana.

PRONTA A LASCIAR CORRERE L’INFLAZIONE

Uno dei punti chiave, secondo Rieder, è quanto la Fed è disposta a lasciar correre una eventuale ripartenza dell’inflazione pur di raggiungere i suoi obiettivi in termini di crescita e creazione di occupazione. L’esperto di BlackRock pensa che la Fed sia orientata a indicare un obiettivo di inflazione, magari sotto forma di una media da raggiungere entro un certo arco di tempo, indicando così chiaramente la disponibilità a lasciar superare l’attuale target del 2% anche per un periodo prolungato.

SERBATOI PIENI FINO A CHE LA META NON È IN VISTA

A maggio l’inflazione Core, vale a dire esclusi gli elementi volatili di alimentari e energia, viaggiava ancora all’1%, un livello destinato a restare invariato per il prossimo anno. Per questo Rieder pensa che la Fed continuerà a non farsi mancare il carburante, almeno fino a che la destinazione non sia ben visibile dalla cabina di pilotaggio del comandante Powell e del suo equipaggio.

Wall Street verso avvio in calo, i contagi prevalgono sulla Fed

Wall Street dovrebbe aprire in territorio negativo, con i futures sugli indici statunitensi che si muovono in ribasso. A circa due ore e mezza dalla partenza il contratto sul Dow Jones scivola dello 0,90%, quello sull’S&P500 cede lo 0,95% e il future sul Nasdaq segna una flessione dell’1%. Sui mercati prevalgono i timori per l’aumento dei contagi da coronavirus in diverse parti del mondo, che fanno scivolare in secondo piano il messaggio accomodante della Federal Reserve (Fed).Ieri, dopo la due giorni di meeting, la banca centrale guidata da Jerome Powell ha mantenuto invariati i tassi sui Fed funds nel range compreso tra lo zero e lo 0,25% (come da attese) e ha garantito che utilizzerà tutto il suo ampio ventaglio di strumenti agendo in modo adeguato per sostenere l’economia Usa, in attesa dei nuovi stimoli fiscali dal Congresso, ancora in discussione. Il Fomc ha poi precisato che il trend dell’economia a stelle e strisce dipenderà in modo significativo dagli sviluppi del coronavirus. La crisi attuale, ha aggiunto, peserà in modo significativo sull’attività economica, sull’occupazione e sull’inflazione nel breve periodo.A questo riguardo oggi pomeriggio ci sarà l’importante test del Pil annualizzato Usa relativo al secondo trimestre 2020, atteso al -34,5% annualizzato, mentre prosegue a pieno ritmo la stagione delle trimestrali con le big tech Apple, Amazon e Google Alphabet che riportano questa sera alle 22 ora italiana. Da segnalare che ieri gli AD delle tre società (insieme a quello di Facebook) sono stati fortemente criticati dal panel Antitrust della Commissione Giustizia della Camera Usa che li accusa di avere troppo potere, falsando la concorrenza, in seguito ad un’indagine durata oltre un anno.

Usa: Federal Reserve lascia tassi fed funds invariati: ‘economia dipenderà da sviluppi coronavirus

La Federal Reserve di Jerome Powell ha lasciato i tassi sui fed funds invariati nel range compreso tra lo zero e lo 0,25%, come da attese. La decisione è stata presa all’unanimità dal Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che ha reso noto che il trend dell’economia americana dipenderà in modo significativo dagli sviluppi del coronavirus. La crisi attuale, ha aggiunto, peserà in modo significativo sull’attività economica, sull’occupazione e sull’inflazione nel breve periodo. Certo, ha precisato il Fomc, l’economia e l’occupazione sono in qualche modo migliorati negli ultimi mesi. Ma i loro livelli rimangono ben al di sotto di quelli di inizio anno, prima dell’emergenza del coronavirus COVID-19.

Fed vuole evitare doppia recessione. Powell pronto a confermare aiuti a valanga

La Fed è pronta a confermare tutti i possibili aiuti all’economia che si renderanno necessari per evitare una recessione a “W”, termine che sta ad indicare una doppia recessione, lo scenario peggiore che si possa prospettare per l’economia, ed il dilagare della disoccupazione. Stasera, il Board di politica monetaria della Federal Reserve americana annuncerà le sue decisioni, anche se ieri la banca centrale statunitense ha già confermato il massiccio piano di prestiti all’economia (famiglie,imprese, enti ecc.) sino alla fine del 2020.

La scadenza era precedentemente fissata al 30 settembre, ma l’andamento dei contagi USA, la crescita stentata e l’ipotesi di nuove ondate epidemiche e conseguenti lockdown non consentono al momento di pensare ad un ritiro degli stimoli.

Le decisioni attese

Non sono attese altre decisioni dal comitato di politica monetaria (FOMC), che dovrebbe anche confermare l’intenzione di lasciare i tassi di interesse fermi in una banda dello 0-0,25% per i prossimi due anni.La Fed sicuramente prenderà atto della situazione complessa in cui versa l’economia americana e quella mondiale, del fatto che interi settori sono in profonda crisi (turismo, oil ecc.) e della disoccupazione che resta a livelli elevatissimi. Un outlook più pessimista di quello palesato a giugno è ciò gli analisti attendono dal FOMC, ma Powell potrebbe anche tornare a sollecitare misure fiscali aggiuntive, sottolineando che la politica monetaria non più fare più di così, avendo inondato (qualcuno direbbe drogato) i mercati e l’economia di liquidità.Il Congresso, in effetti, sta studiando un nuovo pacchetto di aiuti da 1.000 miliardi di dollari, in gran parte destinati a favore la ripresa delle attività scolastiche. Il piano, su cui i Repubblicani hanno trovato l’intesa, è ora in discussione “a porte chiuse” con l’opposizione e dovrebbe essere approvato nei prossimi giorni.

E la reazione dei mercati

Se questo sarà l’esito della due giorni di politica monetaria, è attesa una ulteriore crescita del mercato azionario, unita ad un nuovo exploit del prezzo dell’oro, che dalle politiche riceve sempre uno spunto rialzista. Il metallo prezioso è la vera star degli ultimi giorni ed ha toccato un massimo a 1.980 dollari, appena sotto i fatidici 2.000 dollari, mai raggiunti nella storia.Per il resto, i rendimenti dell’obbligazionario sono ai minimi ed il dollaro non potrà che deprezzarsi ancora sulla previsione di una politica espansiva per un lungo periodo di tempo.

Wall Street cauta in attesa Fed e audizione Big Tech. Morgan Stanley alza tp Tesla a $2.500. Boom Kodak

Wall Street in rialzo ma cauta, con il Dow Jones che oscilla attorno alla parità, a 26.383 punti; molto meglio fa il Nasdaq, che avanza dello 0,70% a 10.475. Lo S&P 500 avanza dello 0,43%, a 3.232 punti. Attenzione oggi a Facebook, Google, Amazon ed Apple: Mark Zuckerberg & Co testimonieranno virtualmente al cospetto della sottocommissione della Camera Usa sull’Antitrust.Da segnalare che il valore di mercato di Facebook è stato superato poche ore fa dalla rivale cinese Tencent. Il valore totale della capitalizzazione di mercato del social media cinese si è attestato oggi, alle 15.07 ora di Singapore, a 5,15 trilioni di dollari di Hong Kong, l’equivalente di $664,50 miliardi. La capitalizzazione di Facebook, stando al valore di chiusura del titolo della vigilia, è pari invece a $656,15 miliardi, dunque inferiore.Attenzione anche a Tesla, dopo che gli analisti di Morgan Stanley hanno rivisto al rialzo il target price sul titolo per la seconda volta, questo mese. Lo scenario bullish prevede ora un balzo fino $2.500, a fronte di un rating che tuttavia è stato confermato a “underweight”. Il titolo sale dell’1,6% circa a $1.500.Prosegue anche oggi la valanga di buy sul titolo Eastman Kodak, che ieri ha concluso la sessione di Wall Street volando del 203%, dopo essere schizzato fino a +280%. La febbre continua, dopo alcune indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, secondo cui la società, attiva nel settore chimico e nella produzione di pellicole cinematografiche e apparecchiature per immagini e per la stampa, avrebbe ottenuto un prestito federale del valore di $765 milioni per la produzione di farmaci per la cura di diverse malattie. I rumor sono stati confermati dall’amministrazione Trump. Il titolo Eastman Kodak vale ora più di 16 dollari e sta volando in premercato di oltre +160%.Focus su Boeing, il titolo vira in rosso con una perdita del 2%, dopo aver riportato una perdita di bilancio decisamente peggiore delle attese. Il colosso aerospaziale e della difesa Usa ha sofferto una perdita netta di $2,38 miliardi, o $4,20 per azione, meno del passivo di $2,94 miliardi, o di $5,21 per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Escludendo le voci di bilancio straordinarie, la perdita per azione core è scesa a $4,79 dai $5,82 precedenti, confermandosi tuttavia ben peggiore del passivo per azione di $2,57 atteso dal consensus di FactSet.I risultati, ha spiegato Boeing, “sono stati colpiti in modo significativo” dalla pandemia del COVID-19 e dal fatto che gli aerei 737 MAX sono rimasti a terra.Il giro d’affari è sceso del 25% a $11,81 miliardi, meno dei $12,95 miliardi stimati dagli analisti. A pesare soprattutto la divisione degli aerei commerciali, che ha assistito a un tonfo del fatturato del 65% a $1,63 miliardi, peggio del fatturato di $2,91 miliardi previsto dal consensus. Il flusso di cassa è stato negativo per $5,63 miliardi, comunque meglio dei -6,67 miliardi attesi.In generale, gli investitori di tutto il mondo attendono l’esito della riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria, atteso per la giornata di oggi.Così in una nota Kim Mundy, economista di Commonwealth Bank of Australia:“Ci aspettiamo che il Fomc rimarrà dovish, ammettendo che l’outlook economico degli Stati Uniti si è deteriorato dall’ultimo meeting dell’11 giugno. Da allora – ha continuato Mundy – gli Usa hanno assistito a più di 2 milioni di nuovi casi di coronavirus. Questo ha rallentato gli sforzi lanciati da alcuni stati per riaprire le loro economie (a seguito del lockdown) e il risultato è che l’incertezza sulla ripresa del Pil Usa è aumentata”.Nell’attesa del verdetto Fed, il dollaro continua a oscillare vicino al minimo degli ultimi due anni, a quota 93,720. L’euro rimane in rialzo a $1,1750 circa, dopo il record degli ultimi 22 mesi testato nei confronti del biglietto verde nella sessione di lunedì, a quota $1,17815. Oro stabile a $1.956,81 l’oncia, dopo il record di sempre (contratto spot), testato a $1.980,57. I futures sull’oro avanzano dello 0,5% circa a $1.954. Argento in lieve ribasso, rimane sopra la soglia di 24 dollari.

Krugman: ‘Su mercati mania da FOMO’. Debito Usa? ‘No problem: grande pericolo è spendere troppo poco, non troppo”

Sì, è vero, c’è “una mania” sui mercati, così come non si può negare che gran parte dei buy su Wall Street sia scatenata dal FOMO (fear of missing out, ovvero paura di perdere l’occasione). Ad ammetterlo è il Premio Nobel per l’economia ed editorialista del New York Times, Paul Krugman.
“E’ molto difficile sfuggire alla sensazione che ci sia una mania in questo momento, e che si tratti del FOMO – ha detto, intervistato dalla Cnbc – Quando si guarda al modo con cui la gente ha fatto incetta di società in bancarotta come Hertz si capisce che qualcosa sta chiaramente succedendo, e che ci sia una certa mania” sui mercati azionari.Non per niente, l’indice S&P 500 si appresta a chiudere il mese di luglio con un rialzo del 4%, nonostante i continui record giornalieri inanellati in Usa di nuovi casi di coronavirus COVID-19.E non per niente le società di brokeraggio hanno comunicato che negli ultimi mesi c’è stato un boom di nuovi conti aperti dagli investitori retail. (da ricordare anche il caso Robinhood, piattaforma per fare trading online ribattezzata anche il Tinder per fare soldi, APP finita nel mirino anche del New York Times, che le ha dedicato una inchiesta).
Certo, il problema è anche pratico, come ha fatto capire Krugman, visto che alcuni investitori non riescono a trovare più un’alternativa alle azioni: i bond rendono sempre meno e, anzi, a volte ci si perde pure.
Il Premio Nobel ha ricordato inoltre che, a contribuire al rally di Wall Street, sono state in gran parte le azioni dei grandi colossi tecnologici, la cui gran parte del fatturato proviene dai mercati esteri. “Stanno salendo grazie alla prospettiva di una ripresa economica in Asia e in Europa“.
Detto questo, Krugman ha difeso la Federal Reserve, spesso sotto attacco per aver drogato l’economia e i mercati con gli stimoli straordinari lanciati per salvare l’economia americana dagli effetti devastanti della pandemia da coronavirus. Tra le critiche, quelle soprattutto sulla decisione di acquistare gli ETF sui corporate bond che, secondo molti esperti, avrebbero gonfiato il valore delle azioni.
“Non capisco cos’altro la Fed avrebbe dovuto fare – ha detto – Avrebbe potuto non fare niente e far sì che una crisi finanziaria si aggiungesse a quella virale”.
Krugman ha in ogni caso riconosciuto che alcuni trader non hanno ancora compreso la gravità dei danni economici che la pandemia COVID-19 ha provocato, in una situazione in cui gli Stati Uniti di Trump non sono stati capaci di frenare i contagi. A tal proposito, in un editoriale pubblicato di recente sul New York Times, Krugman aveva elogiato l’Italia per la gestione del coronavirus.
Infine, riguardo all’opzione di finanziare grandi infrastrutture con il rischio di far salire tuttavia il debito, l’economista ha detto che varare “un grande programma di infrastrutture dovrebbe essere una stupidaggine per il Congresso”, aggiungendo che il debito degli Stati Uniti non rappresenta ancora un problema. “A questo punto, con tutto quello che sta accadendo, “il grande pericolo è spendere troppo poco, non troppo“.

Settore aereo: nel 2020 previsto crollo traffico passeggeri del 55%. Ritorno ai livelli pre-Covid nel 2024

La ripresa del traffico passeggeri per le compagnie aeree nel mondo è più lenta del previsto. Tanto che l’International Air Transport Association (Iata) ha lanciato un nuovo allarme stimando per il 2020 un crollo del numero dei passeggeri del 55%, contro la precedente stima di un -46%. Non solo. Il traffico aereo non tornerà ai livelli pre-Covid fino al 2024, un anno dopo rispetto a quanto precedentemente previsto.Le nuove proiezioni di Iata arrivano dopo un mese di giugno che si è chiuso con un traffico passeggeri globale (chilometri di passeggeri o RPK) in calo dell’86,5% rispetto allo stesso mese del 2019. Un dato solo leggermente migliorato rispetto alla contrazione del 91% registrata a maggio, grazie alla crescente domanda nei mercati nazionali, in particolare in Cina. Il fattore di carico di giugno ha mostrato un minimo storico per il mese al 57,6%.Tre le ragioni che impattano sulla ripresa del traffico aereo: un lento contenimento del virus negli Stati Uniti e nelle economie in via di sviluppo, una riduzione dei viaggi di lavoro e una debole fiducia dei consumatori.“Il traffico passeggeri ha toccato il fondo in aprile, ma la forza della ripresa è molto debole. Il miglioramento che abbiamo visto è stato il per i voli interni, mentre le rotte internazionali rimangono in gran parte chiuse. La fiducia dei consumatori è depressa e non aiutata dalla decisione giunta nel fine settimana che il Regno Unito imporrà una quarantena generale a tutti i viaggiatori provenienti dalla Spagna. E in molte parti del mondo le infezioni sono ancora in aumento. Tutto ciò indica un periodo di recupero più lungo e una maggiore sofferenza per l’industria e l’economia globale”, ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e CEO di Iata.

Cala la fiducia dei consumatori, WallStreet scende

L’indice S&P500 (SP500) e il Nasdaq di Wall Street sono in calo dello 0,5%.

Oggi inizia la riunione del Federal Open Market Committee, il soggetto presieduto dal governatore Jerome Powell che definisce le linee guida della politica monetaria della banca centrale degli Stati Uniti. Il consensus non si aspetta grandi novità in arrivo domani dalla conferenza stampa che segue la pubblicazione del comunicato, ma il momento è comunque delicato perché un aggettivo sbagliato potrebbe essere interpretato come l’avvio di un ripensamento, per quest  scende la propensione al rischio.Il Treasury Note a dieci anni (ZN) si rafforza a 0,58%, – 2 punti base.

Ieri sera al Senato degli Stati Uniti, i repubblicani hanno presentato un nuovo piano di stimolo all’economia da 1.000 miliardi, base di partenza per il negoziato con i democratici, i quali, alla Camera, hanno approvato un loro piano da 3.500 miliardi di euro. Facendo proprie le indicazioni della Casa Bianca, il provvedimento taglia di circa due terzi i sussidi di disoccupazione, dagli attuali 600 dollari la settimana, a 200 dollari. Ma nulla cambia per quanto riguarda l’assegno di assistenza in vigore da questa primavera: una famiglia composta da due genitori e due figli, con introiti annui sotto i 75.000 dollari, continuerà a ricevere ogni mese 3.400 dollari: 2.400 per gli adulti e 500 per i minori.  Nancy Pelosi, leader dei democratici, ha detto che si tratta di un piano “penoso”: gli osservatori sono scettici sulla possibilità di un’intesa a breve tra i due partiti.

I dati macroeconomici diffusi oggi invitano alla cautela, l’indice sulla fiducia dei consumatori elaborato da Conference Board scende in luglio 92,6 da 98,3 di giugno, il consensus si aspettava un calo a 95.

Wall Street in ribasso in attesa nuovo piano Usa anti-COVID. Oro fa dietrofront con argento

Wall Street in ribasso, operatori cauti in attesa del nuovo pacchetto di stimoli economici approdato al Congresso Usa. Ieri i repubblicani del Senato hanno proposto nuovi aiuti per un valore di $1 trilione, dando il via ufficialmente alle trattative con i democratici per sfornare un nuovo bazooka anti-COVID-19.Sotto i riflettori gli utili delle varie società della Corporate America.Il Dow Jones scende di oltre 110 punti (-0,43%),a 26.474 punti circa; il Nasdaq arretra di 30,28 punti (-0,29%), a 20.500 punti circa; lo S&P 500 fa -0,21% a 3.232 punti.Titolo McDonald’s sotto pressione a Wall Street, dopo che la catena americana di fast food ha comunicato profitti, relativi al secondo trimestre, peggiori delle attese. Gli utili netti si sono attestati a $483,8 milioni, o 65 centesimi per azione, in flessione rispetto agli $1,52 miliardi, o $1,97 per azione.Su base adjusted, l’eps si è attestato a 66 centesimi, peggio dei 74 centesimi per azione attesi dal consensus di FactSet. Focus sugli effetti del coronavirus-lockdown sulle vendite comparate a livello globale, crollate del 23,9%: quelle negli Stati Uniti sono scivolate dell’8,7%. Il consensus di FactSet era per una flessione, a livello mondiale, pari a -22,8%. Male Tesla dopo il downgrade di Bernstein, che ha rivisto al ribasso il rating sul titolo da “market perform” ad “underperform”. Ribadito invece il target price, che rimane a 900 dollari per azione, rispetto a $1.539,60 del valore di chiusura di ieri.Titolo Pfizer in rialzo, a seguito della pubblicazione del bilancio, che ha messo in evidenza utili e un fatturato migliori delle attese. Pfizer ha rivisto al rialzo anche l’outlook sui risultati dell’intero anno, nonostante le sfide rappresentate dalla pandemia del COVID-19.I risultati sono arrivati dopo che Pfizer e BioNTech hanno reso noto nella giornata di ieri di aver iniziato la fase sperimentale clinica sull’uomo – dunque il via alla Fase 3 – del potenziale vaccino anti-coronavirus su cui stanno lavorando insieme. Il colosso farmaceutico ha riportato nel secondo trimestre dell’anno un utile netto in calo a $3,43 miliardi, o 61 centesimi per azione, rispetto ai $5,05 miliardi, o 89 centesimi per azione, dello stesso periodo dello scorso anno. Escluse le poste straordinarie di bilancio, l’utile adjusted per azione è sceso a 78 centesimi dai precedenti 80 centesimi, battendo però i 67 centesimi per azione attesi da FactSet.Tra i titoli protagonisti della sessione odierna, sicuramente Eastman Kodak.Il titolo della società americana storica di Rochester, New York, attiva nel settore chimico e nella produzione di pellicole cinematografiche e apparecchiature per immagini e per la stampa, schizza di oltre +280% verso il record degli ultimi due anni e mezzo, dopo alcune indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, secondo cui il gruppo avrebbe ottenuto un prestito federale del valore di $765 milioni per la produzione di farmaci per la cura di diverse malattie.Boom dei volumi di scambio: in premercato sono stati scambiati fino a 10,3 milioni di pezzi, rispetto a una media giornaliera di 272.000 titoli, fattore che ha fatto di Kodak il titolo più scambiato nelle contrattazioni di premercato.L’oro rallenta la sua corsa, con il contratto spot scambiato a $1.943 l’oncia, dopo il record testato durante le contrattazioni asiatiche fino al massimo di sempre a 1.980,57 l’oncia. Ritraccia anche l’argento, che torna al di sopra di $24 l’oncia dopo aver superato nelle ore precedenti la soglia di 26 dollari, fino $26.19, in rialzo di oltre +6%. Lo smorzarsi dei buy si spiega con il recupero del dollaro.L’euro cede al momento lo 0,20%, rimanendo comunque al di sopra della soglia di $1,17. Il dollaro rimane però sotto pressione nei confronti dello yen, e perde lo 0,23% a JPY 105,13.Prezzi del petrolio sotto pressione, con il WTI che cede quasi l’1% a $41,22 al barile e il Brent piatto a $43,37 circa.

Dalla Federal Reserve non si attendono nuove azioni, ma la guardia resterà alta

AllianzGI non si aspetta nessun annuncio specifico domani a conclusione della riunione del Fomc della Fed, ma prevede rassicurazioni su un intervento in caso di necessità

Il deterioramento della situazione sul fronte del contagio da Covid negli Stati Uniti getta incertezze sulle prospettive di crescita economica. Ma dalla riunione della Federal Reserve che si concluderà nella serata europea di mercoledì 29 non dovrebbero uscire annunci importanti. Sicuramente ci si può attendere una sottolineatura dei rischi che continua a correre l’economia, accompagnata però dalla rassicurazione che la Banca Centrale Usa è pronta a intraprendere tutte le misure necessarie.

GARANTIRE IL FINANZIAMENTO DEGLI EMITTENTI

Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, osserva che la Fed è passata da una fase di azioni a una di gestione della crisi, con una strategia diretta a assicurare condizioni di finanziamento attraenti per gli emittenti di debito pubblici e privati sulla base di un mix di politica ri-bilanciato. Ma in ogni caso, sottolinea l’esperto di AllianzGI, la Fed resterà vigile e pronta a ribadire che ha gli strumenti per fare di più se necessario.

IL MIX DI POLITICHE È DIVENTATO PIÙ EQUILIBRATO

Negli Stati Uniti, come in tutti i paesi sviluppati, il mix di politiche si è fatto più bilanciato, con le politiche fiscali scese in campo per accompagnare gli interventi illimitati delle banche centrali, mostrando secondo Dixmier la volontà politica e monetaria di sostenere le economie ‘costi quel che costi’ e fornendo così ai mercati una doppia rete di protezione.

SI GUARDA AL RINNOVO DEI SUSSIDI AI DISOCCUPATI

Intanto il Congresso americano sta valutando un nuovo pacchetto di stimoli, concentrandosi sulla scadenza al 31 luglio dell’assegno settimanale da 600 dollari a favore dei disoccupati causa virus. Se la misura non venisse rinnovata, osserva l’esperto di AllianzGI, la conseguenza sarebbe una brusca contrazione dei redditi delle famiglie e di conseguenza anche dei consumi.

LA FED HA ANCORA MUNIZIONI DA AGGIUNGERE

Per questo Dixmier sottolinea che la Fed dovrà mettere in guardia sui rischi che ancora pesano sull’economia e ribadire il fatto che ha ancora munizioni da sparare e da aggiungere se necessario alle ben 11 facility anti-emergenza messe in campo finora, che oltretutto non sono state ancora pienamente utilizzate. Nei prossimi mesi, a fronte della normalizzazione delle condizioni di mercato, AllianzGI si aspetta una modifica degli orientamenti per gli acquisti di asset, passando da uno scenario che vedeva la Fed come ‘compratore di ultima istanza’ a uno scenario di condizioni di mercato più favorevoli, sia per gli emittenti pubblici che privati.

DIBATTITO SUL CONTROLLO FORMALE DELLA CURVA DEI TASSI

AllianzGI ritiene che il tema di un controllo formale della curva dei tassi, con target specifici fissati sulle diverse scadenze dei titoli del Tesoro, continuerà ad essere oggetto di dibattito e dovrebbe rimanere un’opzione credibile nel caso la situazione lo richiedesse. È vero che l’idea non raccoglie gran consenso in seno al Fomc, nota l’esperto di AllianzGI, ma era stata valutata positivamente dai precedenti Chairman della Fed, Ben Bernanke e Janet Yellen.

Wall Street accelera al rialzo, Apple trascina i titoli hi-tech. Le BIG che pubblicheranno bilanci questa settimana

Wall Street accelera al rialzo, mentre prosegue la stagione delle trimestrali. Il Dow Jones sale di 100 punti circa (+0,36%), a 26.561 punti; il Nasdaq avanza di oltre 138 punti (+1,35%), a 10.502 punti; lo S&P 500 cresce di 17,70 punti (+0,53%), a 3.232 circa.Da segnalare che, fino allo scorso venerdì, sono state 128 le aziende scambiate sull’indice S&P 500 che hanno diffuso i bilanci: di queste, stando a quanto emerge dai dati di Refinitiv, l’81% ha battuto le stime degli analisti.Detto questo, nel complesso gli utili delle società, pur migliori delle attese del consensus, sono scesi più del 40% su base annua, sulla scia degli effetti provocati dalla pandemia del coronavirus e successivo lockdown.Questa settimana, le BIG che pubblicheranno i risultati di bilancio del secondo trimestre saranno McDonald’s, Pfizer, Alphabet, Apple and AMD. Oggi si mettono in evidenza i rialzi dei titoli Amazon e Apple, che trascinano al rialzo i titoli tecnologici, dopo un avvio cauto.Attesa per gli stimoli economici che gli Stati Uniti sono pronti a sfornare per risollevare la congiuntura Usa, alle prese – come quella di tutto il mondo – con le conseguenze del COVID-19.Il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin ha annunciato che i repubblicani hanno finalizzato una proposta di nuovi stimoli economici da $1 trilione circa, affermando di sperare in un supporto bipartisan al COngresso.Tuttavia, come fa notare la responsabile economista di Jerreries, Aneta Markowska, esiste “ancora un grande gap tra i Repubblicani e i Democratici, specialmente riguardo ai sussidi di disoccupazione e sugli aiuti statali e locali. Colmare il gap richiederà probabilmente più di una settimana, il che significa che è improbabile che un accordo venga raggiunto prima del 31 luglio”.In primo piano anche le rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Cina – con la guerra dei consolati – che si riverberano soprattutto sul dollaro, tanto che l’euro è balzato fin oltre $1,17, al valore più alto degli ultimi 22 mesi nei confronti del biglietto verde, mentre lo US dollar ha confermato i minimi dal settembre del 2018. Verso il dollaro, il franco svizzero è salito al massimo in quattro mesi a 0,9186 per dollaro, mentre lo yen è avanzato fino a +0,4%, a 105,65 sul dollaro, al record dalla metà di marzo.Il calo del dollaro, le tensioni geopolitiche e la paura onnipresente del coronavirus hanno portato l’oro a balzare fino a $1.943,9275, oltre il record precedente testato nel settembre del 2011. (riferimento al contratto spot). Acquisti anche sui contratti futures sull’oro, in rialzo dell’1,54% a $1.926,70.

Stati Uniti: +7,3% m/m per ordini beni durevoli a giugno (prelim.)

Nella lettura preliminare di giugno gli ordini di beni durevoli hanno mostrato una crescita del 7,3% su base mensile, in rallentamento rispetto al +15,1% della passata rilevazione (dato rivisto da +15,7%). IL mercato si attendeva una crescita del 6,9 per cento

Stati Uniti: primo aumento dei sussidi disoccupazione da fine marzo

Tornano a salire i sussidi disoccupazione negli Stati Uniti. Si tratta del primo aumento da fine marzo, quando scattò il lockdown per contenere la pandemia da coronavirus. Nella settimana conclusa lo scorso 18 luglio si sono registrate 1,42 milioni di nuove richieste di sussidi alla disoccupazione. Gli analisti avevano stimato un dato pari a 1,3 milioni rispetto alle richieste della settimana precedente che erano state pari a 1,31 milioni (dato rivisto da 1,3 milioni).

Wall Street verso avvio contrastato, salgono tensioni Usa-Cina e timori contagio

Wall Street si prepara ad avviare una seduta all’insegna dell’incertezza, con i futures sugli indici statunitensi che si muovono in ordine sparso intorno alla parità. A circa due ore dalla partenza il contratto sul Dow Jones scivola dello 0,33%, quello sull’S&P500 cede lo 0,28% mentre il future sul Nasdaq segna un progresso dello 0,16%. Sui mercati pesano i timori per il continuo aumento dei contagi da coronavirus, che alimenta l’incertezza per il futuro dell’economia globale, ma anche le rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Cina.Il presidente americano Donald Trump ha lanciato un allarme durante la notte sul coronavirus, affermando che la pandemia peggiorerà prima di vedere un miglioramento e invitando l’uso della mascherina. In questo quadro non aiuta il ritardo nel nuovo piano di stimolo del Congresso. In una intervista, il politico a McConnell, leader repubblicano al Senato Usa, avrebbe dichiarato di non aspettarsi l’approvazione del prossimo piano di stimoli prima di due settimane. Secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbero differenze di vedute tra i Repubblicani e la Casa Bianca (quest’ultima vorrebbe un taglio delle tasse sul lavoro piuttosto che ulteriori iniezioni di cash) che farebbero slittare l’accordo ad agosto.

Intanto torna alta la tensione tra Stati Uniti e Cina. Pechino ha riferito che Washington ha ordinato la chiusura del consolato cinese nella città di Houston, una mossa che il paese condanna fermamente. Il Dipartimento di Stato americano avrebbe spiegato che la mossa è stata quella di proteggere la proprietà intellettuale e le informazioni private americane.Dal fronte macro oggi sono attese le vendite di case esistenti negli Usa, oltre che le scorte americane di greggio. La seduta sarà movimentata più che altro dalle trimestrali societarie. Oggi sono in programma i conti di Microsoft. Tra i titoli, da monitorare anche Amazon, dopo che a sorpresa
ha annunciato che il “Prime Day” negli Usa, la giornata di vendite a saldo e fonte di elevato fatturato, si terrà quest’anno più tardi del solito, senza fornire una data dell’evento. Attenzione anche a Texas Instruments che ha annunciato ricavi per il trimestre corrente migliori delle attese di mercato, poiché gli ordini durante la fase di pandemia non sono calati così tanto come nell’ultima recessione. I ricavi si attesteranno tra 1,13- 1,34 di dollari per azione, contro stime medie di 0,98 dollari. Nel secondo trimestre l’utile netto è salito a 1,38 miliardi da 1,31 miliardi di dollari dell’anno precedente. I ricavi sono invece calati del 12% a 3,24 miliardi di dollari.

Per Larry Fink (BlackRock) la crisi Covid può durare meno, a patto che…

Il ceo di BlackRock, Larry Fink, lancia segnali di fiducia circa la capacità di superare con successo la pandemia, lanciando però un’indicazione chiara. “La crisi finirà prima se tutti indossano la mascherina”, ha detto Fink nell’intervista concessa a CNBC nel giorno della diffusione dei conti di BlackRock.
Parole di Fink che arrivano all’indomani della diretta Facebook di Mark Zuckergerg con il dottor Anthony Fauci, maggior esperto di malattie infettive del paese e consigliere della Casa Bianca. Il ceo di Facebook ha incalzato Fauci circa l’indebolimento dei consigli degli scienziati su misure di sanità pubblica come indossare la mascherina e il fallimento dei test di massa per controllare la diffusione della malattia.Fauci dal canto suo ha ribadito che molti stati si sono precipitati troppo velocemente per riaprire senza tenere adeguatamente sotto controllo il virus e ha esortato i giovani americani a non prendere il coronavirus alla leggera, dicendo che ciò potrebbe propagare la pandemia.

Anche BlackRock batte le attese

Intanto oggi termina la prima settimana di earning season oltreoceano con i conti delle banche che hanno sorpreso in positivo, in particolare i numeri record di Goldman Sachs e Morgan Stanley.
Oggi ha dati i conti BlackRock con utili migliori delle attese nel secondo trimestre grazie ad afflussi per 100 miliardi di dollari nei mesi di picco della volatilità del mercato. Il secondo trimestre del colosso dell’asset management ha evidenziato un EPS di 7,85 dollari per azione, in crescita del 22,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e ben oltre il consensus che era fermo a $ 6,97 per azione. I ricavi del gruppo sono aumentati del 3,7% a 3,65 miliardi, mentre le attività gestite sono aumentate del 7% a 7,32 trilioni di dollari.
“I clienti si rivolgono a BlackRock più che mai perché affrontano una crescente incertezza sul futuro e stiamo riunendo le nostre differenziate piattaforme per aiutarli”, ha affermato il CEO Larry Fink. La piattaforma tecnologica e di gestione patrimoniale integrata a livello globale di BlackRock ha generato $ 100 miliardi di afflussi netti totali nel secondo trimestre, che rappresentano una crescita annua del 10% delle commissioni.Fink sottolinea come gli ETF sul reddito fisso di iShares e le strategie azionarie attive di BlackRock abbiamo entrambi visto afflussi record.

Stati Uniti: balzo delle costruzioni abitative a giugno, in rialzo anche i permessi edilizi

Nuovi segnali di ripresa per il mercato edilizio negli Stati Uniti. A giugno le nuove costruzioni abitative sono balzate del 17,3% rispetto al mese precedente, accelerando rispetto al +8,2% di maggio, dopo il crollo di marzo e aprile a causa del lockdown. In crescita anche i permessi edilizi che a giugno aumentano del 2,1% rispetto al mese prima. Anche in questo caso, il dato prosegue la ripresa innescata a maggio, con la fine del lockdown, dopo che ad aprile erano precipitati del 21,4%.

Stati Uniti: leggero calo sussidi disoccupazione, nell’ultima settimana sono 1,3 mln

Nuovo leggero calo dei sussidi disoccupazione negli Stati Uniti. Nella settimana conclusa lo scorso 11 luglio si sono registrate 1,3 milioni di nuove richieste di sussidi alla disoccupazione. Gli analisti avevano stimato un dato pari a 1,250 milioni rispetto alle richieste della settimana precedente che erano state pari a 1,310 milioni (dato rivisto da 1,314 milioni).

Stati Uniti: +7,5% per vendite al dettaglio a giugno

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate a giugno del 7,5% su base mensile rispetto al balzo del 18,2% della passata rilevazione (dato rivisto da +17,7%). Il mercato si attendeva un rialzo del 5 per cento.

Wall Street verso avvio in calo, pesano tensioni Usa-Cina

Wall Street si prepara ad aprire gli scambi in territorio negativo, con i futures che si muovono in ribasso. A circa due ore dalla partenza il contratto sul Dow Jones scivola dello 0,58%, mentre quello sull’S&P500 cede lo 0,67% e il future sul Nasdaq segna un -1,47%. L’entusiasmo di ieri per un vaccino anti-Covid si è un ridimensionato a causa delle tensioni Usa-Cina che restano elevate. Ieri sera il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha dichiarato di aspettarsi a breve una decisione nei confronti delle società tecnologiche cinesi. Inoltre, stanotte è uscita un’indiscrezione secondo la quale l’amministrazione Trump starebbe valutando di vietare l’ingresso nel Paese per gli ufficiali cinesi.la seduta sarà movimentata da alcune indicaizoni macro, tra cui spiccano le vendite al dettaglio a giugno, che dovrebbero riportare un aumento del 5,5% dopo il balzo di oltre il 17% registrato a maggio. In uscita anche i sussidi alla disoccupazione, oltre che l’indice Philadelphia Fed e l’indice Nahb sulla fiducia dei costruttori. A livello societario prosegue la stagione delle trimestrali d’Oltreoceano con i conti di Bofa, Morgan Stanley e Netflix.

Stagione trimestrali Usa al via: oggi il trittico delle banche guidato da JP Morgan

La stagione delle trimestrali prende ufficialmente il via oggi con i conti di banche. In calendario i risultati relativi al secondo trimestre di JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo. Mercoledì Ebay e Goldman Sachs; giovedì toccherà a Bank of America, Honeywell, Johnson & Johnson, Microsoft, Morgan Stanley e Netflix. Infine, venerdì i risultati di Blackrock. Tra gli analisti il consensus è unanime nel vedere un trimestre a tinte fosche. La flessione degli utili stimata per le società dell’S&P 500 è del 43,8% per il secondo trimestre, secondo i dati di FactSet all’inizio di luglio.

Usa: scendono le richieste di disoccupazione, ma ancora non basta. Dow apre in calo

Gli indici di Wall Street proseguono frazionati, con il Dow Jones che perde lo 0,32%. Sempre meno domande di sussidi, ma la cifra dei richiedenti totali resta record, a 1,31 milioniPer la prima volta in quattro settimane le richieste per accedere a un sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti scendono rispetto alle previsioni – e, per la prima volta in assoluto, si confermano meno di quelle pervenute al Department of Labor la settimana precedente.

Come si sta muovendo il dato sulle richieste di disoccupazione?

Tra il 29 giugno e il 4 luglio, ad aver avanzato domanda di disoccupazione sono stati 1,31 milioni di cittadini statunitensi: 99 mila in meno rispetto agli 1,37 milioni attesi e in calo anche rispetto agli 1,41 milioni della settimana che si è conclusa il 27 giugno (dato rivisto al ribasso di 14 mila unità rispetto agli originari 1,42 milioni).Scende anche il numero di richieste di disoccupazione continua, ovvero di coloro che risultano ancora senza lavoro a una settimana dalla richiesta iniziale. Il dato, aggiornato al 27 giugno, segna infatti 18,06 milioni di unità, in calo rispetto a quello precedente, 18,76 milioni di persone: significa che sempre più gente negli Stati Uniti sta lentamente tornando al lavoro, un segno incoraggiante per quanto riguarda la ripartenza della prima economia mondiale.Continua a virare al ribasso anche la curva della media delle richieste di disoccupazione in quattro settimane: 1,43 milioni, 63 mila in meno rispetto agli 1,5 rilevati dal dato precedente – anch’esso rivisto al ribasso di 3.500 unità.

Una buona notizia?

In totale, le persone attualmente fuori dal mercato del lavoro sono ancora 32 milioni: una cifra storica per gli Stati Uniti.D’altra parte, il numero rilevato dal Labor Department include i moduli per le richieste di disoccupazione compilati attraverso l’iter tradizionale; a questi ne vanno però aggiunti altri 1,04 milioni pervenuti attraverso il programma temporaneo federale per il supporto all’occupazione post-coronavirus, che fa salire il totale a 2,35 milioni.Tenendo in considerazione lo stesso programma aumentano inoltre anche le richieste continue,che diventano così oltre 32 milioni: meno, rispetto ai 31,5 milioni della settimana precedente.

Quali sono gli stati più colpiti?

Seguendo l’andamento geografico del Covid-19, gli stati che più di tutti subiscono ripercussioni dal punto di vista occupazionale nell’ultima settimana sono California, Texas, New York, Florida e Georgia.A preoccupare è la seconda ondata di coronavirus (per alcuni esperti in realtà si tratterebbe ancora della prima, mai sopita), che non ha affatto aiutato il recupero della domanda di cui l’economa Usa aveva bisogno, a fine lockdown.I livelli della domanda restano infatti ancora bassi, tanto da continuare a spingere alcune attività a ridurre la propria forza lavoro – se non direttamente a chiudere i battenti. La situazione è aggravata dall’imminente scadenza del programma federale di supporto all’occupazione, che prevede un bonus da 600 dollari per chi rimane a casa dal lavoro a causa del Covid-19, e che scadrà a fine luglio.

Come hanno reagito gli indici di Wall Street?

Avvio frazionato per la sessione di scambi statunitense, con i dati dei nuovi contagi da Covid-19 che fanno ancora paura: oltre 59 mila nelle ultime 24 ore, con la California che ha conquistato il triste record del più alto numero di contagi giornalieri (circa 10 mila) mai registrato in nessun altro stato al mondo.I dati sulla disoccupazione, per quando in relativa discesa, comunque non muovono più di tanto gli indici: per le sedicesima settimana consecutiva il numero si assesta sopra al milione di unità, record storico mai registrato prima nella storia degli Usa.Dopo un tentativo di apertura in rialzo dello 0,08%, a neanche un’ora di distanza il Dow Jones perde 83,7 punti, lo 0,32%. Leggermente sopra la parità invece l’S&P 500, che si mantiene sopra la soglia dei 3 mila punti con un rialzo dello 0,05%, mentre il Nasdaq prosegue in rialzo sulla scia delle buone performance dei titoli tech e guadagna lo 0,70%.

Il Nobel Shiller spiega il mistero della divergenza tra Wall Street ed economia. Le tre fasi del mercato, il 23 marzo e l’effetto gregge

L’andamento dei mercati azionari, soprattutto negli Stati Uniti, durante la pandemia del coronavirus sembra sfidare la logica visto che risulta disaccoppiato dall’economia ma piuttosto legato alle notizie che si sono susseguite. L’economista statunitense Robert Shiller, considerato uno dei padri della finanza comportamentale, prova a spiegare quello che sta accadendo in questi mesi. “Più i fondamentali economici e le previsioni peggiorano, più appaiono misteriosi i risultati del mercato azionario negli Stati Uniti fino a quando non si considerano possibili spiegazioni basate sulla psicologia della folla, la viralità delle idee e la dinamica delle epidemie narrative”, scrive il premio Nobel in un articolo pubblicato su Project Syndacate. “Dopotutto, i movimenti del mercato azionario sono guidati in gran parte dalle valutazioni degli investitori sulla reazione in evoluzione degli altri investitori alle notizie, piuttosto che alle notizie stesse”.
La maggior parte delle persone non ha modo di valutare il significato delle notizie economiche o scientifiche. “Soprattutto quando la sfiducia nei media è alta, tendono a fare affidamento su come le persone che conoscono rispondono alle notizie. Questo processo di valutazione richiede tempo, motivo per cui i mercati azionari non rispondono alle notizie all’improvviso e completamente, come suggerirebbe la teoria convenzionale”.

Le tre fasi distinte del mercato

Sono tre le fasi distinte che caratterizzano il mercato negli Stati Uniti: l’aumento del 3% dell’S&P 500 dall’inizio della crisi del coronavirus, il 30 gennaio al 19 febbraio; il calo del 34% da quella data fino al 23 marzo; e la ripresa del 42% dal 23 marzo ad oggi. Ognuna di queste fasi rivela un’associazione sconcertante con le notizie che si sono susseguite. La prima fase è iniziata quando il 30 gennaio l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il nuovo coronavirus “un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale”. Per i successivi 20 giorni, l’S&P 500 è salito del 3%, raggiungendo un record assoluto il 19 febbraio. La maggior parte degli investitori all’inizio di febbraio non era convinta che altri investitori e consumatori prestassero attenzione a queste cose, fino a quando non hanno visto una maggiore reazione alle notizie e ai prezzi di mercato.La malattia causata dal nuovo coronavirus non aveva nemmeno un nome fino all’11 febbraio, quando l’OMS l’ha battezzata COVID-19. Nelle settimane precedenti il 19 febbraio, l’attenzione dell’opinione pubblica su problemi di lunga data come il riscaldamento globale, la stagnazione secolare o gli sbalzi del debito si stava affievolendo. Il processo di impeachment del presidente Donald Trump, che si è concluso il 5 febbraio, ha ancora dominato i discorsi negli Stati Uniti. La seconda fase è iniziata quando l’S&P 500 è crollato del 34% dal 19 febbraio al 23 marzo, un calo simile al crollo della borsa del 1929. Eppure, al 19 febbraio, c’erano stati solo una manciata di morti segnalati per COVID-19 fuori dalla Cina. Gli investitori hanno cambiato modo di pensare e l’11 marzo l’OMS ha parlato per la prima volta di pandemia. Le ricerche su Internet per la “pandemia” hanno raggiunto il culmine nella settimana tra l’8 e il 14 marzo, e le ricerche per il “coronavirus” hanno raggiunto il culmine nella settimana tra il 15 e il 21 marzo. Sembra che in questa seconda fase, la gente stesse cercando di apprendere le basi di questo strano evento e nessuno riusciva a capirlo immediatamente, figuriamoci immaginare che lo facessero altri che potessero influenzare i prezzi di mercato.

La svolta il 23 marzo, ma pochi hanno idea di cosa ci sia nel piano Fed

Con l’avanzare della crisi del mercato azionario, sono emerse dappertutto storie di difficoltà che hanno fatto tornare in mente il tempo della Grande Depressione degli anni Trenta. L’inizio della terza fase, quando il mercato dell’S&P 500 iniziò a crescere del 40%, fu segnato da alcune vere e proprie novità sia di politica fiscale che monetaria. Il 23 marzo, dopo che i tassi di interesse erano già stati ridotti praticamente a zero, la Federal Reserve ha annunciato un programma aggressivo per la creazione di linee di credito innovative. Quattro giorni dopo, Trump ha firmato il Coronavirus Aid, Relief, and Economic Security (CARES) Act da 2.000 miliardi di dollari, promettendo un aggressivo stimolo fiscale. Entrambe queste misure, e azioni simili in altri Paesi, sono state descritte come simili alle azioni intraprese per contrastare la Grande Recessione 2008-2009, che è stata seguita da un graduale ma alla fine enorme aumento dei prezzi delle azioni.
In tutte e tre le fasi del mercato azionario caratterizzato dal COVID-19, gli effetti di una vera notizia sono evidenti anche se i movimenti dei prezzi non sono necessariamente una risposta logica e tempestiva.
“La maggior parte delle persone non ha idea di cosa ci sia nel piano Fed o nel CARES Act, ma gli investitori erano a conoscenza di un esempio recente quando tali misure apparentemente funzionavano”, rimarca il premio Nobel nell’articolo pubblicato su Project Syndicate.

La paura di rimanere tagliati fuori

Shiller poi si addentra sulla questione FOMO, acronimo dell’espressione inglese ‘Fear of missing out’ (letteralmente “paura di essere tagliati fuori”). “Parlare di rimpianti per non aver acquistato ai minimi come nel 2009 potrebbe aver lasciato l’impressione che il mercato fosse caduto abbastanza nel 2020. A quel punto, FOMO ha preso piede, rafforzando la convinzione degli investitori che fosse sicuro tornare sui mercati”.

Dow Jones in rialzo, buoni dati macro fugano timori su Covid-19. Rally azioni Tesla

Dopo il report di venerdì sui NFP oltre ogni aspettativa, oggi è la volta del PMI servizi, che segna un netto recupero e torna ai livelli pre-pandemia. Dow Jones in rialzo a +1,29%, Sul Nasdaq Tesla vola a +9%
Inizio di settimana tonico su Wall Street dopo il lungo fine settimana in cui i cittadini statunitensi hanno festeggiato il 4 luglio, ricorrenza dell’Indipendenza Usa. Il Dow Jones apre in rialzo di 364,80 punti, in rialzo dell’1,41%, sulla scia del report sui non-farm payrolls di venerdì che, annunciando 4,8 milioni di posti di lavoro in più creati a giugno, aveva contribuito a chiudere la settimana in netto rialzo. Bene anche l’S&P500, che al momento avanza di 49,12 punti (+1,57%) e il Nasdaq, a +2,35%.

I dati macro Usa

Ad aiutare gli indici di Wall Street al rialzo sono stati i dati macro pubblicati oggi dall’istituto Ihs Markit sull’indice dei direttori agli acquisti nel settore terziario, che a giugno si è assestato su 47,9 punti, laddove a maggio si era fermato a quota 37,5, e oltre le previsioni del consensus, a 46,7 punti, e quello composito – sempre 47,9 punti, con aspettative a 46,8 e a fronte del dato di maggio a 37 punti.Si tratta dei valori più alti dallo scorso febbraio, quando l’indice Pmi composito aveva segnato quota 49,6 – a pochi passi dalla soglia dei 50 punti, che segna il passaggio da un’economia in contrazione all’espansione. I dati si accompagnano a quelli rilevati dall’Institute for Supply Management, che registra un’attività non manifatturiera balzata a quota 57,1 – superiore rispetto alle previsioni, che la volevano a 50,1 punti, e soprattutto rispetto al dato di maggio, fermo a 45,4 punti.Anche in questo caso l’indice torna a livelli pre-pandemici, nonostante proprio negli ultimi giorni il Covid-19 continui a tenere sotto scacco i mercati. Il lungo week end festivo non ha fatto altro che aumentare la tensione, con diversi stati che hanno riportato un’impennata di casi proprio nelle ultime ore (la Florida da sola ha ormai superato il numero di contagi di qualsiasi nazione europea).Eppure gli operatori sembrano volersi concentrare sul bicchiere mezzo pieno: i buoni dati macro che si sono succeduti tra venerdì e oggi hanno portato il Nasdaq a toccare i massimi storici, a 10.461 punti, mentre il Dow Jones e l’S&P500 stringono la contrazione registrata dai livelli massimi di febbraio (l’inizio della crisi coronavirus) rispettivamente a un calo dell’11% e del 6%.

Le ultime novità della corsa alle presidenziali

Dal lato politico, il fine settimana ha portato con sé la candidatura del rapper afroamericano Kayne West alla Casa Bianca. La star, che già in passato aveva valutato l’ipotesi di entrare in politica, è molto vicina al presidente in carica Donald Trump, il che potrebbe portare a risvolti inattesi nell’ambito delle elezioni presidenziali, che si svolgeranno il prossimo 3 novembre.Ammesso e non concesso che West riesca a vincere la corsa contro il tempo. Se il cantante non riuscirà a guadagnarsi l’appoggio di un partito l’unica via sarà correre da indipendente – la cui scadenza per la registrazione è già scaduta in diversi stati, compresi New Mexico e Carolina del Nord. Non solo, ma West dovrebbe anche procurarsi decine di migliaia di firme (e altrettanti collaboratori per aiutalo nella raccolta) prima della fine delle registrazioni per la candidatura, tra agosto e settembre.D’altra parte, con Trump che perde sempre più consensi in favore dell’avversario alla corsa, il democratico Joe Biden (che guida i sondaggi con 9,3 punti percentuali di vantaggio), l’ingresso di West potrebbe catalizzare un’importante fetta di elettori, ponendosi come alternativa per afroamericani e minoranze, eppure politicamente distanti da Biden, e aiutando Trump a ridurre il distacco nei sondaggi.

Come si stanno muovendo le azioni sugli indici Usa?

Al momento guidano i rialzi le principali aziende tech: Facebook avanza del 2,59% a 239 dollari, Apple guadagna il2,92% a 374 dollari, Amazon schizza del 4,71% a 3.026 dollari.Ma a osservare i rialzi più imponenti è Tesla, che vola del 9,82% a 1.327,41 dollari. Risultati sulle vendite trimestrali migliori del previsto (90.650 veicoli vendute, rispetto ai 72 mila calcolati dagli analisti), rilasciati la scorsa settimana, si sono infatti aggiunti a un aumento del giudizio sulle azioni dell’azienda di auto elettriche da parte di Deutsche Bank da 900 a 1000 dollari, provocando negli ultimi quattro giorni un rialzo di oltre il 25% e trasformandola nella casa automobilistica a più alta capitalizzazione al mondo (210 miliardi di dollari; finora il primo posto del podio era appartenuto a Toyota, con 201,9 miliardi).

Wall Street sfida boom nuovi casi COVID, Dow Jones schizza di 400 punti. C’è chi vede S&P oltre quota 4000

Wall Street apre con il botto la prima sessione della settimana, dopo la lunga pausa del week end, iniziata lo scorso venerdì, in vista della festività dell’Independence Day, che si è celebrata sabato, 4 luglio.L’azionario globale sfida oggi i nuovi casi di infezioni di coronavirus riportati a livello globale.Il Dow Jones sale di 409 punti circa (+1,5%), a 26.230 punti; il Nasdaq avanza di 157 punti (+1,5%) a 10.368, mentre lo S&P mette a segno un rialzo di 44 punti (+1,4%), a 3.174 punti.Effetto positivo sui mercati dal fronte merger and acquisitions, ovvero fusioni e acquisizioni (M&A), che vede protagonista la decisione del numero uno di Berkshire Hathaway, Warren Buffett, di acquistare gli asset di trasmissione e stoccaggio di gas naturale di Dominion Energy per $10 miliardi, debito incluso.Tra le altre notizie societarie, occhio a Uber, il cui titolo è in rialzo dopo che la società ha raggiunto un accordo per l’acquisto tutto in azioni della APP di consegna cibo Postmates, per un valore di $2,65 miliardi.Wall Street continua a salire dopo il buon inizio del terzo trimestre. La scorsa settimana, il Dow Jones è salito del 3,3%, lo S&P 500 del 4%, il Nasdaq del 4,6%.Con gli acquisti della scorsa settimana, la Borsa americana ha chiuso il trimestre migliore degli ultimi decenni: in particolare, nel periodo compreso tra aprile e giugno (dunque II trimestre), il Dow Jones ha segnato un rally superiore a +17%, mentre lo S&P 500 ha fatti quasi +20%. Il Nasdaq è volato del 30,6%.“L’economia sta facendo molto meglio di quanto pensi la maggior parte degli economisti – ha commentato a “Squawk Box” Jeff Saut, chief investment strategist di Capital Wealth Planning – Potremmo attraversare un po’ una fase di stallo, da qui fino all’autunno, andando a settembre, ottobre e novembre, ma credo che lo S&P 500 alla fine salirà oltre la soglia dei 4.000 punti (rispetto agli attuali 3.160 punti circa).I timori sulla recrudescenza del virus, tuttavia, rimangono ben presenti nella comunità degli investitori: sabato scorso, la WHO (World Health Organization ovvero OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità) ha reso noto che più di 200.000 nuovi casi di COVID-19 erano stati rilevati nelle precedenti 24 ore, un record, con quasi 130.000 nuovi casi individuati nelle Americhe.In particolare, sempre sabato, nuovi boom di casi (+11.445 e 8.258) sono stati rinvenuti, rispettivamente, negli stati della Florida e del Texas. Dai dati compilati dalla Johns Hopkins University sono emersi più di 45.000 nuovi casi negli Stati Uniti.

Borsa Tokyo +1,83%, Shanghai +5%: ‘sentiment bullish e improvviso boom volumi trading’

L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sesione in rialzo dell’1,83% a 22.714,44 punti. Boom per la borsa cinese, con l’indice Shanghai Composite che balza fino a oltre +5% e lo Shenzhen Composite che sale fino a oltre +3%.Intervistato dalla Cnbc, Jackson Wong, direttore della divisione di asset management di Amber Hill Capital, ha detto che “il sentiment bullish” presente in Cina è il fattore che sta condizionando il trend dei mercati.Viene citato un “improvviso balzo dei volumi di trading”. Hao Hong di BOCOM International ha fatto notare inoltre alla Cnbc che lo Shanghai composite ha superato la media mobile in 850 giorni.“Il mercato continua a ritenere che la banca centrale -People’s Bank of China – allenterà ulteriormente la politica monetaria, come dimostra la recente espansione monetaria e del credito – ha detto il managing director e responsabile della divisione di ricerca della società – Tuttavia, è vero che i tori in Cina vanno via alla stessa velocità con cui sono venuti”.Effetto traino su Hong Kong, che vola di oltre +3%, male invece la borsa di Sidney -0,49%, mentre Seoul fa +1,51%.Sullo sfondo, è sempre presente il timore di una recrudescenza del coronavirus che, di fatto, si sta presentando in diverse parti del mondo.L’Organizzazione mondiale della sanità, a tal proposito, ha riferito sabato che, su base giornaliera, il numero degli infettati è salito a livello globale di più 200.000 unità. Negli Stati Uniti, inoltre, sono stati rilevati nuovi aumenti record in Florida e Texas, che hanno rafforzato il timore sulla necessità di reintrodurre misure di lockdown.

Bce, Lagarde prevede due anni di pressioni al ribasso su prezzi, parla di disinflazione e deflazione

L’Eurozona è destinata a far fronte a due anni di pressioni al ribasso sui prezzi. E’ quanto ha detto Christine Lagarde, numero uno della Bce. Non solo. La crisi del coronavirus cambierà profondamente l’economia, accelerando “quelle trasformazioni che erano già latenti”, e che vedono l’Europa in una “posizione eccellente”.In particolare, si assisterà a un’accelerazione della digitalizzazione dei servizi e a una maggiore automatizzazione nelle industrie.Sul fronte dei prezzi, “le dinamiche inflazionistiche saranno necessariamente colpite (dalla crisi), probabilmente presentando aspetti disinflazionistici e deflazionistici, all’inizio”. Lagarde ha parlato in occazione di una video conferenza al Rencontres économiques d’Aix-en-Seine di Parigi.

Stati Uniti: bilancia commerciale peggiore, il deficit si allarga a -54,6 mld a maggio

La bilancia commerciale degli Stati Uniti peggiora evidenziando a maggio un deficit pari a 54,6 miliardi di dollari, contro i -49,8 miliardi del mese precedente (dato rivisto da -49,4 miliardi). Gli analisti si aspettavano un deficit commerciale pari a 53 miliardi. Si ricorda che gli Stati Uniti, prima economia mondiale, ha in corso una battaglia commerciale con la Cina a colpi di dazi e tariffe.

Stati Uniti: salari ancora in calo, -1,2% a giugno. Deluse le attese

Negli Stati Uniti il salario medio orario ha evidenziato a giugno una flessione dell’1,2% rispetto al mese precedente (quando era sceso dell’1%) e un rialzo del 5% su base annua. Il mercato si attendeva un ribasso mensile dello 0,7% e una crescita del 5,3% su base annua.

Stati Uniti: disoccupazione scesa all’11,1% a giugno, più del previsto

Negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione si è attestato a giugno all’11,1%, mostrando un calo dal 13,3% di maggio e proseguendo la sua discesa dal picco del 14,7% toccato ad aprile a causa delle misure di confinamento legate al Covid (a marzo era al 4,4%). Il calo della disoccupazione è migliore del previsto. Gli analisti infatti avevano stimato una disoccupazione al 12,3%.

Stati Uniti: creati 4,8 milioni di posti di lavoro a giugno, non-farm paurolls stupiscono

Negli Stati Uniti sono stati creati 4,8 milioni di posti di lavoro a giugno. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Lavoro Usa (con un giorno di anticipo rispetto al solito per via della festività di domani), le buste paga nei settori non agricoli, le cosiddette non-farm payrolls, sono aumentate di 4,8 milioni di unità, accelerando il recupero di maggio, pari a +2,7 milioni di posti (dato rivisto da +2,5). Il consensus indicava un aumento minore pari a +3 milioni di unità.

Wall Street in forte ripresa dopo annuncio Pfizer su vaccino, titolo +5%. E FedEx vola +16%

L’azionario made in Usa riporta un trend positivo, grazie alla speranza su un vaccino anti-COVID-19 prodotto dal colosso farmaceutico Pfizer. Pfizer ha reso noto infatti che i risultati della sperimentazione del vaccino contro il coronavirus si sono confermati positivi. Immediati gli acquisti sul titolo, balzato di oltre +5% all’inizio della sessione.Dal fronte macro degli Stati Uniti, è stato diffuso il report occupazionale ADP, relativo alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore privato. Dal report è emerso che, nel mese di giugno, sono stati creati soltanto 2,37 milioni di posti di lavoro, meno dei 3,5 milioni di nuovi posti stimati dal consensus.Il Dow Jones sale di più di 160 punti (+0,60% circa), a 25.970 punti; il Nasdaq avanza dello 0,17% a 10.073 punti, lo S&P 500 sale dello 0,42%, a 3.113 punti circa.Con la sessione odierna, parte ufficialmente il terzo trimestre del 2020. Ottima la performance degli indici azionari Usa nel secondo trimestre, con il Dow Jones balzato del 17,8% (ma in perdita del 9,6% nel primo semestre). Lo S&P 500 ha fatto +20% nel secondo trimestre, scendendo del 4% da inizio anno, mentre il Nasdaq Composite è balzato rispettivamente del 30,6% e del 12,1%.Boom nella sessione odierna per il titolo FedEx, che vola di oltre +16%, testando il record dalla fine di febbraio, dopo che la società specializzata nel servizio di consegna internazionale di pacchi ha riportato un risultato di bilancio, nel quarto trimestre fiscale, migliore delle attese.I guadagni del titolo sono a livelli record sia in termini di dollari che di percentuale. Il titolo balza di ben $22,82 dollari, contribuendo con 139 punti al rialzo del Dow Jones Transportation Average, indice settoriale che sale del 3% circa.Tornano dietro le quinte i timori su una seconda ondata di contagi da coronavirus negli Stati Uniti. A tal proposito, proprio ieri il responsabile della task force contro il coronavirus alla Casa Bianca, l’immunologo Anthony Fauci, ha detto al Congresso di essere preoccupato per il nuovo balzo dei casi in Texas e in Florida, aggiungendo che la riapertura delle scuole dipenderà dalla dinamica della pandemia e dai siti in cui si trovano gli stessi edifici scolastici.Negli Stati Uniti, nella giornata di ieri, sono stati individuati più di 46.000 nuovi casi, record giornaliero di sempre.

Wall Street: Fed e Fmi non vedono bolle, ma attenti al forward P/E ratio dello S&P 500

Con la sessione odierna, partono ufficialmente il terzo trimestre e il secondo semestre dell’anno. Riguardo al secondo trimestre, non ci si può lamentare proprio di come è andata Wall Street. Il Dow Jones è balzato del 17,8% nel periodo aprile-giugno, anche se ha perso il 9,6% nel primo semestre. Lo S&P 500 ha fatto +20% nel secondo trimestre, scendendo del 4% da inizio anno, mentre il Nasdaq Composite è balzato rispettivamente del 30,6% e del 12,1%. Le performance del secondo trimestre sono di tutto rispetto se si considera noi crolli precedenti, scatenati dal panico del coronavirus che avevano affossato la borsa Usa a marzo, fino a farla capitolare ai minimi dell’anno. C’è tuttavia un campanello d’allarme, rappresentato da un parametro preciso: quello del rapporto forward price-to-earnings dello S&P 500 che, così come dimostra il grafico, è al record in ben 19 anni, ovvero dal febbraio del 2001.

Vale la pena ricordare che cosa si intende per questo ratio. Si tratta praticamente di un rapporto che utilizza gli utili che sono stati stimati dal consensus per il calcolo del ratio originario, che è il price-to-earnings. Investopedia spiega che, sebbene gli utili utilizzati in questa formula sono solo una stima, e dunque non sono affidabili come gli utili che effettivamente sono stati riportati o come gli utili che risultano dalle serie storiche, il rapporto dà comunque informazioni utili. Di norma, se il forward P/E ratio è più basso rispetto al P/E ratio attuale, vuol dire che gli analisti prevedono un aumento degli utili; se il forward P/E è invece più alto rispetto al P/E ratio attuale, vuol dire che gli analisti prevedono un calo negli utili.
Tornando al forward P/E ratio dello S&P, dai calcoli effettuati in data 30 giugno 2020 (ovvero ieri), emerge che l’indice azionario benchmark di Wall Street è scambiato a un valore pari a 21,6 volte le stime ponderate del consensus sugli utili futuri, in rialzo rispetto al forward P/E di fine 2019, che era pari a 18,3 volte. IL ratio è cresciuto nonostante lo S&P 500 sia negativo da inizio anno. Il motivo risiede nel fatto che gli analisti hanno tagliato i loro outlook sugli utili a tenendo in considerazione la devastazione economica provocata dall’esplosione della pandemia COVID-19.La paura sulla formazione di una bolla è dunque piuttosto alta, anche se sia la Fed che l’Fmi hanno escluso la formazione di bolle speculative sui mercati. In particolare, la scorsa settimana, James Bullard, presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis, ha detto chiaramente di non intravedere prove di una bolla di asset. Charles Evans, invece, presidente della Federal Reserve Bank of Chicago, ha detto che l’economia americana potrebbe aver bisogno di ulteriori stimoli, e che è possibile anche che i tassi di interesse Usa finiscano con l’essere abbassati fino a diventare negativi.Riguardo ai titoli che hanno performato in modo migliore, nel secondo trimestre, si mette in evidenza Apple, al podio con rialzi del 43,5% (+24,2% nella prima metà dell’anno); Dow, con un rialzo paria + 39,4% nel secondo trimestre (nel primo semestre calo -25,5%); Microsoft, +29% nel secondo trimestre, Goldman Sachs +27,8%, Boeing +22,9%.

Cina: indice Pmi manifatturiero si rafforza a giugno, record da dicembre 2019

Nel mese di giugno, l’indice Pmi manifatturiero della Cina stilato congiuntamente da Caixin-Markit è salito a 51,2 punti, meglio dei 50,5 punti attesi dal consensus, e in chiara fase di espansione. Il dato è stato superiore, infatti, alla soglia dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di espansione (valori al di sopra) e di contrazione (valori al di sotto), e si è attestato anche al valore record dal dicembre del 2019. L’indice è salito rispetto ai 50,7 punti di maggio. Focus sulla componente della produzione, che è rallentata a 52,8 punti dai precedenti 54 punti, riportando il quarto mese consecutivo di espansione. In crescita invece la componente dei nuovi ordinativi. L’economia cinese continua a riprendersi dalla crisi provocata dalla pandemia del coronavirus e successivo lockdown.

Giappone: Pmi manifatturiero in contrazione a giugno per 14esimo mese consecutivo

L’indice Pmi manifatturiero del Giappone stilato congiuntamente da Jibun Bank e da Markit è salito a giugno a 40,1 punti, rispetto ai 37,8 punti di maggio. E’ quanto emerge dalla lettura finale, con cui il dato è stato rivisto al rialzo, rispetto alla precedente lettura preliminare, che lo aveva indicato a 38,4 punti.L’indice rimane ampiamente al di sotto della soglia dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di espansione (valori al di sopra) e di contrazione (valori al di sotto), riportando il 14esimo mese consecutivo di contrazione.Pesano i cali delle componenti della produzione e dei nuovi ordinativi. Così ha commentato Joe Hayes, economista di IHS Markit, società che ha stilato il dato:“A questo punto la probabilità di una ripresa a V nel settore manifatturiero appare bassa. Stiamo ancora aspettando segnali di un miglioramento deciso del settore manifatturiero, visto che l’indice PMI di giugno non è riuscito a recuperare in modo significativo”. L’economia del Giappone, come quella del resto del mondo, sconta ancora gli effetti della pandemia da coronavirus

Vincitori e vinti in un trimestre di corsa folle dei mercati: il Dax surclassa il Ftse Mib. Nel 2° semestre meglio Wall Street o Ue?

Trimestre magico per le Borse, in UE il DAX surclassa il Ftse Mib. Nel 2° semestre meglio Wall Street o Ue?

Wall Street prova a chiudere con forza un trimestre che ha visto la Borsa Usa dettare legge e riemergere dal fossato che si era creato in seguito al crollo dettato dal panico da lockdown . Il Nasdaq è stata la stella incontrastata del trimestre e addirittura ha aggiornato i suoi massimi storici. In generale per le azioni statunitensi è il miglior trimestre dal 1998 con gli operatori  che si sono concentrati sulle prospettive di un veloce rimbalzo economico. L’S & P 500 ha avuto il miglior picco di 50 giorni negli ultimi nove decenni per poi rallentare e stabilizzarsi nel corso di giugno.
L’indice delle 500 maggiori società Usa – così come il Dow Jones – segna il miglior balzo trimestrale dal lontano 1998, rispettivamente con +19% e +17%. Performance migliore in assoluto è quella del Nasdaq Composite che viaggia a ridosso dei massimi storici in area 10 mila punti e con un balzo di quasi +30% negli ultimi tre mesi. In Europa la palma di miglior performer spetta al Dax con quasi +24%, mentre il Ftse Mib con +13,7% si consola battendo di poco il Cac 40 parigino che segna +12,15%.

Ytd le differenze sono ancora più marcate

Da inizio anno emerge un’egemonia ancora più marcata del Nasdaq con un eccezionale +10% rispetto al -5% dell’S&P 500 (che sarebbe -10% se si escludono i titoli hi-tech). In Europa Piazza Affari arranca a oltre -17% così come il Cac 40, mentre il DAX anche in questo caso limita i danni a -7,5%, facendo meglio anche del Dow Jones (-10,5%) e dell’S&P 500 ex Information Technology (-10%).
Il Nasdaq è stato positivo da inizio anno a metà anno, mentre il Dow Jones e lo S&P sono stati negativi nel primo semestre è avvenuto, stando a quanto emerge dai dati di Dow Jones Market Data, nel 1977, per la seconda volta dall’esistenza del Nasdaq, ‘nato’ nel 1971.
In generale, il Nasdaq ha riportato nei confronti del Dow Jones il divario record dal 1983, quando la differenza tra i due indici fu pari al 20,3%; anche lo spread di performance tra il Nasdaq e lo S&P 500 è il più alto dal 1983, quando il gap a favore del listino tecnologico fu pari al 17,6%.

Cosa attendersi nella seconda metà del 2020

Guardando al secondo semestre dell’anno rimane la grande incognita seconda ondata e quanto potrà condizionare in particolare gli Stati Uniti che vedono alcuni stati chiave per la dinamica del PIL quali Florida, Texas e California in piena emergenza Covid. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) vede il rischio Covid-19 ancora ben presente e lungi dall’essere finito. Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha parlato in un briefing virtuale e ritiene forte il rischio che il virus sia presente in tutto il mondo, dicendo che “la maggior parte delle persone rimane suscettibile” e che “il virus ha ancora molto spazio per muoversi. La dura realtà è che questo non è nemmeno vicino alla fine e a livello globale la pandemia sta effettivamente accelerando”.
Tra gli analisti c’è chi consiglia di riorientarsi verso l’azionario Europa. Gli analisti di BlackRock nell’outlook di metà anno hanno infatti espresso un miglioramento della raccomandazione sulle Borse europee a “overweight”, sulla scia delle riapertura delle economie di cui il continente beneficerà.“La regione è esposta a un ribaltamento positivo nel quadro di riavvio dell’economia, con misure a sostegno della salute pubblica e misure politiche galvanizzanti sullo sfondo.” riferisce BlackRock.
BlackRock diu contro ha declassato l’azionario Usa a “neutral” citando i rischi di uno stimolo fiscale che si va riducendo e di un’epidemia prolungata, oltre che delle rinnovate tensioni con la Cina.

Ftse Mib chiude la prima metà dell’anno con seduta opaca

Oggi chiusura debole per Piazza Affari . Il Ftse Mib, reduce dal rally della vigilia, ha lasciato sul terreno lo 0,37% a 19.375 punti. Dal fronte macro buone indicazioni dalla fiducia dei consumatori Usa, schizzata in avanti più del previsto a giugno. A Piazza Affari tra i settori in affanno spiccano le banche con -2,46% per Banco BPM che ieri era stata la migliore con un sonante +6%. Male anche Unicredit a -0,86%.
Riflettori sul titolo Mediobanca che ha ceduto il 2,14% in area 6,39 euro, peggior performer di giornata sul Ftse Mib. Sulla stampa emerge una lettera inviata a Mediobanca da Bluebell Partners. La società di gestione londinese presieduta da Francesco Trapani (ex Bulgari) e che annovera due partner italiani Giuseppe Bivona e Marco Taricco sollecita la merchant bank di Piazzetta Cuccia a distribuire a tutti i soci un dividendo straordinario tramite azioni Generali, o che a tutti soci venga data la possibilità di comprare le azioni a un prezzo predefinito. Stando a quanto riportano Il Sole 24 Ore e Repubblica, la critica più incisiva contenuta nella lettera è quella che riguarda la partecipazione del 13% in Generali che assorbe troppo capitale (40% del Cet 1) e contribuisce in gran parte (39%) all’utile della banca.
Vendite anche su Telecom Italia che cede il 3,48% tornando sotto quota 0,35 euro. Open Fiber, stando alle ultime indiscrezioni stampa, avrebbe chiesto a Telecom Italia 1,5 miliardi di euro di danni per un supposto abuso di posizione dominante. La maggiore tlc italiana a sua volta starebbe preparando azioni legali contro il concorrente.
Tra i segni più spicca invece STM (+3,02%) in scia alle indicazioni arrivate da Micron Technology. La società americana leader nel settore delle memorie ha riportato risultati del terzo quarter (finito a maggio) con un fatturato pari a 5,4 mld di dollari (+14%) di poco superiore alle attese ($5,3 mld). La guidance di fatturato per quarto trimestre che chiuderà ad agosto è un range fra 5,75- 6,25 mld, con il mid-point a 6 mld (+23%) nettamente sopra le attese.
Lieve segno più anche per FCA (+1,31% a 8,944 euro).  Stando a quanto riporta il Giornale, la questione sollevata dall’antitrust europeo relativa alle quote di mercato nel segmento degli LCV potrebbe essere risolta vendendo una parte del business oggetto dell’indagine a CNH Industrial che ha una quota di mercato in Europa nettamente inferiore.

Giappone: tasso di disoccupazione sale al 2,9% a maggio, peggio stime

Nel mese di maggio il tasso di disoccupazione del Giappone è salito al 2,9%, rispetto al precedente 2,6%. Il dato è stato lievemente peggiore delle attese, visto che il consensus aveva previsto un aumento limitato al 2,8%.Il ratio che indica la disponibilità di posti di lavoro è sceso a maggio a 1,20, rispetto all’1,32 di aprile, al minimo dal luglio del 2015.Il ratio segnala la disponibilità di 120 posti di lavoro per ogni 100 persone che cercano una occupazione. A far aumentare la disoccupazione in Giappone è stato l’effetto COVID-19 che, con il lockdown, ha messo in pausa l’attività di diverse aziende che, non producendo utili, hanno licenziato alcuni loro dipendenti.

Giappone: prosegue tonfo produzione industriale, -8,4% m/m a maggio, -25,9% a/a

La lettura preliminare del dato relativo alla produzione industriale del Giappone, relativa al mese di maggio, indica un crollo dell’8,4% su base mensile, peggio del -5,9% atteso ma in lieve miglioramento rispetto al -9,8% di aprile.Su base annua, il dato è crollato del 25,9%, peggio del -23,1% stimato dal consensus e anche del -15% di aprile.Qualche spiraglio di speranza arriva dall’outlook delle aziende manifatturiere giapponesi, che prevedono un recupero della produzione industriale, a giugno, e su base mensile, del 5,7% e un ulteriore miglioramento del 9,2% a luglio. I numeri confermano gli effetti economici della pandemia da coronavirus sofferti dall’economia del Giappone.

Giappone: tasso di disoccupazione sale al 2,9% a maggio, peggio stime

Nel mese di maggio il tasso di disoccupazione del Giappone è salito al 2,9%, rispetto al precedente 2,6%. Il dato è stato lievemente peggiore delle attese, visto che il consensus aveva previsto un aumento limitato al 2,8%.Il ratio che indica la disponibilità di posti di lavoro è sceso a maggio a 1,20, rispetto all’1,32 di aprile, al minimo dal luglio del 2015.Il ratio segnala la disponibilità di 120 posti di lavoro per ogni 100 persone che cercano una occupazione. A far aumentare la disoccupazione in Giappone è stato l’effetto COVID-19 che, con il lockdown, ha messo in pausa l’attività di diverse aziende che, non producendo utili, hanno licenziato alcuni loro dipendenti.

Stati Uniti: forte recupero per indice manifatturiero Fed Richmond a giugno

Forte recupero nel mese di giugno per l’indice manifatturiero stilato dalla Fed di Richmond. Il dato è passato da -27 del mese passato a 0. Il dato è anche migliore delle attese del consensus che avevano stimato -2.

Stati Uniti: Pmi servizi e manifattura migliorano a giugno, ma deludono le attese

Pmi servizi e manifatturiero in miglioramento negli Stati Uniti a giugno, pur deludendo le attese del mercato. Secondo la stima preliminare diffusa da Ihs Markit il Pmi servizi è risalito a 46,7 dai 37,5 della passata lettura, mentre il Pmi manifatturiero si è attestato a 49,6 dai precedenti 39,8. Il consensus Bloomberg indicava un Pmi servizi a 48 e quello manifatturiero a 50.

Stati Uniti: balzo vendite case nuove a maggio, +16,6% m/m

Balzo per le vendite di case nuove a maggio. Il dato ha mostrato una crescita mensile del 16,6% contro il -5,2% della passata rilevazione (dato rivisto da +0,6%). Anche il mercato si attendeva un dato in miglioramento, con una crescita al ritmo del 2,7 per cento.

Wall Street verso avvio positivo su allentamento tensioni Usa-Cina

I futures sugli indici statunitensi si muovono in rialzo, anticipando una partenza in territorio positivo per Wall Street, dopo la debolezza di ieri sui timori per i contagi, ancora in risalita in alcuni Stati. A circa due ore e mezza dal suono della campanella a New York, il contratto sul Dow Jones sale dello 0,90%, quello sull’S&P500 avanza dello 0,80% e il future sul Nasdaq segna un +0,77%. A sostenere gli acquisti oggi sono le indiscrezioni relative alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Secondo quanto riportato da Bloomberg, Pechino starebbe valutando di intensificare le quote di importazione di alcuni prodotti agricoli americani, come soia e mais, in linea con l’accordo commerciale di Fase 1 raggiunto tra le due potenze economiche nel corso della guerra commerciale. L’acquisto di questi prodotti da parte di Pechino era infatti stato ritardato a causa della pandemia e l’accelerazione arriverebbe dopo i colloqui di questa settimana avvenuti alle Hawaii tra il Segretario di Stato Usa, Michael Pompeo, e il principale funzionario della politica estera cinese.

Usa-Cina: Pechino potrebbe accelerare gli acquisti di prodotti agricoli americani

La Cina starebbe pensando di intensificare le quote di importazione di alcuni prodotti agricoli americani, come soia e mais, in linea con l’accordo commerciale di Fase 1 raggiunto tra le due potenze economiche nel corso della guerra commerciale. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, citando fonti anonime vicino al dossier. L’acquisto di questi prodotti da parte di Pechino era stato ritardato a causa della pandemia e l’accelerazione arriverebbe dopo i colloqui di questa settimana avvenuti alle Hawaii tra il Segretario di Stato Usa, Michael Pompeo, e il principale funzionario della politica estera cinese.

Survey BofA ML: per gestori siamo in un gigantesco rally dell’Orso, ma balza l’esposizione sulle azioni

Il rischio di coda principale per i gestori rimane quello di una seconda ondata di Coronavirus. Così quanto emerge dalla Bank of America Merrill Lynch Fund Manager Survey di giugno, la consueta indagine condotta su 212 gestori con 598 miliardi di dollari di attività in gestione.

Per i gestori la ripresa sarà a U o W

Se la maggioranza crede che il mercato azionario sia sopravvalutato e che o scenario attuale sia più simile a un rally di un mercato Orso, piuttosto che a un mercato Toro; due terzi degli intervistati si aspetta che il recupero assuma una forma a U o addirittura a W, solo il 18% crede invece nell’ipotesi ottimistica di una ripresa a V. Il timore di una recessione prolungata è sceso al 46% a giugno dal 93% di aprile. A giugno inoltre i livelli di liquidità sono scesi da una media del 5,7% al 4,7%, ai minimi da agosto 2009, quando il mercato era tornato da qualche mese in modalità Toro.
Dall’indagine BofA ML inoltre emerge che l’esposizione netta dei fondi hedge all’azionario è passata da 34% a 52%, un record da settembre 2018. Sul fronte delle aspettative di rendimento, questo dato è atteso al 3,4% a dieci anni sull’azionario, su base annualizzata. Gli investitori vogliono che i ceo migliorino i bilanci aziendali come priorità (65%), aumentino la spesa in conto capitale (23%) e ricomprino azioni proprie (5%).

Il rischio principale rimane il Covid-19

Guardando all’impatto di Covid-19, una seconda ondata ha dominato le preoccupazioni sul rischio di coda, la tanto temuta seconda ondata, mentre sono attesi enormi cambiamenti post-Covid, come la riorganizzazione della catena di approvvigionamento e il protezionismo. Sono attesi una serie di grandi cambiamenti strutturali post-pandemici rilevando che il 68% degli intervistati ha segnalato una riorganizzazione della catena di approvvigionamento, il 48% ha citato il protezionismo e il 43% l’aumento della tassazione.

GOLD IDEA

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2 pensieri su “Dow Jones Industrial Average”

  1. Molto interessante. Io sono fermo con gli acquisti da aprile, sto accumulando liquidità e ho pazienza. Forse nei prossimi mesi rivedremo qualche occasione di acquisto, ma se si presenteranno dureranno poco come è sempre successo ultimamente

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