Stock Picking : NIKOLA- NKLA.O

Eccoci a un nuovo appuntamento con una neo-quotata nel listino Americano NASDAQ che dal 3 Giugno 2020 a oggi ha realizzato un movimento rialzista degno di nota, come sicuramente è un +624% : NIKOLA – NKLA.O

NIKOLA1


La News che ha scatenato questa corsa agli acquisti è sicuramente questa :

Sempre più vicine Iveco e Nikola, l’azienda Usa che sta lanciando una importante offensiva nel settore dei veicoli industriali pesanti con propulsione elettrica alimentati con batterie oppure con celle a idrogeno. CNH Industrial ha annunciato un aggiornamento dell’investimento da 250 milioni di dollari, effettuato attraverso Iveco, nella Nikola Corporation. Ciò a seguito del completamento, il 3 giugno, scorso, della fusione precedentemente annunciata tra VectoIQ Acquisition Corp. (una società di acquisizione per scopi speciali quotata in borsa) e Nikola Corporation. A seguito della fusione, Iveco detiene ora 25.661.449 azioni di Nikola Corporation, corrispondenti a circa il 7,11% del capitale azionario in circolazione di Nikola.


PROSEGUIAMO CON L’ARTICOLO ODIERNO


Come la pensiamo sul futuro della mobilità , Elettrica , Ibrida , a Idrogeno comunque alternativa ai combustibili fossili, pensiamo sia chiaro , viste le molte analisi fatte in questi 20 mesi , che puntano proprio su Aziende che lavorano allo sviluppo e alla produzione   di queste nuove tecnologie e fino ad oggi abbiamo fatto molto bene .

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Stock Picking : NIO

TESLA una nuova Amazon ? 2.0

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Quindi NIKOLA – NKLA.O rientrerà sicuramente tra le aziende che seguiremo con molta attenzione in futuro.

Ad oggi quanto possiamo dire nonostante il grafico molto ridotto  è che :

Primo 1000% classico Wall Strett 9,99$ – 99,0$ lo hanno praticamente eseguito , mancano meno di 20$ al premarket in questo momento a 83$.

Il movimento in corso 24-105$ necessità del superamento di 85$ per essere concluso.

Ma la cosa che ci piace di più sicuramente di questo Grafico , è “rivedere” il solito tocco scaramantico a 17$ , che amano gli HFT USA e che in passato abbiamo visto per AMAZON , APPLE e TESLA per citarne solo tre ,ma sono centinaia i titoli che abbiamo annotato in questi  20 anni di Mercati Finanziari che da quel livello sono arrivati a quotazioni  stellari.

Tenete questa cosa , quindi , in considerazione:

17$ a Wall Street porta bene.

Minimi HFT sul grafico  a 17 e 24 $  ( per quanto visto nel passato ) suonano come futuribili 1000% con il raggiungimento negli anni di 170$ e 240$

Pensiamo che dopo quest’ultima considerazione, non ci sia da aggiungere altro.

Considerate che il risultato della combustione dell’Idrogeno con l’ossigeno è vapore acqueo , come certamente sapete , vale a dire zero emissioni una Tecnologia che non è nata certo oggi , ma che nel tempo si è migliorata e sviluppata fino ad arrivare finalmente a disposizione di tutti , come nel caso dei Camion a Idrogeno della NIKOLA – NKLA.O , nel cui capitale , come già detto è entrata a fare parte anche CNH e per il detto guarda dove mettono i soldi i grandi e fallo anche tu questa cosa è da considerare.

Curioso questo richiamo al celebre scienzato Nikola Tesla , visto che il nome di questa società di Trevor Milton, come avvenuto in precedenza per TESLA omaggiato da Elon Musk con la sua azienda , ne utilizzi il nome NIKOLA appunto .

Trevor Milton quindi ama NIKOLA TESLA quanto Elon Musk e ne ha ricordato la grandezza , purtroppo postuma perchè come tutti sapete Nikola Tesla non ebbe vita facile nonostante le grandissime sue invenzioni , anzi l’esatto contrario.

Un Genio allora incompreso e osteggiato che ora si prende la sua rivincita postuma.

NIKOLA TESLA

Visto cosa è accaduto e sta ancora accadendo per TESLA che proprio ieri è tornata a 950$ da 350$ del 19 Marzo 2020 , (quindi a un passo dal suo massimo  storico attuale di 968$)  c’è da rifletterci non pensate ?

Beati coloro che hanno questo titolo al collocamento , quì di sicuro una CLASS ACTION i Risparmiatori che hanno aderito all’acquisto delle azioni non la faranno di sicuro dopo un +624$ dal prezzo del collocamento.

Nel tempo avremo sicuramente modo di parlarne in maniera più approfondita, sopratutto quando il Grafico ci darà modo di impostare una strategia operativa che vada oltre quanto detto in questo articolo, perchè sicuramente una settimana di quotazione non è sufficiente per tracciarla , ma certamente se il buongiorno si vede dal mattino di questo titolo parleremo molto.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i nostri lettori per lo straordinario risultato di contatti e pagine lette nella prima settimana di Giugno 2020 che è la migliore settimana in assoluto in questi 20 mesi da quando SFI TRADING ADVISOR è tornata on line.

Un 2020 per SFI TRADING ADVISOR veramente straordinario !!

Grazie di cuore a tutti !

Ad Maiora

NIKOLA

ARTICOLO CHIUSO 4 LUGLIO 2020

PER L’APERTURA DI UN NUOVO ARTICOLO SU NIKOLA IN DATA ODIERNA

NIKOLA – NKLA.O 2.0

   News relative al Titolo

Camion a idrogeno: la nuova Tesla e il ‘mistero’ Nikola One. Rumor shock fanno infuriare Milton, ‘il clone di Musk’

“Caro Mr Ludlow” Inizia così la lettera che l’AD di Nikola scrive al giornalista Ed Ludlow per informarlo che la sia società è pronta a ricorrere alle azioni legali per proteggere il suo nome di fronte all’articolo pubblicato su Bloomberg che, praticamente, considera infamante.

“Questa lettera si riferisce all’articolo da lei scritto, pubblicato oggi su Bloomberg e intitolato “Nikola Founder Exaggerated the Capability of His Debut Truck” (ovvero, il fondatore di Nikola ha esagerato la capacità del suo camion). Da segnalare che il caso Nikola è rimbalzato sulle pagine della stampa finanziaria globale, di recente, grazie all’operazione di Ipo che lo ha fatto sbarcare a Wall Street il 3 giugno. La febbre per il titolo ha più che raddoppiato le sue quotazioni in una sola sessione, volando +104% a fronte di una capitalizzazione di mercato di 26 miliardi di dollari”.
Ribattezzata la nuova Tesla, Nikola è una società produttrice di camion ibridi, una start up, che è nata a Phoenix, in Arizona. Il debutto sul Nasdaq è avvenuto dopo che gli investitori hanno approvato un’operazione di fusione inversa con VectoIQ. L’Ipo ha permesso al gruppo di superare in termini di valore di Borsa ‘Ford e FCA’, particolare osannato subito dal fondatore Trevor Milton.Sicuramente, cioò che va bene per Nikola va bene anche per CNH Industrial, visto che Iveco è tra gli azionisti della società americana, e il partner con cui verrà lanciata in Europa, il prossimo anno, Nikola Tre. Il modello sarà realizzato in Germania, nello stabilimento della casa torinese. CNH Industrial ha intanto ufficializzato la sua partecipazione nella start-up. La collaborazione Nikola-CNH Industrial porterà al lancio del Nikola Tre, previsto su strada entro il 2021 in versione full electric aioni di litio con 500 chilometri di autonomia e nel 2023 nella versione a idrogeno con celle a combustibile. Il progetto Nikola Tre nasce da una una joint venture al 50% e da un investimento da 250 milioni da parte di Cnh industrial, attraverso il suo segmento di veicoli commerciali Iveco.Praticamente, come preannunciato da entrambi i gruppi, Nikola Tre sarà il primo camion elettrico in Europa: per ora siamo ancora alla fase del prototipo, ma la fase di test dovrebbe partire alla metà di quest’anno, per poi sbarcare sui mercati negli anni su detti, prima con la versione elettrica e dopo con quella a idrogeno.Sicuramente ha già fatto infuriare il fondatore, che non ha esitato a pubblicare la lettera inviata al giornalista direttamente su Twitter.
Dopo la carrellata di notizie positive, l’articolo di Bloomberg che porta la firma del giornalista Ed Ludlow ora rischia di gelare l’entusiasmo degli investitori per il mito del camion a idrogeno.chiama Nikola Tre e sarà su strada entro il 2021 in versione full electric aioni di litio con 500 chilometri di autonomia e nel 2023 nella versione a idrogeno con celle a combustibile. . Sicuramente ha già fatto infuriare il fondatore, che non ha esitato a pubblicare la lettera inviata al report direttamente su Twitter.
“Molte delle affermazioni riportate nel suo articolo sono non accurate, ingannevoli, tolte dal contesto e nascoste dietro fonti che hanno chiesto in modo conveniente di non essere identificate, viste le informazioni sensibili di cui si è discusso”. Ciò è stato fatto chiaramente allo scopo di provocare intenzionalmente un danno a Nikola, attingendo a informazioni deliberatamente false, per fare un colpaccio sfacciato”.
Ma cos’ha scritto di tanto infamante il giornalista di Bloomberg? Semplice: Ludwon ha riportato come il modello Nikola One, al momento della sua presentazione, abbia fatto tremare non poco i colleghi di Trevor, e probabilmente lui stesso, in quanto, praticamente,. Un bluff.
“La musica drammatica raggiunse il crescendo, i riflettori vennero puntati su quel velo bianco e il velo bianco venne tolto svelando Nikola On”. A quel punt il fondatore Trevor si avvicinò a fianco del camion, esclamando “Oh, che cosa meravigliosa., Abbiamo aspettato così tato per mostrarlo al mondo, non potete neanche immaginare quanto. Mi è difficile perfino contenere l’emozione che provo”.
Erta il dicembre del 2016 e Milton si rivolse entusiasta alla folla, dicendo che il Nikola One come fosse pronto a essere guidato. Affermazioni che fecero venire immediatamente la pelle ‘oca a chi conosceva bene le capacità di quel camion.
Tra questi, qualcuno ha di recente detto la verità a Bloomberg News, rivelando che quello era un camion che, al momento della presentazione, nessuno sarebbe riuscito a guidare in quanto ancora non operativo. Per non parlare del fatto che mancavano addiittura pezzi al motore.
“Mercoledì – si legge nell’articolo di Bloomberg – Milton ha detto che componenti chiave del camion erano state rimosse dal veicolo per ragioni di sicurezza e che, di fatto, il Nikola One non era stato ancora mai guidato. “Non ho mai ingannato nessuno – ha detto il fondatore nel corso di una intervista telefonica. Il titolo ha però risentito di quest’ammissione, tanto da scendere fino a -2,4% alle ore 15.33 di New York della sessione del giorno seguente. “La società vantava comunque ancora una capitalizzazione di mercato superiore a $22 miliardi”.
Tra l’aktro, nello stesso evento di tre anni e mezzo fa, Molton aveva chiaramente detto che la società aveva fatto mettere una catena attorno al camion proprio per impedire che la gente riuscisse a sfuggire ai controlli sul veicolo: “In questo modo impediamo alla gente di mettersi alla guida – aveva detto il fondatore – Questa cosa funziona e va alla perfezione”.
Insomma, una carrellata di dichiarazioni false, su cui Bloomberg ha fatto luce interpellando chi era stato presente a quell’evento.
“I freni e i motori non c’erano, e a fronte del manifesto che accompagnava il veicolo e mentre i caratteri cubitali “H2 Zero Emission Hydrogen Electric” campeggiavavo sul veicolo, la verità è che non c’era neanche una cellula a combustione nel camion.
“Ma non c’era una cellula a combustione nel veicolo – ha ribattuto Milton – Non abbiamo mai detto che ci fosse”. Così come ha ammesso che ci fossero i freni e il , e questo per ragioni di sicurezza.
Così commenta le indiscrezioni di Bloomberg il sito. “In questi ultimi giorni Nikola è arrivata a valere un ammontare pazzesco di soldi per qualche ragione, nonostante non abbia mai prodotto qualcosa che la gente potesse comprare per davvero. Al di là di questo, il ceo Trevor Milton si è mostrato sempre più bullish su Twitter, riguardo al futuro della sua società. In realtà niente di tutto ciò dovrebbe essere così sorprendente, così come non dovrebbe sorprendere il fenomeno di questi fondatori di start-up, che arrivano a osannare i loro prodotti”. La questione qui è che intanto Nikola non ha prodotto nulla di realmente tangibile, ma semmai, si potrebbe dire, ha dato vita a una fabbrica di sogni su cui il mercato ha scommesso (basti pensare che durante l’Ipo ha superato anche il valore di mercato di un colosso del calibro di Ford); dall’altro lato, nel presentare il Nikola One Milton disse che le consegne del camion sarebbero iniziate nel 2020. Sono passati 3 anni e mezza da quella presentazione, e di Nikola ONe neanche l’ombra. In più, la società prevede di non riportare alcun fatturato per il 2020. Ciliegina sulla torta, le prime stazioni di rifornimento di idrogeno, riporta Bloomberg sulla base di quanto il gruppo stesso ha dichiarato nel prospetto informativo dell’Ipo, non saranno operative fino al 2022, o anche più in avanti”.
Non stupisce che il giornalista di Bloomberg abbia fatto più di un parallelismo: “A prima vista, Milton sembra un clone di Elon Musk, la cui società più famosa ha preso l’altra parte del nome del famoso inventore Nikola Tesla, “l’uomo che inventò il ventesimo secolo” e “il santo patrono della moderna elettricità”, come è stato definito. “Entrambi carimastici e schietti, hanno tratto grandi vantaggi dai rialzi dei titoli azionari, avvenuti quest’anno. Per alcuni versi, però, i due imprenditori sono diversi. Mentre Musk, 48 anni, è famoso per stabilire obiettivi che Tesla non riesce mai a rispettare se non più tardi rispetto a quanto il suo ceo sperava, i target di Nikola fissati per i prossimi anni sono relativamente prudenti. La società prevede di riportare il suo primo miliardo di dollari di fatturato nel 2023. La fabbrica che ha intenzione di costruire a sud di Phoenix dovrebbe raggiungere la piena produzione di veicoli elettrici a piena combustione nel 2027, e di 15.000 veicoli a batteria elettrica l’anno successivo”. Tesla invece, a paragone prevede di superare “senza grandi problemi” la soglia di 500.000 consegne stabilita per quest’anno. Nel 2019, inoltre, il fatturato della creazione di Musk ha superato quota $24,5 miliardi”.
“Ci sono però altri elementi che invece dimostrano come Milton stia seguendo i passi di Musk. Il suo curriculum la dice tutta, infatti, sul carattere di questo uono d’affari che, prima di fondare Nikola sei anni fa circa, è stato bocciato alle superiori, per poi passare l’esame, per poi lasciare il college e lanciarsi nel business dei sistemi di allarmi per dare vita successivamente a start-up attive nel segmento dell’online retail e gestire una società di tecnologia e storage di gas naturale.
Ad accomunare le due società è anche un altro fattore: Nikola è riuscita sicuramente ad attrarre l’interesse dei consumatori e degli investitori in un prodotto che, dopo un po’ di anni, non è riuscita neanche a consegnare, così come è successo diverse volte nel caso di Tesla, che è riuscita a raccogliere soldi dai clienti convincendoli a versare caparre per veicoli che non sono approdati ancora sul mercato. Inizialmente, Nikola aveva fatto la stessa cosa con Nikola One, facendosi lasciare un acconto dai clienti interessati. E’ stato poi lo stesso Milton a dire che la società ha poi restituito le somme, proprio a causa delle critiche che avevano colpito le strategie di finanziamento adottate da Tesla.

 Arrivo del Tesla Semi fa precipitare titolo Nikola

Tra Wall Street e Piazza Affari va in scena la battaglia sui camion ibridi. L’incredibile successo di Nikola, la startup dei camion ibridi partecipata al 7,11% da CNH e che lunedì ha segnato uno stratosferico +103%, ha provocato la pronta reazione di Elon Musk. Il fondatore di Tesla ha detto al suo staff che è arrivato il momento di avviare la produzione in serie del camion Tesla Semi. Quando Musk presentò il prototipo del futuristico Tesla Semi nel 2017, dichiarò che il camion di Classe 8 sarebbe entrato in produzione entro il 2019. Più recentemente, ha detto che il Semi sarebbe entrato in produzione in serie entro il 2021.
Il Tesla Semi (che nello slang americano significa TIR) prevede la presenza delle tecnologie per la guida autonoma con quattro propulsori elettrici volti ad assicurare un’autonomia massima di 800 km, accelerazione da 0 a 100 kmh in 20 secondi e bassissimi consumi (meno di 2 kWh ogni 1,6 km) con quindi enormi risparmi potenziali nell’ambito dei mezzi di trasporto pesanti.

Musk accelera tempi su Tesla Semi e il titolo Nikola deraglia

L’affondo di Musk ha portato il titolo Tesla a balzare di quasi il 9% ieri e superare per la prima volta la soglia dei $ 1.000 per azione. Da inizio anno Tesla ha più che raddoppiato il proprio valore con un saldo di oltre +140%.
Di pari passo la mossa di Musk ha messo al tappeto il titolo Nikola Corporation che ha ceduto ieri oltre il 18% a Wall Street e nel pre-market segna un ulteriore -6%.  L’ambizione di Nikola è fare concorrenza proprio a Tesla e il suo fondatore Trevor Milton è salito sul palcoscenico della finanza e i paragoni con Musk sono andati sprecati vista anche la sua intensa attività sui social. La prima direttiva di Milton non è molto lontana da quella di Elon Musk. “Ho fondato l’azienda per sconvolgere completamente il mercato dell’energia e dei trasporti”, ha dichiarato il fondatore di Nikola ricordando il protagonismo dell’istrionico CEO della Tesla.

Nikola precipita a -13% dopo mossa Musk sui camion che mette KO anche il titolo CNH

Brusco dietrofront di Nikola Corporation che al momento cede il 13% a Wall Street dopo il boom delle ultime due sedute che avevano visto il titolo della startup dei camion ibridi segnare +103% lunedì e +6,5% ieri. A tarpare le ali oggi al rally è l’indiscrezione circa le intenzioni di Tesla di accelerare a sua volta sul lancio del suo camion elettrico. Stando a quanto risulta all’agenzia Reuters, l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, avrebbe detto al suo staff che è arrivato il momento di avviare la produzione in serie del camion commerciale Tesla Semi.

TESLASEMIQuando Musk presentò il prototipo del futuristico Semi nel 2017, dichiarò che il camion di Classe 8 sarebbe entrato in produzione entro il 2019. Più recentemente, ha detto che il Semi sarebbe entrato in produzione in serie entro il 2021.Debolezza di Nikola a Wall Street che si fa sentire sull’italiana CNH che segna quasi -6% al momento, peggior titolo del Ftse Mib. CNH ha una partecipazione in Nikola del 7,11% e ha beneficiato nei giorni scorsi dell rally di Nikola.

Iveco e Nikola più vicine nei veicoli merci impatto zero

Azienda gruppo CNH Industrial detiene ora 7,11% del capitale

Sempre più vicine Iveco e Nikola, l’azienda Usa che sta lanciando una importante offensiva nel settore dei veicoli industriali pesanti con propulsione elettrica alimentati con batterie oppure con celle a idrogeno. CNH Industrial ha annunciato un aggiornamento dell’investimento da 250 milioni di dollari, effettuato attraverso Iveco, nella Nikola Corporation. Ciò a seguito del completamento, il 3 giugno, scorso, della fusione precedentemente annunciata tra VectoIQ Acquisition Corp. (una società di acquisizione per scopi speciali quotata in borsa) e Nikola Corporation. A seguito della fusione, Iveco detiene ora 25.661.449 azioni di Nikola Corporation, corrispondenti a circa il 7,11% del capitale azionario in circolazione di Nikola.

I camion a idrogeno dell’aspirante nuova Tesla stregano Wall Street: +104% in un giorno per Nikola

Ha debuttato il 3 giugno a Wall Street una startup nata a Phoenix, in Arizona, che produce camion alimentati a idrogeno. Il suo nome è Nikola e spopola già tra gli investitori e sui social con alcuni che si spingono a definirla la nuova Tesla. L’approdo sul Nasdaq è avvenuto dopo che gli investitori hanno approvato un’operazione di fusione inversa con VectoIQ. Ieri il titolo Nikola ha chiuso con un exploit di +104% con market cap di ben 26 mld di dollari.  E il rally potrebbe continuare oggi con titolo che fa +10% nel pre-market.
Boom del titolo che lo porta già a valutazioni simili a colossi storici dell’auto quali Ford (29,9 mld $)  e FCA (14,9 mld).  “Nikola ora vale più di Ford e FCA e morde la scia di GM. Può andare su o giù e questa è la vita, ma farò la mia parte per essere il dirigente più accessibile e diretto su Twitter”, scrive oggi il suo fondatore Trevor Milton che si fa prendere da un eccesso di entusiasmo in quanto il valore di Nikola è ancora sotto quello di Ford.

Nikola si pone come potenziale concorrente della Tesla di Elon Musk nei camion elettrici ed ha l’ambizione di conquistare il settore del trasporto pesante, lanciando dal prossimo anno una gamma di camion alimentati prima ad elettricità, poi a idrogeno. Fra gli azionisti di Nikola figura anche Iveco (CNH Industrial) il partner con cui la società americana lancerà il prossimo anno in Europa il suo Nikola Tre che sarà costruito a Ulm, in Germania, nello stabilimento della casa torinese. CNH ha ufficializzato ieri che la sua partecipazione è pari al 7,11% della combined entity; questa partecipazione ai prezzi di mercato vale oggi circa 1,7 mld.

Trevor Milton sulle orme di Musk?

Trevor Milton, il fondatore di Nikola, che con la fusione ha lasciato il suo ruolo di CEO per diventare presidente esecutivo ha definito la sua creatura “il camion a emissioni zero più cattivo del mondo”. “Siamo a pieno ritmo, abbiamo camion che escono da Ulm, in Germania, in piena produzione il prossimo anno, e poi l’anno dopo qui in Arizona, e siamo quasi pronti a spaccare tutto”.
Ma a far discutere è l’ambizione di Nikola di diventare la nuova Tesla. Guardando all’andamento in Borsa, il titolo dell’azienda di Trevor Milton ha subito una vera e propria impennata mai vista neanche dalla società di Elon Musk. Il debutto in borsa è stato eccellente visto che alla chiusura del primo giorno di negoziazione, Nikola ha raggiunto un valore di mercato di 12 miliardi di dollari. Milton è salito sul palcoscenico della finanza e i paragoni con Musk sono andati sprecati. La prima direttiva di Milton non è molto lontana da quella di Elon Musk. “Ho fondato l’azienda per sconvolgere completamente il mercato dell’energia e dei trasporti”, ha dichiarato il fondatore di Nikola ricordando il protagonismo dell’istrionico CEO della Tesla. Per non parlare del fatto che l’apparente ispirazione per entrambe le aziende, guardando ai nomi, è l’inventore Nikola Tesla. Che ci sia un altro Musk in cantiere?